RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutJoin JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

un viaggio fotografico in solitaria sulle strade del cile ed un tuffo nell'amazzonia boliviana


  1. Forum
  2. »
  3. Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi
  4. » un viaggio fotografico in solitaria sulle strade del cile ed un tuffo nell'amazzonia boliviana





avatarsupporter
sent on 22 Luglio 2014 (6:44)

DESERTI, SALAR, GEYSER ED IL FASCINO DELL'AMAZZONIA RACCONTATO NEI LIMITI DEL POSSIBILE MENTRE STO VIAGGIANDO.

Dal 19 Luglio al 26 Agosto 2014

Premessa.
Quasi sempre, nei miei viaggi lunghi e meno lunghi, ho tenuto un diario che immancabilmente va ad arricchire la collezione di racconti che forse incuriosiranno miei parenti futuri. In poche parole restano a prendere polvere. Questa volta ho deciso di cercare di coinvolgere emotivamente un po' più di persone ed il sito di Juza mi è sembrato il più adatto.
Non è facile ed i rischi sono tanti tra cui metto anche quelli di un possibile fallimento del viaggio per incidenti, rapine o malori (spiego dopo) o altro (rischi che ci sarebbero lo stesso, ma vuoi mettere la figuraccia live)?, e poi non è detto che riesca ad interessare. In più ci mettiamo il tempo a disposizione per scrivere?
L'avanzamento dello scritto sarà costante e seguirà giornalmente il viaggio, come ho sempre fatto, ma la frequenza dell'immissione in rete dipenderà da vari fattori, come certamente si può capire.
Ok. Stop.
Passo alle informazioni.

Corredo fotografico (Nikon + 1 Sigma):
d7000 + d700
24-70 f2.8 + Sigma 8-16 + 200-400 f4
Ho rinunciato al macro 85 APSC (una lente di grande nitidezza) ed al 70-200 f4 ottimo per ritratti non particolarmente invasivi, ma in bolivia che sarebbe interessante da questo punto di vista, non amano affatto farsi fotografare ed è bene rispettare la loro volontà. E poi se non rinunciavo a qualcosa mi ci volevano i portatori.
Treppiede HorusBennu Traveler A8 + testa, per me ottimo per i panorami, molto leggero per il viaggio, mi da anche un monopiede per il 200-400 e non l'ho ancora provato nell'appostamento sempre con il 200-400 dove potrebbe essere poco stabile, vedremo. Io ho cambiato il Manfrotto 055XPROB + 498RC4 eccezionale ma in viaggio te lo scordi. Il treppiede sta nella valigia in stiva, speriamo bene?.

Potete capire che già sarà un problema il bagaglio a mano nei vari voli.
Dopo mille prove ho scelto il barilotto zainetto del 200-400 in cui sono entrati anche (togliendo parte dell'imbottitura) netbook, un cambio, alimenti, borsa di emergenza, medicine da viaggio, spazio all'occorrenza per il marsupio, e qualcosina d'altro di piccolo. Poi un monospalla eccezionale trovato casualmente da Auchan e della loro marca di prodotti (di marche fotografiche ne ho visti 2000 tutti peggiori), piccolissimo in cui vanno le due macchine con obiettivo montato e tutto il contorno di caricatori, mouse, seconde batterie, ricevitore gps blutooth, smartphone, attrezzatura per caricare in macchina dalla presa accendino praticamente tutto (anche il netbook), ed altre piccole cosette utili. In un attimo si sposta dalle spalle sul davanti e si è pronti a scattare e velocemente riporre e chiudere, provare per credere.
In stiva, perché non ci andava proprio e pesa un accidenti, un caricatore da 12000 mA per le situazioni, che dovrebbero esserci, di difficoltà a caricare.
Scelte forse anche criticabili, ma non discuterò di questo che dopo il viaggio?
In breve:
volo da Roma a Santiago (via Madrid ? Buenos Aires) AirEuropa + SkyAirline a 950 euro circa. Pessima scelta ma preso tardi ed i voli migliori erano già alle stelle.
Auto piccola dall'arrivo all'8 Agosto e vedremo come andrà sugli sterrati.
Volo Lan per La Paz l'8 Agosto e ritorno il 22 per il lungo percorso a ritroso.
Devo prendere il volo per Rurrenabaque e poi forse uno per Trinidad sempre Amazzonia, ma dipende da quello che riesco a fare con i contatti stabiliti. Si vedrà.
Al momento l'idea è Riserva Madidi sia la selva che la pampa e per finire tenterò di arrivare alla poco accessibile Riserva Barba Azul in cui provare a fotografare l'omonimo in via d'estinzione. La riserva è fuori dagli itinerari turistici consueti ed è nata proprio per preservare il Barba Azul. Ma non sarà semplice anche per via dei costi proibitivi negli spostamenti.
Cercherò di condire i testi con foto di qualche interesse. Il netbook mi servirà proprio a fare qualche piccola elaborazione sui raw per postarle. Lo schermo non è granchè ed i colori sono sballati (non sono riuscito a settarli come si deve nemmeno con la sonda ottica perché non mi accetta i file che questa produce) e la velocità con soli 2 Gb di Ram è quella che è, ma ci provo lo stesso?

Giorno 1 - 19 Luglio
Partenza con prima tensione (a parte quella di mollare la moglie per più di un mese) dovuta a tre tentativi rigettati di acquisto con la carta di credito che mi hanno fatto temere di partire con carta bloccata e prima conseguenza il non poter prendere la macchina. Tutto risolto, almeno credo?
La compagnia Air Europa (prima volta che ci volo) è una sorpresa positiva. Low cost intercontinentale ma ho volato molto ma molto peggio andando in Patagonia Argentina con Alitalia e in Venezuela e Perù con Iberia ma quest'ultimi molti anni fa, per citare due concorrenti diretti. Su internet ci sono molti casi di bagagli non arrivati, vedremo? Sto ancora volando, quindi aggiornerò l'opinione se servirà.

Visto che ho un po' di tempo nel lungo volo, due parole in più. Il 200-400 l'ho preso da pochissimo e con i preparativi ho avuto quasi nessuna occasione di fare pratica. Pessima cosa, ma spero di prenderci la mano velocemente. Oltretutto, la prima parte del viaggio che si svolgerà prevalentemente sugli altipiani andini cileni e boliviani ( Deserto di Atacama, Salar de Uyuni, Gyser di El Tatio, Parco Las Vigugnas, ecc.ecc.) sarà dedicata ai paesaggi ed occasionalmente lo userò facendo pratica aspettando l'Amazzonia.
Uccelli ci sarebbero anche, ma non è la stagione adatta e quindi vedremo. Piccola speranza beccare i rari condor (intravisti in perù) ma so che non è semplice e soprattutto non è semplice averli a tiro a distanza decente.
Incombe su tutto ciò il grosso problema della quota. Mi troverò spesso tra i 3000 ed i 4000 metri e non essendo più tanto giovane anzi sono un bel po' avanti con gli anni e soffrendo leggermente di ipertensione potrei soffrirne al punto da dover ridiscendere ed abbandonare il campo. Cercherò di fare un acclimatamento graduale, ma il rischio resta.
Passando all'Amazzonia Boliviana ho abbastanza timore, vista la crescente micro criminalità con obiettivo i turisti, di furti dell'attrezzatura con conseguente fine dell'avventura almeno di quella fotografica. Sto cercando di evitare i grossi centri come La Paz (ma almeno 24 ore ci devo stare) e prenotare prima escursioni a Lodge gestiti dalle comunità locali con annessi spostamenti. Lo stesso per la Riserva Barba Azul per la quale ho contattato l'ONG che ha un centro nella riserva che poi è l'unico posto in cui soggiornare.
Qui il problema grosso sarà il trasporto, più per il prezzo che per altro.


