| inviato il 18 Ottobre 2016 ore 14:24
Probabilmente se n'è già parlato... ma desidero aggiungere la mia breve esperienza personale. Ho acquistato la settimana scorsa un Sigma Art 50mm f1,4 (nuovo, attacco Canon) da R.C.E. foto di Verona, approfittando di una promozione in corso. Pubblicherò in apposita sezione un commento sul negozio, comunque decisamente positivo Detto ciò.. ho fatto una breve verifica della messa a fuoco, e mi sembrava tutto OK Sta di fatto che domenica scorsa ho provato l'obiettivo sul campo, approfittando di un raduno fotografico organizzato presso una struttura alberghiera in provincia di Bologna. Purtroppo quasi tutte le foto scattate con quest'ottica sono risultate palesemente fuori fuoco. (Ovviamente ho scattato anche con altri obiettivi... dei quali conosco già il comportamento) Considerando il prezzo tutto sommato accessibile, ho acquistato anche la Dock station USB, presso un negozio di Bologna. Scaricato ed installato il relativo software, pur apprezzando la molteplicità delle opzioni disponibili, mi sono subito reso conto di alcune limitazioni che riducono di parecchio le aspettative scaturite in precedenza. Premesso che è possibile intervenire SOLO su obiettivi della serie Art, Sport, e Contemporary, (ma già si sapeva), penso che l'acquisto di questo aggeggio sia consigliabile soprattutto se si possiede uno ZOOM compatibile con il dispositivo. In questo caso infatti è possibile effettuare 4 regolazioni su 4 differenti impostazioni della lunghezza focale, per un totale di 16 regolazioni disponibili. A parte la rognosa procedura.. sono certo che si possano ottenere risultati non raggiungili con la regolazione fine offerta dalla fotocamera. Il discorso cambia radicalmente per una focale fissa. Con questi obiettivi, infatti, pur essendo disponibili 4 regolazioni su diverse distanze di ripresa, NON ritengo conveniente intervenire sulla regolazione diretta dell'obiettivo, qualora l'errore di scostamento dal piano di messa a fuoco ottimale rimanga costante lungo la gamma delle distanze di ripresa. Cosa peraltro auspicabile, quantomeno su un obiettivo a focale fissa.. Non sono uno specialista di tecnologie ottiche.., ma un obiettivo monofocale che richiedesse tarature diverse a seconda delle distanze di messa a fuoco, mi farebbe venire qualche dubbio sulla validità del progetto... Tanto vale quindi effettuare la taratura fine tramite la fotocamera... anzi, decisamente più consigliabile.. ! Cosa succederebbe infatti andando ad agire sulla taratura interna dell'obiettivo..? Succede che... quella taratura va bene finchè utilizzol'obiettivo con quella specifica fotocamera... Se invece possiedo due o più corpi macchina...? Non è affatto scontato che una taratura fatta per il corpo macchina Y, sia perfettamente utilizzabile anche sul corpo Y...! Ragion per cui, andando ad intervenire sull'obiettivo, si corre il rischio di "stararlo" rispetto ai valori di default, e quindi creare nuovi problemi, qualora utilizzato su un corpo macchina diverso da quello con cui è stata effettuata la procedura. Adottando invece la procedura di regolazione fine tramite la fotocamera... non si presenterebbe tale inconveniente, in quanto è possibile (e consigliabile) ripetere la procedura con ogni fotocamera a propria disposizione. Questo ovviamente è il mio parere, scaturito unicamente da riflessioni logiche a titolo soggettivo. Lieto di sentire il parere di chi ha esperienze in merito. Francesco |
| inviato il 27 Ottobre 2016 ore 9:23
Nessuno ha qualcosa da aggiungere in merito alla propria esperienza personale ?? Soprattutto relativamente al problema che si potrebbe presentare avendo 2 o più corpi fotocamera .... Grazie |
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 19:38
Interessante questa discussione per le info personali che dai, peccato la poca adesione sarebbe stato utile stilare una rassegna di PRO e CONTRO e già mi fa riflettere 2 tue considerazioni: “ ...per un totale di 16 regolazioni disponibili. A parte la rognosa procedura.. „ e poi ancor più questa: “ ...Tanto vale quindi effettuare la taratura fine tramite la fotocamera... anzi, decisamente più consigliabile.. ! „ Ripeto, peccato sia rimasto un post misero di contributi utili a capire il senso e l'uso di tali oggetti. Grazie @Frank_pb per il tuo di contributo. |
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 19:46
