| inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:05
Oppure secondo voi ha ragione Trump ? |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:25
Ciao Nando, non entro in merito su quello che dice Trump, e nemmeno credo sia importante, ma quello che ho sempre sostenuto e che cambiamenti climatici sulla terra ci sono stati anche quando le industrie etc. non esistevano. Quindi di chi è la colpa, credo che sia un'evoluzione normale del pianeta. Quì un interessante articolo: www.fast.mi.it/clima/relazioni/cassitto.pdf Ciao Seve |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:32
“ ma quello che ho sempre sostenuto e che cambiamenti climatici sulla terra ci sono stati anche quando le industrie etc. non esistevano. „ Concordo Seve1966 senza nemmeno aver ancora letto l'articolo segnalatoci. Infatti ho aperto il thread non per alimentare la solita diatriba di chi è la colpa o meno, ma per un eventuale riscontro dei fatti ed un confronto su cosa ci si potrebbe aspettare nei prossimi anni. |
user90373 | inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:36
Qualunque sia la causa il risultato non cambia, però sommandale la cosa sarà più rapida e dolorosa in quanto non lascia il tempo per un qualsivoglia tipo di adattamento. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:39
E quando c'erano le glaciazione era colpa di qualcuno che aveva lasciato aperto la porta del frigorifero ... |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 15:42
“ E quando c'erano le glaciazione era colpa di qualcuno che aveva lasciato aperto la porta del frigorifero ... „ Scusa Tony, ribadisco: non stiamo cercando di chi è la colpa. Magari rimedi. Tuttavia quanto accade mi sembra un dato di fatto, e non mi sembra tanto gradevole per noi ospiti della terra. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:09
secondo me la nostra memoria storica è troppo breve. L'anomalia in termini climatici è la relativa stabilità degli ultimi 50anni. Credo che purtroppo dovremo convivere con un clima più 'estremo'. Ciò non toglie che evitare di aggravare la situazione è consigliabile, ma ho sempre avuto il dubbio di quanto sia effettivo il nostro concorrere ai cambiamenti climatici. Sono molto più preoccupato di quanto i 'naturali' cambiamenti climatici possano andare ad inficiare sui nostri precari equilibri sociali e delle nostre reazioni se ci trovassimo in difficoltà. Della carestia in metà mondo ce ne curiamo poco, sono popolazioni arretrate e sia economicamente che militarmente non hanno peso. Ma se verrà a crearsi una situazione in cui lo stesso cibo sarà un lusso nella parte più fortunata del condominio, altro che 'civiltà'... Comunque mamma natura mette in gioco forze enormemente più grandi di noi. Ed in quanto ospiti, possiamo solo badare a non mettere in difficoltò noi stessi. Sperando che qualche forza a noi fuori controllo non scombini le carte... ps nessuna intenzione di svilire chi è nato semplicemente in un posto più sfortunato di me. |
user17361 | inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:09
Ma è un sito attendibile quello?? |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:14
“ Ma è un sito attendibile quello?? „ Lo seguo da anni, i redattori sono molto professionali, e le mappe di reading difficilmente hanno sbagliato. L'ondata e l'entità di caldo eccezionale che verrà in Italia nei prossimi giorni è stata prevista da diversi giorni, e senza nomignoli commerciali. Temperature previste in Italia a 1500 metri di altezza per il 27 giugno (si aggiunge 1 grado per ogni 100 metri fino a raggiungere il suolo): www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo/ecmwf?map=t850&hour=144&zone= |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:21
Rimedi? Premesso che concordo anche io sul fatto che fluttuazioni anche grandi sono sempre esistite, ritengo che auspicare una crescita continua del PIL, dei conseguenti consumi, ecc. ecc. e poi allo stesso tempo limitare le emissioni, ecc. ecc. sia una grossa contraddizione in termini. Sarebbe molto più efficace smettere di consumare e ridurre le produzioni invece che produrre sempre di più per sostituire i prodotti che inquinano (vedi le automobili) con altri che inquinano di meno. Ad esempio sono fermamente convinto che la sostituzione di una vecchia auto (con conseguente demolizione ed eventuali riciclo di parte dei materiali) con una nuova (con i conseguenti consumi di energia e risorse) provochi un bilancio (in termini di consumi, emissioni inquinanti, ecc.) assolutamente sfavorevole. In definitiva credo quindi che queste scelte siano dettate più da esigenze di MERCATO che da esigenze di SALVAGUARDIA AMBIENTE, quest'ultimo è solo un PARAVENTO, una SCUSA per costringerci a COMPRARE e CONSUMARE. Credo anche che tutti gli "scienziati" e ricercatori che stanno dietro questi allarmismi (magri anche fondati, in parte) hanno i loro bravi interessi (finanziamento degli studi e ricerche; posizioni e poltrone i comitati, ecc. ecc.). |
user90373 | inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:48
Le analisi di Emanuele e di Diebu inquadrano abbastanza precisamente il problema, fluttuazioni naturali accellerate ed ingigantite da comportamenti socio-polico-economici a dir poco sconsiderati. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 16:49
C'è stato un tempo in cui i deserti erano terre fertili e rigogliose: la tendenza al riscaldamento globale dovrebbe essere quindi nota da tempo. Dobbiamo ringraziare gli scienziati che ci hanno fatto conoscere l'effetto serra e i danni che l'inquinamento crea, ma non penso che dannarci per questo possa fermare la desertificazione. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 19:32
Che i cambiamenti climatici ci siano sempre stati, credo che i primi a saperlo e a spiegarlo siano proprio gli scienziati, il punto, da profano che sono sul tema, è il fatto che i cambiamenti attuali sono avvenuti nell'arco di 50 - 100 anni, che rispetto alla storia del modo equivale a pochi secondo o pochi minuti. Non è dunque il fatto che il clima cambi, ma sono piuttosto la velocità e l'intensità di tale cambiamento. |
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