| inviato il 02 Maggio 2020 ore 14:50
Offresi lavoro gratis in cambio di visibilità. Photographer contenti, chissà i fotografi. Come da titolo interessante, non nuova, riflessione sul tema. La cultura e lo stato. Con la cultura non si mangia fase due. Stavolta non ci mangiano gli autori. Dal blog di Michele Smargiassi, buona lettura. smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2020/05/02/mibact-minister |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 9:24
qualche anno fa proposi una discussione sui concorsi fuffa, dove il premio è la "visibilità" di una pubblicazione e chi indice il concorso si porta a casa qualche migliaio o centinaia di immagini con diritto di utilizzo gratuito a fronte della rinuncia ad ogni diritto c(talvolta anche del diritto di citazione dell'autore) da parte dei fotografi. Siccome citavo nome e cognome del concorso a livello nazionale indetto da una grossa e nota azienda, la discussione venne censurata da Juza (forse giustamente dal suo punto di vista). Resta il fatto che siffatti concorsi sono ormai la regola. Che anche le amministrazioni pubbliche si accodino all'andazzo è cosa che urta i nervi. Urta i nervi ancora di più perché in realtà sarebbe proibito andare in giro allo scopo di fare foto, anche nella fase 2 e dunque è di tutta evidenza che le foto richieste non possono in teoria essere altro che foto estemporanee. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 10:29
L'unica risposta da dare a tali inviti e' di non accettare l'invito. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 10:36
O accettare che un certo tipo di professione è scomparso. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 11:12
Si sembra che la fotografia sia economicamente molto svalutata. Troppo facile oggi scattare una foto e condividerla. Sicuramente esistono degli ambiti dove la professone si esercita ancora con buoni guadagni, ma la tendenza generale credo sia al ribasso. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 11:18
Direi che è tutto magistralmente commentato dalla frase: " Un pessimo endorsement di stato a un pessimo luogo comune: che il lavoro dei fotografi sia una specie di hobby, ripagato a sufficienza dalla vanità. " |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 11:34
... tempo fa, la ASL locale aveva fatto un accordo con il circolo fotografico a cui ero iscritto, in cui al rinnovo delle proprie strutture, avrebbe messo a disposizione pareti e corridoi, da abbellire con stampe dei fotografi che (a titolo gratuito), avessero fornito le foto - peccato che la cornice (ovviamente obbligatoriamente uguale x tutti, fosse a carico dell'autore) -.... Ovviamente, ma con dispiacere, non ho aderito - peccato xche' oltre ad una motivazione di carattere prettamente personale (la visibilita'), vi era anche una sorta di utilità sociale - però va anche bene che sia a titolo gratuito, purche' lo sia unilateralmente - comprendo chi ha accettato la proposta (alla cifra tutto sommato irrisoria di 5 €), ma x principio, proprio non me la sono sentita -... Poi "mai dire mai" |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 13:22
Assurda questa,ma gli impiegati dell'ASL perchè si prendono lo stipendio a fine mese,non gli basta la visibilità ed il risvolto sociale? Cose da pazzi. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 14:11
Una volta il fotografo era un artigiano (raramente un artista) e faceva cose per cui eri obbligato a rivolgerti a lui: sapeva fotografare (anche solo mettere a fuoco ed esporre era difficile) e sapeva stampare. Ora chi non è in grado? E a qualità dignitosa,magari non massima. Non capisco lo stupore per la totale svalutazione di questo mestiere. Non capisco nemmeno perché debba essere un problema, avviene in tutti i lavori. Chi non si è mai imbiancato casa da solo? Tirato due fili per le casse posteriori del surround? Siete stati da un informatico a farvi installare lightroom? Se proprio non eravate capaci l'avete fatto fare al nipote di qualcuno. La fotografia rimane forse ancora un'arte. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 14:20
Certo che ho imbiancato casa. L'ho fatto per alcuni anni .. poi quando ho voluto un lavoro fatto bene, mi sono rivolto ad un imbianchino. Ovviamente l'ho pagato. E credo nessuno offra di farsi imbiancare gratis il proprio muro di cinta in cambio di visibilità. Quindi perché il principio dovrebbe valere per un altro tipo di professionalità, nella fattispecie la fotografia? |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 14:34
Perche oggi di immagini c'è ne sono a disposizione un numero enorme, siamo diventati “tutti fotografi” come la rivista che leggevo da ragazzo. E per visibilità o vanità il numero di gente disposta a dare le proprie immagini a titolo gratuito è altrettanto enorme, che con la fotografia sia diventato difficile campare i professionisti se ne sono accorti già da più di 10 anni. Il problema credo sia un vero problema per chi ci campa e non per chi non vince un premio in denaro partecipando ad un concorso. Per chi vuole guadagnare visibilità si deve far bastare quella, in altri settori per guadagnare visibilità bisogna addirittura pagare. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 15:57
Fare l'imbianchino è evidentemente ancora un mestiere, ma ne servono meno. Lo stesso vale per il fotografo: se vuoi un lavoro fatto bene vai da un fotografo, ma non sempre serve un professionista. Non si può demonizzare chi regala le proprie foto, a qualsiasi titolo. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 16:07
Scusate ma qui si è completamente ribaltato il punto di vista. Non si sta muovendo alcuna critica al soggetto che decide cosa fare con le sue immagini, sia che le regali sia che le faccia profumatamente pagare. Si sta contestando che il ministero dei beni culturali, che dovrebbe proteggere il concetto di diritto d'autore e riconoscere il valore intrinseco di ciò che è arte e cultura, chieda agli autori delle opere del proprio ingegno di regalare le medesime, cedendone tutti i diritti, senza avere compenso alcuno. IO, autore delle opere, posso decidere di regalarle a TE, che mi stai chiedendo una prestazione d'opera. Ma TU, che chiedi una prestazione d'opera, non puoi pretendere ex-ante da ME di rinunciare al compenso e alla proprietà intellettuale .. soprattutto quando TU sei l'istituzione che dovrebbe salvaguardare il mio operato. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 17:10
Concordo con Dad in linea di principio - resta il fatto che non e' ne un'imposizione ne una regola di mercato, ma solo una proposta - certo, se avessero fatto un bando aperto esclusivamente alle partite Iva - oppure un bando aperto a tutti, con compenso ai primi tot classificati, almeno sarebbe stato un incentivo simbolico, a quella crescita produttiva di cui tutti gli amministratori pubblici si riempiono la bocca! |
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