Giorni 2e3 - 20e21 Luglio

Confermo AirEuropa come compagnia da tener presente, mi sono trovato benissimo su aereo, puntualità, cortesia, servizi e comodità delle poltrone. Non vale lo stesso per SkyAirline per la tratta Buenos Aires ? Santiago. E' un vero low cost anche se il volo era comunque internazionale. Buon pasto anche se il volo era solo di 2 ore, ma i sedili erano per Lillipuziani sia in larghezza che in distanza fra le varie file. Scomodissimo.
Un paio di considerazioni: quando si viaggia per grandi aeroporti, se non ci fosse la stanchezza, si potrebbe pensare che non si è mai partiti, tanto sono uguali tra loro? più o meno belli, grandi, curati, arredati ma alla fine aeroporti con una loro anima sono solo i piccoli e piccolissimi che a volte possono essere anche internazionali. Ad esempio quelli di Palenque (Messico) e Tikal (Guatemala) che sono internazionali credo solo per il collegamento spettacolare (un'ora di volo se non ricordo male e tutto sulla giungla) che esiste fra loro.
Altra considerazione è che gli aeroporti sono uno dei posti principali dove si stanno sperimentando ormai da molto percorsi obbligati in cui gli utenti, noi che ormai non abbiamo più importanza alcuna se non quando consumiamo, devono per forza passare per arrivare al gate attraverso i centri commerciali. In qualche caso la cosa è realizzata addirittura sbarrando i percorsi normali che originariamente erano stati previsti. E' un po' come all'Autogrill dove non puoi uscire se non fai tutto il giro ma con la non irrilevante differenza che all'autogrill hai scelto di entrare. Esistono movimenti internazionali di architetti e tecnici che si oppongono a questi chiamiamoli "progressi umani" ed una delle azioni è l'organizzazione di mostre di percorsi esistenti che adottano questi principi proprio per denunciarli e farli conoscere. Ne ho incontarti due, uno a Madrid ed uno a Buenos Aires. Ho provato a vedere se c'era modo di evitarli, ma avevano sbarrato i percorsi normali. Ne ho parlato perché so che in Italia è un argomento pochissimo affrontato e nessuno ne sa nulla.
Bagaglio tutto ok. Auto ritirata, sembrano professionali. Una piccola city car a 23 euro/giorno con chilerentacar, commento alla fine. L'auto la terrò fino all'8 Agosto quando volerò in Bolivia. Per quello che so, anche le sterrate sono fattibili con auto normale (in Italia ormai ci vuole il Pick-up in città vista la condizione delle strade) tranne qualcosa in cui dovrà abbinarmi a tour. Non ho voluto rinunciare all'auto dato che è comunque il modo migliore perché ti permette di essere autonomo rispetto ai flussi ed orari turistici e poi adoro guidare viaggiando per migliaia di chilometri. La sensazione di libertà che si ha non esito a definirla eccitante. Ho guidato moltissimo nei miei viaggi con migliaia di km. anche su sterrato dall'Alaska, ai Territori del Nord in Canada, all'Australia agli Stati Uniti, un po' meno in Patagonia dove non avevo molto tempo. Qui in Cile la previsione di 6-7000 km. , vedremo?
Santiago: non sono qui per visitare città, cosa che peraltro normalmente non mi interessa, ma devo passarci?
Tre notti per poter eventualmente far fronte a problemi con i bagagli e poi mi rifornisco di viveri, ho preso una tanica per avere benzina supplementare, tanta acqua.
Il centro è affascinante e decadente con bei palazzi in rovina accanto a più moderni casermoni.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1331884

Girare è piacevole. Ottime empanads. Il tempo purtroppo non consente di vedere la cosa più spettacolare che è il contorno di vette innevate. Domani dovrebbe piovere ma dopodomani quando parto da qui dovrebbbe esserci il sole. Volevo fare qualche foto all'alba o tramonto ma è impossibile. Non mi dilungo oltre. Come info viaggio 3 notti Sahara Inn (su booking) a 58 euro (tutte e tre) camera singola con bagno. Varie pecche ma ci si può stare.

*********************************************************************************

Giorno 4 - 23 Luglio
Ancora Santiago.
Museo de la solidariedad. Intesa di artisti mondiali quali Picasso, Mirò, ecc. verso il Cile e Salvador Allende
Museo de la memoria y de los Derechos Humanos. Anche qui per mantenere la memoria del colpo di stato e della dittatura.
Passando da Santiago è quasi un dovere morale visitarli. Il primo contiene opere d'arte donate, come dicevo, da grandi artisti. Di eclatante non c'è nulla (ad esempio di Picasso c'è solo un piatto di ceramica) ma qualche opera merita la visita.
Il secondo invece è un classico museo moderno di ottimo livello a partire dalla struttura. Tutto incentrato sulla documentazione cartacea, video e sonora a partire dal Golpe e dall'assassinio di Salvador Allende fino alla Repubblica. Ricchissima al punto da perdersi se non ci fosse un'audioguida ottima. Non è questa la sede per discorsi politici ma mi è balzata all'occhio l'assenza totale dei fatti successivi alla Repubblica con Pinochet ancora potente e non perseguitato. L'atteggiamento di molti, nel dopo dittatura è stato quello di voler solo dimenticare. Ma come dicevo, lasciamo stare.
La commozione di molti era evidente. L'istallazione più d'impatto è una parete che abbraccia due dei tre piani della strutura interamante coperta da qualche migliaia di foto di persone di cui è stato ricostruito documentariamente il destino dalla cattura alla detenzione e tortura alla morte...
La si osserva da una camera in vetro in cui, da un accesso telematico è possibile leggere di ognuno la storia.
La foto seguente, scattata dopo un appostamento di 30 minuti al freddo di un angolo di strada aspettando l'occasione giusta che non si è presentata, la considero come un mio personale pensiero alle decine di migliaia di desaparecidos cileni.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1331915

Continua la preparazione: trovata, non senza difficoltà, bomboletta mignon di ossigeno che potrebbe essere utile in quota. Io ce la sto mettendo tutta, ma potrebbe essere tutto inutile?
Domani parte il vero viaggio ed al momento è tutto una incognita: qualità delle strade asfaltate e non, quantità di pompe di benzina nei luoghi desertici ed isolati, segnale telefonico, prezzi e disponibilità alberghi, temperature, ecc..

