| inviato il 16 Luglio 2012 ore 9:16
Mi hanno chiesto di fare delle foto per un matrimonio dietro un compenso già pattuito. Vorrei fare le cose per bene e lasciare anche una ricevuta. Non ho partita iva ma so che esiste la possibilità di fare delle ricevute per prestazione occasionale. Come funziona? Esistono moduli già pronti? |
| inviato il 16 Luglio 2012 ore 12:35
Io lo faccio spesso. Il foglio di ricevuta lo trovi dove ti hanno lincato. Compili, loro ti danno tutto +iva al 20% e tu presenti il modulo e paghi l'iva + aliquota nella dichiarazione dei redditi. Il tutto condito da una marca da bollo da 1.81€... |
user2716 | inviato il 16 Luglio 2012 ore 15:25
Ma nella ritenuta d'acconto non funziona proprio così, o per lo meno a me non risulta. Cioè con i soggetti/committenti possessori di una partita iva, sono questi che trattengono in origine il 20% dell'importo e il successivo versamento spetta a loro. Se da dichiarazione dei redditi il cumulo delle ritenute effettuate nell'anno non superano i 5000 euro, le stesse trattenute del 20% ti saranno restituite dall'agenzia delle entrate, non prima di 2/3 anni. Mentre con committenti che non hanno una partita iva, come può essere per privati che convolano a nozze, francamente non saprei, andrebbe approfondito...se è il corretto modus operandi la normale compilazione del sopracitato documento. |
| inviato il 16 Luglio 2012 ore 16:00
Quello che cambia è il sostituto di imposta. Chi ha partita Iva sarà il tuo sostituto di imposta, non ti pagherà l'Iva e la verserà allo stato. Se lavori per un privato sei tu stesso che cederai l'Iva con la tua dichiarazione dei redditi. "Lavoro" così da anni... È l'unico modo per chi come me ha un reddito da dipendente e la fotografia è un secondo lavoro. |
user2716 | inviato il 16 Luglio 2012 ore 16:55
Perfetto allora, tu hai ben spiegato nel caso dei privati, io mi ero limitato alle ditte. |
| inviato il 16 Luglio 2012 ore 17:02
A me interessa per i privati, per il momento. Grazie per i vostri chiarimenti. |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 15:46
ottimo post, mi interesserebbe approfondire visto che faccio lo stesso anch'io. Personalmente mi capita di collaborare per aziende/case editrici alle quali rilascio ricevuta con ritenuta d'acconto (a proposito ma sempre al 20% o......21% ???? )che il committente ( possessore di p.iva) verserà al mio posto. Ma in caso di contratto con privato non professionista, che chiede di pagare il lavoro, come fare? E soprattutto.....fino a quando ritenuta d'acconto e quando aprire P.IVA? quanto conviene? grazie a tutti per i chiarimenti. perdonatemi ma in economia sono una frana! |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 18:01
20%! Sempre 20%! Poi in base alla tua aliquota paghi, se devi, il resto alla dichiarazione dei redditi. Per i privati ho risposto. Ricevuta di prestazione occasionale e tu versi l'IVA alla fine dell'anno. Aprire partita IVA, da conti che mi sono fatto, funge sempre e solo sopra i 12000€ di giro di affari. Sotto i 5000€ lordi poi, la ritenuta d'acconto è fantastica. Sopra paghi dei contributi per una pensione che non vedrai mai... ma conviene comunque rispetto alla partita IVA. |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 18:27
grazie Sandro sei stato prezioso! @kame: perchè non funge la P.IVA al di sotto dei 12000 euro/anno? c'è un limite per fare ritenute d'acconto? o è sempre possibile emettere rit.d'acc. indipendentemente da qualunque importo/anno? quindi come dici tu.....la rit.d'accont. conviene se non si sforano i 12000 euro/anno.....altrimenti P.IVA??? |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 19:19
Dunque, sotto i 5000€ lordi all'anno sei tenuto a versare il 20% di iva + un conguaglio per riportarla alla tua aliquota di base. Paghi tu nella tua dichiarazione dei redditi per i privati e paga il sostituto di imposta con partita IVA per cui hai lavorato per le aziende (ovviamente solo per la parte del 20% di IVA). Sopra i 5000€ lordi oltre a quanto detto sei tenuto a versare una quota previdenziale di contributi che finirà sulla gestione separata. Questo vuol dire che paghi l'inps perchè ti accantoni una pensione in gestione separata e intanto paghi i pensionati. Questo però per chi ha un altro impiego è spesso deleterio perchè, se già paghi le tasse come dipendente di qualche tipo è come se pagassi le tasse per due pensioni, di cui una, quella del tuo primo lavoro, ti verrà (forse) corrisposta all'età pensionabile, mentre per l'altra, difficilmente maturerai contributi sufficienti per andare in pensione. In pratica regali soldi allo stato che non rivedrai mai. Il problema della partita IVA è che sotto una certa cifra, tra commercialista, tasse varie e spese di gestione più disparate, non metti via nulla, e al momento di pagare i conti risulta che tu hai 2 lavori... Per approfondire di più rivolgiti ad un commercialista. Il discorso è più o meno questo ma più intricato tra caso e caso. |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 20:05
grazie kame, tutto molto più chiaro adesso. In effetti bisogna valutare bene caso x caso. |
| inviato il 17 Luglio 2012 ore 20:10
Ho un dubbio stupidissimo, che riprende un mio post di un paio di settimane fa ( www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&f=25&t=183190 ): da studente, io non presento la dichiarazione dei redditi, in quanto non ho un reddito. Se iniziassi a fare dei lavori con la prestazione occasionale, quindi, dovrei invece presentare la dichiarazione per il totale delle rendite che tali prestazioni mi hanno fruttato, giusto? Io vorrei mettermi in regola per quanto riguarda quei due/tre lavoretti fotografici che mi vengono in tasca all'anno, ma tutto mi sembra estremamente complicato |
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