| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 15:21
ciao a tutti, acquistare un corpo macchina usato, fuori garanzia, da un privato senza che questi abbia più lo scontrino di acquisto potrebbe comportare problemi legali per l'acquirente? anche in caso di eventuale invio ad un centro di assistenza per riparazione, glielo accetterebbero (pagando ovviamente)? Nel caso come si accerterebbero che non sia di provenienza illecita? grazie. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:19
In effetti esiste il reato di "incauto acquisto" ma credo che sia tale solo se qualcuno acquista un bene ad un prezzo ben al di sotto di quella che può essere la quotazione giusta. Non so, tipo una Canon 5d mk4 a 1000euro senza scatola, caricabatterie e con su una sd con le foto delle vacanze di qualcuno |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:35
Penso che in caso di compravendita tra privati, soprattutto se il bene ha un valore significativo, sia prudente redigere un documento datato che riporti i dati di acquirente, venditore, oggetto compravenduto (con numero di matricola) ed importo corrisposto; il documento dovrà essere controfirmato da entrambi. Penso che per chi acquista sia il minimo da pretendere per tutelarsi e dimostrare la provenienza del proprio materiale. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:38
“ Penso che in caso di compravendita tra privati, soprattutto se il bene ha un valore significativo, sia prudente redigere un documento datato che riporti i dati di acquirente, venditore, oggetto compravenduto (con numero di matricola) ed importo corrisposto; il documento dovrà essere controfirmato da entrambi. Penso che per chi acquista sia il minimo da pretendere per tutelarsi e dimostrare la provenienza del proprio materiale. „ Cioè in pratica tu proporresti una scrittura privata che equivale ad un contratto vero e proprio? Per del materiale usato? Ma anche no. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:41
Perchè no il contratto scritto? Male non fa e comunque anche senza scrivere nulla il contratto si fa lo stesso ... |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:45
“ Cioè in pratica tu proporresti una scrittura privata che equivale ad un contratto vero e proprio? Per del materiale usato? Ma anche no. „ Esatto, un contratto tra privati. Non vedo che problema ci sia, anzi è tutto alla luce del sole per evitare qualunque possibile contestazione nel futuro. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:47
ma se venditore e acquirente vivono lontani come si fa a controfirmare lo stesso foglio? via mail tramite scansione? un documento di riconoscimento del venditore (es. patente di guida o carta d'identità) potrebbe garantire ed essere impugnabile in caso di frode (senza contratto firmato)? |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:52
Credo che il rischio di cadere nella ricettazione ci sia. Io stesso ho segnalato, ad un utente del forum, un annuncio su subito.it che vendeva materiale che sembrava corrispondere a quanto gli era stato rubato. Prezzi troppo bassi possono derivare dalla fretta di liberarsi del materiale. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 17:54
“ potrebbe garantire ed essere impugnabile in caso di frode „ Come ho detto, più che tutelarmi dalla frode nei miei confronti, cercherei di evitare di commettere un reato. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 18:32
infatti non mi ha più risposto....eppure il prezzo non era così basso, diciamo un po' sotto la media ma non troppo. Eppure ha anche un sito....boh boh |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 18:55
Poi ci sono anche quelli che mettono annunci e poi spariscono... |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 19:31
“ ma se venditore e acquirente vivono lontani come si fa a controfirmare lo stesso foglio? via mail tramite scansione? un documento di riconoscimento del venditore (es. patente di guida o carta d'identità) potrebbe garantire ed essere impugnabile in caso di frode (senza contratto firmato)? „ Ma scherziamo? Dare fotocopia dei miei documenti ad un privato sconosciuto? Ma anche no... compra da un altro... |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 19:32
“ Penso che in caso di compravendita tra privati, soprattutto se il bene ha un valore significativo, sia prudente redigere un documento datato che riporti i dati di acquirente, venditore, oggetto compravenduto (con numero di matricola) ed importo corrisposto; il documento dovrà essere controfirmato da entrambi. Penso che per chi acquista sia il minimo da pretendere per tutelarsi e dimostrare la provenienza del proprio materiale. „ Te lo firmo come Mario Rossi e stiamo a posto |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 19:34
L'incauto acquisto si configura quando si acquista merce di provenienza furtiva, che lo si sappia o meno. Qualora saltasse fuori il proprietario derubato, il giudice può imporre la restituzione del bene, senza alcun compenso, al legittimo proprietario da parte dell'incauto acquirente. Fine. L'acquisto dell'usato comporta il rischio che il bene non sia conforme, soprattutto nello stato d'uso, a quanto dichiarato nell'offerta. In questo caso, una volta dimostrata la difformità e, se non è palese, non è facile, sarà necessario ricorrere al giudice. Considerato che si tratta, nel nostro caso, di beni di limitato valore, si dovrà lasciar perdere. L'acquisto dell'usato presenta numerosi vantaggi, il primo dei quali è possedere quel che si desidera senza sborsare il corrispettivo per il nuovo e spesso la merce venduta è più o meno come nuova. Però occorre attenersi ad alcune regole, quando la trattativa viene fatta "a distanza". Diffidare dal prezzo basso: nessuno, se non in malafede, venderà a 50 quel che potrebbe vendere a 100. Se il t*fatore incontra un compratore alla ricerca dell' "affare", il primo avrà guadagnato la sua giornata. D'altra parte anche il t*fato è un t*fatore "in pectore" perché spera di t*fare il venditore che ignora il reale valore del bene. Un classico è l'orologio di pregio venduto davanti l'autogrill. In ogni caso non conviene in nessun caso pagare un bene usato più del 70% del minor prezzo reperibile nel nuovo. Per le riparazioni, se c'è lo scontrino con la garanzia va tutto bene, ma se dalla matricola l'assistenza italiana rileva che l'apparecchiatura è stata acquistata all'estero può rifiutare legittimamente la riparazione, essendo l'unico responsabile, ove dimostrabile, il venditore estero ed in ultimo il produttore. Sovente l'assistenza italiana opera la riparazione ma a caro prezzo, spesso tale da far desistere il richiedente. Se il bene presenta tracce evidenti di usura il prezzo scende in proporzione. Il pagamento a distanza presenta sempre dei rischi: probabilmente il sistema che da la maggior garanzia è Paypal. Queste compravendite si basano sulla fiducia e ci sono alcuni siti che coi feedbacks cercano di dare indicazioni sull'affidabilità dei contraenti. Se si fosse ansiosi per carattere sarà opportuno rivolgersi al mercato del nuovo, magari ad un negozio "fisico". Il maggior prezzo pagato ci farà riposare meglio. |
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