| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 15:09
Ehm ... perdonate il titolo volutamente provocatorio ma, dato che col 18-55 in dotazione impostato su f/5.6, facendo un ritratto di 3/4, se metto a fuoco un occhio l'altro è già un po' impastato, mi domandavo: con un obbiettivo 2.8 (o meno!), che ci faccio con una profondità di campo così ridotta?? |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 15:33
beh..che ci fai di una Ferrari se il limite max è di 130 km/h ?? A parte gli scherzi,è vero che in un ritratto gli occhi devono essere a fuoco,ma questo non vuol dire che un ritratto col crop al 100% non debba presentere un leggero 'fuori fuoco'. Se vuoi staccare il soggetto dal fondo o usi un tele oppure,se vuoi fare un ritratto ambientato,devi per forza di cose aprire il diaframma. Bisogna cercare di mantenere una zona di messa a fuoco accettabile per non scartare la foto senza necessariamente guardarla ad ingrandimenti esagerati ai fini della foto stessa. Prova pure a 55 a F/5,6 a fare un ritratto e poi a 50 a F/2,8 (senza esagerare troppo con le aperture) poi mi dici :) |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 15:58
non per forza gli occhi devono essere tutte e due a fuoco, dipende se si tratta di ritratto frontale o meno. In ogni caso dato che la pdc dipende anche dalla distanza è chiaro che per giocare tra lo sfocato dello sfondo ed una corretta pdc sul soggetto inquadrato bisogna trovare la migliore soluzione possibile gestendo distanza, focale e diaframma. A ciò si aggiunge la particolarità data dalle ottiche molto luminose di sfocare maggiormente di quelle meno luminose a parità di apertura. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 16:30
Ciao tutti, grazie delle risposte. Naturalmente sono consapevole dell'opportunità di sfocare lo sfondo per dare risalto al soggetto, ci mancherebbe, trovo solo che gestire la pdc con diaframmi così aperti possa essere molto meno scontato di quanto non appaia di primo acchito |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 16:51
questo è matematico :) è difficilissimo usare ottiche ultraluminose ad aperture elevate. La soglia tra ottimo sfocato e foto da buttare è molto ma molto sottile.... adesso ti regali un bel 50 fisso e provi !! |
user1802 | inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:00
Ieri ho fatto 2-3 ritratti alla morosa (piano americano ma seduta) con il 50 a F1.4... a mano libera niente da fare perchè tra i miei movimenti, quelli di lei, e gli errori di maf della macchina era una gran rogna. Ho poi preso il cavalletto, fuoco manuale, live view 10x e in 30s ho fatto 2-3 foto correttamente a fuoco. ;) |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:02
“ adesso ti regali un bel 50 fisso e provi „ Anch'io come molti ho accarezzato l'idea di acquistare il 50 f/1.8 che, per essere un'ottica così luminosa, costa veramente poco tuttavia: 1)come suggerivo sopra, per i ritratti aprire così tanto comporta notevoli difficoltà di gestione della pdc (come suggerisce Marsupilami forse va bene per i ritratti in posa ma certo non per quelli più estemporanei). 2)l'elevata luminosità lo renderebbe adatto alle foto scattate in ambienti poco luminosi, a patto di sfruttare i diaframmi più aperti, e quindi si ritorna al punto 1. Dal basso della mia (in)competenza comincio ad intuire che la luminosità non sia l'unica ma, forse, neanche la più importante delle caratteristiche con cui valutare un ottica (ved. CANON EF 70-300mm f/4-5.6 L IS USM), soprattutto quando per ottenere queste prestazioni bisogna aumentare i budget per il proprio hobby di 4 o 5 volte. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:08
cosmo dipende solo dalle necessità e da cosa si vuol fotografare, la luminosità è certamente una delle caratteristiche di pregio di un ottica ma se non si necessità di stacco dei piani e di lettura in poca luce, il pregio non risulta più utile. non capisco poi l'esempio da te fatto, cosa c'entra uno zoom con quelle focali con il 50 1.8? sono ottiche con scopi diversi, ognuna con sue proprie particolarità. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:18
“ non capisco poi l'esempio da te fatto „ Intendevo portare l'esempio di un ottica di livello professionale che, tuttavia, non può certo essere notata per l'estrema luminosità che invece contraddistingue alcuni modelli simili, come il famoso bianchino 70-200 f/4 o addirittura f/2.8. “ dipende solo dalle necessità „ E' proprio questo il punto che non capisco; a me sembra infatti che dipenda soprattutto dalla capacità di sfruttare un ottica così difficile da utilizzare, se mi passi il termine: da quanto posso comprendere, infatti, trovo che nelle mani sbagliate (ad es. le mie ) un'ottica così luminosa, come potrebbe essere ad es. il 70-200 f/2.8, creerebbe più problemi di quanti non ne dovrebbe risolvere. Mi rendo conto di quanto possa essere provocatoria quest'affermazione che, naturalmente, non pretende di convincere nessuno o di insegnare qualcosa, ma solo di sottolineare che, forse, c'è qualcosa che sfugge nei ragionamenti di cui sopra (almeno a me). |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:22
