| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 10:07
riflessione rivolta ai soli amatori e fotografi per hobby (per i pro il discorso ovviamente cambia) Credo di aver raggiunto un discreto livello di padronanza nell'uso di alcuni software e suite per la pp. Più padroneggio i software, più mi accorgo di quanto tendenzialmente meno apprezzabile sia la differenza tra foto scattate con obiettivi di pregio e quelle sparate con lenti molto meno costose e performanti. Vista l'evoluzione lato software (photoshop, c1, dxo, on1, i vari topaz) per chi scatta solo per divertimento ha ancora senso spendere su obiettivi di fascia alta quando lo stesso risultato praticamente si ottiene con lenti che magari costano un terzo? Certo, con una lente nitida, senza aberrazioni, con poca distorsione, il risultato finale si ottiene con pochi pssaggi, con una di minore qualità occorre lavorarci un bel pò, ma poi alla fine, quando ti accorgi che fai fatica a distinguere gli scatti viene da pensare.... |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 10:12
Credo tu ti ponga un dubbio inutile. Oggi le case principali fanno quasi esclusivamente ottiche di livello alto e molto costose. Meno numeri ma uguale fatturato e guadagni. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 10:22
risposta semplice: no, non ha più alcun senso. perdersi nei micron di risoluzione è gioco per impallinati, onanismo mentale che nulla ha a che fare con la fotografia (qui ha pienamente ragione Toscani). ma dirlo in un forum di ultra-appassionati (se non peggio) è come entrare a corte e dire che il re è nudo. |
user197081 | inviato il 03 Febbraio 2020 ore 10:22
personalmente ritengo che gli obbiettivi ,con l'occhio del fotografo siano la parte più importante di uno scatto.parlo da amatore della fotografia ,intesa come arte ,scegliere la giusta angolazione, la luce, il momento ecc.provengo dal mondo dei rullini e la pp è utile e divertente ma non la sostituirei mai ad un ottimo obbiettivo.io uso solamente fissi e sto ancora imparando, con il mio pc uso il programmino di serie e a parte tagliare e qualche piccola aggiustatura non faccio altro .la magia di un obbiettivo buono non la si potrà mai ricreare con nessun software .un saluto |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 10:35
beh un obiettivo potrebbe costare molto perché è luminoso, perché resiste meglio sotto una pioggia improvvisa, perché resiste bene ai riflessi, perché al suo interno ha componenti più robuste e che durano di più, perché sui bordi non ha particolari distorsioni. Dipende da amatore quanto vuoi pretendere dall'attrezzatura. E ovviamente dalle situazioni in cui fotografi |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 11:00
"la magia di un obbiettivo buono non la si potrà mai ricreare con nessun software" parere assolutamente personale: il concetto di "magia" riferito alla resa di un obiettivo mi ricorda molto l'esoterismo nel campo dell'alta fedelta musicale continuo a vedere scatti "magici" per la bravura del fotografo a prescindere dalla lente, poche volte il contrario |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 11:31
Secondo me ha senso e come. E' importante spendere bene per spendere una volta sola. Faccio esempio ci sono lenti che devi comprare una volta nella vita tipo il 24 70 2.8 oppure il 24 105 4 oppure il classico fisso 85. La differenza in questo caso la fa averceli o non averceli, sfido sinceramente chiunque a trovarmi un 24 70 2.8 o un 85 di qualsiasi marchio che non sia di estrema qualità. Forse quello che non ha senso è spendere oltre 2000 euro per un 16 35 2.8 originale, se non sei un professionista che ha bisogno di qualità costruttiva altissima e tropicalizzazione, quando esistono alternative valide a metà prezzo. Quello che è sbagliato a mio parere è comprarsi roba tipo yongnuo (cinese) o il 18-360°C F16 per aps-c |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 13:42
"E' importante spendere bene per spendere una volta sola." Smart17 in questo hai ragionissima, se penso a tutti gli acquisti/vendite che ho fatto nel tempo e che potevo evitarmi mi viene male |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 13:52
Io invece consiglio a tutti di comprare ottiche costose e stare il passo con i tempi.... a me bastano quelli che gli altri rivendono.... |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 13:54
Dipende osa uno cerca in un obiettivo: qualità? resistenza agli agenti atmosferici? un nome? che sia meccanicamente eccezionale e casomai non di plastica? Si perchè per me, ad esempio, un obiettivo con tante valide caratteristiche quali apertura, qualità ottica, resistenza agli agenti atmosferici, ma fatto di plastica non lo compro, anche se costa non moltissimo, figuriamoci poi se supera i 1000 euro. Se poi ci aggiungi che alcuni obiettivi con le scuse più banali, non hanno una indicazione e rotella per i diaframmi, credo proprio che il cerchio sia chiuso. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 14:03
Io sto imparando ora fare pp ed in effetti il mio modo di approcciarmi all'acquisto di obiettivi è proprio l'opposto. Cerco di migliorare il corredo piano piano facendo upgrade graduali dei miei obiettivi. Il tuo ragionamento mi fa riflettere sui soldi che sto/voglio spenedere. Ne vale sempre la pena? |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 14:03
Per te. La “plastica” permette di costruire ottiche eccellenti e viene utilizzata su quasi tutte le migliori ottiche esistenti. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 17:35
Le foto fatte a 1.4 (talvolta 1,2) non sono riproducibili in post produzione con la stessa efficacia e continuità. Scattare in ambienti molto umidi e/o molto polverosi se non addirittura sotto la pioggia richiede obbiettivi adatti. La robustezza, e la durata, di un obbiettivo ha molto a che fare con il prezzo, ma non con la qualità dello scatto. Le scelte dipendono quindi dal tipo di foto che si fanno e in quali situazioni, oltre che dalla relazione macchina/obbiettivo. Certo, foto di paesaggi su cavalletto, scattate a f. 8, pluritrattate in post produzione, non consentono di vedere le differenze qualitative tra due obbiettivi, se non al microscopio, ma pensare di avere la stessa definizione di un uccello in volo con un obbiettivo da 1.000 euro rispetto a uno da 10.000 è un'illusione, qualunque sia la post produzione. Ovviamente, i gusti personali fanno poi che per alcuni minime differenze siano irrilevanti e per altri, come in taluni occasioni io stesso, determinano invece una differenza qualitativa tra due foto significativa (tale ad esempio di vincere o non vincere un concorso). |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 18:31
avevo premesso che la considerazione che ho fatto ha senso solo se rivolta all'utenza di enthusiastic consumer in campo fotografico, ovvero (per come la intendo io) persone che hanno forte passione nella foto intesa come hobby. Chiaro che chi DEVE scattare per lavoro (o per fare un lavoro) anche in condizioni avverse ha bisogno di lenti tropicalizzate, affidabili e che diano garanzie di portare comunque a casa lo scatto e, di conseguenza, ha tutte le ragioni per prendere il meglio. Io, fotografo della domenica, se piove, nevica o c'è la tempesta di sabbia sicuro l'ultima cosa che faccio è esporre alle intemperie i miei "tesssori"  |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 18:49
In effetti c'è da riflettere..... e non solo sulle ottiche, ma anche sulle fotocamere. Proprio in questo periodo ho rivisto dei RAW che avevo fatto con D90, mi sono limitato agli alti ISO, dove quel sensore qualche limite lo aveva ebbene, sono rimasto di stucco nel vedere come lavora Topaz Denoise AI e, soprattutto, Prime di DxO abbinato al modulo (fotocamera+ottica) nitidezza |
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