| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 10:56
Ciao a tutti, spero di non sbagliare sezione ma, oltre ai vari generi fotografici più nobili, una delle occasioni per fografare che pratico più frequentemente è quella delle foto ricordo, sopratutto in occasione delle feste comandate. Su questo argomento non trovo mai nulla; a parte l'impiego di un flash che non sia quello incorporato, chi ha voglia di parlare di come migliorare i risutltati? |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 17:40
E' vero questo è il genere più praticato ma il meno dichiarato, perchè non fa "fotografo". In realtà ne può contenere tanti altri dal ritratto posato o candid in esterno o interno alla foto di gruppo etc. |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 17:53
“ questo è il genere più praticato ma il meno dichiarato, perchè non fa "fotografo" „ Eh si, spero comunque di poter attingere al bagaglio d'esperienza di questo forum nell'auspicabile eventualità di migliorare anche in questo aspetto |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 18:05
dal mio punto di vista il genere "foto ricordo" non esiste. o meglio: è il nome che un neofita dà ad una serie di generi che ancora non riesce ad indentificare o a padroneggiare. giusam dice bene... ma ecco, per entrare in argomento, come farei a "migliorare" (che poi dipende anche da che livello parti :D)... ti dico cosa farò io a natale, quando dovrò partecipare al comandatissimo pranzo di famiglia. In primis voglio fare dei ritratti. Credo che allestirò una poltrona accanto ad una finestra e un flash con un piccolo diffusore su un supporto, in modo da lasciarlo fisso e fare a tutti i componenti della famiglia una foto ambientata allo stesso modo. per questo "set" credo che opterò per il mio zeiss 85 (adattato da contax) Poi, durante il pranzo, scatterò un sacco di "candid" (oddio quanto odio questo termine...), espressioni, momenti, sonnolenze da panza piena ecc... per queste ho il 50 1.4 che va bene anche con i cali di luce della sala da pranzo. tutto questo perché l'anno scorso ho scattato e basta. il miglioramento, quindi, consiste nel partire con un qualcosa di pensato per vedere se riesco ad arrivare con una serie di foto che non sono solo il frutto del caso :D ecco: penso che questa sia la cosa più importante e anche la più difficile da realizzare: si tratta "solo" dell'aspetto centrale della "fotografia". ciao f |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 18:12
“ dal mio punto di vista il genere "foto ricordo" non esiste. o meglio: è il nome che un neofita dà ad una serie di generi che ancora non riesce ad indentificare o a padroneggiare. giusam dice bene „ Sono d'accordo, all'inizio si sente il bisogno di catalogare ed etichettare; prima cercavo di capire se mi interessasse di più la regata o la crociera, adesso SO che esiste solo la vela. “ Credo che allestirò una poltrona accanto ad una finestra e un flash con un piccolo diffusore su un supporto, in modo da lasciarlo fisso e fare a tutti i componenti della famiglia una foto ambientata allo stesso modo „ Grazie della dritta Frenki, sembrerà banale ma non ci avevo pensato |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 18:25
prego, non credo che sia banale, anzi, sapendo con che parenti avrò a che fare sarà una faticaccia :D |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 23:12
Le "foto ricordo" che preferisco sono quelle spontanee... quelle dove riesco a beccare un'espressione sincera e tipica di una persona. Per far questo cerco di non farmi vedere. In genere la "foto ricordo" viene intesa come descritto giustamente sopra... dal neofita che conosce poco o nulla di tecnica e fregandosene di composizione e inquadratura scatta quasi a caso nella direzione di ciò che lo colpisce e vorrebbe ricordare. Io credo che si possano fare bellissime foto ricordo non lasciando le cose al caso e imparando un pò di tecnica fotografica. Poi ogniuno può avere un'idea diversa in merito a ciò che merita d'essere ricordato, come dicevo sopra io amo ricorldare le persone e le loro espressioni più "sincere"... quindi spesso faccio primi o primissimi piani, altri magari preferiscono ricordare situazioni e preferiscono usare grandangoli, etc... |
