RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Alta definizione nell'audio: aumenta la qualità o occupa soltanto più memoria?


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Alta definizione nell'audio: aumenta la qualità o occupa soltanto più memoria?





avatarjunior
inviato il 02 Febbraio 2015 ore 20:00

Nelle discussioni in cui si confrontano fotografia analogica e digitale spesso si fa un parallelo con il confronto analogico - digitale nel mondo audio. Il paragone poi spesso si spinge a prendere in considerazione la distinzione tra audio digitale di "qualità CD", caratterizzato dalla frequenza di campionamento 44 Khz e da campioni a 16 bit, e digitale ad alta definizione, caratterizzato da frequenze di campionamento da 96 Khz fino a 192 Mhz, e da campioni a 24 bit; è quasi spontaneo paragonare l'alta definizione del digitale audio con l'alta risoluzione dei sensori (tipo full frame da 36 e ora anche oltre 50 Megapixel).

A mio parere tutti questi paragoni rischiano di essere un po' fuorvianti. Soprattutto, mentre l'alta risoluzione digitale in fotografia, a fronte di alcuni inconvenienti, ha senza dubbio dei vantaggi importanti (secondo me il principale è quello di poter fare a meno del filtro anti aliasing, ma ovviamente ce ne sono anche altri), ci sono buone ragioni per affermare che l'alta definizione in campo audio non serva assolutamente a nulla. Per chi fosse interessato, vi riporto un bell'articolo che spiega le ragioni di questa affermazione: people.xiph.org/~xiphmont/demo/neil-young.html .
Soprattutto, l'articolo ne cita altri, che sintetizzano un test di qualche anno fa, molto accurato, fatto in doppio cieco su circa una sessantina di soggetti, la maggior parte dei quali con orecchie "educate" a valutare le sfumature delle riproduzioni audio. I soggetti dovevano identificare registrazioni ad alta definizione rispetto a registrazioni a qualità CD degli stessi brani, ottenute dagli stessi master. Il risultato, apparentemente controintuitivo, è che anche soggetti esperti hanno la stessa probabilità di "azzeccare" che si ha lanciando una moneta ;-). Forse ci sono buone ragioni se il SACD (Super Audio CD) e il DVD Audio non si sono affermati... e non è un male! Non sempre il marketing riesce a spingere tecnologie inutili (e costose).
Il link all'articolo che sintetizza il test suddetto è questo: www.mixonline.com/news/profiles/emperors-new-sampling-rate/365968

user46920
avatar
inviato il 02 Febbraio 2015 ore 21:13

Alta definizione nell'audio: aumenta la qualità o occupa soltanto più memoria?


entrambe le cose ;-)

avatarjunior
inviato il 02 Febbraio 2015 ore 21:19

Ti assicuro che non sono tecnologie inutili. La differenza é enorme ma solo se hai gli strumenti in grado di riprodurre adeguatamente la musica .
Se ascolti da PC con la audio integrata le differenze non ci sono. Ma in un impianto come si deve, non c'è storia! Io infatti sto raccogliendo al pari di vinili, diversi SACD ma solo perche provvisto di un impianto HiFi di livello molto alto.

avatarjunior
inviato il 02 Febbraio 2015 ore 21:35

Può valere la pena raccogliere i SACD, partono da master spesso (non sempre) migliorati rispetto agli omologhi CD. Ma a parità di master e di sorgente la differenza si sente? E' questo l'oggetto del test.

user15476
avatar
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 0:58

Secondo me la differenza si sente per registrazioni di grandi orchestre, musica classica etc..dove c'è maggiore gamma dinamica.

Sarebbe allora interessante fare lo stesso esperimento con CD vs CD di Mp3 o AAC (ad alti bitrate).

Non sempre il marketing riesce a spingere tecnologie inutili (e costose).


Il periodo di lancio dei Super Audio CD mi sembra corrisponda con l'inizio del fenomeno Napster et similia e della sua crescente popolarità. Credo ci fosse poco da spingere ormai. L'iPod ci mise poco a proliferare, non ostante la sua minor qualità di riproduzione audio, sulla carta, rispetto al CD.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 1:03

dipende dall'uscita: riproduttore, amplificatori, diffusori, cavi di collegamento, se non sono di un livello alto, non c'è differenza.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 8:30

Ciao a Tutti.

CD e DVD sono sulla soglia dell'Obsoleto, anzi SONO Obsoleti.

Parlando di Digitalizzazione...........
Tendenzialmente si parte da un segnale Analogico, ma oggi volendo anche NO, per poi dopo vari passaggi, alla fine, terminare in analogico.

Bene, ma se il Ricevitore Analogico (Orecchio) e il Codificatore (Cervello) NON sono Educati, Tutto l'impegnio si Vanifica.

