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Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942 Storia di Fiori, Rivoluzione e Messico.
Tina Modotti è una delle poche donne dell'epoca apprezzata per una capacità in un'attività in cui fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini: fotografia e fotoreportage. La sua esperienza nel campo fotografico è galoppante, dopo la frequentazione del fotografo Edward Weston da cui apprende le basi della fotografia, è la Modotti stessa a sviluppare ben presto un suo proprio stile utilizzando la fotografia «come strumento di indagine e denuncia sociale», foto esteticamente equilibrate in cui era prevalente una ideologia ben definita: «esaltazione dei simboli del lavoro, del popolo e del suo riscatto (mani di operai, manifestazioni politiche e sindacali, falce e martello,...). Nei reportage, in quella che altri fotografi definirono "fotografia di strada" la Modotti aveva idee ben precise, infatti cercò mai effetti "speciali", a suo avviso la fotografia lungi dall'essere "artistica" doveva denunciare "senza trucchi" la realtà nuda e cruda in cui gli "effetti" e le "manipolazioni" dovevano essere banditi.
Il video che segue introduce bene il personaggio e la sua storia
Sergio Larrain nasce nel 1931 a Santiago del Cile da una famiglia aristocratica cilena (il padre era infatti un celebre architetto). Dopo 3 anni di insoddisfacenti studi in ingegneria forestale negli Stati Uniti, dal '50 inizia a fotografare con una Leica IIIC e, tornato in Cile, sviluppa le foto in un piccolo laboratorio allestito in casa. I bambini orfani e abbandonati, la vita degli umili e dei dimenticati di Santiago sono i soggetti del primo lavoro di Larrain e rappresentano, al tempo stesso, lo specchio della sua personalità e l'espressione del suo desiderio di una società migliore. Fotografa gli ultimi e, con il suo sguardo di compassione, riesce ad essere tutt'uno con loro, divenendo loro amico. Questo nucleo di fotografie diventerà un riferimento imprescindibile per tutta la fotografia cilena e segnerà l'inizio della notorietà di Larrain e della sua attività di fotografo: prima free lance, poi foto reporter della rivista brasiliana O Cruizero Internacional, sino alla collaborazione con l'agenzia Magnum negli anni '60, su diretto invito del fondatore Cartier-Bresson. Sergio Larrain ha lavorato anche con il Premio Nobel per la Letteratura Pablo Neruda, scattando le foto per “Una casa en la arena” e collaborando con lui per il suo primo libro, Valparaíso. Nel 1978, non riuscendo più a trovare nella fotografia la propria libertà, decise di abbandonarla e di ritiro' a vita privata, iniziando un percorso di introspezione mistica in un paesino sulla cordigliera cilena, lontano dal mondo e dalla società. Lì avrebbe insegnato yoga e disegno, scritto libri e poesie, e vissuto in maniera autosufficiente fino alla morte, il 7 febbraio del 2012. Oggi le sue opere fanno parte delle collezioni di musei e collezioni prestigiose, tra cui quella del MOMA di New York.
pensavi fosse bella invece non se la filano di pezza? in Blog il 13 Marzo 2017, 22:54
Cari, è in modo molto ironico che propongo la seguente iniziativa ... mi capita molte volte di pubblicare una foto che a mio parere potrebbe piacere e invece niente ... consenso basso e nisba di feedback o critiche e commenti. E certo! ce ne sono altre 160.000 migliori delle mie! ma che frustrazione! e come imparo se nessuno mi dice che è DB (da buttare) senza spiegarmi perché? Percio' ... Se anche tu hai una foto che hai messo o non hai messo nell'area commenti e nessuno se l'è filata, segnalala qui, apriamo la sezione "buttiamoci un occhio" per avere il piacere di scambiare opinioni sulle foto che non hanno un briciolo di successo ma sono nei nostri cuori. Per una volta :)
... ma se voglio vedere le foto delle persone che ho scelto come amiche devo andare sulle loro pagine, altrimenti non ho altro accesso diretto... è cosi? al momento vedo solo le foto che gli amici commentano...