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Avvicinarsi per la prima volta alla stampa


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avatarsenior
inviato il 25 Giugno 2018 ore 11:44

Ciao Forum, voglio raccontarvi la mia prima vera esperienza di stampa ''seria''.
Fino ad ora avevo solo fatto stampare qualche foto ricordo (15x20), ma un paio di settimane fa sono andato a ritirare le mie prime foto stampate.

Ma partiamo dall'inizio:

- Che foto ho stampato e con che attrezzatura sono state fatte?


Nikon D3100, Nikon AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6 G ED VR a 25mm, 8 sec f/8.0, ISO 100, treppiede, filtro ND64 + filtro polarizzatore



Nikon D3100, Nikon AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6 G ED VR a 18mm, 1/125 f/8.0, ISO 100, mano libera



Nikon D3100, Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical , 1/320 f/8.0, ISO 100, mano libera (a colori)


- A chi mi sono risolto e come mi sono trovato?

Mi sono rivolto a Fotocromie che fortunatamente si trova nella città in cui vivo (Genova) questo mi ha permesso di andare di persona e poter così sciogliere i diversi dubbi che avevo essendo la prima volta che stampavo.
Al primo incontro ho chiesto informazioni generiche come ad esempio il profilo colore, a quali dimensioni potessi stampare e ovviamente vedere e toccare i vari tipi di carta che proponevano.
Una volta a casa ho scelto la carta Hahnemühle Photo Matt Fibre, optando per una fotografica opaca e non per una fine art, un po' sicuramente per risparmiare qualcosa, ma soprattutto perché mi è sembrata una carta di ottimo livello. Il timore dei riflessi mi ha fatto optare per una finitura opaca visto che le stampe sarebbero state appese in casa e non in un locale dove fosse possibile gestire al meglio le luci. (spoiler: se comprate le cornici all'IKEA il plexiglass vi fregherà)
Al secondo incontro ho portato i tre file jpeg (già post-prodotti e proporzionati in base al passe-partout) in negozio dove, sempre con la solita ragazza del primo incontro, abbiamo visto le foto al pc regolando gli ultimi parametri.
Infine, un paio di giorni dopo sono ritornato a visionare le stampe portandole così a casa.


- Considerazioni sulle foto stampate.

Le foto sono state stampate 40x56 (quasi un A2) con un DPI di circa 180 pixel/pollice.

Pont du Gard: La stampa è davvero ottima, sicuramente la migliore delle tre, non presenta alcun difetto. Di certo aver scattato con il treppiede ha aiutato e nonostante l'uso di due filtri la qualità risulta eccellente.

Arena di Arles: Anche qua non ci sono difetti di stampa, tuttavia rispetto alla foto vista sullo schermo si percepisce il fuoco non del tutto perfetto, avendo usato il Samyang a mano libera (di solito utilizzo questa lente su treppiede), il difetto risulta comunque minimo anche se un occhio allenato potrebbe accorgersene.

Portovenere: Questa è indubbiamente la stampa venuta peggio, infatti si nota una leggera aberrazione cromatica tra gli archi e il cielo. Probabilmente la post-produzione non è stata precisa, in ogni caso anche questo difetto è visibile solo avvicinandosi molto, diventando quasi impercettibile se la foto viene guardata da un metro o più.


- Conclusioni

Ragazzi stampate!
Leggendo su internet è molto facile spaventarsi ("servono almeno 300 dpi!", "senza monitor e stampante calibrati è impossibile prevedere il colore" ecc. ecc.) ma la realtà è diversa, se ci si rivolge a professionisti esperti ed onesti tutte queste difficoltà vengono facilmente superate.
È ovvio che con attrezzature più professionali (full-frame da 30 megapixels) si potranno raggiungere risultati migliori, ma anche con entry-level, del 2011 e 14 megapixels, si possono, con alcuni piccoli accorgimenti, ottenere buoni risultati.
Scegliendo foto a iso bassi e non eccessivamente croppate si potranno stampare ottime foto in formato A2, considerando anche che foto di queste dimensioni andranno viste da una certa distanza (personalmente almeno un metro) per poterle ammirare nella loro interezza.

Consiglio a tutti gli appassionati di stampare le proprie foto perché significa "concludere" un processo, inoltre poter toccare le proprie creazioni, frutto di fatiche, lunghe attese per l'ora giusta, estenuanti camminate sotto il sole, pioggia, freddo e vento, porta una grande soddisfazione.

avatarsenior
inviato il 25 Giugno 2018 ore 18:54

"..con un DPI di circa 180 pixel/pollice…."

Occhio che hai fatto della confusione.

I DPI sono Dot Per Inch, sono una risoluzione di stampa, sono affari della stampante, non tuoi, e tu, in fotoritocco, NON li puoi gestire.