Due parole finali su Santiago. Moderna, affascinante e decadente in alcuni quartieri come il Centro, molto elegante in altri. Sicura. Il 95% delle strade è a senso unico e con cartelli ad ogni angolo con nome e verso di percorrenza (quasi assenti per questo motivo i cartelli di divieto dim accesso) che permettono di muoversi in auto con estrema facilità. Metro, ma non l'ho usata. Vanno bene 2 giorni.

********************************************************************************

Giorno 5 - 23 Luglio

Inizia il vero viaggio: verso il Nord. Dopo mezz'ora, su una autopista ancora a Santiago, un incidente mi fa stare in coda per un'ora e mezza. Se non ci fosse qualche scritta sui tir in spagnolo, sembrerebbe di stare sul raccordo anulare. Sorvoliamo.
Strade ottime, autogrill buoni e con prezzi da grande supermercato e per un italiano è una vera stranezza visto che da noi ti rapinano. Via via che ci si allontana da Santiago diminuiscono. Alcuni distavano anche più di 100 Km. e siamo ancora nella parte popolata, ho fatto bene a prendere la tanica.
All'improvviso il pacifico (non proprio visto che ho un ottimo gps - due parole dopo). La costa è spettacolare e sinceramente non me lo aspettavo a tal punto, grandi larghe spiagge bianche si aprono tra enormi costoni di roccia, la spuma bianca delle onde che si rifrangono si allunga per decine e decine di metri creando da lontano l'effetto di una seconda grande e mobile striscia prima del blu: l'oceano. Chi l'ha già visto sa di che parlo. Impossibile resistere, all'aria i piani, comincio ad uscire dalla panamericana. Sulle spiagge spettacolari un'altra sorpresa: tanti uccelli, grandi, piccoli, sulla riva, sulla sabbia, in cielo una quantità non indifferente di rapaci, il tutto nel frastuono assordante dell'infrangersi delle onde. E' lo scopo primario del mio viaggio e non avrei immaginato di cominciare a scattare a raffica così presto?
(Solo un inciso prima di proseguire nel racconto: non essendo un ornitologo ed anzi essendo ancora parecchio carente nel riconoscimento peraltro non semplice a volte dei volatili, ne parlerò sempre in generale e non farò mai identificazioni anche se pensassi di essere certo. Le identificazioni per me fanno sempre parte del post viaggio con consultazione di testi e di esperti anche di questo sito)
Tra le varie catture di oggi mi piace mostrarvi questa di uno dei più piccoli che saltellava tra le dune in cerca di cibo.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1299224

Finalmente dopo circa 500 km. arrivo a La serena, città di mare grande e turistica ed infatti ce ne sono parecchi. Cercando un posto per dormire mi imbatto in un motel a ore, non scherzo, io mi stavo mettendo a ridere ma la signora era molto seria e vantava la tranquillità del posto. All'ingresso un grande cuore rosso disegnato sul muro. Costava anche caro 12000 pesos per 2 ore cioè circa 16 euro? sorvoliamo. Le strutture sono o piene o care. Alla fine, volendo stare comodo, spendo qualcosa in più del preventivato. Cabanas Hostal del Mar 32000 pesos, scontati a 30000. La stanza è da tre quindi io spendo un po' ma in tre è regalata. Acqua calda e riscaldamento. La donna alla reception prova il secondo tentativo di t*fa che subisco in questi pochi giorni. Dovete sapere che in tutto il Cile, se non siete Cileni e pagate in dollari vi abbonano l'iva del 19%. Dopo breve e poco efficace contrattazione devo pagare 50 dollari. Ne tiro fuori 100 e subito mi dice che non ha il resto in dollari, allora poso i 100 sul bancone e comincio a prendere i tagli piccoli e porli anch'essi sul bancone. La tipa, con molta disinvoltura conta 20, 40 e prende anche i 100 così come per caso. Glielo faccio notare e non sa che dire, nemmeno si scusa? A Santiago invece un posteggiatore (ce ne sono a centinaia dovunque e sostituiscono praticamente i nostri emettitori di ticket automatici) mi aveva triplicato il costo del parcheggio che era scritto ben in evidenza sui cartelli. Normale amministrazione, questi sono dilettanti, i professionisti nella mia esperienza sono i messicani.
Nella cabana decido, sentendo lo strombazzare fortunatamente lontano delle auto, di non uscire affatto. Della Serena anche se data per carina mi importa poco. Domattina se riesco ad uscire presto faccio un giro ma non è detto.

Note a margine ma non troppo.
Strada. Panamericana ottima, caselli pedaggio parecchi, nessun biglietto, paghi il tratto percorso ed esci dove vuoi, comodo ma i pedaggi sono un bel costo. Non dico come da noi ma ci siamo quasi, quindi occorre tenerne conto nel preventivare le spese. Appena si esce, tranne alcune arterie di collegamento principali, è immediatamente sterrato? mi piace.
Auto. CityCar Chevrolet Spark 800cc 3 cilindri a 23 euro/giorno, poco consumo, agile, sale benissimo ma io sono solo e quindi non è appesantita, abbastanza alta da terra. Già provata su sterrato molto dissestato, si comporta bene. Doveri andarci quasi ovunque.
Mangiare. Forse qualcuno ha notato che non ne parlo. Mi sto alimentando non mangiando, in questo tipo di viaggio mi interessa pochissimo. Scriverò qualcosa solo se degna di nota, ad esempio: in una valle almeno una quarantina di persone erano disseminate sulla panamericana, attiravano l'attenzione da lontano sventolando dei bastoni con attaccati dei fili bianchi luccicanti, vendevano vari prodotti dolci di zona. Buona empanadas dolce alla marmellata credo di fichi. Dovevo fermarmi ero troppo curioso?

Approfitto per scusarmi di eventuali ripetizioni, ma non è semplice ricordare tutto ciò che ho scritto.

