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Sono appena tornato dal cinema dove ho visto Avengers Endgame: ero ansioso di sapere come andava a finire dopo la gran straficata di Infinity War. Bene, per non addormentarmi durante la proiezione di quel lunghissimo, noiosissimo inutile polpettone, ho studiato le luci e la modalita' di ripresa, immaginando di dover riprodurre le stesse scene con la mia D700. Cosa ho notato: 1) Espongono per le luci, nulla e' bruciato, mentre chiudono le ombre alla grande, cosi' tanto che per esempio spesso la trama dei capelli e' talmente scura da risultare illeggibile ( vedi la capigliatura della Vedova Nera ) o le zone in ombra diventano tutte nere e ogni cosa affoga nell'ombra. Chissa' che Lut usano.... 2) I flares sono ben presenti e direi voluti alla faccia dei trattamenti antiriflesso 3) C'e' un limitato uso della profondita' di campo o di teleobiettivi, sembrano usare sempre un qualcosa ( equivalente ) attorno al 35 e f 5,6 ~ 11 4) Ribadisco la mia impressione principale: piuttosto che bruciare qualcosa o perdere contrasto sottoespongono alla grande. Che ne dite ? Qualcuno ha osservato qualcosa di simile ?
Non voglio contraddirti, ma in quel genere di film non c'è ormai quasi più nulla di "vero", cioè l'immagine che tu vedi è solo molto parzialmente quella che ha visto la cinepresa... Gli ambienti sono quasi tutti ricreati e applicati, gli attori si muovono su fondali verdi. Per non dire il ritocco digitale dei personaggi oppure gli effetti di luce. Insomma, sono quasi dei cartoni animati....
Il brutto è che questa moda sta prendendo piede anche in produzioni dove francamente non servirebbe tutta questa artificialità.
Facendo delle riflessioni sulla produzione cinematografica degli ultimi 20 anni stenderei un velo pietoso proprio su questo aspetto. Le possibilità si sono trasformate in abuso per la fotografia. C' è da considerare che una "pellicola" ha un' ulteriore caratterizzazione finale, come avviene per gli album musicali. Piuttosto discutibili. È una pratica comune, ritenuta indispensabile. Una riflessione che mi ha fatto venire i brividi è che Beautiful (orrore) ha dalla sua una fotografia impeccabile. Considera anche che una proiezione ha pochissimo DR, molto meno di uno schermo. Effettivamente servirebbe trattare le stesse immagini diversamente per la proiezione e la visione a schermo, cosa che credo non facciano. Riguardandolo, più in là, in blu-ray potresti giungere a un' analisi diversa sulla fotografia dello stesso film. I capelli potrebbero tornare leggibili, non illuminati a giorno, ma leggibili.
Seguo e provo an he a dirtela mia, almeno sulla sottoesposizione. Secondo me serve a sottolineare il rimorso per il fallimento nel fermare Thanos e a sottolineare l'ambiente postapocalittico.
Penso, non sono del settore, che l'uso del digitale per i fondali serva ad avere assoluto controllo oltre che sull'immagine anche su condizioni atmosferiche e luce.
Ampliando il discorso, sicuramente si eviterebbero passaggi di aerei mei film storici
Sono d'accordo: una noia mortale e una porcheria di trama. Pero' ho potuto studiare questo interessante modo di impostarele immagini che devo dire mi gusta assai. Sono decisamente d'effetto.
Non tutti abusano della computer graphics, mi viene in mente, ed esempio, I sogni segreti di Walter Mitty, dove vengono sapientemente dosati effetti speciali con una bellissima fotografia.
I Film della Marvel a livello di fotografia non è che siano da prendere come esempio eh, il fatto che sia un universo condiviso poi limita ancora di più la visione creativa dei registi che sono costretti a standardizzare il look per mantenere l'uniformità tra le pellicole.
Se proprio bisogna ispirarsi ai film scegliamo quelli giusti
Nessun dubbio che i poveri attori abbiano visto solo fondi verdi mentre recitavano, ma mi piacciono quelle ombre molto chiuse e le alte luci tendenzialnente sottoesposte....
Direttori della fotografia a cui ispirarsi ovviamente non ne mancano e non stiamo qui a nominarli...
Rimanendo negli ultimissimi anni Emmanuel Lubeski, direttore della fotografia di Revenant con cui Di Caprio ha vinto l'Oscar, a quanto si dice ha lavorato in sola luce naturale. Quindi, aggiungo io, con un lavoro di post-produzione molto importante, ma fatto con in mente un risultato realistico e "naturale". Forse può essere un riferimento interessante per noi fotografi "still".
Personalmente ho apprezzato veramente tanto il b/n di Roma. Fotografia del regista stesso, Alfonso Cuaron.
Forse tra le poche immagini vere ci sono quelle nella new asgard. Avete capito se sono in Scozia o in Norvegia ? Il film me lo aspettavo noioso, ma mi ha dato fastidio delle fallacie logiche della storia che stonano anche in un mondo fantascientifico.
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