| inviato il 02 Aprile 2017 ore 12:25
Ciao a tutti. Vi pongo questo quesito che in parte è curiosità ed in parte reale necessità. Come tutti sappiamo quando montiamo un moltiplicatore di focale su un'ottica completamente compatibile la macchina non mostrerà più il diaframma che mostrava prima dell'inserimento del TC. Ad esempio con il mio sigma 105 2.8 a tutta apertura, con il TC 1.4 montato, la macchina mostrerà 150mm f4 ( in realtà 4.2 ). Se però applico lo stesso TC ad un'ottica che non lo riconosce, ad esempio il nikon 80-200 2.8 a 200mm la macchina continuerà a mostrare, ad esempio, 200mm f2.8. Da qui la domanda: l'f4 del primo esempio è "fittizio"? Ovvero la macchina sa che con quel moltiplicatore avrebbe una caduta di luce di uno stop e quindi è come se avessi un obiettivo f4 ma in realtà sto lavorando a f2.8? Anche a logica non avrebbe senza non poter più aprire tutto il diaframma solo perchè ho montato un moltiplicatore.... Questo aspetto può essere importante in fotografia macro o con tele spinti moltiplicati, dove, seguendo questo ragionamento, per ottenere "la stessa" pdc devo chiudere il diaframma di uno stop in più ( ovviamente poi ci sono altri fattori che modificano la pdc, come la distanza dal soggetto che con il moltiplicatore montato aumenta ). Sbaglio qualcosa? Spero di non essere stato troppo contorto nella spiegazione. Grazie |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 12:33
l'aumento di f in questo caso riguarda in realtà una riduzione della luce, non la pdc. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 13:00
“ Anche a logica non avrebbe senza non poter più aprire tutto il diaframma solo perchè ho montato un moltiplicatore.... „ Un obiettivo f/2.8 con moltiplicatore 1.4 è in tutto e per tutto proprio un f/4. Con qualche semplificazione, quello che succede è che con il moltiplicatore 1.4 non cambia fisicamente l'apertura del diaframma, quindi la luce che entra è la stessa, ma aumenta la lunghezza focale, quindi aumenta l'ingrandimento dell'immagine sul sensore (che catturerà, più ingrandita, solo una parte dell'immagine di prima), perdendo dunque, nel caso di moltiplicazione per 1.4, uno stop. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 13:14
Come scritto da Ironluke: la "f" indica un rapporto, quello tra lunghezza focale e diametro del diaframma. Un moltiplicatore altera il primo valore lasciando invariato il secondo: il risultato finale, la "f" non può quindi che variare di conseguenza. Nota che il numero che indica la luminosità (1.4, 2, 2.8, 4 ecc.) è sempre scritto come f/1.4, f/2, f/4 ecc., ovvero 1/1.4, 1/2, 1/4 ecc. In altre parole in un 105mm f/2.8, la lunghezza focale è di 105mm mentre il diametro del diaframma è 1/2.8 della focale, quindi 37,5mm. Se monti un moltiplicatore 1.4x otterrai che: f = (105*1,4)/37,5 = 147/37,5 = 3,92 che puoi approssimare a f/4 (la scala dei vari 1.4/2.8/5.6 ecc. in realtà ha origine dalla radice quadrata di 2, ovvero 1,414213562...). |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 15:19
Grazie. Siete stati molto chiari. Quindi, è come pensavo; ovvero da un punto di vista puramente ottico con il TC montato è come se avessi un 150 f2.8. E' giusto allora lavorare con un diaframma più chiuso di uno stop quando si ha un TC montato? In sintesi nella fotografia macro con il 105 liscio con insetti molto vicini normalmente utilizzo f11; montando il TC dovrei lavorare a f16? E' altrettanto vero però che per avere lo stesso fotogramma nel secondo caso dovrei allontanarmi, aumentando quindi la pdc... |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 15:55
“ Grazie. Siete stati molto chiari. Quindi, è come pensavo; ovvero da un punto di vista puramente ottico con il TC montato è come se avessi un 150 f2.8. „ Ehm... Da quanto hai scritto mi sa che non siamo stati così chiari! |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 17:04
