| inviato il 06 Febbraio 2016 ore 19:09
L'Adriatico essendo un mare chiuso ha degli equilibri biologici molto delicati. Gli antichi romani lo chiamavano "Golfo Adriatico". Su questo mare si erge a 24 metri sul livello del mare Polignano a Mare, la mia città. Ho dedicato un mio fotomontaggio a questo tema: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1691728&l=it Quanto petrolio ci possa essere nell'Adriatico è un'incognita. Che convenga estrarlo, è una seconda incognita. Che invece, al netto dell'opzione di un disastro ambientale, il danno al turismo e alla fauna sia comunque grave è una certezza. Non capisco come con tutti I blocchi in Italia, lo "Sblocca Italia" debba interessarsi proprio a questo. Le "trivellazioni sperimentali" verrebbero eseguite dopo una preliminare ispezione dei fondali marini tramite airgun. "L'airgun è una tecnica di ispezione dei fondali marini, per capire cosa contiene il sottosuolo. Praticamente ci sono degli spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Questi spari sono dannosi al pescato perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell'udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. Il largo di Polignano potrebbe essere soggetto a queste trivellazioni. Non lasciamo il nostro futuro nelle mani avide delle multinazionali del petrolio! Il sindaco di Polignano ha indetto una petizione che ognuno di noi potrà sottoscrivere. #difendiamolabellezza |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 10:18
provo molta sdegnazione ogni volta che vedo l'attività umana distruggere la bellezza del pianeta e il suo delicatissimo equilibrio naturale, per degli interessi di sfruttamento delle sue risorse. Questo è l'unico pianeta che abbiamo, non ce ne sono altri, e la nostra sopravvivenza dipende dalla salute di questo pianeta, come un organo vitale del nostro corpo. Io spero "ed è il mio sogno" che un giorno la natura possa rivendicarsi degli esseri umani, mandandogli una bella lezione, così che possa imparare a rispettare l'ambiente nel quale vive e che gli consente di vivere. Dove ci sono tracce umane, c'è bruttezza e dicotomia tra natura e presenza umana, in totale contrasto che alla lunga, la nostra specie ne pagherà le conseguenze. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 10:28
Sono assolutamente contro le trivellazioni... Però mettiamoci una mano sulla coscienza e smettiamo di avere 3 macchine per famiglia (di cui ALMENO un Suv), riscaldamenti fissi sui 24-25 gradi d'inverno e arie condizionate fisse a 18 gradi d'estate, sennò si chiama ipocrisia. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 10:30
Sdegnazione ...non si può sentire ! Provoca sdegno. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 10:50
Assolutamente d'accordo con Federicof. Non ci si può nascondere sempre dietro "agli interessi delle multinazionali" loro non fanno altro che assecondare le nostre richieste di comodità. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 10:57
Applauso a federico. Molto molto ipocriti questi discorsi... A polignani nessuno ha il coraggio di andare in bicicletta a fare la spesa, o a piedi a prendere i figli all'asilo. Smettiamo di andare in auto, nessuno sarà più interessato a trivellar nulla... Daniele |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:11
Purtroppo è una corrente sociale e culturale che ci spinge al consumismo frenetico e irrispettoso, che non puo' essere responsabilizzato il comune cittadino che consuma, ma le politiche nazionali, internazionali, e mondiali. La politica economica del pianeta deve imparare ad essere più responsabile e rispettosa verso il pianeta, con delle leggi e dei regolamenti, è una responsabilità che non puo' partire dal semplice cittadino consumatore di beni. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:14
a fare le foto andate sempre a piedi o in bicicletta???? |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:15
Pinuccio, Se speri che le politiche facciano qualcosa di rispettoso la vedo molto dura... Sono i semplici cittadini che devono eliminare brutte abitudini, se non c'è richiesta non c'è domanda... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:42
“ Quanto petrolio ci possa essere nell'Adriatico è un'incognita. Che convenga estrarlo, è una seconda incognita. Che invece, al netto dell'opzione di un disastro ambientale, il danno al turismo e alla fauna sia comunque grave è una certezza. Non capisco come con tutti I blocchi in Italia, lo "Sblocca Italia" debba interessarsi proprio a questo. Le "trivellazioni sperimentali" verrebbero eseguite dopo una preliminare ispezione dei fondali marini tramite airgun. "L'airgun è una tecnica di ispezione dei fondali marini, per capire cosa contiene il sottosuolo. Praticamente ci sono degli spari fortissimi e continui, ogni 5 o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Questi spari sono dannosi al pescato perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell'udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. Il largo di Polignano potrebbe essere soggetto a queste trivellazioni. Non lasciamo il nostro futuro nelle mani avide delle multinazionali del petrolio! Il sindaco di Polignano ha indetto una petizione che ognuno di noi potrà sottoscrivere. #difendiamolabellezza „ @Rinaldo1005 Quanto espresso nel tuo commento, trova applicazione anche per Corigliano Calabro, la mia Città. Nel caso specifico, sarebbe oggetto di trivellazioni il tratto di mare antistante la foce del fiume Crati. Nella stessa zona, sulla terra ferma, si trovano gli scavi archeologici di Sibari e la Riserva Naturale dello stesso fiume Crati. E ancora, la frazione di Schiavonea di Corigliano, nelle immediate vicinanze del Porto di Corigliano, con la sua consistente flottiglia di pescherecci, motobarche, che vive prevalentemente di pesca e turismo estivo. Tutta questa storia la stiamo vivendo, giorno per giorno, come un vero e proprio incubo. Mi chiedo, come si fa' ad essere così ciechi e tirare dritti verso la strada del profitto, senza pensare all'immane danno che l'estrazione di una incognita quantità di petrolio, causerebbe ? Ci stiamo mobilitando per far si che il 17 aprile, compatti, si voti SI. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:45
dovrebbe essere così, ma io non lo trovo molto fattibile che i cittadini cambino le loro abitudini, mi pare una cosa infattibile, l'unico modo è una politica più responsabile verso il pianeta, anche se come tu hai detto, anche questo lo trovo poco fattibile, Rimane una terza soluzione, che è anche la mia speranza, che sia il pianeta stesso a lanciare dei forti segnali punitivi verso questo comportamento di industrializzazione selvaggia, una forte punizione che faccia capire bene al mondo l'errore di non rispettare l'ambiente; piu' o meno come si faceva una volta, ai vecchi tempi, con i bambini monelli, spaventarli per fargli capire bene la lezione. La natura del pianeta fino a quando non spaventerà il genere umano con qualche suo segnale punitivo, non si arresterà mai in questo suo fare selvaggio contro la natura ed il pianeta. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 11:57
“ ...a fare le foto andate sempre a piedi o in bicicletta???? „ Secondo te? Votero' SI il 17 aprile |
user81826 | inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:03
Quanta ignoranza |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 12:05
voto SI !!! |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |