| inviato il 10 Gennaio 2017 ore 19:59
Buonasera/ buongiorno a tutti. Vi esprimo il mio problema: sono un ragazzo di 18 anni le cui più grandi passioni sono da sempre viaggiare e fotografare. Ebbene, il percorso liceale è (quasi) finito anche per me...e dopo? Esiste un lavoro reale che permetta di combinare queste due passioni ?(senza prendere grandi esempi sia qui sul forum sia altrove). Mi esprimo meglio, esiste un futuro per questo lavoro, quello di fotografo documentarista o fotoreporter (a livello editoriale)? E ancora, sarebbe opportuno secondo voi seguire le proprie passioni oppure sarebbe meglio scegliere una strada che porti ad un lavoro sicuro (nel mio caso l'accademia militare, Guardia costiera) lasciando alla fotografia il ruolo di semplice passione? Il succo del discorso è: al giorno d'oggi c'è futuro per la fotografia documentarista o destinata ad editoriali tale da spingere un 18enne ad intraprendere questa strada? So bene che i dubbi che ho dentro di me li posso risolvere solo io, ma mi piacerebbe avere anche vostri pareri e delucidazioni se questo è stato anche il dilemma di alcuni di voi in passato (anche se la situazione era diversa). |
| inviato il 11 Gennaio 2017 ore 0:03
Argomento già affrontato in altri 3D.. dipende .. la foto e L editoria non vanno bene qui in Italia ... ti consiglierei di spostarti in Stati Uniti o in Europa ( Parigi Berlino) è anche vero che ci sono fotografi che fanno un sacco di soldi ( non i reporter) Altra passione di riserva ? |
| inviato il 11 Gennaio 2017 ore 0:13
Si, argomento tratto già in altre parti, chiedo scusa. Meglio chiudere questo. Credo che lo farò domattina. Il mio sogno è questo, non che sia un portento, ma ho la vita davanti per imparare. Ma, appunto, un sogno... In ogni caso speravo di andare all'estero. Ah...tra i "grandi esempi" eri incluso anche te se fai della foto il tuo lavoro  |
| inviato il 11 Gennaio 2017 ore 0:45
Non ho detto di chiuderlo Magari c'è qualcuno che può dire la sua. |
| inviato il 11 Gennaio 2017 ore 11:18
Ciao. Hai 18/19 anni. Io ti dico provaci. Metti in conto di prenderti un anno passato il quale valuterai se varrà la pena farne una professione o meno. Indubbiamente dovrai dedicarci delle risorse economiche ma se non si prova a realizzare le proprie aspirazioni alla tua età poi non lo si fa più. L'importante è che in quei 12 mesi tu tratti queste tu due passioni esattamente come un lavoro. Dovrebbero esserci ancora agevolazioni fiscali. Al massimo avrai perso un anno e dei soldi, però non resterai con il rimpianto di non averci provato. in bocca al lupo Ciao C. |
| inviato il 11 Gennaio 2017 ore 19:48
Figurati, io voglio porvarci adesso, a 42anni! Il primo che ci riuscirà, farà un fischio all'altro! |
| inviato il 16 Gennaio 2017 ore 21:14
Vorrei ringraziarvi tutti poiché, anche se in minima parte, avete rafforzato il mio sogno (che ho preso con tutte le precauzioni del caso) |
| inviato il 16 Gennaio 2017 ore 21:45
Ma perché invece dell accademia non provare una scuola di fotografia in Italia o all'estero? |
| inviato il 16 Gennaio 2017 ore 22:15
Il mio sogno sarebbe quello di divenire un photoreporter e, credo, non ci sia bisogno di una laurea per diventarlo (anche se consigliabile suppongo). Avrei optato per un'altra facoltà (lingue probabilmente) che mi permetta di avere anche altri titoli e nel frattempo frequentare workshops, che ne dite? |
| inviato il 16 Gennaio 2017 ore 23:54
Se prendi scienze politiche, puoi diventare gioranlista, e poi specializzarti in fotogiornalismo. Oppure, dopo aver conseguito una qualsiasi altra laurea, ti iscrivi alla Luiss, a Roma |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 0:34
Ci sono corsi di laurea nelle accademie delle belle arti o nelle facoltà di architettura che contemplano corsi di fotografia, purtroppo in italia il settore della fotografia di viaggio che dici è abbastanza monco, gli unici sprazzi di vita si vedono magari su yt dove molti si improvvisano blogger e tra questi alcuni sono anche bravi e fanno strada, sicuramente è una strada dura da affrontare, ma che potrebbe riservare sorprese. Una possibile alternativa a quello che dici tu potrebbe essere quello di tirare su un'agenzia di fotografia e viaggi che organizzi workshop in giro, solo che ci vogliono tanta esperienza e soprattutto un nome. |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 0:45
