| inviato il 04 Maggio 2017 ore 10:06
Nella primavera del 1975 si verificò un "evento artistico" destinato a mettere in crisi tutte le precedenti letture delle relazioni intercorrenti fra il paesaggio e la sua rappresentazione attraverso il mezzo fotografico. A Rochester (NY), presso l' International Museum of Photography (George Eastman House) veniva organizzata la mostra "NEW TOPOGRAPHICS, Photographs of a Man-Altered Landscape. Gli autori invitati dal curatore, W. Jenkins, erano: Robert Adams, Lewis Baltz, Bernd ed Hilda Becher, Joe Deal, Frank Gohlke, Nicholas Nixon, John Schott, Stephen Shore ed Henry Wessel jr. Appartenevano tutti alla generazione che era cresciuta in pieno boom post-bellico. Nei loro lavori tendevano a dimostrare che l'affermarsi della cultura dei centri commerciali, dei motels e dei "parchi industriali" non necessariamente doveva essere intesa come un istanza di progresso, anzi la loro critica li indicava come segni estremi di un vero e proprio fallimento. I Nuovi Topografi attuavano un'approccio fotografico che non voleva, deliberatamente, avere pretese artistiche e si poneva in aperto contrasto con la visione popolare della wilderness di Ansel Adams. Allo stesso modo non condividevano le scelte estetiche di altri fotografi come Stieglitz, Edward Weston e Minor White che avevano evidenziato nei loro lavori una visione drammatica e sensuale del rapporto con la natura. Nelle foto di Ansel Adams et altri, in quelle epiche immagini, ricche di perfezione tecnica, svettanti montagne, tronchi secchi e contorti mancano i segni della civiltà (bidoni dei rifiuti, turisti, pali del telefono) che, ad arte, venivano "eliminati" dalla scena. I N.T. cominciarono a campionare quella che per loro era una rappresentazione del "vero" più adeguata alla realtà. Nella pretesa di essere "neutrali", il loro approccio alla rappresentazione finì per assumere un taglio più antropologico che critico, più "scientifico" che "artistico". Nicholas Nixon dichiarò che "il Mondo è infinitamente più interessante di qualsiasi opinione io possa avere su di lui". Joe Deal aggiunse che: "la più straordinaria delle immagini è la più "prosaica" con il minimo coinvolgimento (giudizio morale e preferenze personali)" e che lui avrebbe voluto definitivamente eliminare le: "bizzarrie del cielo e dell'orizzonte". E Lewis Baltz, con la lucidità che contraddistingue tutto il suo lavoro, sentenziò che: " Il documento fotografico ideale dovrebbe apparire senza autore ed intento artistico", mentre in un altra occasione dichiarò: "Spero che queste fotografie siano sterili, che non ci siano ulteriori coinvolgimenti emotivi".. Adottando un punto di vista "freddo", sottolinevano gli aspetti sublimi delle cose di tutti i giorni. Un vero e proprio stile senza stile. 1.bp.blogspot.com/-4F2t4polFs0/UO7KQMVIKmI/AAAAAAAACUU/WxrozgEmCeU/s16 assets.loeildelaphotographie.com/uploads/article_photo/image/124700/7_ s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/de/d5/be/ded5be7bdd069c87927ede www.pacemacgill.com/gfx/images/hw/large/henry_wessel_23.jpg s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/0d/8f/6d/0d8f6d59a83b46d2dbeb55 www.johnschottphotography.com/img/s/v-3/p114212293-4.jpg www.johnschottphotography.com/img/s/v-3/p295014156-4.jpg 3.bp.blogspot.com/-eiHCAEu4trU/UBZfyYLwx3I/AAAAAAAADbQ/2Ad3I6MwbbY/s16 payload222.cargocollective.com/1/14/451871/6756137/p048_P1999-17.jpg payload222.cargocollective.com/1/14/451871/6756185/%20Aftermath-%20The 138.23.124.165/exhibitions/ocean-view/deal/deal2.jpg i1.wp.com/www.artwort.com/wp-content/uploads/2015/05/blogger-image-136 |
user86925 | inviato il 04 Maggio 2017 ore 19:14
interessante e interessato ringrazio... |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:27
Verissimo. Effettivamente mi hanno segnato tanto alcuni di loro. |
| inviato il 05 Maggio 2017 ore 11:35
“ Un vero e proprio stile senza stile. „ Concordo... |
| inviato il 07 Maggio 2017 ore 1:46
“ sottolinevano gli aspetti sublimi delle cose di tutti i giorni „   Saranno contenti i fotografi da "Facebook". |
| inviato il 07 Maggio 2017 ore 7:42
