| inviato il 21 Aprile 2012 ore 16:18
Da un annetto ho un "problema"... Ogni volta che guardo in un obiettivo mi ritrovo con qualcosa che mi disturba e sento fuori posto! Nella mia testa la fotografia è perfezione, pulizia, un qualcosa che mi rapisce dal suo essere sopra le righe. Lotto invece tutto il tempo con una realtà sporca e fastidiosa dove c'è sempre un cavo elettrico di troppo, un cartello stradale, una scritta assordante. E non scatto più. Trovo che questi elementi mi riportino troppo in fretta al quotidiano e facciano perdere poesia al mio "impegno" di comunicazione. Mi sento come un giornalista che durante un servizio ha tutto il tempo i motorini scopiettanti che passano nella strada a fianco. Forse devo solo incanalare questa energia della distrazione e farne qualcosa di utile, ma per ora sono ancora nella fase delle migliaia di foto non scattate. Voi come avete risolto? un abbraccio a tutti Emilie |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 16:27
Ciao,mi ha molto incuriosito la tua riflessione. Perché non ti sforzi di fare una foto con quei famosi "elementi disturbatori", la posti e magari condividi con tutti cosa ti da fastidio? Forse avere qualche altro parere, qualcuno che riesce a vedere qualcosa di interessante e curioso in quello che invece ti infastidisce, può aiutarti a superare questo blocco. Il caos penso sia inevitabile, il difficile credo sia ordinarlo nella nostra inquadratura. Poi ho appena cominciato a fare foto in modo serio, quindi non ho grandi titoli per parlare...però ci tenevo a dirti la mia! Francesco |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 16:40
Capisco benissimo la tua riflessione, è stato il motivo principale della mia rinuncia agli ultrawide in esterna. Vivo a Roma e la paesaggistica ( almeno quella al di fuori dei monumenti ) è un incubo: ci sono pali ovunque, cartacce ed elementi antiestetici ( panni stesi, macchine parcheggiate ). Allora ho fatto una scelta: ho provato la caccia fotografica. Con i tele, almeno nelle foto, ho l'impressione di una natura ancora incontaminata e riesco a sognare. In fondo la fotografia per me è una scusa per evadere dallo stress quotidiano. Ormai i paesaggi wide li ho relegati ai viaggi e le vacanze, dove non disdegno sveglie all' alba per immortalare il sole che sorge dal mare. Spero di non aver annoiato nessuno Ciao, Roberto |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 17:31
Problema noto, e condiviso. Oltre ad una gestione molto attenta dell'inquadratura, per fortuna esiste il timbro clone ... |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 18:07
purtroppo come dici tu è la sporca realtà efanno parte del nostro quotidiano...quoto alvar... |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 19:00
“ Oltre ad una gestione molto attenta dell'inquadratura, per fortuna esiste il timbro clone ... „ .. o puoi semplicemente gettare tutto nel fuori fuoco più spinto e letteralmente cancellare quanto ti infastidisce della scena. Qualcosa con l'apertura sotto l'1.4 o un TS-E potrebbero aiutarti a controllare più liberamente gli elementi perturbanti i tuoi scatti? |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 19:24
Per gli elementi antropici basta non avere fretta nello scattare e, camminando, sfruttando uno zoom o tutte e due le cose, cercare di escluderli. Con un fisso è fattibile ma a volte ti troverai con ostacoli insormontabili . A volte sono proprio gli stessi elementi antropici che possono diventare protagonisti. Io se posso cerco di escluderli ed evito il timbro clone. ciao, lauro |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 19:43
non puoi sperare che il mondo si adatti a te. non ho mai evitato di scattare una foto per un cartello/paletto ecc... il clone esiste, perchè non utilizzarlo? oppure cerca di valorizzare quelli che ora chiami elementi di disturbo... |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 20:29
Forse devo solo imparare ad accettare che anche la fotografia è una messa in scena. Non che ci sia qualcosa di male, figuriamoci. Sarò forse fissata con un mio banale ideale di perfezione, che è totalmente irreale, quindi tanto vale "scenografare". Mi piace tanto usare photoshop ma ho un limite nella distorsione della realtà, soprattutto quando poi non è dichiarato apertamente. Ultimamente le uniche foto che faccio sono macro, con profondità di campo molto piccole riesco a escludere tutto l'indesiderato. Forse piano piano allungherò la zona a fuoco e farò entrare un po' più sporco anche nel mio mondo. |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 21:36
Guarda, non ci sono molte alternative: o accetti il fatto che ciò che vedi è e sarà SEMPRE imperfetto, oppure vendi il corredo ed inizi a disegnare (ho giusto una serie completa di acquerelli della Sennelier da vendere ). Io quando voglio qualcosa di perfetto, me lo disegno ... parto dal foglio bianco e ci metto sopra SOLO quello che piace a me. |
| inviato il 21 Aprile 2012 ore 21:45
Io scelgo un "tema" e pianifico gli scatti quando esco a fotografare. poi seleziono le foto e quelle che non mi soddisfano le scarto. uso ogni tanto dei leggeri "crop" per eliminare i famosi "pali" stradali e altri elementi indesiderati, ma secondo me il bello della fotografia è anche imparare ad inquadrare e comporre. non rinunciare mai a scattare. |
| inviato il 22 Aprile 2012 ore 10:01
No, non rinuncio alla fotografia! E' un po' una sfida quella che ho di fronte. Magari come consiglia Alvar provo a unire fotografia e pittura. Se devo proprio ritoccare la realtà tanto vale farlo in modo evidente. Buona domenica a tutti |
| inviato il 22 Aprile 2012 ore 12:44
“ Io scelgo un "tema" e pianifico gli scatti quando esco a fotografare. poi seleziono le foto e quelle che non mi soddisfano le scarto. uso ogni tanto dei leggeri "crop" per eliminare i famosi "pali" stradali e altri elementi indesiderati, ma secondo me il bello della fotografia è anche imparare ad inquadrare e comporre „ Anch'io adotto questo modus operandi; se serve, mi aiuto con qualche obiettivo che permetta buoni sfuocati (vd consiglio di Anext); solo di rado uso il timbro clone. Non perdere l'occasione di vedere foto di grandi fotografi che praticano i tuoi generi preferiti e da esse trai spunti che ti aiutino nel rendere al meglio le tue. Buona domenica. Ciao! |
| inviato il 22 Aprile 2012 ore 12:56
In alternativa puoi trasferirti in luoghi dove la presenza umana è meno "densa" e di conseguenza l'alterazione della natura circostante. L'islanda ad esempio, la nazione meno popolata d'europa Un saluto, Giuseppe |
| inviato il 22 Aprile 2012 ore 19:23
Non è solo un discorso di ambiente antropizzato (poi vivo in Valle d'Aosta!!), a volte ci sono ambienti molto interessanti proprio in ambito urbano. E' che nella composizione che ho nella testa (di come dovrebbe essere la foto) poi c'è sempre un elemento di disturbo (che sia naturale o artificiale poco importa). Forse il consiglio migliore è proprio vedere come fanno i "grandi", ma sarebbe utilissimo più che la foto in se proprio capire cosa avevano attorno, cosa hanno eliminato, la foto dell'istante prima che hanno voluto dimenticare... |
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