Ciao Francescomirra, è bello quello a cui aspiri e fai bene a chiedere. Iscriversi alla facoltà di lingue e fare contemporaneamente fotografia può essere una buona cosa, ma credo che questa scelta debba essere esclusivamente fatta se ti piace studiare le lingue e sei attratto dalla cultura degli stati europei (letteratura inglese, francese, storia, ecc). Se la scelta è dettata dalla presunta opportunità offerta sul mercato del lavoro, ecc, è facile perdersi nel corso degli studi universitari per noia e disinteresse per la materia. Parla con qualcuno laureato in lingue e fatti dire cosa significa impegnarsi in questo studio, così ti fai un'opinione. Se hai una passione per il fotoreportage, scegli quella strada; concentra il tuo interesse e le tue energie sulla fotografia e non sdoppiare gli ambiti di interesse. Iscriviti all'Istituto superiore di fotografia o allo Ied, o altre scuole, perché lo studio di una disciplina, la ricerca, il contatto col mondo dell'arte, dei professionisti e degli stessi compagni di studio, ti apre un mondo e ti consente di capire i tuoi pregi, i tuoi difetti e di sviluppare le tue doti in modo completo. Lo studio ti forma, ti prepara su vari livelli e ti suggerisce anche in quale ambito sviluppare la tua arte-passione e come. A mio modestissimo parere, si intende, imparare a fare reportage (come qualsiasi altra disciplina artistica) da autodidatta, ti espone a lunghi tempi di apprendimento ed al pericolo di diventare uno dei milioni di fotografi sottopagati del settore. Le riviste soffrono la crisi del digitale e preferiscono usare i giornalisti stessi, dotati di smartphone, per fare le foto, oppure le foto in stock dei siti. Solo le redazioni di alto livello spendono per fotografi professionisti e prima di arrivare a quel livello, di anni ne passano. Prima di tutto, quindi, ti consiglio di chiedere: "intervista", approfondisci, cerca di contattare fotografi delle redazioni, fotografi che hanno contatti con riviste (puoi farlo tramite blog, ecc) o altro, persone che fanno questo mestiere, così comprendi la realtà del lavoro. Poi decidi se andare all'accademia militare o investire sulle tue passioni. Ciao |
user86352 | inviato il 17 Gennaio 2017 ore 13:12
Non so bene il percorso di fotoreporter , cmq ti posso dire una cosa visto che si parla di vita , io ho lasciato un lavoro sicuro per seguire la mia passione(che non è la fotografia ma altro ) , risultato sono disoccupato . Per cui pensaci bene , entrare in accademia ti da il pane sicuro a vita cose che a 18 anni non si pensano perché si ha il coraggio della giovinezza e si pensa di poter far tutto ma non è cosi . La vita non è facile , se potessi tornare indietro mi terrei il lavoro sicuro ma non si può . In parole povere non fare cavolate che poi si pagano . |
| inviato il 17 Gennaio 2017 ore 22:42
Vorrei ringraziare tutti per il tempo dedicatomi: 1) Caneca l'idea mi intriga e ci ho già pensato, è tra le alternative sicuramente. A scrivere non me la cavo male, ma si può migliorare (come ogni cosa ). Amo la geopolitica e sarebbe un'ottima alternativa anche perchè le opportunità di lavoro non sarebbero così poche come sembra (almeno all'estero). 2) Matteo mi sono informato all'accademia delle belle arti di Napoli che, in tutta onestà, mi hanno sconsigliato alcuni degli stessi studenti con cui ho parlato. Youtube? Beh, non sono mai stato un "calamitatore" d'attenzione. C'è anche da dire che comunque yt ti dà carta bianca e potrei provarci in qualche modo. Di youtubers seri ne seguo molti ( tra cui uno che è anche qui sul forum) e, bonariamente, li invidio molto per la caparbietà. Quella di aprire una scuola fotografica e fare workshop è una bellissima idea, anche se credo che anche quella fetta sarà presto satura. 3)Set3 a me le lingue piacciono moltissimo. Ho studiato inglese ottenendo anche alcune certificazioni. Avevo pensato all'Orientale di Napoli dove, oltre alle lingue europee, si possono apprendere anche quelle asiatiche ed africane. Mi sono informato sullo ied e su altre scuole sia pubbliche (accademia delle belle arti di Napoli, come già detto). Come detto all'inizio ho scelto di intraprendere questo sogno con le dovute precauzioni.Se non dovesse andarmi bene la carriera di fotografo avrò sempre una laurea in lingue ( o qualsiasi altra cosa io decida) da poter sfruttare. Sono pienamente d'accordo sul discorso dell' autodidatta. E' solo così che si apprende veramente, l'esperienza da autodidatta ti modella, mentre i workshop ti perfezionano. Prima di arrivare alle grandi redazioni ne deve passare di acqua sotto ai ponti 4) Tony12: grazie anche a te per i consigli. Entrare nell'accademia non è facile e nessuno mi garantisce che ci riesca, anzi le possibilità sarebbero davvero molto molto poche. Ero intenzionato a fare la domanda a quella di Livorno. Prendono 15 persone e le domande, a poco più di 5 giorni dall'uscita del concorso, sono oltre 2000. La domanda era più che altro per capire se mi conviene provarci. Si, forse è vero, è il coraggio della giovinezza, ma non provarci mi spaventa più del non riuscirci. Grazie ancora a tutti  |
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