Quanti ricordi. Andava per la maggiore su it.arti.fotografia. Anche se in una visione dello stile un po' elaborata... |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 17:14
“ Saranno contenti i fotografi da "Facebook". „ sai cosa credo sia difficile in questo tipo di foto? fare qualcosa di sensato, a mio avviso si pattina sull'orlo della c.agat.a e è facile superare il bordo. Però è comunque interessante vedere come certe cose non nascono dal nulla, poi ovviamente bisogna anche dire che in quegli anni anche l'arte stava tornando in parte al figurativo e quindi il tutto fa parte anche di un contesto più ampio |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 19:06
Concordo su tutto quello che hai scritto. Ci sono periodi in cui la sperimentazione avvicina pericolosamente l'arte alla moda. Il confine si sfuma e solo il tempo rende giustizia alla prima facendo inesorabilmente invecchiare la seconda. |
| inviato il 13 Aprile 2018 ore 9:50
Comunque sperimentazione o no hanno influenzato pesantemente tutta la paesaggistica. Fino ai giorni nostri direi. E poi vogliamo parlare dei nomi? Non li conosco tutti ma Robert Adams, Lewis Baltz, Bernd ed Hilda Becher, Nicholas Nixon e Stephen Shore hanno poi intrapreso delle carriere personali di tutto rispetto e con peculiarità ben precise sia di stile che di contenuto. Poi se vogliamo parlare del padre della fotografia prosaica... non so se sia stato il primo ma certamente gli stessi New Topographics furono influenzati sa Wlaker Evans. |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 11:50
Diciamo pure che i coniugi Becher rispetto a tutti gli altri del gruppo fanno un poco a sé. Non so se ho ben compreso la battuta su Facebook ma mi sembra che su Facebook, finché lo frequentavo, non si corresse affatto il rischio di imbattersi in foto ispirate ai Topo, lì era il regno del tramonto infuocato (oltre che delle foto ai piatti al ristorante ed alle luminarie di Natale). Diciamo che pure qui è quasi lo stesso, per foto di paesaggio qui si intende solo la foto alla Ansel Adams con l'aggravante che ogni taroccamento postproduttivo dagli esiti WoW viene giustificato e vi si ricorre pur di strabiliare con effetti speciali. |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 11:58
La fotografia non può prescindere da una certa estetica. Tanto è vero che anche gli autori del manifesto non è che facciano foto prive di estetica . Al di là di questa contraddizione, è un movimento che ha dato una svolta al modo di fare fotografia e che a noi oggi piace guardare, alla faccia del dichiarato disinteresse per l'estetica |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 12:04
Il disinteresse per l'estetica era solo dichiarato, non scattavano certamente a caso, c'è uno studio sulla composizione millimetrico in ogni foto. Una sorta di classicismo che lascia tornare a sfogliare il catalogo dell'esposizione più e più volte senza mai averne noia e trovandovi, ogni volta, nuove osservazioni e nuovi motivi di apprezzamento. |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 12:12
La questione va vista contrapposta a una fotografia come quella di Adams, si cercava il bel paesaggio mentre questi autori hanno documentato come cambiava il paesaggio con la costruzione delle nuove autostrade, ma scattando soggetti considerati ai più privi di interesse. Adams lavorava molto sullo sviluppo per avere un'estetica piacevole, questi autori non lo facevano. Questo non significa che non pensassero allo scatto o fotografassero a caso |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 13:29
ma perché tirate su i thread zombie di sei anni fa senza far notare che sono appunto di sei anni fa? |
| inviato il 02 Gennaio 2025 ore 13:41
Perché é un discorso sempre valido cosa centra quando é stato aperto ? Cambia Perché invece di scrivere a caso non scrivi qualcosa di interessante? Se non é di tuo interesse puoi evitare di scrivere Non amo la polemica su questi topic quindi evitala per favore Se invece vuoi fare un discorso su questi autori sei il benvenuto |
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