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Lele55
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avatarLa volpe e l'uva?
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 03 Novembre 2015, 10:35


Per fare buone foto non è necessario andare all'altro capo del mondo, lo leggiamo tutti i giorni sulle riviste di fotografia e sui molti blog in materia ed anch'io non posso che essere d'accordo. Così come è vero che si possono fare ottime foto non solo con una D3 o una D810 (sono un nikonista) ma anche con una D5200, una D3200 ed anche con la mia vecchia D80. Ci vogliono le conoscenze e le capacità tecniche, la giusta visione ed interpretazione del soggetto, il saper cogliere, a seconda del caso, la luce, l'espressione o l'angolazione migliore. Tutto vero; però è altrettanto vero che quasi tutti cerchiamo di cambiare corpo macchina anche sapendo che domani il nostro sarebbe in grado di sfornare foto come ha fatto fino a ieri, cerchiamo o sogniamo (a seconda delle possibilità) l'obbiettivo più luminoso, il grandangolo più ampio ed il tele più lungo e non più di f.4!. Così come è vero che le riviste sono piene di pubblicità ed inserzioni che propongono, a caro prezzo, work shop e viaggi fotografici verso i più lontani angoli del mondo.
Patagonia, Galapagos, Isole della Georgia del Sud, Malvinas/Falkland, Antartide, Okawango sono lì nei sogni, ma un po' troppo lontani nello spazio ed anche nei costi per un comune mortale; così lavori tutta la settimana e speri di riuscire a ritagliarti qualche ora, alzandoti prima dell'alba, il sabato o la domenica mattina, se il meteo e/o più o meno pressanti incombenze familiari non te lo impediscono, per mete più possibili.
E sei fortunato, perché vivi in una stupenda città, ad un quarto d'ora dalle Crete Senesi e dal Chianti, a mezzora dalla Valdorcia, da Sangimignano e da altri luoghi che attirano fotografi da ogni parte del mondo. Con poca fatica e pochi costi, se ne sarai capace, porterai sicuramente a casa qualche buono scatto, certo non il Piz Torre, non un pinguino imperatore e nemmeno un branco di elefanti, ma comunque qualche bel panorama di questa affascinante anche se, ultimamente, un po' bistrattata terra in cui vivi.
Anzi, la sfida sarà ancora più interessante, cogliere, alla tua ennesima uscita verso la stessa meta, un aspetto, un punto di vista, una luce che ancora non avevi raccolto.
In poco tempo rientri a casa; certe volte non riesci a fare quello che ti eri prefissato e torni un po' deluso, altre volte sei abbastanza soddisfatto di quello che hai ottenuto, ma, anche in questo caso, ti rimane un dubbio di fondo, sei davvero contento così o è la sindrome della volpe e l'uva?



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avatarFotografare le lucciole (e mi riferisco agli insetti)
in Tecnica, Composizione e altri temi il 04 Giugno 2015, 17:21


Fatta la precisazione volta a prevenire facili battute, devo dire che, vivendo ai margini della città, ho la fortuna di godere in queste calde sere di inizio d'estate dello spettacolo sempre affascinante di questi piccoli coleotteri che illuminano la notte. Dal godere lo spettacolo a tentare di bloccarlo nelle immagini il passo è breve, ma, almeno per quanto mi riguarda, per niente facile. Ho fatto una serie di prove: macchina ovviamente su cavalletto, ISO 2000 o 3200, ma anche 6400; diaframma 8/11 tempi da 10 a 30 secondi. Nessuna delle foto è venuta davvero bene, nè quelle scattate prima che fosse completamente buio né quelle fatte nella completa (si fa per dire) oscurità. Tra l'altro la parte in basso del fotogramma tende ad assumere un tono rossastro piuttosto sgradevole. Dimenticavo di precisare, per quanto necessario, che la macchina è una Nikon D750 con un 24 mm. Ho anche selezionato la riduzione dei disturbi per alti ISO e tempi lunghi. Accetto volentieri consigli e/o esperienze fatte in proposito.
Grazie dell'attenzione.
Emanuele.


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avatarUna storia di altri tempi
in Articoli il 18 Luglio 2014, 14:00


Una storia di altri tempi, di prima del motore, recita una bella canzone di Francesco de Gregori, qui non andiamo così indietro nel tempo, ma certamente trentaquattro anni sono quasi un'eternità se ci si riferisce all'evoluzione delle attrezzature e del materiale fotografico ed anche a quella della sensibilità dell'uomo nei confronti degli animali, ma queste sono le foto che ho e questa è la storia che mi piace raccontare.
Siamo all'inizio di un lontano ed ancora, stranamente per la Sicilia, poco estivo giugno 1980 e, approfittando dell'offerta della settimana di apertura (anche allora bisognava guardare al budget), ci troviamo già da alcuni giorni al villaggio Vacanze " l'Approdo di Ulisse" a Favignana, una bella struttura (almeno allora lo era) posta fra Cala Grande e Punta Sottile. Durante la cena, Salvatore, un cameriere con il quale abbiamo fatto amicizia (a quei tempi eravamo giovani e socievoli), ci propone di fare un'esperienza particolare: uscire l'indomani mattina in mare con i pescatori locali per assistere alla pesca dei tonni, la famosa "mattanza". Noi siamo un po' esitanti, c'è da fare una levataccia ed oltretutto la giornata che si sta concludendo è stata caratterizzata da un forte vento piuttosto freddo e da un mare assai mosso che non invogliano molto alle uscite in barca. Il nostro nuovo amico insiste e ci assicura che il sacrificio sarà ampiamente compensato da uno spettacolo davvero inusuale ed al quale difficilmente avremo di nuovo l'occasione di assistere. La curiosità ha la meglio sulla pigrizia e così ci facciamo convincere a non perdere questa opportunità. Prima di andare a letto, quindi, prepariamo il poco abbigliamento pesante che abbiamo e sopratutto la mia attrezzatura fotografica: una Mamiya Sekor 1000DTL con il suo cinquantino, un 28 ed un 300 entrambi Vivitar innesto a vite e due rullini di Ektachrome 100 Asa (erano gli ultimi rimasti e, comunque, allora gli scatti si centellinavano).