**********************************************************************************

Giorno 6 - 24 Luglio

Per la prima volta parlo di dove scrivo, ne vale la pena. Cabana Refugio Humbolt sei posti sala da pranzo e cucina con grandi vetrate sull'oceano, una moltitudine di uccelli che roteano giocando con il forte vento ed il costante rombo dell'oceano. Il sole piano piano mi ha abbandonato lasciando alle sue spalle una miriade di colori che adesso stanno confluendo nell'oscurità. Tanto per tornare alla realtà non c'è riscaldamento e la struttura non è un bungalow polinesiano? ma andiamo con ordine.
Alle 7 di stamane esco per un giretto senza traffico. Sulla spiaggia a quell'ora è ora di colazione per centinaia di volatili. Da quelli che cercano resti di umane merende a quelli che sfrecciano a 10 cm dalle onde a quelli che galleggiano tra la spuma ed all'arrivo di ogni onda si immergono un attimo prima di essere travolti. Le due ore successive all'aurora fino al sorgere del sole sono forse le più belle e ricche dell'intera giornata ed il pensare che la vita che normalmente conduciamo non ci permette di goderne quasi mai dovrebbe far riflettere. Al lento alzarsi del sole pian piano questa ricchezza e frenesia si disperde e si assopisce e si iniziano a vedere i primi predatori diurni...
Anche qualche sparuto umano partecipa, chi correndo, chi cercando tra la sabbia tesori nascosti, chi fotografando monotematicamente volatili. Un sussulto quando improvvisamente ho visto passare i B52 dell'avifauna a velocità folle sfiorando la cima delle onde, con il piglio di chi sa di non avere rivali.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1316112

Al rifornimento ho fatto riempire anche la tanica da 20 litri ed un bidoncino da 6 che conteneva acqua, qui ma anche da altre parti in giro per il mondo la vendono anche in questi capienti bidoncini.
Partito da La serena destinazione la vicina Punta de Choros dove partono escursioni verso le isole della riserva del Pinguino di Humbolt. Prima di arrivarci ho provato una strada sulla costa ad anello che passava per un villaggio di pescatori (Chungungo). Non mi ripeterò sulla bellezza della costa e la ricchezza di soggetti fotografici, ma il percorso sulla panamericana si snoda in mezzo alla pampa che si estende tra immensa tra colline che la strada supera con dei sali scendi. Quando si arriva in cima, ogni volta il panorama si riapre sconfinato, e queste estensioni sono impossibili da vedere da noi. Per farvi sorridere un po', mentre si susseguivano questi panorami mi riecheggiava in mente una pubblicità, potenza della pubblicità, che chi ha qualche annetto alle spalle come me ricorderà e che più o meno iniziava così: "Laggiù nella Pampa sconfinata, dove le pistole dettavano legge?.", beh, adesso la legge la dettano i cantieristi che bloccano il traffico in modo alternato per chilometri e chilometri di lavori.
La macchina si comporta benissimo, lo sterrato (ne avrò fatto un centinaio di Km.) era di vario tipo anche dissestato, ma quasi sempre migliore della statale asfaltata che passa vicino casa mia, non so se mi spiego. Sullo sterrato, ovviamente in rettilineo, c'erano cartelli di limite ad 80 orari e si poteva andare a 90-100. Tratti di forti pendenze fatti benissimo superando enormi pickup? una vera goduria per chi ama la guida come me.
Nel godimento mi arriva un pungente odore di benzina. Il bidoncino dell'acqua non è adatto alla benzina, ricordatevelo? Sfiorato il disastro. Al momento di mettere poi la benzina nel serbatoio e sigillare il contenitore per disfarmene prima possibile, scopro quello che già sapevo ma non avevo pensato, c'è una porticina metallica che occorre spostare per immettere la benzina. Risolto infilando dentro la chiave per i bulloni delle ruote, comunque un casino.
Tutto ciò si svolge accanto all'ingresso di una miniera abbandonata che sembra un hangar di uno spazioporto, sto a 600 metri quasi in vetta ad uno dei monti che si alzano immediatamente dopo la costa, il panorama è mozzafiato, abbraccia le Ande innevate, la vicina precordigliera e la pampa si estende immensa fra me e queste... la panamericana è una sottilissima striscia chiara con vari puntini che si spostano, ne vedo un buon numero di km...
A Punta de Choros notizie pessime, vento e mare troppo mosso, ed era evidente credeteci, per almeno due giorni, prima possibilità di salpare per le isole sabato ma non è nemmeno certo ovviamente. Peccato, mi dicono che c'è al momento anche una balena con figlio, anche se le ho viste altre volte è sempre uno spettacolo incredibile. Se ho tempo ripasserò quando torno a Santiago.
Sono le due passate, la costa è rocciosa e sabbiosa al tempo stesso, arrivando ampie zone erano di deserto, non scherzo, proprio come il Sahara e non davanti al mare ma ad una certa distanza all'interno. Decido che se trovo da dormire qui, posso fare altre foto marine e prepararmi per una lunga giornata di spostamento domani. Il tempo vola. Giracchio e vedo queste cabanas. Contratto un po' e pago meno che a La Serena ma sempre sono tante essendo da solo, 40 euro, ma non riesco a rinunciare. E' uno di quei posti in cui ho sempre sognato di fermarmi un paio di mesi, davanti all'oceano, a scrivere, leggere, e passeggiare e null'altro. Da tenere presente in futuro, ovviamente d'inverno. Vedere la doccia esterna sul fianco della casa fa venire i brividi. Stanotte provo a vedere i famosi cieli Cileni. Qui intorno pullula di osservatori astronomici. Non credo di provare a fare foto.

Note a margine e consigli sull'attrezzatura di viaggio.
Sto viaggiando senza cartine ma con una app assolutamente eccezionale che vi consiglio: Mapswithme con cartine offline di tutto il mondo. Ho anche comprato la versione completa 3.99 o 4.99 non ricordo per poter memorizzare punti specifici. Per un viaggiatore è il massimo. Migliore di Google, ho fatto i confronti. Ovviamente si interfaccia con i satelliti e va anche se non siete connessi. Ovviamente un ricevitore Gps per aiutare quello dello smartphone è d'obbligo, con 35 euro, credo, ho preso su Amazon il piccolo, ricaricabile, precisissimo e veloce Holux.
Altra App testata oggi che mi servirà di sicuro è Altimeter, gratuita, semplice e funzionale. Mi dice quello che mi serve cioè la quota di dove sono sempre usando satelliti. Include la possibilità di settarla ed io l'ho fatto al livello del mare. Sembra precisa e comunque lo sbaglio di 10-20 metri a me non cambierebbe nulla.
I caricatori Patoma sono meglio degli originali Nikon ma anche Canon, più leggeri e ricaricabili in vario modo e questo su consiglio del padrone di casa Juza.
Nei vari forum e discussioni non si parla mai di due cose che io mi porto sempre, che mi hanno salvato in vari casi, e che mai sono citati. Il meno importante è del nastro adesivo anche quello da pittore di carta va bene, ma quello da imballaggio è meglio e può essere utile nelle situazioni più disparate.
Secondo e molto più importante, una minuscola confezione di Attack da 5mg. Nessun problema di spazio e lo considero assolutamente fondamentale. In viaggio mi sono ed ho, ai compagni di viaggio, aggiustato scarpe, borse, zaini, attrezzi e tubature, non scherzo.