Scusa marsupilami. Ma in quali condizioni di luce eavate tu e la morosa? Parli di micromosso (se non proprio di vero mosso) a tutta apertura. ma la velocità di scatto non era sufficiente a bloccare i movimenti vostri? |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:24
“ ma la velocità di scatto non era sufficiente a bloccare i movimenti vostri? „ Credo che si riferisse alla difficoltà di azzeccare il punto di messa a fuoco con una pdc così ridotta come quella ... offerta da un obbiettivo così luminoso come il 50 f/1.4 ... il che sembrerebbe dimostrare la mia tesi (spero di non bestemmiare) sulla reale utilità e, di conseguenza, difficoltà di utilizzo delle ottiche più luminose. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 17:53
cosmo se ritieni che avere un ottica luminosa porti a sbagliare le foto probabilmente troverai inutile anche una reflex e più facile una compatta. Ottica luminosa non significa limite, ma possibilità, imparare ad usare sempre meglio gli strumenti dovrebbe essere il target per chi inizia. Un ottica luminosa non implica che tu la debba usare per forza a tutta apertura, ma di certo permette di sfruttare le particolari doti di sfocato applicandosi e studiando cercando di sfruttarle a modo. La vera differenza offerta dalle reflex è proprio la possibilità di pdc ridotte e di grande tridimensionalità, se si usassero solo zoom poco luminosi le foto sarebbero molto simili a quelle delle supercompatte, tutte simili, tutte come le tipiche foto fatte durante le vancanze estive con la compattina di turno. Allora tantovale prendere una nikon 1....e far fare tutto alla macchina. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 18:37
“ se ritieni che avere un ottica luminosa porti a sbagliare le foto probabilmente troverai inutile anche una reflex „ Mmm, no ... “ quando imparerai (a forza di sbatterci) a portare a casa una buona quantità di scatti corretti con una pdc ridotta avrai un'arma in più come fotografo ed una maggiore creatività „ ... si; questa frase sott'intende che l'uso di un'ottica luminosa, e quindi in grado do garantire una ridotta pdc, sia di gran lunga meno intuitiva di quanto non appaia e, quindi, appannaggio non solo di utenti più esperti ma anche di specifiche circostanze che la rendano più realisticamente impiegabile: un 50 f/1.4 che metta a fuoco un soggetto a 2m di distanza offre 14cm di pdc: fatico ad immaginarne l'impiego in un reportage. Naturalmente non ho aperto il topic per dimostrare che gli obbiettivi luminosi siano inutili ma che la luminosità non sia poi la panacea di tutti i problemi in fotografia, anzi: fuori da determinati target d'impiego e nelle mani sbagliate di cui sopra (probabilmente) finirebbero col causare più difficoltà di quante non ne dovrebbe risolvere a chi, inesperto, avesse investito proprio sulla loro caratteristica alta luminosità. |
| inviato il 27 Dicembre 2011 ore 18:52
cosmo continuo a non comprendere, da nessuna parte è scritto che la luminosità è la panacea dei mali ma di certo è sempre meglio avere un ottica luminosa che una buia, SEMPRE (ipotizzando che non si abbiano problemi legati al peso). Difficoltà? ripeto...o incominci a ragionare diversamente o ti assicuro che la compatta rimane la scelta migliore! Il 50 1.4 lo puoi chiudere a 2.8, un 2.8 non puoi aprirlo a 1.4.... Se non ti ritieni capace di gestire una pdc di 14cm (che è tanta...con altre lenti puoi attestarti su valori al di sotto del cm e vengono usate tutti i giorni senza troppi probemi), basterà che tu chiuda il diaframma al valore che ritieni più adatto alle necessità...in ovvia conformità con i tempi e gli iso permessi dalla luce presente. Per altro la pdc che riporti potrebbe ridursi se il formato risultasse apsc o più piccolo. La lente luminosa non è affatto meno intuitiva! è solo più luminosa...fine, l'intuizione non ha nulla a che vedere con le regole della fotografia! Che succede se c'è poca luce? un ottica luminosa permetterà di portare più foto di quella non luminosa...quindi? quella meno luminosa è meno intuitiva?... Cosmo un consiglio spassionato, meno onanismi mentali e più studio e pratica, cerca di capire perché e quando certe cose risultino preferibili da usare rispetto ad altre. |
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