| inviato il 03 Ottobre 2018 ore 23:36
Qui invece ho trovato una bella spiegazione sul modo in cui funziona un AF ibrido: www.videoreflex.org/autofocus-contrasto-fase/ Non so se le nuove Nikon funzionano esattamente così o diversamente, questo mi incuriosisce molto..... e vorrei saperne di più! “Ad entrare in azione per primo è l'AF a rilevamento di fase, che permette di arrivare molto vicini al punto di messa a fuoco preciso, e poi entra in gioco la misurazione del contrasto per i microaggiustamenti.” “Brevemente: l'AF a contrasto copre aree più ampie del sensore, in genere, e quindi funziona su tutta la superficie della ripresa. L'AF a rilevamento, invece, copre parti del sensore e quindi funziona solo nella zona centrale dell'immagine.” |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 6:37
Credo sia vietato dal regolamento del forum aprire topic con domande utili e senza provocazioni! Chiaramente scherzo e farebbe piacere anche a me saperne di più ora che mi ci hai fatto pensare. A meno che non usano i due sistemi distinti in base alla “serie” di obiettivi usati al momento. Speriamo che qualcuno possa illuminarci! |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 8:10
“ Credo sia vietato dal regolamento del forum aprire topic con domande utili e senza provocazioni! „  |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 8:37
Seguo con interesse, ma temo che avremo poche risposte a riguardo ... |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 9:19
Temo anch'io.... almeno sulle Nikon Z per le quali ancora non si sa molto... ma degli altri brand forse si sa di più, potrebbe essere utile sapere effettivamente come lavorano gli AF delle Mirrorless sul mercato |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 9:42
Mi riferivo al fatto che sviscerare l'argomento da te sollevato : “ Tra l'altro nel menu della Z7 c'è la voce AF Fine Tuning... Mi auguro proprio di non dover lottare con i vari front/back focus.... „ Potrebbe portare a delle risposte degne dei migliori film di fantascienza.......oltre che ad ulcere collettive.... Comunque, attendiamo fiduciosi delucidazioni in merito. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 10:42
Credo che il sunto possa essere questo... “ inizialmente l'AF utilizza il rilevamento di fase perché è più veloce ma poi termina il processo con il rilevamento a contrasto che è più accurato „ Comunque mi segno perché son curioso |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 10:52
Da quello che dicono nei link postati sembra che l'AF fine tuning serva per aggiustare l'AF del PDAF. Mentre quello a contrasto non ne avrebbe bisogno. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 11:32
Quindi se ne dovrebbe dedurre che c'è qualche situazione in cui il sistema lavora solo con PDAF (tipo AFC ?) e quindi potrebbe avere front/back focus....? |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 12:57
Non so cosa vuoi esattamente sapere sui sistemi ibridi, io posso dirti come funziona sulla a6300, che è un miglioramento della a6000, credo la prima ad avere il sistema ibrido. E' un estratto dall'ottimo libro di David D.Bush sulla a6300. Il PDAF lavora con propri sensori che dividono l'immagine in due metà, con un sistema analogo al telemetro capisce quanto due linee verticali (e/o orizzontali e/o anche oblique a seconda della tecnologia) sono sovrapposte ed eventualmente se bisogna ruotare il fuoco da una parte o dall'altra per farle coincidere. Nella a6300 sono 425 aree che coprono l'81% circa della superfice dell'immagine (fino quasi ai bordi quindi). Il CDAF è molto più vicino ad una semplice elaborazione dell'immagine, che individua il contrasto di un'area, con le stesse tecniche usate per il focus peaking o il focus check di programmi come C1. Il limite è che la macchina non sa da che parte ruotare per ottenere un contrasto maggiore, e se può ottenerlo, quindi può impiegare tempo per arrivare al punto di massimo contrasto cioè di fuoco. Nella a6300 ci sono 179 aree di “fuoco” a contrasto che coprono circa il 73% del sensore. In realtà l'elaborazione potrebbe avvenire su tutta l'immagine, le aree servono per spostare il fuoco da un punto all'altro. Il funzionamento normale ibrido è quindi la ricerca rapida del fuoco tramite PDAF e la successiva “rifinitura” tramite CDAF. Il PDAF lavora meglio a grandi aperture, bassi f, per ragioni di angolo di incidenza della luce sui sensori, nella a6300 non entra proprio in funzione sopra f11. Inoltre è dipendente dalla presenza di linee verticali e/o orizzontali sufficientemente ampie e delineate. Il CDAF lavoro meglio con immagini ben illuminate e contrastate (non l'apertura diaframma in se), quindi una immagine con scarso o senza contrasto non consente la messa a fuoco. Non è però dipendente dalla presenza di linee ortogonali, cioè lavora bene su più tipi di immagini rispetto al PDAF. Da un punto di vista pratico con immagini normali mediamente illuminate/contrastate l'uso ibrido produce una messa a fuoco immediata e precisa, visto che il PDAF individua la distanza/direzione di fuoco e il CDAF fa poi il lavoro di fino. Sopra f11 il solo CDAF può comportare un tempo di focheggiamento prima di trovare il fuoco ottimale (non sempre, ma può capitare). Il solo CDAF in immagini molto poco contrastate (es. panorama con nebbia) può comportare un focheggiamento infinito, cioè bisogna cambiare inquadratura, punto di fuoco o passare al manuale. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 13:04
“ Tra l'altro nel menu della Z7 c'è la voce AF Fine Tuning... Mi auguro proprio di non dover lottare con i vari front/back focus.... „ la voce c'è anche in Sony e penso proprio anche nelle EOS R. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 13:15
Sempre dal libro di cui sopra, la voce "AF micro adjustment", il fine tuning, nella a6300 è presente per l'eventuale aggiustamento micrometrico del fuoco montando obiettivi A-mount adattati, e solo con adattatori EA-LA-2 e EA-LA4; non è disponibile con adattatori LA-AE1 e LA-AE3; può funzionare, ma senza garanzie, con adattatori di terze parti. E' concepito per correggere difetti di fuoco di lenti vecchie, costruite a suo tempo fuori tolleranza o che hanno qualche problema, in alternativa a mandarle a sony per rimetterle a posto o quando non è proprio possibile sistemarle. Credo lo stesso valga per tutte le altre ml sony, FF comprese. P.S.: credo sia l'accoppiata di lenti/adattatori che confida nel motore/meccanismo interno delle lenti per focheggiare, ma prendere con le molle, non ho alcuna esperienza di lenti vintage e adattatori. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 14:20
In questo link: blog.reikanfocal.com/2018/10/the-new-nikon-z7-investigating-with-reika Quelli di Reikan, gente che dovrebbe sapere di cosa parla, dicono che l' AF micro adjustment delle sony, come riportato dal manuale, serve per l'adattatore con specchio translucido mentre quello delle Nikon serve effettivamente per tarare il PDAF sul sensore. |
| inviato il 04 Ottobre 2018 ore 14:25
@Gas: Quindi, in Nikon serve per correggere front/back di qualunque lente (adattata e non)....?? |
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