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World Press Photo







avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2012 ore 21:34

Ma no, non mi preoccupo Bosforo. Apprezzo comunque l'immagine, e mi piace riflettere sugli effetti che essa produce in chi la osserva, in primis sul sottoscritto :). L'interrogativo è tutto sul ruolo della fotografia giornalistica e sul significato di un siffato concorso. Non mi interessa neanche se quell'immagine meritasse o meno di vincere. Personalmente Bosforo, in quel tipo di fotografia non cerco nè pathos nè bellezza. Cerco piuttosto la riflessione. Ma è un mio punto di vista, condivisibile o meno. :)

avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2012 ore 21:11

Non vorrei tediarvi ulteriormente nè fare del protagonismo, ma leggevo oggi su "antithesi" (giornale online di architettura) un interessante e recentissimo articolo di Sandro Lazier, su forma e sostanza in arte e architettura, da cui estrapolo questa breve citazione. Mi sembra pertinente e interessante relativamente al discorso fatto sulla foto vincitrice, e forse conclusivo nel mio ragionamento.

"[...] Un ultimo aspetto della forma riguarda la sua dimensione liturgica. Relativamente alla rappresentazione, la liturgia è ciò che discrimina moralmente un evento. A ben vedere, la pratica pagana di cibarsi dei propri simili per assimilarne le virtù, nella religione cattolica ha raggiunto livelli di estrema raffinatezza espressiva, segno di sublime moralità, grazie alla liturgia presente nella rappresentazione della Santa Messa. In questo caso la forma (del contenuto), quindi la liturgia, riscatta ed esalta eticamente una sostanza disdicevole. La forma ha quindi questa grande qualità, e contemporaneamente responsabilità, di affrancare l'umanità da una condanna che, sulla base dei soli contenuti riferibili ai comportamenti, parrebbe inevitabile. Questa cosa bene la conoscono i potenti di tutti i tempi che sempre si sono circondati di artisti e di opere d'arte. [...] "

In conclusione, questa discriminazione morale, ottenuta con l'estetizzazione (per di più "liturgica" in questo caso!) ce la possiamo permettere nel fotogiornalismo o è una posizione di comodo, perfettamente coerente con lo spirito del concorso e col modo in cui siamo fruitori dell'informazione noi occidentali?

avatarjunior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 15:52

Purtroppo inserisco una notizia che non avrei mai voluta inserire..la inserisco qui perchè riguarda uno dei fotografi vincitori del concordo WPF:
www.fotografidigitali.it/news/ucciso-in-siria-uno-dei-vincitori-del-wo

...non aggiungo altro...

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 16:28

... e a cosa è servito? è cambiato qualche cosa? cinicamnete parlando un posto libero per un altro fotoreporter illuso (che sicuramente è già li)
ai produtori di armi e ai popoli assetati di sangue non ne può fregare di meno se chi muore ha vinto un premio o stava semplicemente camminando per la strada. però noi che siamo contro la guerra, dobbiamo sentirci tristi e addolorati per l'ennesima perdita inutile.
è questa l'infinita stupidità dell'uomo.
quando i giornalisti e i fotoreporter capiranno che non serve a nulla fare pubbilicità a questo tipo di mondo, andandosene via da quei luoghi, forse allora smetteranno di ammazzarsi perchè io sono convinto che una buona dose di motivazioni in queste guerre infinite va ricercato proprio nel voler stare sulla prima pagina di un girnale. e qualcuno si arricchisce.
è più forte l'economia della guerra di tutte le vite e voci che si sprecanto contro di essa.



avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 17:25


quando i giornalisti e i fotoreporter capiranno che non serve a nulla fare pubbilicità a questo tipo di mondo, andandosene via da quei luoghi, forse allora smetteranno di ammazzarsi perchè io sono convinto che una buona dose di motivazioni in queste guerre infinite va ricercato proprio nel voler stare sulla prima pagina di un girnale. e qualcuno si arricchisce.


Ma stiamo scherzando???

Stai a vedere che la gente si fa la guerra per pubblicità!!! Ma come ti vengono queste?...scusa ma la trovo proprio una fesseria...

Togli i fotoreporter e i giornalisti dai campi di guerra e l'unica cosa che ottieni è che la guerra continua lo stesso ma nessuno ne sà più nulla e quindi chi vuole fa i suoi porci comodi alle spalle del mondo intero. Senza considerare che poi la guerra, finisce che te la trovi sotto il culo perchè qualche gruppo estremistico decide che, per dare voce alle sue battaglie, ti schianta un paio d'aerei su qualche grattacielo!!!