Per semplificare i conti, prendiamo ad esempio un 200mm f/2 Questa lente ha lunghezza focale 200mm e apertura pari a 200/2=100mm Se usiamo un moltiplicatore 2x avremo un 400 mm con apertura pari a 100mm. Quindi usando una formula inversa f=400mm/100mm=4 Tradotto in parole semplici, un TC 2x fa perdere 2 stop di apertura e un TC 1.4x fa perdere uno stop |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 17:37
Ehmmm provo a fare un esempio per capire se pongo male la domanda ho non ho capito fino in fondo.... Prendo 2 corpi macchina identici con montato 2 ottiche identiche, poniamo il 105 f2.8 ma su una l'ottica liscia e sul'altra l'ottica moltiplicata ( che quindi diventa un 150mm ). Voglio avere lo stesso fotogramma, quindi mi allontano dal soggetto con la macchina su cui è montata l'ottica moltiplicata. A questo punto scatto con la prima macchina a f2.8 tempo 1s; con la seconda, per ottenere la stessa esposizione dovrò scattare a f4 (meno non posso...) tempo 2s. L'aumento del tempo è dovuto alla caduta di luce dovuta al moltiplicatore, il diaframma, fisicamente, ha apertura pari a 2.8, giusto? La domanda è: le 2 immagini risulterebbero uguali dal punto di vista della pdc? Lo sapevo che "f" indica un rapporto, quello tra lunghezza focale e diametro del diaframma ma, appunto, il moltiplicatore va a modificare solo il primo parametro lasciando invariato il secondo... Non so se sono fisime o se i miei dubbi hanno un fondamento a livello pratico utilizzando i TC. Grazie di nuovo |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 17:46
“ L'aumento del tempo è dovuto alla caduta di luce dovuta al moltiplicatore, il diaframma, fisicamente, ha apertura pari a 2.8, giusto? „ 2.8 NON è l'apertura del diaframma. 2.8 è il rapporto tra la lunghezza focale e l'apertura del diaframma. Riprendendo il tuo esempio: il 105 macro ha una lunghezza focale di 105mm e il rapporto tra la focale e il diaframma è di 2.8 quindi il diaframma sarà di 37,5mm e tale rimarrà anche con il moltiplicatore che va a modificare solo la lunghezza focale. Ricapitolando: SENZA moltiplicatore hai: - focale: 105mm - diaframma: 37,5mm - luminosità: f/2.8 (ovvero 105/37,5) CON il moltiplicatore 1.4x hai: - focale: 147mm - diaframma: 37,5mm (il moltiplicatore non cambia il diaframma) - luminosità: f/4 (ovvero la nuova focale fratto il diaframma, 147/37,5), quindi ottica più "buia" “ La domanda è: le 2 immagini risulterebbero uguali dal punto di vista della pdc? „ Per inquadrare la stessa scena con l'1.4x montato ti allontani. Inoltre, nell'esempio che hai fatto, confronti uno scatto fatto a f/2.8 con uno fatto a f/4. Queste due cose insieme causano un aumento della PdC che non viene compensato a sufficienza dall'avere una focale più lunga. Nell'esempio che hai fatto tu quindi NO, non avrai la stessa PdC. Se vai qui www.dofmaster.com/dofjs.html puoi divertirti a fare tutti gli esperimenti che vuoi per vedere come cambia la PdC a seconda delle focali, dei diaframmi e della distanza del soggetto. “ Lo sapevo che "f" indica un rapporto, quello tra lunghezza focale e diametro del diaframma ma, appunto, il moltiplicatore va a modificare solo il primo parametro lasciando invariato il secondo... „ Esatto. Vedi esempi sopra. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 17:49
leggi bene... ti ho già risposto, l'apertura si calcola come focale diviso ampiezza fisica della lente più piccola. quindi se avevi 105mm f/2.8 significa che il diametro nominale delle lenti sarà pari a: 105mm/2.8 e cioè 37.5mm ora usiamo il moltiplicatore 1.4x. Questo andrà ad incrementare la focale 105mmx1.4 = 147mm il diametro nominale della lente sarà rimasto sempre 37.5mm. Per cui volendo calcolare il rapporto che ti dà l'apertura relativa massima fai: 147mm/37.5mm = 3.92 che la camera approssima a 4. profondità di campo e inquadratura varieranno a seconda di quale era l'obbiettivo originale e quale è quella "virtualmente" risultante. inutile fare paragoni " a parità di inquadratura ed esposizione" un tc lo usi perchè non ti è possibile avvicinarti oltre non per "chiurito". Concludendo quello che si modifica è la focale. Il resto è solo una conseguenza di ciò. |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 18:14
