| inviato il 03 Settembre 2019 ore 11:51
 Quasi un anno fa ci lasciava Alessio Beltrame. Ing. gestionale impegnato in attività tecnico-commerciali, aveva una grande passione per la matematica, la fisica e...la fotografia. Ritenuto un guru della foto di calcio dilettanti https://www.amazon.it/s?k=beltrame+alessio&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5 È ancora aperto il suo sito (un grazie a chi lo porta avanti!) www.alessiobeltrame.com/ con due pdf scaricabili gratis di grande interesse per chi vuole capire i fondamenti della fotografia digitale. Alessio aveva riunito in modo critico i migliori articoli tecnico-scientifici reperibili in rete e li aveva tradotti, rendendoli leggibili a chi trovasse difficoltà (pochi, ormai) con l'inglese. Fotografie di calcio e astrofotografia, due campi difficili. Ultimamente aveva lasciato la presidenza di una squadra e si era messo alla caccia delle stelle. Qua e là Alessio dava contributi originali, tipo "con le digitali moderne molte volte 1/F s non è abbastanza per scongiurare il mosso". Sono graditi interventi che rendano noti altri lati della sua attività. Un modo per onorare la sua memoria è demistificare le bufale in fotografia digitale, in gran parte ereditate dal passaggio da film a silicio. Se non interessa a nessuno, chiudo il 3D, non intendo fare un monologo |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:28
Più che bufale, parlerei di "vincoli" o "limitazioni" che il digitale si sta inutlmente portando dietro dalla tecnica analogica, in nome di una presunta "purezza" di quest'ultima. Me ne vengono in mente alcuni: - la foto deve uscire dalla macchina già pronta, da cui deriva il corollario: tutto ciò che contribuisce alla resa finale della foto deve essere regolato PRIMA dello scatto - non si deve guardare una foto appena scattata con l'intento di, eventualmente, rifarla. Peggio ancora fare scatti di prova - scatti multipli non sono fotografia (es. HDR, focus stacking ecc) - non si usa l'istogramma per valutare l'esposizione - più in generale: se non si poteva fare con la pellicola, non è necessario farlo in digitale. Corollario: se lo fai, prendi una scorciatoia per sopperire alla tua incapacità di farne a meno. Fortunatamente, molti di questi stanno cadendo, ma ci sono voluti quasi 20 anni. E comunque il digitale è ancora distante dall'essere libero dalla zavorra mentale dei limiti dell'analogico. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:42
definirle bufale mi pare esagerato, sono solamente retaggi (corretti) del passato analogico! Appoggio in pieno angor, vincoli o limitazioni mi pare più gentile per il resto seguo con interesse |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:44
@Angor sei un generoso! Fossero solo queste le bufale. Le chiamerei veniali ingenuità da transizione tecnologica. Il tuo riferimento agli istogrammi è cruciale. Istogrammi JPEG sono meglio di niente. Tuttavia possono essere fuorvianti. Aspettiamo contributi sull'argomento... |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:51
si, purtroppo non so per quale ragione ma tutte le macchine, compresi i vari firmware che comunque fanno un lavoro strepitoso, ti danno solo l'istogramma del jpg. Se vuoi portare l'esposizione al limite, sei costretto a fare delle prove o, alla peggio, fare un bracketing per sicurezza...solo che non sempre si può fare. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 18:27
Non ho conoscenze a sufficienza per intervenire ma, grazie agli articoli di Beltrame ho iniziato a scattare sport in azione a 1/1000 e oltre e la cosa mi ha fatto fare ottimi passi avanti nella nitidezza, fregandomene degli iso. Scatto di giorno in partite di rugby, gli scatti più belli li ho fatti sotto la pioggia.. 1/1000 obiettivo a 5.6 e autoiso senza limiti. Con 100d prima, poi 7d2 e ora anche con 1dx. Perciò tanto di cappello al suo lavoro riguardo la relazione tra Mpx e velocità di movimento del soggetto, per quanto mi riguarda. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 18:33
Cavolo! Mi tocca tornare a studiare. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 21:24
Molto interessante! Seguo |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 22:10
@Angor entriamo senza volerlo nell'ETTR, che come hai visto anche tu è pressoché impossibile con un colpo solo e sicuro. Possiamo mettere subito un paletto: con esposizione media centrale e valutativa (Matrix) è un terno al lotto. Non si sa come la macchina "pesa" la scena. Quindi: spot. Dove: sulle ombre se ti piace il rischio di sfondare le luci (ETTR per forza). Sul punto più luminoso se poi fai BKT tipo +1, +2, +3... |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 22:11
Grazie Valgrassi |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 22:36
Ho scaricato il libro gratuito e lo ho sfogliato; veramente ben fatto. Nei prossimi giorni me lo studio, grazie Valgrassi! |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 23:08
Tra le tante bufale che Alessio ha contribuito a smontare è che NON sempre alzando gli ISO "aumenta" il rumore, anzi in condizioni di scarsa luce (non astro) e quando lo shot noise è costante, aumentandoli si va a diminuire il rumore di lettura. Inoltre nel digitale gli ISO NON corrispondono ad una sensibilità (intesa come minima quantità di segnale che uno strumento riesce ad apprezzare), come avviene per la pellicola, bensì semplicemente un fattore moltiplicativo che si applica al SNR...solo per convenzione e per continuità con il passato, si fanno coincidere gli stop di amplificazione con gli ISO della pellicola... Comunque Alessio ci mancherà |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 23:21
@Antonche ad Alessio avevo fatto un po' di proof-reading al suo primo pdf. Era addolorato e scriveva (molto tempo fa) "ho messo sul sito il pdf da scaricare gratis e solo 120 l'hanno fatto!". Allora ho cominciato a parlare del suo sito ogni volta che ne avevo occasione. Lo faccio anche adesso, peccato che non è qua a godersi la sua popolarità. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 23:28
Purtroppo a tante, troppe, persone non interessa capire come vanno realmente le cose: preferiscono le pappe pronte, che qualcuno confeziona per loro, ma che sono subito assimilabili dai loro scarsi neuroni, piuttosto che applicarsi su una formula matematica da terzo anno delle superiori... La cosa grave è che poi con queste pappe (o pippe...) vengono a fare i professori sui forum... |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 23:48
“ Purtroppo a tante, troppe, persone non interessa capire come vanno realmente le cose: preferiscono le pappe pronte, che qualcuno confeziona per loro, ma che sono subito assimilabili dai loro scarsi neuroni, piuttosto che applicarsi su una formula matematica da terzo anno delle superiori... „ Questa affermazione la condivido solo in parte: si può essere soddisfatti di conoscere la pratica, senza per forza sapere nel dettaglio la teoria che vi sta dietro (la mia professoressa di Anatomia Comparata era sconcertata dal fatto che le persone non conoscessero nei dettagli l'apparato riproduttore, essendo tutti derivati da esso, però non è che tutti dobbiamo essere ginecologi e andrologi, direi che è sufficiente sapere le basi per un corretto uso dell'apparato pur senza saperne i dettagli anatomofisiologici ed evolutivi ). “ La cosa grave è che poi con queste pappe (o pippe...) vengono a fare i professori sui forum... „ Questo invece lo condivido appieno. Riguardo la divulgazione delle spiegazioni di Beltrame (cui va dato atto a Valgrassi di citarlo sempre) non può che essere una buona fonte di approfondimento per coloro che vogliano approfondire tali argomenti. Quindi grazie Valgrassi Luca |
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