| inviato il 01 Novembre 2016 ore 22:13
Nelle lunghe esposizioni (serali) in molti casi quando fotografo panorami riflessi nell acqua, mi ritrovo le luci artificiali riflesse (tipo lampioni o luce di edifici) bruciate. In pp non riesco a risolvere il problema. Per risolvere questo problema devo giocarmela con i tempi e aperture oppure posso usare dei filtri nd? Grazie Roberto. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 5:50
Devi esporre per le luci ed eventualmente recuperare le ombre. Guarda l'esposizione media che ti indica la macchina e sottoesponi di almeno uno stop. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 7:46
Se il problema è circoscritto non vale la pena crucciarsi. Visivamente, a meno che non siano la porzione principale della scena, non danno fastidio. Sono luci e in quanto tali non potrai mai mostrare il dettaglio delle zone che colpiscono. Si può mitigare come dice Fabio sottesponendo e recuperando aprendo le ombre. Ma occhio che conunque così facendo avrai un generale decadimento qualitativo dell'immagine. Potresti anche usare un ndg ma anche in questo caso terresti sotto controllo le luci ma avresti un innaturale caduta della luce nell'area coperta dal filtro. Esiste anche la possibilità di lavorare selettivamente in pp in modo avanzato solo sulle aree luminose ma comunque bisogna starci leggeri perché si rischia sempre di creare visioni irreali. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 8:58
“ Per risolvere questo problema devo giocarmela con i tempi e aperture oppure posso usare dei filtri nd? „ Direi che l'unica sarebbe un'esposizione multipla. Anche sottoesponendo e aprendo le ombre i un unico scatto... mi sa che ci sono troppi stop di differenza e il rimedio sarebbe peggiore del male. Ma se sono solo punti luci generalmente è ammesso. Valuta tu se effettivamente a colpo d'occhio danno così fastidio... |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 9:36
Io farei due scatti, e poi in photoshop userei la foto esposta per le luci solo nei punti necessari. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 9:48
Purtroppo in notturna è un problema comune. Le luci notturne sono molto più luminose di ciò che le circonda. Idem dicasi per la luna e alcune stelle. Il problema è risolvibile solo aumentando la gamma dinamica della foto. Ciò si può fare in due modi: 1) usando un sensore con maggiore gamma dinamica ed esponendo per le luci modificando poi le ombre in camera chiara 2) unendo più scatti ad esposizioni diverse. Il famoso e irreale "effetto HDR" è scongiurato sempre e solo dalla tua bravura, e non c'entra con i presupposti di partenza. L'HDR ha rivoluzionato la fotografia notturna, e soprattutto il cinema, e non è nulla di negativo, anzi. È verissimo quanto dice Gianguido Gilioli, e cioè che se il problema è circoscritto non vale la pena crucciarsi. Ovviamente dipende da ciò che cerchi in ogni singola foto e da ciò che stai fotografando. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 11:28
Dipende anche se vuole che si vedano i filamenti delle lampadine dei lampioni, o evitare chiazze bianche nelle insegne retro illuminate etc.. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 11:41
Quoto MicheleCT. L'hdr rappresenta la soluzione più fattibile. Se saputa dosare il risultato non può che essere soddisfacente |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 19:40
Ciao a tutti e grazie per i vostri preziosi consigli e pareri, credo che la soluzione della doppia esposizione sia quella ideale ma comunque proverò anche la sottoesposizione proverei anche con hdr solo che con ps e lr sono poco esperto e alla fine non vorrei fare solo casino.... Comunque vi posto la foto per farvi vedere il problema qual'è. La cosa che mi lascia da pensare è che questa foto la dovrei stampare in formato70x40 e non vorrei venisse fuori una ciofeca.....
 hosting immagini Il tempo di esposizione è 30 secondi |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 19:42
Grazie ancora. Roberto |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 19:53
Uhm, infatti c'è purtroppo poco da fare se non cercare di ridurre selettivamente la saturazione delle alte luci. Magari puoi lavorare a mano sulle zone più grandi, soprattutto se hai una tavoletta grafica (tipo quella in basso a destra). Forse migliorando un po' il bianco globale della foto avresti un ulteriore miglioramento (e ne gioverebbe anche il colore del cielo, forse). C'è anche un piccolo problema di prospettiva (ma facilmente correggibile in post). Se vuoi puoi mandarmi il RAW e ti faccio vedere un esempio di come la farei io con i comandi che ho usato (domani, però, che non lavoro: mandami un messaggio privato e ti mando la mia email). Che programma usi per lo sviluppo del RAW? |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 20:11
Uso Lightroom per il più delle volte ma non sono un grande esperto, ho anche Photoshop ma lascio perdere.... Comunque se vuoi ti mando il raw giusto per capire come poter migliorare. Ho fatto un paio di scatti quasi al volo quindi ritornerò sul ponte per altre foto più ragionate in modo da poter avere altre alternative da elaborare. Ciao grazie. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 20:22
Per la prospettiva intendo che le linee verticali non sono perfettamente verticali, come puoi vedere soprattutto ai bordi della foto. Nulla di problematico e trascendentale. C'è anche gente che preferisce lasciarle così. E' dovuto al fatto che il tuo punto di ripresa era in alto e, per effettuare la composizione che volevi, la fotocamera non era in bolla. Ti ho mandato un messaggio con l'email. |
| inviato il 03 Novembre 2016 ore 22:06
Pubblico una versione della mia foto elaborata dall' amico MicheleCT con spiegazioni al seguito, in modo possa essere utile a chi si trovasse con gli stessi problemi del file iniziale.