Grazie Two_Evo, grazie Balza. Di sicuro non riesco a spiegarmi bene... Tu dici "Inoltre, nell'esempio che hai fatto, confronti uno scatto fatto a f/2.8 con uno fatto a f/4. Queste due cose insieme causano un aumento della PdC che non viene compensato a sufficienza dall'avere una focale più lunga" ma è questo che non riesco a spiegare. La macchina indica f4, ma in realta l'otturatore è tutto aperto e mi scuso, ma anche l'esempio che ho fatto poteva essere più chiaro. Ci riprovo, a rischio di mettere alla prova la vostra pazienza... Scatto 2 foto identiche con con un 120-300 2.8. Focale 200mm diaframma f4; la prima ottenuta con l'ottica liscia a f4, l'altra con l'ottica moltiplicata 1.4 ( sul barilotto sarà indicata una focale di 140mm ) ma a tutta apertura.Il tempo di scatto è lo stesso ma nel secondo caso la macchina indica f4, ma il diaframma è più aperto rispetto al primo. La seconda foto risulta quindi con una pdc più ridotta? Grazie di nuovo |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 18:52
“ Scatto 2 foto identiche con con un 120-300 2.8. Focale 200mm diaframma f4; la prima ottenuta con l'ottica liscia a f4, l'altra con l'ottica moltiplicata 1.4 ( sul barilotto sarà indicata una focale di 140mm ) ma a tutta apertura.Il tempo di scatto è lo stesso ma nel secondo caso la macchina indica f4, ma il diaframma è più aperto rispetto al primo. „ No, non scatti con il diaframma più aperto. Ricordando sempre che 2.8 è il rapporto tra focale e larghezza del diaframma, facciamo i calcoli. Il 120-300 è un'ottica 2.8 costante, il che vuol dire che è il RAPPORTO ad essere costante al variare della focale, non l'APERTURA del diaframma. A 200mm vuol dire che il diaframma arriva ad essere largo 200/2.8=71,4mm. A 140mm invece il diaframma riesce ad essere largo 140/2.8=50mm. Caso 1: scatti a 200mm impostando manualmente f/4, questo vuol dire che stai impostando la macchina affinché il diaframma si apra di 200/4=50mm. Caso 2: scatti con il moltiplicatore attaccato impostando sul barilotto 140mm di focale (perché sai che con il moltiplicatore questi saranno 200mm reali) e impostando la macchina per scattare a tutta apertura. A 140mm, l'abbiamo visto all'inizio, il diaframma riesce ad essere largo al massimo 50mm. Quindi tu stai scattando a 200mm reali (140*1,4x) con il diaframma alla massima apertura (abbiamo visto essere 50mm), traducendo questo in numeri abbiamo 200/50 = 4. Ecco quindi che ti riesce fuori l'f/4. “ La seconda foto risulta quindi con una pdc più ridotta? „ No, otterrai la stessa identica fotografia sia scattando senza molti a 200mm e chiudendo manualmente a f/4, sia scattando con il molti impostando 140mm "sul barilotto" e impostando la massima apertura possibile (che sarà sempre f/4). |
| inviato il 02 Aprile 2017 ore 20:01
"Il 120-300 è un'ottica 2.8 costante, il che vuol dire che è il RAPPORTO ad essere costante al variare della focale, non l'APERTURA del diaframma." Chiarissimo, ora ho capito, grazie Balza. Questo però quando ottica e moltiplicatore dialogano e quindi la macchina lo riconosce. Quando però questo non avviene? Io quando monto il mio moltiplicatore sigma sul nikon 80-200 2.8 la macchina continua a indicarmi F2.8, solo il tempo di scatto aumenta di uno stop...... Stesso discorso per le vecchie ottiche, dove il diaframma si impostava manualmente. Questo mi aveva fatto fare il mio ragionamento |
user28347 | inviato il 21 Febbraio 2018 ore 16:41
scusate se mi aggrego in ritardo a questo vecchio post ma per chiedervi se qualcuno ha mai scattato con diaframmi molto chiusi anziche molto aperti per i ritratti,pensate che vengono male?perchè nessuno lo fa?è necessario lo sfocato per forza? |
| inviato il 21 Febbraio 2018 ore 17:37
Dipende da cosa vuoi ottenere. Ho bei ritratti tanto a f/1.4 quanto a f/8... La differenza è la luce |
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