| inviato il 18 Aprile 2016 ore 11:31
Alcuni suoi scatti mi piacciono, altri no. E' molto talentuosa senza dubbio! Perchè non lo sapesse è grazie a lei che il famigerato Trioplan 100mm f/2.8 è passato da essere un "mediocre mediotele soft che non si cacava nessuno" a "ottica bellissima e pregiata, tesoro nascosto! da avere assolutamente per fare le bolle, non mi importa se lo pago 600 o 900 euro, devo fare le bolle!" |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 12:34
Concordo con Matteod88...alcune fotografie molto ben riuscite e piacevoli alla vista, altre decisamente troppo post-prodotte (per i miei gusti ovviamente)...tuttavia è evidente che la sua post-produzione, anche se spinta, è svolta con un obiettivo ben preciso, il che è positivo! Grazie per la proposta! |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 12:57
Ragazzi sicuramente di post ce n è, ma ricade nella sua visione personale, niente è inventato. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 13:07
Attenzione a parlare di post produzione spinta, perché gli effetti pittorici sono ottenuti in camera mediante l'utilizzo di funzioni specifiche. Ha fatto vendere parecchi Trioplan e Baby Lenses, ma soprattutto la Bartocha ha indubbiamente portato, piú di ogni altro nell'era digitale, un certo concetto estetico e artistico nella Fotografia Naturalistica. Si é assicurata un posto nell'ipotetico libro storico della Fotografia contemporanea. |
| inviato il 18 Aprile 2016 ore 13:13
Vero Fortunato. Infatti davvero non comprendo quando si parla di post spinta sulle immagini di Sandra. Allora Adamus che fa? :D |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 10:12
Mi piace molto, le sue foto coniugano l'essenza del soggetto alla sua visione artistica ed originalità risultando non proprio "tradizionali" e tra l'altro lontane dal mio modo di scattare ma molto piacevoli e senz'altro intime. La pp se c'è è sicuramente fatta bene, con molto gusto e consapevolezza. |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 10:50
Adamus è un post-produttore che definire "spinto" è riduttivo (se ne era già parlato nel suo thread), ma anche per lui, come per la Bartocha, questo non è un difetto. Al di là degli effetti pittorici basati su lunghe esposizioni, sull'utilizzo di lenti con bokeh particolari ecc, vedo un po' difficile creare certi aloni di luce, certi bagliori, certi verdi fluorescenti, certi soli a stella in camera (visibili soprattutto nelle serie Portfolio Mecklenburg e Brandenburg)...se poi questo è possibile, allora dovrò ricredermi, ma per quanto ne so quella è post-produzione che io, magari utilizzando male il termine, definisco spinta perché eccessivamente irreale! Che poi il risultato sia comunque apprezzabile, questo è un'altro paio di maniche |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 11:03
Luca, gli aloni sono il risultato di esposizioni multiple in camera che producono un Nef/Raw finale. Nikon ha questa funzione da almeno un decennio. Oltretutto avendo piazzato diverse immagini nei concorsi di fotografia naturalistica piú importanti del globo, diviene lapalissiano il fatto che le sue immagini conservino l'integritá di ció che esce fuori dalla camera. Infine "irreale" (senza aprire dibattiti su ció che invece é reale in Fotografia...) e "post produzione", non é detto che siano correlate. Infatti, non é il caso della Bartocha, la quale, almeno relativamente alle immagini postate da Antonio, si limita ad "ottimizzare" il file. |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 11:11
I bagliori o aloni, come ha detto Fortunato, si creano in fase di scatto con la multiesposizione. Oramai anche le entry level lo permettono. Per quanto riguarda i soli a stella, è ben noto che si ottengono in camera e molte lenti permettono stelle molto definite (vedi i vari 16-35 Canon). Ma al di la di questo, in tutte le gallerie di Sandra io non trovo nulla di costruito digitalmente, ma solo immagini che nei colori, nelle forme, nella ricerca e nelle composizioni, rispecchiano lo stato d'animo di quest'artista. |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 11:16
Se dici che quegli aloni/bagliori (come nella prima immagine presentata) sono ottenibili con le esposizioni multiple, non posso fare altro che fidarmi ad occhi chiusi! Magari un giorno proverò anche io a cimentarmi con questo genere, giusto per apprenderne le basi e rendermi conto dell'effettivo metodo utilizzato! |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 11:20
A me questa ricerca dell'effetto pittorico piace molto, è un modo di giocare con le immagini per creare uno stile che apprezzo sempre, a volte sono più riuscite altre meno, ma la sperimentazione alla base mi piace tanto |
| inviato il 19 Aprile 2016 ore 11:30
Sicuramente molto brava in questa interpretazione intimistica e pittorica del paesaggio, ancor più brava a superare le maggiori difficoltà che impone l'approccio in camera ma in questo caso per me poco conta come sia ottenuta l'immagine, il risultato finale ha un suo perché che va oltre all'imbellettare un po' lo scatto. |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 14:39
Grazie della segnalazione Antonio.... Non la avevo mai sentita prima d'ora. Ho guardato le foto e per me la migliore è "atelier natur" bellissime visioni mentre in quei pochi landscape classici la vedo un po o li vedo un po forzati. P.s. ah se esposizioni multiple ...mi dovrò mettermi ad impararle...sono stufo di guardare senza produrre qualcosa |
| inviato il 22 Aprile 2016 ore 14:53
Andre idem io. Di lei apprezzo i lavori astratti, gli intimate, un po meno il paesaggio wide. |
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