Una volta regolato uno zoom per un corpo. Se montato sull altro corpo mantiene i parametri che hai settato. Quindi l obiettivo ha un comportamento costante in tutte le focali. Ergo basta settare onbord camera un solo parametro. Viceversa senza dock su uno zoom particolar modo settare onbord è idilliaco. Aggiusti a una focale rovini l altra. Concludendo. Si la dock è utile. Dovrebbero farli tutti cosi gli obiettivi che siano nikon/sigma/tamron Credo sia un ragionamento che fila... non son ingegnere ottico. Tralasciando che onbord le regolazioni son molto poco sensibili. Per dirti sul 150-600sport onbord dovevo impostarlo a +6 a 150mm con la dock a +21. Il che significa maggior sensibilità per tarare al millimetro |
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 19:51
Ciao. Io ho appena comprato un 85 mm sigma art . Lo uso su una nikon d3400. Non ho la Dock station e non mi è affatto chiaro cosa si intende per regolazione fine nella fotocamera. Mi spiegate? |
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 20:01
post povero... forse perché per i misteri di Juza (succede anche con le foto) alcuni argomenti non capitano a tiro non si sa perché, io per primo questo non l'avevo mai letto... e prima di acquistare la dock, ne ho fatta di ricerca tra i vari thread. Comunque tornando al titolo del thread (anche se con notevole ritardo) posso testimoniare la mia esperienza. Acquistato un 50 art in negozio fisico, una volta riscontrati i problemi di front focus, ho preso la dock (tra l'altro in offerta a poco più di 30 euro), l'ho corretta la prima volta alle sole prime tre distanze e tralasciato infinito per la fretta di provarlo, poi con calma l'ho tarato anche su infinito. Che dire, soddisfattissimo... ci si aggiorna anche il firmware se vengono fuori delle "novità". Riguardo questa frase dell'autore “ Il discorso cambia radicalmente per una focale fissa. Con questi obiettivi, infatti, pur essendo disponibili 4 regolazioni su diverse distanze di ripresa, NON ritengo conveniente intervenire sulla regolazione diretta dell'obiettivo, qualora l'errore di scostamento dal piano di messa a fuoco ottimale rimanga costante lungo la gamma delle distanze di ripresa. Cosa peraltro auspicabile, quantomeno su un obiettivo a focale fissa.. Non sono uno specialista di tecnologie ottiche.., ma un obiettivo monofocale che richiedesse tarature diverse a seconda delle distanze di messa a fuoco, mi farebbe venire qualche dubbio sulla validità del progetto „ forse è proprio in questo caso che dimostra la sua utilità perché (premetto che di schemi ottici non ne capisco una fava) si interviene su tutta la curva di messa a fuoco dell'obiettivo, ti faccio un esempio, con un obiettivo fisso che avevo Canon, l'ho corretto in macchina alla distanza media di utilizzo (con un modesto +14 ) per poi rendermi conto che, più mi allontanavo da questa distanza verso infinito, più la precisione di messa a fuoco diventava pessima rendendolo utilizzabile solo in live view. Riguardo l'utilizzo con doppio corpo macchina (che purtroppo non ho) io ragionerei in questo senso: - farei la prova con l'ottica su tutte e due le macchine - appurati i problemi di f/b focus della lente, la tarerei con la dock solo con quella dove mostra gli scostamenti più evidenti azzerando il problema. - passerei la lente sul secondo corpo macchina e tarerei la lente con la regolazione fine del corpo macchina. mi viene in mente solo un problema ad una siffatta procedura... se su un corpo macchina ho del front focus mentre sul secondo del back focus... la vedo difficile correggere il secondo corpo macchina, ma a questo punto mi sa che i problemi non sarebbero da imputare alla lente spero di non aver detto troppe cavolate |
| inviato il 26 Luglio 2017 ore 20:06
“ Ciao. Io ho appena comprato un 85 mm sigma art . Lo uso su una nikon d3400. Non ho la Dock station e non mi è affatto chiaro cosa si intende per regolazione fine nella fotocamera. Mi spiegate? „ non conosco NIkon, ma da quanto leggo sulla brochure della tua, purtroppo non permette la regolazione fine dell'AF, quindi in caso di problemi risolvi solo con la dock saluti, Tiziano |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 21:24
Grazie Tiziano. Il mio 85 mm sembra perfetto,comunque. |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 7:29
