| inviato il 02 Giugno 2016 ore 13:52
www.huffingtonpost.it/2013/08/06/vittorino-andreoli-intervista-italia- Volevo condividere con tutti voi questa bellissima riflessione fatta sullo stato attuale delle cose, riflessione un po' triste ma che mi sento di condividere pienamente, anche identificandomici in parte. Ora nemmeno mi sento di limitarla alla sola società italiana, è un po' tutto il mondo occidentale che la butta così, ma noi italiani certamente siamo fra i portabandiera, e noi del sud i capofila, proprio perchè siamo nella miseria più nera da tutti i punti di vista, con piccoli lumi di cultura accerchiati da un mare di niente. Perchè condividerla qui? Perchè secondo me noi fotoamatori siamo narcisisti, egocentrici e ballisti! Non mi sto tirando fuori dalla categoria, sia chiaro, sono egocentrico, narcisista e ballista come tutti (perdonerete la generalizzazione) voi! Quando penso che la mia foto sia speciale, quando mi arrabbio perchè gli altri non lo pensano, quando credo di avere l'attrezzatura migliore in senso assoluto, perchè se l'ho scelta così deve essere....poi penso a Robert Capa, mi sento uno × ma non lo ammetto . |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:16
Non sono per nulla d'accordo con l'analisi esposta nell'intervista. Ho girato il mondo e vissuto in 5 continenti diversi, soprattutto in europa. Posso dire che l'italiano con tutti i suoi difetti non è nè peggio nè meglio di qualsiasi altro occidentale e ormai con la globalizzazione alle spalle diciamo pure suo simile. E l'opinione che ho in merito all'essere umano, nonostante affacciandosi alla finestra possa sembrare che questo mondo stia andando alla deriva, è ben diversa. Semplicemente il problema è una questione di numeri. Dalla nostra comparsa fino al 1900 sulla terra eravamo 1 miliardo, in questi ultimi 100 anni siamo diventati 8 miliardi. Ecco dove risiede parte della difficoltà alla serenità ed equilibrio. Come aumenta il bene potenziale aumenta purtroppo anche il male e la confusione e la nevrosi e tutto quello che l'animo umano comporta. Ma nonostante questo delirio apparente l'uomo è buono e altruista per natura per cui teniam botta e rassereniamoci di questa meravigliosa esperienza che è la vita ! P.s. Erano un pò di mesi che non facevo uno dei miei sermoni. Mi mancavano.  Buona giornata Zen |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 14:54
Mi fa piacere nel leggere il tuo commento percepire vivida speranza ed un razionale punto di vista, sono sempre migliori i commenti di testa che di petto. Personalmente ho avuto anche io occasione di vedere un po' di mondo (occidentale), ed appunto ho esteso quelle considerazioni a tutti, chi più chi meno. La mia opinione sull'essere umano è, purtroppo direi, inversa alla tua, credo che infondo è maledettamente avido, essere buoni costa fatica mentre essere indifferenti non costa niente, per questo ci viene tanto facile. Indubbiamente poi questo periodo verrà ricordato nei secoli avvenire come un'epoca dorata, perchè mai più nessuno potrà permettersi di fare quello che noi abbiamo fatto, inquinare quanto abbiamo inquinato, produrre come abbiamo prodotto, ciecamente ed affamati solo di profitto. Nemmeno voglio addentrarmi su quella parte di mondo che sta peggio, perchè non l'ho mai visitata, ma certamente se domani invece di prendere le barche ed arrivare qui come disperati si armassero e ci facessero guerra di certo non potrei dire che non hanno motivi validi dalla loro. Siamo buoni perchè siamo istruiti abbastanza da credere che una giustizia debba esistere, ma nel momento in cui il rispettarne l'idea ci costa un sacrificio sono grandi mal di pancia. Io spero, credo e lavoro per un futuro migliore ma la mia idea di "migliore" non ha niente in comune con questo presente dal punto di vista morale. Ti ringrazio ancora per aver condiviso la tua interessante opinione ! |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 18:54