| inviato il 14 Dicembre 2011 ore 23:51
per dare dignità al genere basta ricordare Scianna con la sua celebre affermazione "Credo che la massima ambizione per una fotografia sia di finire in un album di famiglia" ed in effetti le fotografie che più mi emozionano sono quelle di famiglia, dai nonni ai figli, dentro c'è la nostra personale microvita, alla fine le foto di paesaggio, le foto di modelle o quelle di reportage etc. sono belle da mostrare agli altri ma e me piace guardare le foto più intime, mie e soprattutto di quelli cui voglio bene. Quindi tanto vale farle bene queste foto all'apparenza di scarso valore. Probabilmente è l'idea del tipo di foto ad essere premiante, per esempio ho realizzato il reportage in BW del giorno della nascita di ogni figlio, ( da casa all'ospedale alla sala parto e il ritorno a casa) ne ho fatto delle stampe e le ho inserite in album. Ogni tanto le riguardo e le trovo bellissime, penso che da grandi i soggetti principali apprezzeranno il regalo. Poi al contrario di maxvigna non amo le foto colte al volo ( salvo eccezioni )che sono ovviamente quelle più immediate e che istintivamente si scattano più di frequente , ma preferisco il posato, stretto od ambientato dove il centro della mia attenzione è lo sguardo: lo scatto avviene quasi da solo nel momento in cui sento gli occhi del soggetto raggiungere attraverso l'obiettivo i miei di occhi in un contatto emotivo labile ma sufficiente per fare clik |
| inviato il 15 Dicembre 2011 ore 10:49
Io ho un'alta opinione delle foto ricordo. Una certa spontaneità di intento le rende ancora più care e vive. Ricordate quando nei manuali di fotografia anni 60 deprecavano le inquadrature del parente preso con la torre Eiffel sullo sfondo? Da biasimare: non era un ritratto, non era un paesaggio. Che ci si decidesse, Santa Brigida. Tutte balle: adesso il vedere il proprio parente in quel posto, con la torre sullo sfondo, con l'atmosfera di quel giorno, ci scalda il cuore. E a proposito di atmosfera : se appena appena si può, lasciamo perdere il flash. Oggi è sempre più facile. La luce che fiotta dalla finestra o dall'albero di natale sulla tavolata dei parenti ci ricorderà quel giorno, e pazienza se qualche zona sarà un po' scura, qualcuno sarà micromosso o emergerà un po' di grana. imho. |
| inviato il 15 Dicembre 2011 ore 11:08
interventi interessanti! dovremmo aprire un topic, il giorno dopo il pranzo di natale, dove postiamo una foto a testa, tanto per sbirciare un pochino nelle case altrui :P |
| inviato il 15 Dicembre 2011 ore 12:23
Bell'idea, io ci stò! |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 10:19
Mi piace rileggere i vecchi post... e su questo argomento volevo proprio scrivere due righe... Dopo tanti anni di fotografia, molti posti esotici, ricerche di albe e di tramonti particolari, progetti astratti, still life etc etc le foto che più mi scaldano il cuore e a cui tengo di più sono quelle in cui compare un mio caro... e più passa il tempo più diventano belle... per me naturalmente per chi altri se no... Per cui sposo in pieno la frase di Scianna citata sopra "Credo che la massima ambizione per una fotografia sia di finire in un album di famiglia". Almeno per chi come me fa foto per diletto... |
| inviato il 22 Maggio 2020 ore 13:46
Foto ricordo in famiglia in interno ai compleanni o feste comandate: - due corpi macchina (uno con 24/28mm uno con 50mm) oppure un corpo macchina con 24-70/28-70 - trigger flash su fotocamera - due speedlite su stativo con ombrello e/o softbox posizionati in punti opportuni e spostati in base alle esigenze. Ormai dopo anni mi sopportano e capiscono la deformazione. Però devo dire che nessuno dei loro amici ha "foto ricordo" belle cosí. Quando gli altri le guardano "Sembra un servizio fotografico!"... Ma va?...! Forse perché lo é |
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