Da qui in poi vedere nei post a partire dall'aggiornamento 4, altrimenti diventa troppo lungo.
Buona Lettura.

avatarjunior
sent on 22 Luglio 2014 (10:35)

Ciao Tomvas,
attendiamo, con interesse, le prossime puntate.
Buona fortuna e buone foto.
Emanuele

avatarsupporter
sent on 23 Luglio 2014 (4:58)

Aggiornamento n°1

Sempre nel primo post.
Ciao.

avatarjunior
sent on 23 Luglio 2014 (20:27)

Bella mossa quella di fare un diario su juza! Ti seguo con interesse. Fai belle foto, ma nei tuoi viaggi cerca sempre di essere prudente. I viaggi in quota vanno fatti con moderazione.
A presto, Andrea

avatarsupporter
sent on 24 Luglio 2014 (5:47)

Aggiornamento n°2

Sempre nel primo post.
Ciao.

avatarsenior
sent on 24 Luglio 2014 (6:39)

Seguo... ;)

avatarsenior
sent on 24 Luglio 2014 (8:52)

Ola Tomvas..... Buena suerte. Che il grande spirito ti illumini. Ciao Sergio vonScatt mazzoleri

avatarjunior
sent on 24 Luglio 2014 (9:29)

Ciao grande viaggiatore, leggendo i tuoi racconti mi sembra di essere con te, in spirito lo sono sempre, tienici aggiornati e a presto di persona...noi vacanza più normale, gruppo oratorio a senigallia, gli animali c'è li siamo portati da casa...a presto

avatarjunior
sent on 24 Luglio 2014 (9:29)

Ciao grande viaggiatore, leggendo i tuoi racconti mi sembra di essere con te, in spirito lo sono sempre, tienici aggiornati e a presto di persona...noi vacanza più normale, gruppo oratorio a senigallia, gli animali c'è li siamo portati da casa...a presto

avatarjunior
sent on 24 Luglio 2014 (9:54)

Ehi Tomvas, caspita che viaggio! Mi sono iscritto solo ieri al forum, ma ti stimo già tantissimoSorriso
Aspetto i tuoi aggiornamenti, buon viaggio!

avatarsupporter
sent on 25 Luglio 2014 (3:44)

Da adesso metterò i nuovi testi anche nell'avviso di aggiornamento perchè più comodo per chi seguirà tutte le puntate.
Aggiungo che per adesso sto inserendo una foto al giorno, ma non è detto riesca a farlo sempre. Buona lettura.
Ancora una cosa, non so perchè ma i tre puntini di sospensione vengono presi come punto interrogativo, beh non ce la faccio a cambiarli uno per uno, cercherò di non usarli ma sappiatelo, dato che qualche punto interrogativo non ha senso nel contesto.

Aggiornamento 3

Giorno 6 - 24 Luglio

Per la prima volta parlo di dove scrivo, ne vale la pena. Cabana Refugio Humbolt sei posti sala da pranzo e cucina con grandi vetrate sull'oceano, una moltitudine di uccelli che roteano giocando con il forte vento ed il costante rombo dell'oceano. Il sole piano piano mi ha abbandonato lasciando alle sue spalle una miriade di colori che adesso stanno confluendo nell'oscurità. Tanto per tornare alla realtà non c'è riscaldamento e la struttura non è un bungalow polinesiano? ma andiamo con ordine.
Alle 7 di stamane esco per un giretto senza traffico. Sulla spiaggia a quell'ora è ora di colazione per centinaia di volatili. Da quelli che cercano resti di umane merende a quelli che sfrecciano a 10 cm dalle onde a quelli che galleggiano tra la spuma ed all'arrivo di ogni onda si immergono un attimo prima di essere travolti. Le due ore successive all'aurora fino al sorgere del sole sono forse le più belle e ricche dell'intera giornata ed il pensare che la vita che normalmente conduciamo non ci permette di goderne quasi mai dovrebbe far riflettere. Al lento alzarsi del sole pian piano questa ricchezza e frenesia si disperde e si assopisce e si iniziano a vedere i primi predatori diurni...
Anche qualche sparuto umano partecipa, chi correndo, chi cercando tra la sabbia tesori nascosti, chi fotografando monotematicamente volatili. Un sussulto quando improvvisamente ho visto passare i B52 dell'avifauna a velocità folle sfiorando la cima delle onde, con il piglio di chi sa di non avere rivali.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1316112

Al rifornimento ho fatto riempire anche la tanica da 20 litri ed un bidoncino da 6 che conteneva acqua, qui ma anche da altre parti in giro per il mondo la vendono anche in questi capienti bidoncini.
Partito da La serena destinazione la vicina Punta de Choros dove partono escursioni verso le isole della riserva del Pinguino di Humbolt. Prima di arrivarci ho provato una strada sulla costa ad anello che passava per un villaggio di pescatori (Chungungo). Non mi ripeterò sulla bellezza della costa e la ricchezza di soggetti fotografici, ma il percorso sulla panamericana si snoda in mezzo alla pampa che si estende tra immensa tra colline che la strada supera con dei sali scendi. Quando si arriva in cima, ogni volta il panorama si riapre sconfinato, e queste estensioni sono impossibili da vedere da noi. Per farvi sorridere un po', mentre si susseguivano questi panorami mi riecheggiava in mente una pubblicità, potenza della pubblicità, che chi ha qualche annetto alle spalle come me ricorderà e che più o meno iniziava così: "Laggiù nella Pampa sconfinata, dove le pistole dettavano legge?.", beh, adesso la legge la dettano i cantieristi che bloccano il traffico in modo alternato per chilometri e chilometri di lavori.
La macchina si comporta benissimo, lo sterrato (ne avrò fatto un centinaio di Km.) era di vario tipo anche dissestato, ma quasi sempre migliore della statale asfaltata che passa vicino casa mia, non so se mi spiego. Sullo sterrato, ovviamente in rettilineo, c'erano cartelli di limite ad 80 orari e si poteva andare a 90-100. Tratti di forti pendenze fatti benissimo superando enormi pickup? una vera goduria per chi ama la guida come me.
Nel godimento mi arriva un pungente odore di benzina. Il bidoncino dell'acqua non è adatto alla benzina, ricordatevelo? Sfiorato il disastro. Al momento di mettere poi la benzina nel serbatoio e sigillare il contenitore per disfarmene prima possibile, scopro quello che già sapevo ma non avevo pensato, c'è una porticina metallica che occorre spostare per immettere la benzina. Risolto infilando dentro la chiave per i bulloni delle ruote, comunque un casino.
Tutto ciò si svolge accanto all'ingresso di una miniera abbandonata che sembra un hangar di uno spazioporto, sto a 600 metri quasi in vetta ad uno dei monti che si alzano immediatamente dopo la costa, il panorama è mozzafiato, abbraccia le Ande innevate, la vicina precordigliera e la pampa si estende immensa fra me e queste... la panamericana è una sottilissima striscia chiara con vari puntini che si spostano, ne vedo un buon numero di km...
A Punta de Choros notizie pessime, vento e mare troppo mosso, ed era evidente credeteci, per almeno due giorni, prima possibilità di salpare per le isole sabato ma non è nemmeno certo ovviamente. Peccato, mi dicono che c'è al momento anche una balena con figlio, anche se le ho viste altre volte è sempre uno spettacolo incredibile. Se ho tempo ripasserò quando torno a Santiago.
Sono le due passate, la costa è rocciosa e sabbiosa al tempo steso, arrivando ampie zone erano di deserto, non scherzo, proprio come il Sahara e non davanti al mare ma ad una certa distanza all'interno. Decido che se trovo da dormire qui, posso fare altre foto marine e prepararmi per una lunga giornata di spostamento domani. Il tempo vola. Giracchio e vedo queste cabanas. Contratto un po' e pago meno che a La Serena ma sempre sono tante essendo da solo, 40 euro, ma non riesco a rinunciare. E' uno di quei posti in cui ho sempre sognato di fermarmi un paio di mesi, davanti all'oceano, a scrivere, leggere, e passeggiare e null'altro. Da tenere presente in futuro, ovviamente d'inverno. Vedere la doccia esterna sul fianco della casa fa venire i brividi. Stanotte provo a vedere i famosi cieli Cileni. Qui intorno pullula di osservatori astronomici. Non credo di provare a fare foto.