Zen condivido in pieno il tuo pensiero |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 19:39
condivido lo Zenpensiero e non codivido minimamente quello di Andreoli. “ “Sì, ma spietato è ancora di più. Immagini dieci persone su una scialuppa, col mare agitato e il rischio di andare sotto. Ecco, invece di dire “cosa possiamo fare insieme noi dieci per salvarci?”, scatta l'io. Io faccio così, io posso nuotare, io me la cavo in questo modo… individualismo spietato, che al massimo si estende a un piccolissimo clan. „
 questo ve lo ricordate? era Giuseppe Di Girolamo il batterista della Concordia. corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/17-apri |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 19:52
Ooo però questo ragazzo è un caso isolato che non fa numero, per questo li si definisce eroi. Il capitano della nave mi pare fosse in scialuppa ben prima che l'avessero abbandonata tutti e comunque fu tutto meno che eroico, "salga a bordo ×" ce lo ricordiamo tutti. Ci sono tedeschi nominati giusti fra le nazioni, ma il loro esempio non giustifica il nazismo, solo loro stessi. Comunque hai fatto bene a ricordarci questa nota positiva. Grazie! |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 20:09
posso citarti anche De Falco per la Concordia. e per assonanza Falcone e Borsellino per la lotta all'organizzazione criminale. eroe o mostro, ci vuole poco a diventarlo, tu stesso potresti diventare eroe domani, per un evento che accadrà per strada (senza bisogno di perdere la vita), oppure mostro, per disordine e bassezze che in una fase della nostra vita ci possono colpire. quel che conta è che l'uomo è molto meglio, sempre molto meglio. Pensa che le guerre ci sono state per lo più, non a causa degli uomini ma di pochi, pochissimi uomini. e in genere accade proprio che chi comanda o ha il megafono fa risuonare pretese belliche e di odio umano (il nemico in realtà è solo un altro uomo come noi, lo chiamano nemico per farcelo odiare). quindi l'uomo è semplicemente quello che è, e la discrepanza tra italiani e resto del mondo indotta da Andreoli è solo un veicolo per apportare il proprio pensiero, per altro più che criticabile. infatti nell'intervista non è riportata alcuna specificità per cui l'italico sarebbe distinto dal resto dell'umanità in questi " ismi ". |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:03
Condivido in parte la prima parte del tuo discorso (perdona il gioco di parole), essere eroi o mostri è un'attimo; tuttavia non mi sento di condividere l'idea che siano buoni campioni per rappresentare una società, mi spiego meglio. L'essere eroi o l'essere mostri è una condizione estrema che non appartiene all'uomo medio, sono condizioni abbastanza rare da meritare l'essere posti in una categoria stante a se. Una società tutta di eroi ancora non si è vista, tutta di mostri se ne sono viste molte, dai khmer rossi ai nazisti. Ora anche in quelle società mostruose c'erano eroi, ma credo io che non siano rappresentativi della maggioranza. Ora che l'uomo sia uomo e si muova secondo certi istinti comuni è verissimo, tant'è che bene o male in tutto il mondo alcuni schemi comportamentali sono i medesimi (vedi società maya ed europea che sicuramente non si erano influenzate vicendevolmente). Il punto è che in determinati casi un modello sociale prende il sopravvento su un altro, ad esempio il modo di fare italiano è profondamente diverso da quello finlandese. Ora non sto assolutamente dicendo che uno sia migliore dell'altro, perchè i finnici sono pieni di problemi, alcolismo, suicidi e difficoltà a relazionarsi, se l'articolo fosse stato sui finnici probabilmente il titolo adatto sarebbe stato : "siamo una società di ubriaconi, incapaci di relazionarci con gli altri e così attaccati ad un'idea di giusto da non riuscire nemmeno più a sopportare la vita". Quello che nell'intervista viene detto con ironia infondo è una cosa che Luigi Molinari scrisse agli inizi del secolo scorso, 1904 mi pare, in un libricino molto bello, "tramonto