| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 21:13
Ciao ragazzi volevo chiedervi una cosa e spero che qualcuno mi sappia dare una risposta. Oggi ho provato vari obiettivi macro sigma,tamron e nikon su d800,d600 e d90 ma tutte le ottiche testate non raggiungevano l'apertura minima di f2/8 se non avevano abbastanza luce al sensore,solo inquadrando are luminose si riusciva a raggiungere il minimo valore. Al contrario con la mia canon questo non succede.Mi è stato detto che canon al contrario di nikon,il valore di f2/8 che raggiunge sugli obiettivi in realtà non è reale in quanto come valore è leggermente superiore a nikon,per questo su canon riesci sempre a tenere il diaframma a f2/8. Allora mi sorge una semplice domanda,ma non sono progettati proprio per essere utilizzati in zone o ambienti con meno luce per avere un maggior tempo di scatto!?oltre allo sfocato. Voi cosa ne pensate? Per mè è una grande cavolata! |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 23:30
Qualsiasi macro ad 1/1 perde 2 stop. Semplicemente la politica delle 2 case è diversa, Nikon ti dice esattamente a quale diaframmi sta scattando, infatti se inquadri soggetti oltre al metro vedrai che f2,8 è utilizzabile. Canon invece ti dice che diaframma hai impostato sull'obiettivo, ma anche se vedi f2,8 a display alla minima distanza non sarai mai f2,8. ciao Alberto |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 23:42
“ Qualsiasi macro ad 1/1 perde 2 stop „ “ ma anche se vedi f2,8 a display alla minima distanza non sarai mai f2,8 „ cioè non ho capito..se ad esmpio su un tamron 90/2.8 imposto il diaframma a 2.8...questo non ci va a quel diaframma...e perchè? |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 0:01
L'argomento è già stato trattato innumerevoli volte. Prova a cercare un po'. Non c'è niente che non va nella tua attrezzatura. Canon e Nikon usano convenzioni diverse, tutto qua. La luce che arriva sul sensore è la stessa nelle due marche, il buco del diaframma è lo stesso nelle due marche, ma il numero che mostrano è diverso. Nessuna delle due sbaglia, le due marche usano convenzioni diverse. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 0:20
Qualche anno fa, in un altro forum avevo letto la spiegazione scientifica del perché, ma non me lo ricordo più. Oltretutto, negli obiettivi con la IF, mi sembra che anche la focale cambi rispetto il valore nominale. Giorgio B. |
user38888 | inviato il 20 Ottobre 2014 ore 0:34
Hanno ragione, per questione di fisica si ha sempre o quasi 2 stop in meno, un articolo di Pentax parlava di questo "segreto", che molti marche soprattutto Canon, dice di utilizzare 2.8 ma invece si ha 2 stop in meno mentre su gli altri vengono segnati i veri valori. E' una questione sicuramente di marketing di Canon. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 0:47
Questo spiega anche perché i duplicatori 2x su questi macro non sempre funzionano con l'AF. Ad esempio, il Sigma 150/2.8 funziona col 1.4x, ma non sotto i 52mm, mentre non funziona per nulla col 2x, anche se nominalmente è f/5.6. Giorgio B. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 1:55
Non c'entra niente il marketing. I numerini del valore di diaframma si riferiscono all'obiettivo a fuoco a infinito, *sempre*, dall'inizio della storia dell'ottica. Mettendo a fuoco a distanze piú vicine arriva meno luce. Nikon, probabilmente per evitare ai suoi clienti di fare i conti, mostra un valore di diaframma aggiustato in base alla distanza di messa a fuoco. Probabilmente nei manuali delle macchine Nikon è spiegata 'sta cosa. Leggeteli. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 7:40
Io non ne capisco niente, ma penso che a pochi centimetri di distanza a diaframmi molto aperti ci sia una pdf quasi nulla. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 9:43
“ Hanno ragione, per questione di fisica si ha sempre o quasi 2 stop in meno, un articolo di Pentax parlava di questo "segreto", che molti marche soprattutto Canon, dice di utilizzare 2.8 ma invece si ha 2 stop in meno mentre su gli altri vengono segnati i veri valori. E' una questione sicuramente di marketing di Canon. „ Da quello che ricordo, Canon invece è la più corretta :D f2.8 indica la dimensione dell'apertura del diaframma, quando sei in macro l'apertura resta uguale, cambia però 'l'ingrandimento e come viene spalmata la luce' quindi si perdono 2 stop di luce. Ma ripeto, il diaframma di uscita resta lo stesso. Se volessimo misurare la quantità di luce che realmente colpisce l'obiettivo dobbiamo usare la sigla T, e non F. Come succede nelle ottiche Cinema. Ad esempio, il canon 50mm 1.2 in realtà ha un T di 1.4 dovuto alle varie riflessioni interne della lente, del vetro ecc ecc... Un 300mm 2.8 ha un T di 3.2. Questo ad esempio spiega perchè confrontando obiettivi diversi, ad esempio i Canon, Sigma, Nikon, Zeiss 50mm 1.4 alcuni presentano immagini leggermente sovraesposte o sottoesposte a parità di diaframma F-STOP. Hanno T-STOP diversi. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 9:58
“ Allora mi sorge una semplice domanda,ma non sono progettati proprio per essere utilizzati in zone o ambienti con meno luce per avere un maggior tempo di scatto!?oltre allo sfocato. „ L'utilizzo del macro per la foto omonima avviene, di solito, a diaframmi piuttosto chiusi, con una distanza di m.a.f. ridotta. Per questo uso vengono progettati. Poi non capisco cosa significa "maggior tempo di scatto" e che problemi pratici ti crei il non raggiungimento dell'apertura minima. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 11:51
@Fefo l'aumento del tiraggio per raggiungere 1/1, che è di circa 2 stop, fa si che a quei RR anche se scatti a f2,8 in realtà sei a f5,6. Una questione fisica non c'è nulla di strano. Poi come dicono sopra le due marche si comportano in modo diverso, ma la luce che passa dal tuo 90 Tamron montato su Nikon Canon Pentax o Sony sempre la stessa è. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 11:57
grazie della spiegazione, ignoravo completamnete questo aspetto |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 12:58
Grazie a tutti delle vostre spiegazioni c'è sempre da imparare,resta il fatto che a mio parere questa cosa è una gran fregatura per tutti,in quanto mi si venda un prodotto con determinate caratteristiche e con un certo prezzo indotto dalla costruzione ottica per poi non poterlo nemmeno utilizzare a tutta apertura!indipendentemente dal fatto che nella macro non serva spingersi al diaframma di f2/8,lo stesso discorso è se sto fotografando un ambiente NON in MACRO quindi con fuoco a infinito e con poca luce. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 13:16
Ma Alessio, con il fuoco ad infinito il diaframma 2,8 è disponibile, è solo nelle situazioni di RR 1/1 che perdi i detti 2 stop. Già a 50-80cm non essendo più nel campo macro sei in grado di utilizzare f2,8 |
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