Note a margine e consigli sull'attrezzatura di viaggio.
Sto viaggiando senza cartine ma con una app assolutamente eccezionale che vi consiglio: Mapswithme con cartine offline di tutto il mondo. Ho anche comprato la versione completa 3.99 o 4.99 non ricordo per poter memorizzare punti specifici. Per un viaggiatore è il massimo. Migliore di Google, ho fatto i confronti. Ovviamente si interfaccia con i satelliti e va anche se non siete connessi. Ovviamente un ricevitore Gps per aiutare quello dello smartphone è d'obbligo, con 35 euro, credo, ho preso su Amazon il piccolo, ricaricabile, precisissimo e veloce Holux.
Altra App testata oggi che mi servirà di sicuro è Altimeter, gratuita, semplice e funzionale. Mi dice quello che mi serve cioè la quota di dove sono sempre usando satelliti. Include la possibilità di settarla ed io l'ho fatto al livello del mare. Sembra precisa e comunque lo sbaglio di 10-20 metri a me non cambierebbe nulla.
I caricatori Patoma sono meglio degli originali Nikon ma anche Canon, più leggeri e ricaricabili in vario modo e questo su consiglio del padrone di casa Juza.
Nei vari forum e discussioni non si parla mai di due cose che io mi porto sempre, che mi hanno salvato in vari casi, e che mai sono citati. Il meno importante è del nastro adesivo anche quello da pittore di carta va bene, ma quello da imballaggio è meglio e può essere utile nelle situazioni più disparate.
Secondo e molto più importante, una minuscola confezione di Attack da 5mg. Nessun problema di spazio e lo considero assolutamente fondamentale. In viaggio mi sono ed ho, ai compagni di viaggio, aggiustato scarpe, borse, zaini, attrezzi e? tubature, non scherzo.

avatarsupporter
sent on 27 Luglio 2014 (17:09)

Aggiornamento 4

Giorno 7 - 25 Luglio

Giornata di trasferimento.
Scrivo dalla macchina che stasera sarà la mia tenda come già avevo previsto potesse succedere qualche volta. Non posso inserire questo testo perché non c'è linea telefonica. Lo farò domani. Non scarico nè lavoro foto per non sprecare carica del computer anche se lo posso ricaricare in auto è meglio essere prudenti o altre sere non potrò scrivere. Ma procediamo in ordine cronologico.
Prima di andare a letto ero curioso di dare un'occhiata ai famosi cieli cileni. Sono rimasto a bocca aperta. Sembrava di avere sulla testa uno di quei moderni lampadari a led. L'effetto era quello che si ha in un buon planetario. Sinceramente non ho mai visto nulla di simile e capisco come mai sia considerato uno dei posti migliori al mondo per le osservazioni astronomiche, ed ero a livello del mare.
Qualche scatto all'alba al molo di pescatori ed alle onde.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1333056

La sterrata che mi riporterà sulla panamericana è meglio dell'asfalto, una terra battuta molto compatta e senza pietre, si va che è una bellezza anche oltre i 100. Bisogna stare attenti ai tratti lucidi ed umidi dove è meglio lasciare l'acceleratore e far rallentare la macchina da sola senza minimamente toccare i freni, ovviamente, o parte qualche giro di valzer. Non ci sono curve buie e quindi niente paura di frontali con qualcuno che sbuca all'improvviso. Insomma un puro godimento. Tanto che ad un bivio, consultata la mappa, decido di continuare su sterrato per circa quelli che sembrano un altro centinaio di km. fino a Vallenar. La mappa ti dice la strada, ma non in che condizioni è. Per i primi 10 è tutto identico e si sfreccia, ma all'improvviso tutto cambia, la pampa lascia il posto ad una stretta gola tra pareti di roccia franosa e la strada adesso è piena di sassi anche rilevanti. La guida non è più un godimento, devi stare attentissimo, molte curve cieche ed un saliscendi continuo, un vero rally, oltretutto non posso nemmeno farlo a 50 o ci metto una vita. Penso solo alla coppa dell'olio che non so dove sia. Dimenticavo, segnale telefonico sparito. Ogni tanto l'imbocco del tunnel di una miniera ma non c'è anima viva. Dopo 25 km. fatti così incrocio una colonna di camion delle miniere, li fermo e chiedo informazioni sulla strada, mi dicono che dopo diventa da cavalli. Non ci credo perché la mappa la da chiaramente, ma non ho il tempo di verificare e poi trovarmi altri non so quanti km. da rifare all'indietro. Inverto la marcia, ma adesso sono dietro la colonna. La polvere è tale che a 10 metri non vedo il camion che ho davanti. Pian piano, quando possono, mi fanno passare. Incontro 4 minatori fuori da un tunnel che mi guardano increduli. Ci salutiamo, con il senno di poi avrei fatto bene a fermarmi e fare due chiacchiere ma avevo troppa paura di accumulare più ritardo di quello che già avevo.
Sulla panamericana via via che si va a nord, il panorama cambia, scompare la pampa che lascia il posto ai primi deserti, di sabbia, di pietre, di massi, o l'insieme di questi. La strada è un nastro che si estende più o meno diritta ed a volte ne vedi chilometri davanti a te, lo spettacolo è ipnotico, la luce del sole è accecante, i deserti li devi avere nel sangue. Fa caldo, stanotte ero sotto due coperte, piumone e cappello di pile ed ora sono in t-shirt. Poco prima di Chanaral uno scoglio seminascosto ma segnalato sulla strada ospita una piccola colonia di leoni marini. Sono molto distanti. Centinaia di uccelli condividono il luogo.
Arrivo fino a Chanaral e poi a Caleta pan de Azucar. Vediamo come andrà domani con la Reserva Pan de Azucar. Ci sono solo tre camping, ne incontro due, uno è chiuso c'è il telefono, ma se lo faccio venire mi spara una cifra enorme. Nell'altro ci sono tende e niente cabanas. Chiedo quanto vogliono per farmi stare con la macchina ed utilizzare il bagno, ci sarebbe anche la doccia fredda, ma non ci penso nemmeno. Con 4 euro abbasso un po' la media che era fuori budget e provo in maniera non al limite questa soluzione a cui ero preparato. Più avanti potrei o dovrei anche campeggiare per conto mio. Non c'è il vento di ieri, sono davanti all'oceano, dormirò di nuovo con il suo rombo di sottofondo. Sono nettamente più al caldo di ieri sera e penso di stare molto più al caldo di chi è in tenda che però sicuramente dorme più comodamente. Ho il sacco a pelo ma penso non mi servirà. Foto del cielo non se ne parla è tutto coperto.
Mangio qualcosa seduto al tavolinetto della piazzola assegnatami ed alla fine un sorsetto di sambuca che, merito di mia moglie, ho preso l'abitudine di portare sempre? rigorosamente Ramazzotti. Il cielo si è liberato, nuovamente lo spettacolo è favoloso, le luci degli altri ospiti pian piano si spengono, qualche sorsetto ti scalda e non pensi a nulla.

