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Salve.. Vi spiego il mio dilemma... Per ho una Nikon D3100 e uso photoshop cs5 per ritoccare i miei raw.
L'altro giorno curiosando fra le funzioni di questo programma che ancora non conosco ho scoperto una cosa.. Quando faccio IMMAGINE --> METODO mi appare una finestra con 2 elenchi.. ve li riporto:
Bitmap Scala di grigio Due tonalità Scala colore Colore RGB Colore CMYK Colore LAB Multicanale ---------------- 8 bit 16 bit 24 bit
Nella prima parte la spunta è su "Colore RGB" e credo vada bene. Nella seconda parte della finestra la spunta è su "8 bit" e questo mi da da pensare... Perchè quella spunta è su 8 bit invece che su 16 bit? So che la profondità di bit di un jpeg è di 8 e quella dei raw è di 14-16, dunque perchè quando apro un raw mi viene automaticamente la spunta su 8 bit?
Ciao, è un impostazione di default di photoshop! Non vuol dire che il file originario non sia di 14 bit! Imposta tranquillamente a 16bit anche dopo averlo aperto. Se riesci apri prima con camera Raw o lightroom
Cambia molto la possibilità di recupero... la gamma dinamica! Con l'8bit è molto limitata! Se non le devi più toccare va bene 8 bit, altrimenti meglio 16.
8 o 16 bit non fanno altro che suddividere la stessa estensione colore, che è determinata dal metodo e non dai 'bit', in un certo numero di livelli per canale con 8 bit ciascun canale viene diviso in un numero di livelli pari a 2 elevato n, con n= 8, e cioè 256 livelli a 16 bit ciascuno canale subisce una divisione in 65.536 livelli
quindi cosa cambia? che in un file a 16 bit subisce meno l'errore di arrotondamento che instillerebbero le operazioni matematiche a fronte di una mole di calcoli, nel caso peggiore (dipende dalle operazioni in gioco) 256 volte maggiore
vale la pena usare 16 bit invece degli 8 bit? no.
ed è una cosa facilmente verificabile, basta effettuare le stesse operazioni su un file a 16 e sullo stesso file a 8 per rendersi conto che le differenze non son facilmente notabili ad occhio nudo. Persino Calvin Hollywood ed i più grandi postproducers, lavorano ad 8 bit, compresi i maggiori esperti sul colore, italiani e non, vedi alessandro bernardi e tanti altri
in genere però si nota che chi è meno pratico di postproduzione e magari più di fotografia, sia preso dalla paura di perdere chissà quali dettagli, ecco che allora si è diffusa la voce che la situazione migliore sia:
Tiff prophoto 16 bit
il formato del file è giusto che sia un tiff perchè consente in alcune delle sue forme molto diffuse la memorizzazione, anche compressa, senza perdita di dettaglio il prophoto è invece il metodo colore dal gamut più ampio, è capace per dirla in termini semplici di memorizzare alcuni colori molto puri, in particolare alcuni verdi e magenta che in altri spazi colore vengono clippati sulla base di alcuni rendering interni al programma di sviluppo. il numero di bit invece è consigliabile 8 per molti motivi, principalmente perchè il workflow è sostenibile e leggero anche con operazioni di una certa complessità (fate una sfocatura di superficie a 16 bit, se non mi credete)
in taluni casi si sceglie 16 bit, principalmente dove vi son grandi estensioni di un colore con una luminosità molto simile, per esempio, e spesso solo per questo, un cielo terso in questi casi più rari i 16 bit servono a limitare il banding, la creazione di bande di colore separate in maniera netta (in realtà non lo risolvono ed è comunque sufficiente un intervento a posteriori, che si parta o meno a 8 o 16 bit)
uno dei test effettuati da me proprio su questo tema prevedeva l'applicazione di 40 (quaranta) filtri di tipo ALCE (un esaltatore di contrasto locale che interviene piuttosto pesantemente nella struttura della luminosità e del colore)
nonostante fosse un test studiato per mettere in ginocchio gli 8 bit, le differenze alla fine erano minime, distinguibili solo andando a cercarle sapendo dell'operazione distruttiva messa in atto. C'è anche da dire che non esiste un workflow concepibile da mente umana cosi distruttivo.
Ancora una volta, se chi non mi crede volesse verificare di persona su un proprio file, son certo che ne resterebbe piuttosto stupito.
Dipende molto da quanto fai in ACR e quanto in PS. Se lavori come Juza che fa tutto in PS e nulla in ACR allora convengono i 16 bit. Per capire la differenza tra l'uso di 8 o 16 bit... credo non ci sia nulla meglio di qualche video esplicativo.
in questi video però lavorano su un immagine completamente bianca ed una di un gradiente, che sono i casi più estremi di uniformità e vicinanza di colore di pari luminosità (di cui parlavo per il cielo) e nessun dithering o smorzamento delle linee (perchè un gradiente è formato da linee o curve) provate a farlo voi il confronto su una immagine vera, una vostra foto :)
Credo che questo sia uno degli argomenti più discussi del web, non sai che hai scoperchiato
Io sono d'accordo con Angelo Dau, ma solo perchè non ho proprio verificato mai nessuna differenza tra lavorare su TIFF a 8 o 16 bit in termini di qualità e il mio HW fa fatica a gestire a 16bit certe operazioni che a 8 sono veloci.
Anche Scott Kelby nei suoi testi dice di usare 8 Bit. Ma è meglio che ciascuno faccia delle prove e poi decida da se...
Per il lavoro in Ps per me i 16 bit sono importanti per mantenere una sfumatura continua dei toni, fondamentali nel bn...poi se si è certi di non fare altre modifiche il salvataggio va benissimo a 8 bit
Sono d'accordo al 100% con Angelo Dau, la differenza tra 8 e 16 è impercettibile (salvo rari casi particolari). A me capita spesso di lavorare in Photoshop con file grandi ( es. 16.000x8000 px o più), e se dovessi lavorare con un file a 16 bit i tempi di attesa sarebbero... infiniti, anche con un PC ultraveloce.
Se usi spazi colore ristretti come l'sRGB e fai quasi tutto in ACR gli 8 bit vanno benissimo. Se usi spazi colore molto ampi come il ProPhotoRGB e lavori tutto in PS in certi casi i 16 bit potrebbero non bastare.
Cito Bruce Fraser:
“ "Unless we're creating JPEGs for Web or e-mail use, we always convert to 16-bit-per-channel images, because they allow a great deal more editing headroom than 8-bit-per-channel ones. The inevitable trade-off is that the files are twice as large. If you plan on doing minimal editing in Photoshop, converting to 8 bits per channel may save your time, particularly if you run Photoshop on older, slower machines." „
Io me la provo la cosa. So tecnicamente le differenze, sopratutto ora che ho letto i vostri interventi. Ma tendensialmente ho sempre lavorato a 16bit per abitudine.
Unica cosa che mi pareva di ricordare in alcune prove, e' che gli strumenti sembrano agire in maniera piu' marcata.
Ma ora provo! :)
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