Le guerre le alimentano i governanti (anche nostri) e non i gionalisti che le documentano!!!

Saluti,
Roberto.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 17:49

non sono d'accordo, dare voce alla guerra vuol dire dare un motivo in più a questi popoli per farla.
io ho detto una buona dose, no che è la motivazione stessa della guerra. leggi bene
oggi la guerra è in gran parte mediatica e più ci sono interessi economici più lo è, è un meccanismo perverso.

isolarli per me è la migliore cosa, che si scanninio fra loro. anzi gli darei una mano a massacrarsi fra loro così vediamo se quelli che restano capiscono il senso della vita.

se togliamo tutte le persone "inviate" otterremo innanzitutto molti meno morti da piangere e scusami se è poco, oppure a te fa picere che vengano uccisi?

tu dici...Le guerre le alimentano i governanti (anche nostri) e non i gionalisti che le documentano!!!
in parte si ma ora le alimentiamo anche noi con il nostro senso dell'informazione morbosa.
e non sto scherzando, non credo sia materia che lo meriti.
Fabio




avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 17:55

Giusto, e visto che ci siamo smettiamo anche di parlare di sfruttamento della prostituzione, delle tratte degli immgrati che vengono schiavizzati poi in Europa, dell'infibulazione femminile in Africa e Medio oriente...
Taciamo su tutto, torniamo all'800, quando ti stupravano la figlia in convento e lo scoprivi ( se lo volevi scoprire ) solo quando si suicidava e una compagna di cella si toglieva il peso dalla coscienza.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:03

cosa centra questo? stiamo parlamdo di guerra. dimmi una sola guerra conclusa grazie all'impegno dei giornalisti, di noi civili o di volontari vari. in Israele sono 60 anni che se ne parla e che continuano ad ammazzarsi e quanti giornaliti sono stati uccisi? e cosa si è risolto? nulla.
nulla e lo potrei scrivere all'infinito.

ps tu sai quante teste vengono tagliate col coltello ogni giorno in medio oriente per mano del popolo?

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:04

E tu trovami una guerra cominciata da un giornalista.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:07

isolarli per me è la migliore cosa, che si scanninio fra loro. anzi gli darei una mano a massacrarsi fra loro così vediamo se quelli che restano capiscono il senso della vita.


Un pò forte per uno che dice di essere contro la guerra!!!


in parte si ma ora le alimentiamo anche noi con il nostro senso dell'informazione morbosa.
e non sto scherzando, non credo sia materia che lo meriti.


Scusami ma quando parli d'informazione morbosa fai di tutta un erba un fascio e sinceramente a me di starci dentro non va proprio. Per me è fondamentale sapere cosa succede in quei luoghi non perchè amo vedere scorrere fiumi di sangue o godo nel sapere che ci sono giornalisti che vi muoiono ma perchè voglio sapere, informarmi, per evitare di arrivare ad avere un atteggiamento troppo semplicistico quale è il tuo.

Ciao,
Roberto

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:07

E comunque, il ritiro dalla guerra del Vietnam non fu deciso ma sicuramente aiutato dalle immagini di guerra che sconvolsero non pochi americani.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:16

Ratman.....dici

.......per evitare di arrivare ad avere un atteggiamento troppo semplicistico quale è il tuo.

mi dispiace il mio è un attegiamento di uno che sa di avere poco tempo su questa terra ed estremamente schifato nel doverlo vivere in un mondo che non gli appartiene.......




avatarsupporter
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 18:52

Falena, mi intrometto nel discorso per dirti che sono in completo disaccordo con quello che dici, pur rispettando ovviamente la tua opinione. Tuttavia, la considero poco realistica, per quanto per te lo sia. Opinioni differenti.

Al tempo stesso, mi trovo d'accordo con Olivier Follmi, il grande fotografo che affermava che lui non fotografava le cose brutte del mondo perchè ce n'erano già troppe: lui fotografava la pace tra i popoli, simboli di speranza e di amore che potessero risvegliare le coscienze.

Tuttavia, le cose secondo me necessitano di un chiarimento: fotografare, o meglio permettere l'informazione riguardo le cose brutte che succedono, a mio avviso non può far altro che farle cessare. Di certo, non le alimenta!
Una foto di guerra, per quanto cruda, per quanto pugno allo stomaco, risveglia le coscienze allo stesso modo che una foto che trasmette speranza: fa nascere un sentimento.