In fotoritocco, preparando il file per la stampa, tu puoi gestire invece i Pixel Per Inch, i PPI, che sono la risoluzione lineare dell'immagine del file da stampare, e quella ovviamente sono affari tuoi: la stampante deve tenerne conto e deve fare bene il suo lavoro, ossia deve soddisfare quella risoluzione richiesta all'immagine da stampare con la sua risoluzione di stampa, i DPI.

La corrispondenza tra PPI e DPI non la stabilisce nemmeno lo stampatore, ma lo fa la stampante in un processo che si chiama "ditering".

Di solito, ad 1 PPI corrispondono ben più di un DPI, e non c'è una regola fissa.

Lo stampatore può selezionare i DPI di stampa, ossia la risoluzione di stampa, ma non con tutte le stampanti.

A 180 DPI le stampe sarebbero brutte tremende, inguardabili, ed infatti a quella risoluzione di stampa così bassa, non ci si stampa nulla.

A 180 PPI invece le immagini da stampare sono di qualità media come risoluzione dell'immagine, e si usano per poster grandi, guardati assai da lontano.


avatarsenior
inviato il 27 Giugno 2018 ore 12:28

Ciao Peda, non ci siamo visti per poco e probabilmente ti sei interfacciato con Valentina, sarà per la prossima volta. Mi fa piacere che sei rimasto soddisfatto. Per qualunque cosa chiedi pure.

Sulla questione ppi la penso come te, più che altro perché io tendo a dare molto peso al soggetto ripreso, che poi è quello che andrebbe valutato in buona percentuale del pacchetto "foto+stampa". Su questo non mi trovo d'accordo con Alessandro, che benché spesso sia fatto oggetto di scherno anche per i suoi modi diretti e non proprio diplomatici, su questo argomento parla con cognizione. Però è indubbio che se ci sono ppi, buona esposizione e giusta postproduzione, l'insieme ne trae giovamente, sopratutto nei casi elaborazioni molto spinte.
Nel corso degli anni ho incontrato fotografi che guardano e valutano le stampe da distanza ravvicinatissime, altri che valutano l'opera nel complesso, altri che cercano il superdettaglio a scapito di piccoli artefatti a distanza ravvicinata, altri che vogliono immagini più morbide ma senza artefatti, altri che vogliono il giusto mix. Non esiste una regola universale da imporre, sono esigenze soggettive. Io mi ritrovo a stampare immagini da 4 mpixel in grande formato e mi emoziono perché è la foto che mi emoziona, mentre altre volte vi sono foto normali che prendono vita perché stampate su carte pregiate e particolari. Io rimango dell'idea che sia tutto lecito, da chi pretende il massimo con il lentino da 10 cm e chi, come me, valuta l'opera nell'insieme. Ovviamente la stampa deve essere fatta sempre al meglio, altrimenti tutto il discorso decade.

Ciao.

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2018 ore 15:40

Eh Massimiliano, io invece sono per le stampe della dimensione corretta... la foto può essere bella quanto vuoi, ma se sgrana mi perde tantissimo, soprattutto il bello di vederla da vicino...

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2018 ore 19:50

Difatti ci sta, è normale che ognuno abbia le proprie esigenze e assecondi i propri gusti, in questo campo non esiste una verità assoluta. Anche sul "sgrana" ci possono essere infiniti livelli di tolleranza.;-)

avatarsenior
inviato il 28 Giugno 2018 ore 22:22

Eh il mio livello è tolleranza zero MrGreen
Mi pare di sprecare la carta, tanto meglio nn esagerare e farla ad una dimensione corretta, escludiamo le affissioni che hanno un altro scopo di visibilità, ma una stampa fotografica è bella se è curato tutto. Poi son scelte ognuno fa come crede, io finché nn mi accorgo che sgrana va bene, poi appena vedo il difetto nn riesco più ad apprezzare il lavoro, mi da l'idea che nn sia curato.

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2018 ore 10:38

Intanto ringrazio chi è intervenuto.

@Alessandro si, ho fatto confusione, quello che volevo dire è che in photoshop dimensionando l'immagine (ctrl+alt+i) mi viene una risoluzione di 180 pixel/pollice, quindi avrei dovuto scrivere ppi? se è così correggo.

@Husqy, non capisco bene cosa significa dimensione corretta di stampa, leggendo su vari siti ho visto che fino a 180ppi si possono ottenere ottime stampe e devo dire che le mie stampe, viste da 80cm o più, sono ottime (almeno per me), sinceramente penso che una foto di paesaggio vada vista nella sua interezza (magari si può fare un discorso diverso per una foto macro).
Detto questo, capisco che ognuno abbia un approccio diverso e ci mancherebbe, però sinceramente non penso che le mie stampe siano frutto di un lavoro poco curato.

@Massimiliano, non ci siamo visti ma sono talmente contento di aver stampato le mie foto che sicuramente tornerò, il vostro servizio è molto curato e professionale, ringrazia Valentina da parte mia, è stata molto disponibile.