 host immagini SPIEGAZIONE: In Camera RAW: - Compensazione automatica delle linee verticali (le cosiddette linee cadenti) con annesso piccolo crop - Compensazione automatica delle aberrazioni cromatiche sul profilo lente - Regolazione del bianco mirata alle luci gialle, quindi con Kelvin molto bassi. - Leggerissima maschera digradante sul cielo per scurirlo un po' e per ripristinare una regolare regolazione del bianco diversa da quella delle luci allo xeno - Piccole maschere circolari sugli edifici, per regolare il contrasto locale e aggiustare meglio i colori - Desaturazione elettiva dei toni gialli e, in minor misura, arancio - Aggiustamenti dello sharpening e del filtro rumore (l'obiettivo è un po' morbido e c'era un po' di rumore sul cielo) - Riduzione importante delle alte luci e lievissimo aumento delle ombre - Solite modifiche generali a esposizione, contrasto, saturazione, ecc. Poi ho esportato il file da Camera RAW in Photoshop a 16 bit in Prophoto RGB (così da non avere le alte luci doppiamente bruciate perché fuori gamma nello spazio colore sRGB). In Photoshop mi sono occupato quasi esclusivamente degli artefatti di bruciatura (in termine tecnico si chiamano blooming) creati dal sensore sulle aree chiare dei lampioni e sotto i lampioni. Se avessi fatto un secondo scatto per le alte luci, questa fase sarebbe stata semplicissima e senza ritocchi pesanti (che non amo) né invenzioni di sana pianta, che sono invece necessarie adesso, perché in quelle zone non c'è più dettaglio, ma solo artefatti creati dal sensore. Con un'altra esposizione il risultato sarebbe stato più fedele rispetto al paesaggio originale. In assenza dello scatto alternativo, ho dovuto limare i problemi inventando dettagli di sana pianta nelle zone bianche, e togliendo manualmente gli artefatti creati dalla macchina (le ciambelle giallastre attorno alle aree bruciate). Quindi ho selezionato le singole aree interessate una ad una (perché l'artefatto era diverso di area in area), spennellato con pennello solo colore usando l'arancio-rosa delle aree circostanti così da eliminare l'alone giallo dell'artefatto. Poi ho sfumato l'anello per eliminarlo (pennello blur, non so come sia tradotto nella versione italiana di Photoshop). Poi ho selezionato l'area e l'ho copiata per conservare questa versione in memoria, senza incollarla per il momento. Sulla stessa selezione precedente, ho usato lo strumento patch (non so come sia in italiano), usando come zona d'origine un'area contenente pavimento non bruciato, quindi visibile. Ho poi incollato il livello precedentemente copiato sulla selezione elaborata con il patch, e l'ho fuso di circa 40-60% su quello sottostante (per preservare l'alta luce e il realismo della scena). Per questi passaggi in Photoshop esistono mille modi diversi di fare la stessa cosa e puoi fare come preferisci, ho dovuto usare pochi pennelli, e più selezioni con lazo poligonale, perché col mouse è molto complesso spennellare. L'idea del percorso è: 1) Eliminare il giallo non reale creato dalla macchina e dal tentativo di recupero del Camera RAW 2) Eliminare la ciambella residua nel canale di luminanza, dopo aver rimosso il colore giallo 3) Creare una transizione morbida e naturale tra il punto luce e le aree circostanti 4) Ripristinare la texture del pavimento persa perché bruciata e perché sfumata da me con lo strumento sfuma, copiandola da qualche area circostante non bruciata 5) Sfumare via la texture incollando nuovamente l'immagine preesistente sopra di essa, così da non rendere la texture stessa troppo evidente e innaturale e ripristinare il punto luce Infine ho convertito lo spazio colore in sRGB e poi a 8 bit, così da poterlo salvare in JPEG. |
| inviato il 03 Novembre 2016 ore 22:29
Ottima la correzione di MicheleCT, anche se l'avrei saturata un pelino di più |
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