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Fotografi cinesi







avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 17:33





SONG CHAO è un fotografo cinese nato nel 1979 nella provincia di Shandong. Ha lavorato in una miniera di carbone da quando aveva dieci anni, lavorando 12 ore al giorno. Per cinque anni, si dedicò alla rappresentazione dei minatori, delle loro famiglie, dei loro dintorni e delle persone la cui le professioni sono collegate alle miniere. Queste fotografie offrono un ritratto intuitivo, personale e potente dell'impatto della piccola comunità della miniera, ritratti in bianco e nero semplici ma potenti. Questo ex-minatore raggiunse rapidamente la fama ed oggi vive e lavora a Pechino.
photographyofchina.com/blog/song-chao--3


avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 18:08





Sarebbe difficile trovare un artista "più cinese" di MICHAEL CHERNEY, anche se nato a New York nel 1969, noto anche come Qiu Mai, il suo nome cinese. Fotografo, calligrafo e artista del libro, il lavoro di Cherney è fatto con la grande raffinatezza che attinge alle sottigliezze delle tradizioni più accademiche ed esoteriche della Cina. Sue opere sono state raccolte dal Dipartimento di arte asiatica del Metropolitan Museum of Art (le prime opere fotografiche mai entrate nella collezione di quel dipartimento). L'arte di Cherney è meno provocatoria di quanto sia intellettualmente coinvolgente, meditativa, e spesso semplicemente bella.
photographyofchina.com/blog/michael-cherney

avatarsupporter
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 18:17

Grazie Fabrizio,Sorriso interessanti sia il primo che il secondo!

avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 20:16

it.m.wikipedia.org/wiki/Fan_Ho
Questo era un grandissimo, a me piace un casino

avatarsupporter
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 20:38

Questo è il sito fanho-forgetmenot.com/index.html

avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 21:25

Notevoli le immagini di Fan Ho.
Grazie per la segnalazione

avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 21:34

Grazie a Canopo e Nicola per l'ottima segnalazione anche da parte mia.





FAN HO è nato a Shanghai nel 1931 ed iniziò a fotografare all'età di 14 anni quando ricevette una Rolleiflex da suo padre.

“È necessario preparare il momento preciso per catturare lo spirito, l'essenza, l'anima di una fotografia. Se non avete il momento esatto, dovete aspettare”: il frutto di questo momento decisivo molto spesso è una collisione dell'imprevisto, inquadrata su uno sfondo composto molto intelligente di costruzione geometrica, motivi e trama. Ha spesso creato drammaticità e atmosfera con effetti retroilluminati o attraverso la combinazione di fumo e luce. Le sue posizioni preferite erano le strade, i vicoli e i mercati intorno al crepuscolo o alla vita sul mare.

Ciò che ha reso il suo lavoro così intensamente umano è il suo amore per la gente comune di Hong Kong: ragazzi, venditori, venditori ambulanti che vendono frutta e verdura, bambini che giocano in strada o fanno i compiti, persone che attraversano la strada ...

Durante la sua lunga carriera ha insegnato fotografia e cinema in una dozzina di università in tutto il mondo. Fan Ho è morto a San Jose (California) il 19 giugno 2016.

avatarsupporter
inviato il 05 Ottobre 2019 ore 21:37

Grazie FabrizioSorriso

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 1:01

Song Chao nulla sapeva di Avedon e ritrasse 'dal di dentro' i suoi compagni di lavoro.

vedi: 500photographers.blogspot.com/2010/10/photographer-140-song-chao.html

"Song Chao ha iniziato a lavorare nel 1997 in una miniera di carbone. Mentre lavorava lì, ha iniziato a fotografare i suoi colleghi nel 2001. Era senza istruzione e dilettante. La sua serie Miners è stata paragonata alle fotografie di Richard Avedon, ma Song non era a conoscenza di queste immagini o di qualsiasi fotografia occidentale al momento in cui iniziò a scattare i ritratti."

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 8:01

Song Chao mi sembra il classico fotografo di stampo sovietico, diciamoci le cose per come sono: togliete le facce cinesi, metteteci quelle di Stanakov et similia e avete le più classiche delle fotografie inneggianti ai successi, finti, dei piani quinquennali ... tutti fallimentari ovvio, ma questo è un altro discorso.

Michael Cherney invece sarà pure cinese ... ma si vede che è nato a New York ... e sui due piedi azzarderei che sia pure un assiduo frequentatore del Village ;-)

avatarsupporter
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 8:59

Confuso ma chi è 'sto Stanakov?

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 11:00

È l'incarnazione più classica dei falsi miti sovietici!
Per dirla in due parole era un minatore che divenne famoso per aver scavato 108 ton. di carbone (in un normale turno lavorativo) contro le circa 10/15 che un comune minatore statunitense dell'epoca estraeva nello stesso tempo.
Ovviamente era una bufala epocale ... ma è una leggenda alla quale i comunisti (con la pancia piena) nostrani fanno ancora fatica ad accettare per la bugia che è ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 11:25

Anche le statue sovietiche rappresentavano lavoratori ma lo stile era lo stesso stile futurista che nell'Italia fascista rappresentavano soldati col fucile in pugno (vedi piazza Corridoni a Corridonia - MC come esempio). Ogni ideologia ha i suoi miti ma l'arte li supera tutti. I comunisti che 'mangiano i bambini' non esistono più da tempo e tu vorresti resuscitarli come voleva Berlusconi? SONG CHAO non era un mito cinese ma un umile minatore in carne ed ossa.

Woody Allen, Andy Warhol, Bill Cosby, Joan Baez, Dave Van Ronk (The Mayor of MacDougal Street), Paul Simon, Art Garfunkel, Joni Mitchell, Peter La Farge, Mark Spoelstra, Fred Neil, Phil Ochs, Jimi Hendrix, Frank Zappa, Barbra Streisand, Jessica Lange, Nina Simone, Lou Reed, Dustin Hoffman e Al Pacino sono solo alcune delle celebrità che hanno mosso i primi passi al Village tra gli anni cinquanta e settanta.
New York e il Village ispirarono le opere degli scrittori beat Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William Burroughs.
MICHAEL CHERNEY come poteva non sentire la spinta rivoluzionaria di quest'america alternativa eppure le sue foto rappresentano un'evidente nostalgia (nostos in greco significa ritorno), un ritorno alla rarefazione delle chine dei paesaggi cinesi.

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 11:38

Ma quando mai!
Non è mica vero che i comunisti mangiavano i bambini ... erano piuttosto i kulaki ucraini vittime dell'holodomòr che se ne nutrivano!

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2019 ore 11:41

State parlando di Evilenko ? Mi sa che il 3D si sta disperdendo Sorriso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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