Note a margine sull'attrezzatura
Ho con me due torcette a costo bassissimo. Entrambe a batterie, le mini stilo. La principale di 10 cm. con tre batterie, ha due potenze luce possibili ed uno zoom che diffonde o convoglia la luce in un punto. Efficacissima, costata credo 6-7 euro in un negozietto a Kastellorizo (Grecia) ma la trovate dai cinesi sicuramente. La seconda è dell'Ikea, veramente minuscola, con una sola batteria, a led, con clip, venduta per leggere, la clip va sul libro ed è direzionabile, costo credo 3-4 euro. Io la agggancio al cappello e ci faccio tutto a mani libere. Stasera ci ho messo a posto l'auto, mangiato, ripulito. Sulle torce da viaggio io preferisco questa soluzione alle molto più costose ricaricabili. Il peso è inferiore, basta un ricambio e ci fai moltissime notti e le micro stilo pesano nulla, oltretutto non hai il problema della ricarica anche della torcia.
Invece già adesso sto utilizzando il ricaricatore fantastico da 12000 mA che mi da un'autonomia di almeno 4 ricariche dello smartphone (circa 4 ? 6 giorni di utilizzo intenso), per me indispensabile in questo viaggio anche senza linea telefonica. Ho speso 35 euro circa, ma ne vale la pena. Unico neo, è il peso che è sul kilo.


Giorno 8 - 26 Luglio

Mi sveglio prima dell'aurora, stamattina le onde sono fantastiche ed alla prima luce radente del sole gli spruzzi diventano di tutti i colori. Alla Caleta Pan de Azucar vicina mi dicono di aspettare altri turisti perché il costo del giro è comunque di 60000 pesos (80 euro) ed imbarcano fino a 10 persone che si dividono la spesa. Qualcuno in effetti arriva ma siamo sempre pochi, se ne rivanno e dopo un'oretta e mezza vado via anch'io. Mentre aspetto assisto allo spettacolo di decine di pellicani che attendono pazientemente che i pescatori puliscano i pesci appena pescati e gettino loro i resti... una colazione facile facile.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1333191

Non date mai da mangiare agli animali selvatici, perché il rischio è che perdano l'abitudine alla caccia e poi non sopravvivano, oppure che si incattiviscano quando non lo ricevono (orsi, scimmie tanto per citarne due) e diventino pericolosi, ma qui questo rito è parte integrante del wild life e comunque certamente non li sazia.
Nel riprendere la panamericana, nel nulla, ogni tanto qualche guanaco ti guarda curioso e se ne va. Ogni tanto si ferma a brucare qualche sparutissimo cespuglietto quasi invisibile, ricoperto com'è dalla terra arsa che si estende senza fine. Sono camelidi e si capisce come possano vivere in questo nulla, sono protetti e non ce ne sono tantissimi.
I chilometri volano. Ho delle strane sensazioni corporee e scoppiettii alla orecchie, guardo l'altimetro e mi accorgo di essere a 1700 metri. Non ti accorgi assolutamente di salire o scendere, intorno è sempre piatto, non hai riferimenti, le montagne sono troppo distanti e comunque anch'esse si elevano dall'altipiano. L'altimetro è l'unico a dirti la quota, nessun cartello. Arrivo fino a 2200 e poi un tuffo rapido a quota 0 ad Antofagasta. Provo a prenotare con Booking e pensando che se trovo posso anche guidare più a lungo senza paura di non trovare nulla. A Calama, 230 km. dopo Antofagasta, sulla strada per le mete principe del viaggio, prenoto una camera singola senza bagno a 18 euro, va bene. Mi mancano più di 300 km. e sono già le 5pm. Corro. Booking mi chiede se lo voglio sulla mappa e fra le varie possibili mi da MapsWithMe. Inserisco tra i preferiti ed è precisa al metro, tanto che ci arrivo come se conoscessi il posto. Facile, facile.
Da Antofagasta un paio di ore di guida notturna. Problemi zero, la visibilità è un fattore positivo anche per la guida, le auto ed i numerosi tir sono visibili a un chilometro distintamente e le lucine di Calama, ben distinte come stelle si vedono 40 km. prima del centro città. Mai visto da alcuna parte (forma linguistica più spagnola che italiana, mi sto pian piano trasformando).
Il freddo all'hostal y cafeteria Denzel è serio. Sto a 2300 metri, inizia l'acclimatamento, ma ancora è uno scherzo, nell'Hostal sotto il tetto di lamiera il freddo è notevole, rimpiango l'auto ma faccio una doccia calda che è possibile la sera ma non la mattina perché l'acqua si scalda sul tetto al sole cocente e senza nuvole che qui è una situazione praticamente immutabile. Domani si vedrà.

avatarsenior
sent on 27 Luglio 2014 (17:14)

Splendido e interessante racconto, sicuramente sarà un'esperienza bellissima x te e x noi che leggiamo il tuo racconto sarà come essere li con te, o quasi! ;-):-P
Complimenti e buona continuazione, cmq sappi che nutro un pò di amichevole invidia nei tuoi confronti MrGreenMrGreenMrGreen
By Fabio

avatarsupporter
sent on 29 Luglio 2014 (8:01)

Giorno 9 - 27 Luglio

Stamattina faccio tutto con calma e vado via che è già la una. La strada per San Pedro di Atacama inizialmente sale per poi ridiscendere visto che San Pedro è all'incirca alla quota di Calama.
Come su tutte le strade credo del mondo si incontrano spesso tabernacoli in ricordo di vittime della strada (o di loro stessi), qui in Cile sono particolarmente curati, spesso con fiori freschi, alcuni grandi da poter essere considerati dei mausolei, ma questo che mi ha praticamente costretto a fermarmi merita una menzione a parte. Il messaggio agli altri automobilisti scritto sul parabrezza dell'auto è facilmente traducibile. Javier stesso, questo è il nome del ragazzo morto, invita a non mettersi a guidare ubriachi.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1333231