Non si può dire, secondo me semplicisticamente, che se li ignorassimo, e non documentassimo le guerre e le tragedie, magari queste accadrebbero in misura minore, e "se si ammazzassero tutti" magari imparerebbero "il valore della vita", perchè questo vuol dire nascondere la polvere sotto il tappeto, far finta di non vedere (ed è anche un discorso eurocentrico, ovvero: noi siamo in pace e siamo bravi, che quegli altri si ammazzino tra di loro). Però non è vero, perchè senza scendere ai discorsi di guerra, per forza di cose, allora anche un fotoreportage su uno sciopero che poi degenera in scontri è da cessare di "istigazione"? No, è un DOCUMENTO.

La forza della fotografia è quella di documentare, non dare un giudizio e nemmeno far smettere le cose. Hai mai visto un giornalista far smettere una guerra? No, però un suo articolo può far sviluppare una discussione civile e politica nel suo Paese che può portare alla fine delle ostilità. Oppure, mi viene in mente il grande Terzani, alimentare con i suoi reportage un anti-militarismo che si diffonde ed attecchisce nella pratica non-violenta e nelle manifestazioni per la pace.
Un semplice gesto, a volte, scatena una reazione che si propaga come un'onda. Guarda il lavoro della società civile in Europa dell'Est (senza offesa, se hai detto che sei su questa terra da un po' di anni sicuramente la ricorderai): Solidarnosc e gli altri movimenti in Polonia, Ungheria e nelle ex-Repubbliche sovietiche. Hanno dato fine loro alla guerra fredda? No di certo, ma hanno sviluppato un ambiente propizio.

E perchè una foto no? Il fotoreporter che è morto, di 29 anni, ha probabilmente fatto più lui per la pace che molti politici messi assieme, anzi, di sicuro. E perchè? Perchè ha smosso le coscienze, ci ha ricordato di essere ESSERI UMANI, che soffronto per i loro simili - che alla fine siamo noi stessi.

Facciamo due esempi "estremi". Anche le foto dei superstiti dei Campi di Sterminio Nazisti sono sconvolgenti, anche le ricostruzioni storiche, i film etc. La stessa giornata della memoria serve "solo" a far ricordare quante persone (per la loro religione, etnia, sessualità) siano state massacrate come bestie. Allora dovremmo bandire la Giornata della Memoria? Far finta che non siano esistiti i lager?

Esempio più "concreto": il Biafra. Guerra civile della Nigeria, 1967-1970. Milioni di persone morte di stenti e di fame, uccise nel silenzio dei media tradizionali. Però c'è la televisione, vengono trasmessi dei filmati (gli ormai tristemente famosi "bambini con la pancia grossa") e nasce un movimento internazionale di protesta e di aiuti alimentari e politici. Ha cambiato qualcosa? Avremmo dovuto lasciarli morire tutti nel silenzio senza scandalizzarci di quanto è inumano l'uomo?

Io personalmente non credo. Se un Governo si schiera contro i suoi cittadini, ed agisce contro di loro, essi legittimamente protestano. Se le proteste si trasformano in carneficine, è giusto indignarsi e schierarsi, perchè altrimenti vorrebbe dire aver perso la nostra umanità, l'empatia verso il prossimo (che è anche una caratteristica cristiana, ma credo nasca con l'uomo in sé).

Il fotoreporter fa questo: rischia la vita per permettere a noi di essere a conoscenza sia di cose belle che di cose brutte, e ci impedisce di metterci le fette di salame sugli occhi. Se poi vedere provoca fastidio, la colpa è solo nostra.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 20:37

il ritiro dalla guerra del Vietnam non fu deciso ma sicuramente aiutato dalle immagini di guerra che sconvolsero non pochi americani.

alla grandissima. e mica c'è solo la guerra, ci sono anche altre cose vergognose che la stampa e l'opinione pubblica condannano e spesso fanno cessare prima. mettere la testa sotto la sabbia per non voler sapere la verità è tipico degli struzzi.

avatarsenior
inviato il 22 Febbraio 2012 ore 22:44

probabilmente voi come altri, al contrario di me , riuscite a dare un apporto morale e pratico a coloro che ingiustamente vengono privati dei loro diritti e della loro vita, non avevo capito, perchè a sentirvi mi sembra che ci riusciate grazie a tutte le informazioni giornalistiche.
perchè se così non fosse a cosa vi sevono allora?
io non ci sono mai riuscito pur leggendole. sarò uno struzzo allora.
ps. avete mai visto come si taglia una testa con un coltello? io si.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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