Visto che, il 99% della Popolazione, NON ha una Educazione (Musicale), e non vorrei esagerare, non conosce nemmeno gli Strumenti Musicali, a cosa serve, se non a Sperimentare qualcosa, che Forse, un giorno, potrà essere Utile per qualche altra Applicazione ???

CD e DVD SONO dei Miglioramenti di una Vecchia Tecnologia del Vinile, niente di eccezzionale, e stata una Semplice (+/-) conversione degli Impianti.

Il Giorno che, riusciranno a Plaggare un Cervello, sempre che riescano a Trovarlo (Il Cervello) e ammesso che possa Ricevere Direttamente un segnale digitale avremmo raggiunto l'Alta Fedeltà in campo Audio, poi bisognerà capire, se quel che percepisce (il Cervello) venga Compreso (Capito)

Ciao,
Virginio
IZ2WUO




avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 10:18

dipende dall'uscita


esatto, dipende dal sistema che si usa per fruire del contenuto

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 10:37

Oltre a considerare che tecnologia come Superaudio-CD e DVD-audio permettono audio multicanale, che il CD non consente.
E appoggio chi dice che con impianto adeguato e su certe registrazioni la differenza si sente eccome, e stessa cosa per registrazioni da Master ad alta definizioni.
Solo per fare un esempio, della Cantante ADELE ho sia il cd live alla Royal Albert Hall che il BluRay, quindi diciamo tecnologie diverse che permettono di confrontare qualità diverse: credetemi, la qualità della traccia Audio del BluRay è spaventosa, e anniluce migliore di quella del buon CD

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 11:36

"dipende dall'uscita: riproduttore, amplificatori, diffusori, cavi di collegamento, se non sono di un livello alto, non c'è differenza."

Qualora anche tutti questi elementi fossero di livello eccellente resterebbe ancora da considerare un elemento fondamentale: l'ambiente (e il posizionamento dei diffusori in esso).

E pure le orecchie di chi ascolta contano qualcosa: www.goldenears.philips.com/en/introduction.html

PS: il parallelo fotografia/hi-fi è calzante da almeno un punto di vista, anche in ambito hi-fi (come in quello fotografico mi par di capire) è abbastanza diffuso un qual certo feticismo filo-tecnologico (o pseudo-tecnologico?)...
MrGreen MrGreen MrGreen

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 11:42

Ho la sensazione che nessuno fra chi è intervenuto abbia letto gli articoli che ho linkato, in particolare il secondo, che descrive l'esperimento effettuato. Approfittando dell'influenza che mi blocca a casa a cazzeggiare, provo a riassumerne gli aspetti essenziali nelle righe che seguono.

Lo studio è stato pubblicato nel settembre 2007 sul giornale dell'Audio Engineering Society, con il titolo "Audibility of a CD-Standard A/D/A Loop Inserted Into High-Resolution Audio Playback".
Caratteristiche dell'esperimento:
- campione di circa 60 soggetti, quasi tutti edotti sull'ascolto di musica registrata (professionisti della registrazione, audiofili amatori, studenti di un corso di registrazione ben considerato. Prima dell'esperimento i soggetti si sono sottoposti a un test che misurasse la loro capacità di udire suoni di frequenza superiore ai 15 kHz
- comparazione in doppio cieco: da un lato il segnale esce direttamente da un lettore ad alta definizione (SACD o DVD Audio); dall'altro lo stesso segnale in uscita viene passato dai convertitori analogico - digitale e digitale - analogico di un registratore CD, e quindi ripassato alla stessa catena. I livelli di uscita sono equiparati, ad un livello di precisione di 0,1 dB (aggiustamento fatto sulla catena "a qualità CD", in modo da non degradare il segnale ad alta definizione; lo switching del segnale veniva effettuato in modo automatico e casuale, a comando dei soggetti del campione, senza che né il campione né gli sperimentatori sapessero quale catena stava suonando (doppio cieco) e, inoltre, sempre casualmente, a volte lo switch non veniva effettuato (comparazione A/B/X), per cui il soggetto non poteva essere sicuro che la catena fosse effettivamente cambiata;
- impianti (4) di altissimo livello, posizionati in stanze attrezzate per l'ascolto di musica; 554 prove di ascolto nel giro di circa un anno.
I risultati:
- la catena è stata complessivamente correttamente identificata nel 49,82 % dei test
- la media di identificazioni corrette dei professionisti e audiofili è stata leggermente superiore: 52,7%
- le persone con un udito limitato sotto i 15 kHz hanno avuto una media peggiore, 45,3%
- dulcis in fundo, nessun singolo soggetto del campione è stato in grado di ottenere una percentuale positiva di risposte corrette significativa, in nessuna condizione.
L'articolo con cui si è dato conto dei risultati dell'esperimento ha passato la stretta selezione dei redattori del giornale senza critiche di sorta.