Mi fermo a 3300 metri a ridosso di piccole collinette, nel punto più alto che toccherò oggi, aspetto il tramonto per qualche foto ma lo scopo è quello di far abituare il mio fisico.
A san Pedro ho prenotato praticamente al buio una struttura propostami dall'Hostal di Calama (30 euro a notte per matrimoniale con bagno, non hanno singole, ma il prezzo è per un solo occupante, per due sarebbe sui 40-50. Si chiama Hultur e non ha sito internet solo mail e telefono), ci starò due notti. In previsione del giro a dir poco spartano in bolivia di 4 giorni voglio stare meglio, se possibile. San Pedro è la prima città, dopo ?.., a non avere nulla di moderno al suo interno. Case completamente in adobe (mi viene in mente photoshop, chissà se c'entra, non lo so) che poi sono mattoni di fango essiccati al sole. Molto carina con le vie centrali sterrate ma compatte piene di negozietti, cosa turistica che normalmente non mi piace ma qui è completamente diverso non è certo Taormina o Sirmione. Anche Calama nel centro era piacevole, poi aveva i suoi bei quartieri con mall come Santiago.
All'agenzia consigliata dalla Lonely (e chi è più lonely di me?, qui ovviamente se no qualcuno a casa si offfende) prenoto per partenza martedì mattina alle 8 e ritorno venerdì alle 12. Tour in Bolivia alle Lagune di vari colore, al salar di Uyuni , ecc. costo 220 dollari compreso il ritorno a San Pedro che è sempre a parte perché molti passano da qui in Bolivia continuando da Uyuni, ma io ho altri progetti. Domani provo ad andare più su per ulteriore acclimatamento. Stanza sporchetta, nella doccia capelli, è la frontiera, per il resto è accettabile e certamente più calda della precedente.


Giorno 10 - 28 Luglio

Oggi devo fare una seria verifica della mia reazione alla quota per non avere problemi seri durante i 4 giorni in Bolivia. La scelta cade su Laguna Chaxa nel Salar de Atacama, Socaire e Lagune Miniques e Miscanti. Le ultime mi hanno detto a 4300 m. La strada costeggia il Salar e c'è vegetazione ma non verde, il colore è sempre terroso. Un tubo dell'acqua che perde da una giuntura crea una situazione fuori dall'ordinario.
Se questa pianta dovesse morire sarebbe paradossale che la causa fosse la troppa acqua in uno dei luoghi più aridi della terra. Un, auto giace sulla strada a testa in giù, un poliziotto fermo in attesami dice di non fermarmi. Qui solo l'alcool può essere la causa di un cappottamento come ben sanno i parenti di Javier. Un tronco rovinato ancora con le radici ben piantate al suolo, non si comprende come possa trovarsi in questa solitudine e quale sia la sua storia. Una strana pianta grassa agglomerata in formazioni rossicce, le più grandi delle quali hanno assunto una vaga forma umana. La strada per ora sale di poco, scelgo di andare prima nel luogo più lontano e più alto: le Lagune di Miniques e Miscanti. La salita adesso è più decisa e viene accompagnata dagli scoppiettii delle bottiglie di plastica che ho in macchina, anche loro soggette alle variazioni di pressione. Pian piano si sale fino ai 3300 metri di Socaire. Riscendendo farò delle foto, mi rendo conto solo ora che preso dai soggetti che mi interessano sto trascurando foto più normali che poi tanto normali non possono essere in questi luoghi.
Alla fine del paese due pini inaspettati, dato che 3300 è la quota massima raggiunta fino ad ora, decido di fermarmi alla loro ombra per una mezzoretta e di scrivere un po' prima di fare l'ultima parte della strada che sarà in forte salita. Come ho già detto le precauzioni le sto prendendo tutte per quanto mi è possibile.
Continuando a salire, la vegetazione aumenta certamente per via dell'umidità notturna che per quanto minima si addensa. Le macchie bianche sui vulcani infatti sono ghiacci e non neve. Due incontri di volpi che mi guardano speranzose, hanno il pelo lunghissimo come si addice a chi deve sopravvivere a queste altitudini, siamo a 4000. Il panorama si tinge di un giallo intenso dato dalla vegetazione. Si sale rapidamente, l'ultimo strappo è l'unico sterrato un po' sabbioso ma sono leggero e salgo agevolmente. Si entra nel parco (2500 pesos circa 3,5 euro). Lo spettacolo non è descrivibile. Non ci provo nemmeno, mi dispiace. Questa foto che comunque pubblico può dare un'idea, ma essere qui ormai a 4250, respirare quest'aria, sentirsi affaticato dal tenere il 200-400 in mano per 30 secondi, la sensazione corporea come si può descrivere.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1376328

In una piccola area di sosta mi preparo uno dei più bei pranzi della mia vita. Un uccello mi gira intorno in attesa ma non lascerò nulla. Strilla forte per farmi capire che vuole qualcosa.




www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1377193

In acqua a distanza siderale non fotografica, vari esemplari di Tagua Cornuda (fulica cornuta) mangiano anch'essi in acqua. E' una specie protetta ed a rischio e questo è uno dei pochi posti dove si trova. Inizio a scrivere di adesso e di ieri, la laguna Chaxa con i fenicotteri dovrei arrivarci al tramonto. Questa lunga sosta mi serve anche come acclimatamento più in quota. Si alternano turisti, in un pulmino hanno la musica, una bestemmia.
Velocemente torno indietro ed al tramonto sono alla laguna Chaxa. Tre specie di fenicotteri placidamente si alimentano, ma anche altri uccelli più piccoli sono interessanti. Con queste foto passerò un po' del mio inverno nell'emisfero settentrionale.
Il salar di Atacama, in cui si trova questa laguna, è affascinante, ma le lagune a 4200 metri sono un'altra esperienza corporea e visiva.
Avendo positivamente superato la prova alta quota, domani parto la Bolivia. Non potrò aggiornare ma spero di riuscire a scrivere.

Note a margine
Ho provato una configurazione limite con d7000+200-400+1.7x, ho praticamente un 500-1000mm a 6.7 vedremo che esce. L'autofocus fa ovviamente fatica, anzi non mi aspettavo che andasse per niente, ma basta aiutarlo prima a mano. Come dicevo i risultati sono da vedere con calma.

avatarjunior
sent on 29 Luglio 2014 (10:40)

Hallo lonely man! Caro Gianluca, gli uccelli va bene, ma qualche paesaggio o paesino d'altura non ce lo fai vedere?
Vedo che tutto procede bene nonostante l'ambiente molto aspro! Buon proseguimento!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





RCE Foto

Publish your advertisement on JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contains affiliate links from Amazon and Ebay and JuzaPhoto earn a commission in case of purchase through affiliate links.

Mobile Version - juza.ea@gmail.com - Terms of use and Privacy - Cookie Preferences - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

May Beauty Be Everywhere Around Me