| inviato il 12 Giugno 2017 ore 20:34
Ho perso il mio "centro di gravità permanente" e non riesco più a ottenere un bilanciamento del bianco credibile. Per i miei lavori di fotoinserimento di pavimenti e rivestimenti su sfondi fotografici, devo spesso fotografare delle piastrelle. Di solito i clienti mi danno le foto scattate da studi spoecializzati, oppure mi forniscono le grafiche che vengono stampate sulle piastrelle, ma a volte c'è fretta e, come è successo questo pomeriggio, devo correre da un cliente per fare foto in condizioni precarie, ad esempio il grande terrazzo sul quale si affacciano gli uffici della ditta. Ho posizionato le piastrelle su un supporto, sopra un pannellino bianco, in una zona all'ombra rivolta verso nord ma molto illuminata dal cielo limpido. Assieme ad ogni gruppo di piastrelle ho posizionato il ColorChecker, ho misurato l'esposizione usando il cartoncino Kodak, e ho fatto come sempre gli scatti in manuale, sicuro che avrei poi potuto facilmente eliminare le inevitabili dominanti di colore trovando il giusto bilanciamento, dopo aver creato un profilo per la fotocamera con il software Colorchecker. Ma quando ho scaricato le foto e ho cercato di calibrare il punto di bianco usando le tacche dei grigi neutri del Colorchecker ho ottenuto piastrelle beige invece che grigie (sono grigie, i Pantone più vicini sono i Cool Gray 3, 4 e 5 e i 421 e 422). Ho provato sia con Photoshop+Camera Raw che con Lightroom. E' lo stesso. E anche usando il WhiBal non cambia di molto. Eppure tempo fa funzionava. Cosa ho sbagliato questa volta? Qui due RAW: we.tl/Rs0cDbs0Ev we.tl/lMramsUJ0r |
| inviato il 14 Giugno 2017 ore 18:48
Ciao Trystero. Se le piastrelle sono oggettivamente grigie fai prima a bilanciare il bianco proprio su di esse. Probabilmente in scena c'era un elemento contaminante; prova ad usare i miei profili e ad impostare una temperatura di 5900K e tint a zero, dovrebbe neutralizzare l'illuminante. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 8:50
Grazie Raamiel. Ma allora mi manca il punto fermo, il mio Pendolo di Foucault* è crollato Se non posso basarmi né sul ColorChecker (che uso per creare il profilo della fotocamera) e neppure sul più semplice Whibal per calibrare il punto di bianco, su cosa posso fare affidamento? Non posso basarmi sulla memoria, quindi ogni volta dovrei farmi dare le piastrelle, che questa volta sono piccole, ma altre volte erano dei macigni di 90x90 con spessore 2cm. “ Probabilmente in scena c'era un elemento contaminante; prova ad usare i miei profili e ad impostare una temperatura di 5900K e tint a zero, dovrebbe neutralizzare l'illuminante. „ Il cielo azzurro senza una nube? o il pavimento del terrazzo formato da lastroni di cemento tendente al beige? In ogni caso anche gli elementi del ColorChecker e il Whibal avrebbero dovuto subire lo stesso effetto, e proprio per questo li si usa per fare la calibrazione riportando al neutro quegli elementi certificati neutri. Ho fatto come hai detto e in effetti l'aspetto delle piastrelle è vicinissimo al vero (ho qui un campione di esagono). Ma i grigi neutri dei test non sono più neutri. Quei valori infatti dovrebbero essere circa 200-200-200.

 Quindi i diversi materiali reagiscono in modo diverso alle dominanti di colore della scena? Se fosse così il ColorChecker e il Whibal non avrebbero più senso. ------------------------------------------- * Io sapevo che la terra stava ruotando, e io con essa, e Saint-Martin-des-Champs e tutta Parigi con me, e insieme ruotavamo sotto il Pendolo che in realtà non cambiava mai la direzione del proprio piano, perché lassù, da dove esso pendeva, e lungo l'infinito prolungamento ideale del filo, in alto verso le più lontane galassie, stava, immobile per l'eternità, il Punto Fermo . La terra ruotava, ma il luogo ove il filo era ancorato era l'unico punto fisso dell'universo. Dunque non era tanto alla terra che si rivolgeva il mio sguardo, ma lassù, dove si celebrava il mistero dell'immobilità assoluta. Il Pendolo mi stava dicendo che, tutto muovendo, il globo, il sistema solare, le nebulose, i buchi neri e i figli tutti della grande emanazione cosmica, dai primi eoni alla materia più vischiosa, un solo punto rimaneva, perno, chiavarda, aggancio ideale, lasciando che l'universo muovesse intorno a sé. (Umberto Eco) |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 9:52
Sembra molto strana anche a me la cosa. Dico una banalità Diego, hai controllato che il contagocce in PS sia settato con un numero di pixel superiore al singolo? Può influenzare molto la lettura in relazione alla grandezza della foto. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 10:16
“ Non posso basarmi sulla memoria, quindi ogni volta dovrei farmi dare le piastrelle, „ purtroppo la regola sarebbe quella... a me spesso mi portano dei tavoli interi come campione, perché non hanno il pezzettino hai voglia a calibrare il punto di bianco, i materiali sono differenti e reagiscono in modo diverso ai riflessi e alla luce rispetto al color cheker... c'è poco da fare. comunque ricorda che il punto per fare il bianco è quello che ti ho cerchiato in rosso, a destra e sinistra invece puoi trovare delle combinazioni per raffreddare o scaldare il WB, provale, magari si avvicina meglio il campione
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| inviato il 15 Giugno 2017 ore 10:37
Baldassarre “ hai controllato che il contagocce in PS sia settato con un numero di pixel superiore al singolo? „ Media 5x5 Husqy “ comunque ricorda che il punto per fare il bianco è quello che ti ho cerchiato in rosso „ Però quelle tacche, a quanto leggo nelle istruzioni, sono uguali alla prima dopo il bianco nella scala dei grigi e al pannello intero che si vede nella prima foto. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 10:45