Questo topic non vuole essere una guida alla stampa (sicuramente ho fatto degli errori e ci sono ancora molte cose che devo imparare) vuole solo raccontare un esperienza e magari spronare coloro che non hanno ancora stampato le proprie foto ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Giugno 2018 ore 10:52

x dimensione corretta di stampa intendo:

Se ho una foto da 36mpx, quindi un 60x40cm a 300ppi, posso spingermi ad ingrandire fino ad un 70x50cm senza avere sorprese e cambi di qualità, oppure tirare fino ad un 100x70cm, consapevole però che inizierò a vedere difettucci vari.

Ora un 50x70cm è già una stampa grande, bella grande, difficilmente vado oltre e non mi darebbe alcuna soddisfazione in più vedere una stampa più grande ma che inizia a degradare in qualità.

Se uno ha in testa di fare stampe più grandi è opportuno che ci pensi in fase di scatto, magari facendo più scatti per aumentare la risoluzione, ti faccio un esempio

Panoramica fatta da 3/4 forse 5 scatti non mi ricordo di preciso... stampa a 300ppi di 140x55 cm, qualità senza compromessi, goduria a vederla da qualsiasi distanza...
foto intera



particolare...



avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2018 ore 21:05

Sono d'accordo sul fatto che se uno ha intenzione di fare stampe molto grandi è bene che lo tenga presente già in fase di scatto.

Ottimo l'esempio postato.

Detto questo c'è anche da dire che più si stampa grande più la foto andrà vista da distante (almeno per me), comunque per quanto mi riguarda direi che con l'attrezzatura che ho al momento il massimo sia un a2 (anzi 40x56 per la precisione), trovo la qualità soddisfacente, oltre per il momento non mi spingerei.

avatarsenior
inviato il 30 Giugno 2018 ore 23:01

Per me la stampa grande non serve per vederla da lontano, o almeno non solo, sarebbe inutile e limitativo secondo me. Io quando vedo una stampa grande poi mi avvicino per scoprire i particolari che su una stampa piccola non sarebbero visibili. Inutile dirvi che nel 99% dei casi resto deluso a causa dei ragionamenti di cui sopra.

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2018 ore 9:47

Scusa Diebu, ma non esistono "i ragionamenti", ma esistono i gusti, le necessità e le esigenze soggettive, tute lecite. Sempre che il tuo "ragionamenti" intenda un'accezione negativa, a volte con lo scritto si tende ad equivocare.

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2018 ore 11:39

No, nessuna accezione negativa te l'assicuro; "ragionamenti" era inteso come "spiegazioni, esigenze, modalità di fruizione, ecc.".

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2018 ore 12:04

Ok grazie della spiegazione, peraltro non necessariamente dovuta ;-)

Ciao,

M.

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2018 ore 13:42

L'intervento di Alessandro Pollastrini, assolutamente condivisibile, sgombra il campo da un equivoco frequentemente riscontrato sulle pagine del forum. Riguardo ai 300 DPI, qualcuno (ad esempio Scott Kelby nei sui manuali) indica che non si dovrebbe apprezzare grande differenza stampando fino a 240 DPI;. io preferisco sentirmi sicuro a 300 .Credo che si debba sempre cercare la massima qualità (e sono d'accordo con Husqy), altrimenti non avrebbe alcun senso spendere tanto per reflex , obiettivi, carte pregiate, stampanti, inchiostri e regolazioni varie per poi avere un anello debole che inficia l'intera catena. Capisco l'utilizzo di una bassa qualità (nel senso di pochi DPI) solo per rare realizzazioni specifiche (una volta utilizzavo pellicole "tirate" con particolari sviluppi come il Crowley DX 16 della Ornano per esaltare la grana, comprimere i passaggi tonali aumentando a dismisura il contrasto: ma erano foto particolari e non frequenti) oppure solo quando si deve fare di necessità virtù: reflex poco performante con pochi MP, necessità di stampare copie stile "lenzuolo" da vedere assolutamente da lontano. Ma mi sembrano troppo spesso, appunto, compromessi, raramente scelte.

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2018 ore 13:55

Rispondo agli ultimi interventi.
Innanzitutto ripeto che questo piccolo "articolo" non vuole essere una guida alla stampa (ovvero fate così!) ma solo raccontare una mia esperienza.

E come scritto nelle ultime righe è ovvio che reflex migliori (e obiettivi migliori) porteranno a risultati più precisi e a possibilità di stampa ancora più ampie/grandi.

Il fatto è che anche con attrezzatura (quasi base) si può stampare e anche bene, non vorrei che passasse l'idea che le stampe che ho realizzato siano una schifezza, il dettaglio c'è e si nota, ad esempio nella foto del Pont du gard si possono contare tutti i "mattoncini" del ponte senza nessun problema, poi ovvio se si vogliono contare le foglie degli alberi allora mi arrendo (sinceramente però, per quanto mi riguarda, non mi interessa vedere una stampa 40x56 da 10 cm di distanza)


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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