Non ho intenzioni provocatorie e mi dispiace se qualcuno (magari possessore di qualcuna di queste apparecchiature) può risentirsi per quanto riportato negli articoli. Però concedetemi che per negare le conclusioni di un esperimento condotto con questi criteri non basta citare l'ascolto personale di due registrazioni dello stesso brano o performance, ottenute presumibilmente da processi di masterizzazione diversi.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 13:01

Beh io ti posso solo dire che le differenze col mio misero impianto da 1500-2000 Euro tra una traccia audio di un Superaudio CD e di CD audio, lo stesso disco, le differenze si sentono, ancora di più come ho scritto tra la traccia audio di un Bluray e quella di un CD.
Che poi l'audio di un cd sia già estremamente valido e adatto al 98 % degli ascolti, credo sia cosa innegabile, visto che tanto la gente oggi pensa sia qualità e si senta bene la musica fatta sintetizzando col PC...

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 13:17

ottenute presumibilmente da processi di masterizzazione diversi.


Il Processo di Masterizzazione, NON ha nessuna Rilevanza sulla Qualità della Registrazione.

Prendi UNA qualsiai Digitalizzazione Audio, quella che Preferisci, Posso Tranquillamente inserirtela in un CD, DVD, BluRay, DAT, U-matic, Betacam, o se preferisci in una Chiavetta USB, quindi poi, avrai la Stessa identica qualità audio per tutti questi supporti che ti ho elencato.

La Qualità, ovviamente, NON dipende dal Supporto che, si limita Esclusivamente a Contenere la Campionatura.

Come Sapete, per esempio in DVD9 è fatto da 2 DVD5 incollati insieme.

Per tornare quindi alla domanda:

SI, Aumentando la Campionatura, quindi la Qualità, in termini di Accuratezza di Informazioni contenute;
Inevitabilmente Aumenterà lo spazio, o se preferisci, SUPPORTO, dove lo andrai ad Allocare.

Resta comunque il fatto che, se la sorgente fa Cag..re, e non in termini di contenuto Artistico, puoi campionarlo alla frequenza che preferisci, questo NON ne migliorerà la Qualità, ma solamente l'Accuratezza.

Ciao,
Virginio
IZ2WUO

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 13:46

Scavir, forse ho usato il termine masterizzazione in un modo che può creare confusione. Non intendo il riversamento su CD, SACD, DVD Audio ecc., ma la creazione del master (il processo che in inglese si dice mastering) da cui vengono ottenuti i file audio: volendo fare (di nuovo!) un parallelo con la fotografia digitale, è analogo alla postproduzione, ed ha chiaramente un impatto sulla qualità finale.

Quanto al fatto che il campionamento influisce sull'accuratezza della riproduzione, ti devo correggere. Questa affermazione deriva da una diffusa incomprensione del meccanismo del campionamento audio: finché ci si mantiene al di sotto della frequenza di Nyquist, ovvero alla metà della frequenza di campionamento, la riproduzione del segnale campionato è teoricamente perfetta, ed è indipendente dalla frequenza di campionamento. In altri termini, le onde sonore riprodotte non hanno più o meno scalini a seconda della frequenza, ma sono sempre "lisce". Una frequenza di campionamento superiore permette unicamente la riproduzione di segnali di frequenza proporzionalmente superiore, che nel caso dell'audio si pongono abbondantemente al di sopra del limite dell'udibile (e, se l'impianto non riesce a riprodurle e genera distorsioni, possono addirittura avere controindicazioni).

Al contrario, l'impiego di un numero maggior di bit permette una maggiore precisione, che si riflette in un rumore di quantizzazione inferiore e una gamma dinamica teorica superiore. Il fatto è che già la gamma dinamica teorica dei CD è ampiamente superiore ai limiti riproducibili anche da impianti di altissimo livello.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2015 ore 14:24

Per quel che riguarda le "maggiori informazioni" che una registrazione ad alta definizione può avere e che anche tecnici del suono allenati non sono in grado di percepire, bisogna considerare che esistono comunque "cose" chiamate frequenze armoniche, che anche se il nostro orecchio non percepisce direttamente, contribuiscono alla ricchezza del suono, prima e dopo i 20-20000Hz.
Per questo molti audiofili stanno tornando al vinile o molti autori stanno nuovamente registrando in vinile, poiché (se non ricordo male) comunque sia la "catena" mastering del cd Audio in ogni fase taglia qualsiasi frequenza al di fuori dei 20-20000 Hz della sua specifica, mentre apparecchiature "analogiche" di registrazione non sono per forza soggette a queste caratteristiche.
Ne conseguiva che, alcune registrazioni erano più armoniose su LP che su CD, poiché avevano sonorità in frequenze che il CD per sua specifica eliminava.
Questo mi è stato riferito da un tecnico del suono appassionato di registrazioni di percussioni, che si era scontrato con questo fenomeno per le batterie, soprattutto piatti e cembali

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me