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Il Canon EF 16-35mm f/2.8 L USM è un obiettivo grandangolare per formato FF e APS-C, prodotto dal 2001 al 2007 (fuori produzione). La messa a fuoco avviene tramite Motore AF a ultrasuoni (Ring-USM), non è presente stabilizzazione d'immagine. Il prezzo medio, al momento dell'inserimento della scheda, è sui 1150 €;
13 utenti hanno dato un voto medio di 9.0 su 10.
COMPATIBILITÀ
Questo obiettivo è disponibile con i seguenti attacchi:
Canon EF: l'obiettivo è compatibile con le reflex fullframe e APS-C Canon EF.
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Opinione: l ho comprato nel 2001 e lo uso ancora, quest'anno 2016 l'ho fatto revisionare alla canon, ha girato tutto il mondo in situazioni veramente difficili dal deserto del sudan alla foresta del burundi, dalle spiagge della somalia al fiume congo ! non riesco a capire chi scrive che sovraespone !!! usato sia con analogico che con digitale ! unica cosa che non mi piace è che non puoi fare l'iperfocale perché non riporta alcun dato sull'obiettivo !
Contro: Buono solo al centro, distorsione ai bordi.
Opinione: Forse mi aspettavo troppo essendo un serie L ma non gli do la sufficienza, su FF non convince proprio. Resa troppo incostante alle varie focali, e soprattuto molto scarso ai bordi dove si ha un calo di nitidezza, vignettatura e soprattutto una deformazione difficile da sistemare in PP. Su apsc invece rendeva un po meglio, visto che il fattore crop tagliava fuori le parti più scadenti della lente. Sicuramente a suo favore bisogna riconoscergli che nel 2001 non era facile realizzare uno zoom f/2.8 con AF e tropicizzato; anche se oggi per fortuna la tecnologia è andata avanti (e la versione III di questo precursore ormai sembra di un'altro pianeta). Ai tempi l'ho sostituito con due fissi: 14 samy e 28is e devo ammettere che mi son trovato meglio persino col samyang rispetto alla versione 1. Adesso ho venduto pure i due fissi per passare ad un altro Canon 16-35L, quello f/4 is .. Che è tutta un'altra storia! Ma prima non esisteva purtroppo sennò mi risparmiavo tutti questi compra e vendi :)
Pro: Apertura 2.8 su tutto il fotogramma, Tropicalizzazione, Costruzione, Meccanica, Reattività AF, Aspetto, Materiali, Colori, Nitidezza al centro
Contro: Nitidezza ai bordi, Vignettatura (per me è un PRO), distorsione a 16mm
Opinione: Ho deciso di sostituire il mio fedele 17-40 f4 con questo 16-35 2.8, pur avendo sentito pareri discordi e recensioni non molto soddisfacenti soprattutto sulla qualità ai bordi.
L'ottica a me piace molto: la costruzione è pari a quella del fratellino meno luminoso, quindi di altissimo livello, la meccanica internal focus è fantastica, e l'AF è persino più veloce di quello del 17-40: davvero fulmineo.
A 2.8 è utilizzabilissimo - credevo di no - e chiudendo diventa sempre più nitido. I bordi in effetti non sono di alta qualità, ma sapevo benissimo che questo era il prezzo da pagare per avere questa lente. Al centro invece il mio esemplare a f 2.8 è già molto nitido.
I generi che pratico sono reportage, street, still life e figura ambientata, matrimoni ed eventi: la massima apertura di f4 era diventata un limite non da poco, soprattutto in luce scarsa: con questa ottica non avrò grossi problemi, considerando anche il fatto che ai bordi non avrò oggetti/soggetti degni di nota da evidenziare.
Quello che ho notato è una vignettatura elevata (che a me piace molto quindi la considero un PRO), e una distorsione evidente a 16mm.
In PP è possibile ovviare agli inconvenienti sopra citati tramite software con Photoshop o Lightroom.
Devo ammettere che - avendo bisogno di una lente luminosa - era l'unica scelta logica: la seconda serie costa molto e a quanto si dice non vale assolutamente quei soldi, visto che è anch'essa piena di difettucci bordi compresi.
Non ho ancora testato la resistenza al flare, che nel 17-40 era strepitosa.
La cosa più piacevole dell'ottica è lo sfocato morbido e graduale, che conferisce alle foto un look unico: su questo aspetto il 17-40 era indietro: lo sfocato era duro e secco, a mio parere più "scontato" e meno artistico: sicuramente il diaframma 2.8 aiuta molto in questa circostanza.
Altra piacevole sorpresa i colori: caldi e saturi (molto simili a quelli del 17-40), e non freddi come qualcuno aveva notato (tipica resa "calda" Canon).
Usato si trova a cifre ragionevoli, e li vale tutti: sia su FF che su APS-C è ottimo: sulla 7d addirittura elimina i "difetti" grazie al CROP 1.6, e diventa un bel tuttofare luminoso.
Alla fine un bell'upgrade del mio 17-40. Io mi sento davvero di consigliarlo.
Pro: costruzione solida, buona nitidezza al centro, fedeltà dei colori.
Contro: molto morbido ai lati, aberrazione cromatica, flare, tende a sovraesporre.
Opinione: Non e' una lama: gli scatti sono alquanto morbidi con la sola parte centrale veramente nitida.Devo sempre ritoccare la foto con DPP per renderla bella nitida. A quel punto si esalta la buona resa e fedeltà dei colori. Tende un po' a sovraesporre, ma con un po' di pratica, si impara a gestire la situazione, così come le aberrazioni cromatiche (comunque risolvibili in post produzione). Cambiando diaframma non varia molto la situazione: rimane sempre morbido per i miei gusti. La versione II e' decisamente migliore.
L'ho comprato usato da tempo e oramai so come trarre il meglio e i limiti dell'ottica. Non credo me ne separerò mai, perchè lo uso troppo spesso.
La uso anche su una 7D e diventa quasi un 24 mm, eliminando così la vignettatura a TA (su FF facilmente eliminabile con DPP).
Pro: Luminosità, costruzione, gamma focale, nitidezza al centro ed alle focale superiori.
Contro: Resistenza al flare che impone attenzione, nitidezza agli angoli alle focali più basse.
Opinione: Un buon vetro, che sull'usato (parlo del primo tipo), si può trovare ad un costo accettabile. Io l'ho preso per sostituire un 17-40 F4 (di cui ero soddisfattissimo) per avere un obiettivo più adatto all'uso notturno. La nitidezza è generalmente buona, ottima alle focali superiori, chiudendo ad F4 non è molto differente dal più economico 17-40. Perde invece il confronto nella resistenza al flare rispetto al fratellino, sebbene con qualche attenzione personalmente si riesca a conviverci. Anche i colori non sono saturi e pieni come quelli del 17-40, pur rimanendo su buoni livelli.
Personalmente mi sento di consigliarlo, specie se lo si trova sotto i 700 euro.
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