Avevo gia scritto a proposito della taratura di un 35 art tramite dock, ma riassumo le mie osservazioni , in seguito estese e confermate anche dall esperienza sul 50 A, acquistato successivamente. Prima di tutto, entrambi avevano necessitato di microregolazioni DIFFERENTI a seconda della distanza, e ciononostante non credo ci siano problemi di progettazione ma, se mai, di tolleranze e tarature durante l'assemblaggio del gruppo maf. Una volta sistemati (non occorrono proprio 10 minuti come alcuni utenti un po ottimisti affermano ) funzionavano, e funzionano tutt'ora, correttamente sia su D800, sia su D7200. Sulla D7000 che avevo in precedenza, invece, ero dovuto intervenire anche sulla regolazione fine della macchina, portandola a +8. Quest'ultima osservazione mi porta a pensare che con la dock abbia corretto un problema strutturale delle due ottiche, rendendole dopo regolazione perfette, e che la D800 e 7200 siano a loro volta ben tarate. La 7000 invece soffriva di back focus e necessitava di quell'ulteriore correzione. Quindi, niente taratura personalizzata con dock ad ogni cambio di fotocamera! In oltre, aspetto FONDAMENTALE, inizialmente sulla 7000 il 35 non focheggiava affatto, ed ho provveduto quindi all'aggiornamento del firmwere, che avviene solo tramite dock, In seguito al quale ha poi funzionato correttamente. Insomma, ritengo che queste ottiche, a meno di particolari botte di c**o, vadano acquistate insieme alla dock, SOPRATTUTTO se si usano su più fotocamere contemporaneamente. |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 18:18
Sulla base delle esperienze riportate nei vari interventi, rettifico la mia opinione; in effetti la dockstation ha una sua utilità. Resta il fatto che tutta la procedura si dimostra efficace con la fotocamera con la quale viene tarata. Resta da chiedersi quale modalità adottano nei camera service Canon (o Nikon), visto che un simile aggeggio non è disponibile per gli obiettivi originali delle case citate. In genere... una volta effettuata la taratura fine on camera, mi sembra andare bene per tutte le distanze... o qualcuno ha esperienze diverse..? |
| inviato il 29 Luglio 2017 ore 19:31
“ In genere... una volta effettuata la taratura fine on camera, mi sembra andare bene per tutte le distanze... o qualcuno ha esperienze diverse..? „ ...l'ho scritto poco sopra. Con ottica canon e taratura fine in camera, più mi allontanavo verso infinito più la maf diventava imprecisa |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 8:04
Ciao @Dips, qualora non ti fossi ancora chiarito il concetto di regolazione fine dell' AF, provo a risponderti io, e senza ricorrere alla fisica quantistica Sia le fotocamere che le ottiche POTREBBERO (ma quasi sempre succede ) non essere tarate con la massima precisione sulla messa a fuoco. Le fotocamere potrebbero infatti mettere a fuoco qualche micron prima o dopo il sensore, e gli obiettivi, addirittura, vista la complessità degli attuali sistemi ad ultrasuoni, mettere a fuoco con errori diversi, e quindi non costanti e piu o meno facilmente correggibili meccanicamente, a seconda della distanza dal soggetto. Questi ultimi, ancora, possono presentare un ulteriore problema conosciuto come focus shift , ovvero spostare il piano di fuoco a seconda dell'apertura impostata, ma questo è un altro discorso. Insomma, e per fartela breve, le fotocamere REFLEX (le ML non ne hanno bisogno per le loro caratteristiche intrinseche) hanno spesso un sistema che consente da menù di porre "una pezza" a queste imperfezioni, anche se quansi mai in modo ottimale. La dock usb sigma, di cui qui si parla, consente di tarare l'ottica in modo da adattarla alla fotocamera in modo più dettagliato, ovvero a piu distanze dal soggetto, e non nel modo generico con cui opera il fine tuning AF della fotocamera. Purtroppo il modello in tuo possesso non consente tale microregolazione, che è invece presente dalla D7000 in su. Spero di essere stato chiaro. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 8:39
Scusate ho il 50 art con il dock tutto ok, mentre con il vecchio sigma 100 macro non funziona non legge l'obbiettivo, avevo intenzione di prendere il sigma 70 200 2,8 questo il dock lo riconosce o solo la serie art |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 8:47
Sarò stato fortunato io.... Ho avuto 2 Sigma 35 Art e un Sigma 50 Art. Montati su: 30d 5d 6d 1ds3 MAI avuto bisogno di tarare. Ho rilevato sempre una precisione di fuoco imbarazzante. |
| inviato il 30 Luglio 2017 ore 9:02
la dock legge solo le nuove ottiche immesse dopo il 2012-13 , la cosa "furba" che dovrebbe fare Sigma e Tamron è quella un software di calibrazione con foglio di riscontro a varie distanze (come fanno già alcuni produttori) in modo da estrapolare i valori precisi o comq molto vicini per la taratura successiva dell'obiettivo alle distanze focali presenti sul programma di calibrazione dock. Non capisco come mai non seguono questa via, aumentano cosi la compatibilità della lente e preparano migliaia di nuove "scimmie" per che cerca delle ottiche nitide a un prezzo ragionevole |
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