del diritto penale". Il tema trattato in quel libro è una sua visione di come fosse strutturata la società italiana, il problema grave è che trovo ancora molto attuale quello che scrisse più di 100 anni fa. La più grande creatrice di delitti è la miseria dice, non solo economica, la miseria in generale. Parla di un individualismo tipicamente italiano esattamente come Andreoli, e questo un poco fa riflettere perchè gli esempi che utilizza li abbiamo sotto gli occhi. cito : "le verità che io scriverò non saranno credute, ma io garantisco che il più immorale lenocinio, la maffia e la camorra le più spudorate si scatenano come furie durante la campagna elettorale e ciò in tutti i paesi del mondo! Tutte le passioni più brutali sono messe in giro e mosse da abili, prudenti e nascosti agenti elettorali. Il primo quesito che onesti cittadini dovrebbero proporsi sarebbe questo: «scegliamo il più buono, il più bravo, il più modesto dei nostri concittadini» invece si ragiona così: «scegliamo il più furbo ed il più intrigante, egli sarà anima nostra, rappresenterà non il popolo, ma il privato interesse nostro o della nostra classe e quando avremo bisogno di un favore o di una speciale protezione dello Stato noi ricorreremo a lui»". Attuale e moderno direi internazionale anche. Il punto è che non credo che il fatto che tutti lo facciano sia una giustificazione e quindi trovo che abbia fatto bene Andreoli a parlare proprio dell'italiano, perchè il francese dubito lo legga e se l'italiano lo leggeva riferito al francese diceva c'ha ragione ma tanto l'è per i francesi ! |
user86191 | inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:46
Se fossi stato 20enne in Germania ai tempi del terzo rigth molto probabilmente sarei stato fautore della supremazia ariana e persecutore di Ebrei. Con gli occhi del mondo civile del dopo guerra sarei stato un mostro, anzi come disse Anna Arendt nella banalità del male, sarei stato l'esempio tipico dell'uomo medio che si adegua e che per trovare il proprio posto nella società si fa portatore ed esecutore di qualsiasi ideologia politica o religiosa e delle proprie azioni nefaste se un giorno qualcuno avesse chiesto conto avrei risposto: era il mio lavoro e me lo hanno ordinato. Se non sono un mostro non é perché sono migliore dei Tedeschi negli anni 40, ho avuto solo il culo di nascere 30 anni dopo. |
| inviato il 02 Giugno 2016 ore 21:58
@Grande Fiammifero Dici delle cose molto sagge. Che, per quanto sagge (ed evidenti), pochi hanno il coraggio di ammettere ... Comunque non si parlava di fotografia? |
| inviato il 03 Giugno 2016 ore 11:50
Molto giusto anche il tuo commento Fiammifero, del resto siamo il frutto delle nostre esperienze, però mi permetto di dire che a vent'anni una possibilità di ribellione l'avresti avuta, molto più difficile sarebbe stata se invece ti fossi trovato fanciullo nelle Hitler jugend, quindi plagiato in maniera così abile ed ad un livello di coscienza così basso da non avere quasi scampo. Tonyrigo fotografia metaforicamente uno spaccato sociale, infondo la sezione tema libero serve anche a questo. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 21:44
Io scrivo dal profondissimo sud, e i difetti elencati da Vittorino Andreoli li vedo addirittura amplificati, se possibile. Qui è davvero tutto un disastro, anche a livello umano, ma pare non gliene importi nulla a nessuno. Mi consola il fatto che potevo pure nascere nel Burkina Faso, alla fine m'è andata di lusso. |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 22:13
“ scrivo dal profondissimo sud „ il post parlava di italia !  |
| inviato il 04 Giugno 2016 ore 23:22
In effetti sono andato OT... |
| inviato il 05 Giugno 2016 ore 7:10
Terzo Reich...... Mio suocero(classe 1921) ,pur avendo un padre nazista dichiarato , è sempre stato contrario all'ideologia. Suo fratello invece ha chiesto di poter essere ammesso nelle SS. Ognuno di noi in fondo sceglie. |
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