“ Però quelle tacche, a quanto leggo nelle istruzioni, sono uguali alla prima dopo il bianco nella scala dei grigi e al pannello intero che si vede nella prima foto. „ si corretto, però hai la scalatura per raffreddare il wb. quelle che stai usando per fare il bianco in realtà è la parte che serve a fare il profilo colore. Lo vedi hanno proprio un dentino per evidenziarle dal resto, ecco quella è la base del wb, poi trovi le varianti per freddare o scaldare. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 15:36
Sicuramente la dominante è stata introdotta dal pavimento. Quindi le piastrelle avevano una colorazione effettivamente beige e il WB fatto sul ColorChecker evidenziava la realtà. Ricorda che il WB fatto con il contagocce rende una terna RGB neutra, ma lo fa nello spazio colore di riferimento. In tal caso quella terna va a far parte dell'asse grigio del D50 dato che CameraRaw sviluppa in RIMM. Se in questo caso conosci il colore oggetto, ossia il colore percepito delle piastrelle nell'illuminante di riferimento standard, allora puoi fare il WB tenendo conto di questo e usarle come campione di grigio. |
user127611 | inviato il 15 Giugno 2017 ore 15:59
prova a guardare se il colorcheck é sporco o ha una ditata sopra prova a impostare manualmente la lettura dei colori, ovvero verificare che il programma prenda i pigmenti nei punti giusti |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 16:43
@ LGTraveller: Il Colorchecker è pulito e tenuto molto bene. Per la calibrazione della fotocamera ho spostato a mano gli angoli in modo da ottenere una migliore centratura delle tacche. Raamiel “ Sicuramente la dominante è stata introdotta dal pavimento. Quindi le piastrelle avevano una colorazione effettivamente beige e il WB fatto sul ColorChecker evidenziava la realtà. „ Ma anche le tacche avrebbero dovuto essere inflenzate nello stesso identico modo. Se così non fosse cadrebbe tutto l'utilizzo del Colorchecker come spiegato in ogni tutorial ufficiale o no. ColorChecker Classic può essere utilizzato anche per creare un bilanciamento del bianco con la vostra fotocamera digitale per garantire un bianco esatto, uniforme e neutrale indipendentemente dall'illuminazione. xritephoto.com/colorchecker-classic -Bilanciamento del bianco fatto via software in un Raw converter Nella scena si posiziona un ColorChecker (eventualmente Mini) oppure si fanno due scatti della scena, uno con e uno senza ColorChecker; si scatta in Raw e nel Raw converter si imposta il bilanciamento del bianco sulla seconda tacca dell'ultima riga (grigio neutro chiaro). www.boscarol.com/blog/?p=13160 |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 16:50
Ma non è che non funziona; solo che l'illuminante conteneva una contaminazione e quindi rendeva le piastrelle di quel colore. Tu puoi bilanciare il bianco per una certa superficie, che in teoria dovrebbe essere lambertiana, la tacca del ColorChecker ci si avvicina molto e quindi è un ottimo riferimento; ma la piastrella quasi sicuramente non lo è. Il concetto è che se la piastrella è grigia sotto un D50, magari non lo è sotto quell'illuminante presente in scena. Il WB non serve a fare un re-light della scena, ma a scartare l'illuminante. Sono due cose diverse. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 17:20
Raamiel “ Il concetto è che se la piastrella è grigia sotto un D50, magari non lo è sotto quell'illuminante presente in scena. Il WB non serve a fare un re-light della scena, ma a scartare l'illuminante. Sono due cose diverse. „ Faccio una fatica boia a capire il concetto. Ma mi è chiaro che il comportamento dei due materiali è diverso. Aggiornamento. Ho trovato questa pagina in cui spiegano come ottenere un profilo della fotocamera non con il software ColorChecker ma con Adobe DNG Profiler petapixel.com/2014/10/01/colorchecker-how-to-get-perfect-skin-colors-w Ho seguito le istruzioni, scelto 6500k perché era sicuramente una situazione "daylight" e come profilo di partenza ho scelto il Raamiel 3.1. Ho aperto un a foto convertita in DNG, centrato i target al punto giusto e salvato un nuovo profilo fotocamera. Aperto un CR2 della stessa serie, applicato il nuovo profilo fotocamera, riportato a 6500/0 il WB e ora... il risultato mi sembra molto migliore. La discrepanza con le tacche del colorchecker e con il Whibal è minore rispetto al test precedente.

 Con un'altra lieve correzione per togliere l'eccesso di beige dalle piastrelle (qualcosa c'era soprattutto sui disegni) sarò a posto. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 18:21
Eh, adesso hai creato un profilo proprio per quell'illuminante. Non hai usato come base il mio profilo; quando usi il ColorChecker per gli aggiustamenti HSL il software parte da un profilo preconfezionato da Adobe e ignora l'altro. |
| inviato il 15 Giugno 2017 ore 20:42
“ adesso hai creato un profilo proprio per quell'illuminante. Non hai usato come base il mio profilo „ Invece DNG Editor Profile chiede quale profilo di base debba essere utilizzato, e io ho scelto il tuo. E creare un profilo diverso per ogni diversa situazione di luce è quello che faccio abitualmente per le piastrelle. Di solito li cancello quando quel lavoro è finito, ma nella cartella Profili ce ne sono ancora diversi recenti, quello chiamato "Esagone" è il primo che ho provato per questo lavoro., ottenuto col software Colorchecker.
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