Al mattino, quando la sveglia suona e vediamo che fuori è ancora buio, siamo tentati di rimanere al caldo sotto le coperte, ma ormai l'impegno è preso e poi Salvatore, in paese, ci sta aspettando per accompagnarci al porto. Per la colazione, al villaggio, ovviamente, niente da fare, è ancora troppo presto, fortunatamente il bar in paese è già aperto e prima di salire in barca facciamo in tempo a prendere qualcosa, anche se, un po' preoccupati del...


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avatarProblema con photoshop (duplicato)
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 14 Maggio 2014, 17:51


Buonasera a tutti,
provo a postare qui una richiesta che non ha avuto risposte in altra parte del forum:
avrei bisogno di un aiuto da parte di qualcuno più competente di me (e questo non è difficile) sul seguente problema che mi si presenta in photoshop: avete tutti presente il cerchietto che rappresenta l'area di lavoro dei vari strumenti, ad esempio brucia o schiarisci o anche timbro clone o gomma, il cui diametro varia in base alle dimensioni che noi impostiamo nella casella del pennello, ebbene non so quale tasto ho inavvertitamente e maldestramente premuto, fatto sta che il cerchio non mi compare più, indipendentemente dal diametro che imposto, ma mi viene fuori solo la crocetta del puntatore.
Rimango in fiduciosa attesa di una risposta da qualcuno dei numerosi competenti utenti ed auguro buone foto a tutti.
Emanuele


3 commenti, 911 visite - Leggi/Rispondi


avatarProblema con photoshop
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 14 Maggio 2014, 9:24


Buongiorno a tutti, avrei bisogno di un aiuto da parte di qualcuno più competente di me (e questo non è difficile) sul seguente problema che mi si presenta in photoshop: avete tutti presente il cerchietto che rappresenta l'area di lavoro dei vari strumenti, ad esempio brucia o schiarisci o anche timbro clone o gomma, il cui diametro varia in base alle dimensioni che noi impostiamo nella casella del pennello, ebbene non so quale tasto ho inavvertitamente e maldestramente premuto, fatto sta che il cerchio non mi compare più, indipendentemente dal diametro che imposto, ma mi viene fuori solo la crocetta del puntatore. Spero di essere riuscito a spiegare il problema che mi si presenta e, sopratutto, spero che qualcuno mi dica come risolverlo.
Grazie a tutti.
Emanuele


2 commenti, 494 visite - Leggi/Rispondi


avatarcompatta tascabile con raw
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 05 Febbraio 2014, 19:08


Buonasera a tutti,
sto pensando di comperare una compatta veramente tascabile per quando devo viaggiare leggero, ma che comunque sforni file di discreta qualità. Sarei arrivato ad una specie di ballottaggio fra la Canon S120 e la Fuji XQ1. Sarei quindi grato a chi volesse darmi un parere in merito, ovviamente meglio ancora se basato sul possesso o l'uso di una delle due macchinette. Agli eventuali possessori vorrei anche chiedere come lavorano i raw perchè ho paura che, essendo io fermo a PS CS4, la lavorazione con i software in dotazione non sia agevole.
Grazie a chi vorrà dire la sua.
Emanuele Squarci



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avatarNamibia in libertà
in Articoli il 07 Settembre 2011, 11:32





in mongolfiera sulle dune di Sossusvlei

Come ogni appassionato di viaggi e di fotografia, leggo sempre con interesse e con una punta di invidia i reportage di coloro che riescono a raggiungere mete difficili e lontanissime ed a rimanervi per i lunghi tempi necessari alla raccolta di materiali per esaurienti e ben documentati servizi. Chi è che non vorrebbe, ad esempio, essere al posto di Stefano Unterthiner nel lontano Arcipelago Crozet o a quello dell'abile titolare di questo sito che, stando soltanto ai "pezzi" riportati nel Magazine, ha la possibilità e la capacità di organizzare, quasi mensilmente, spedizioni verso destinazioni di grande interesse fotografico e non solo. Credo però che la stragrande maggioranza di noi fotoamatori debba, forzatamente, ragionare su basi diverse e confrontarsi, magari, con problemi di ferie o, perché no, di gestione familiare, senza entrare nello spinoso tema del budget economico.
Se siete fra coloro che devono per forza aspettare luglio/agosto per lasciare il lavoro quotidiano, se le vostre ferie sono anche quelle del resto della famiglia, se vostra moglie/vostro marito sono disponibili a farsi trascinare nei vostri viaggi nella natura, ma richiedono un minimo di confort e di sicurezza, se della vostra "spedizione" fanno parte anche i figli e se, soprattutto, cercate, comunque, un luogo lontano dalla folla e che offra grande natura, sia a livello di paesaggi che di fauna, e buone opportunità fotografiche, la Namibia è una destinazione magnifica. La nostra estate corrisponde, ovviamente, all'inverno namibiano, il che significa giornate di sole limpido e temperature gradevoli (che di notte in alcune località possono comunque richiedere una buona giacca a vento); unica controindicazione il tramonto che arriva ogni sera troppo presto. La Namibia è un grande paese e le sue molte attrazioni turistiche sono distribuite sul territorio e, talvolta, l'una distante dall'altra. Una buona rete stradale, con circa 5500 km. di strade asfaltate e quasi 40.000 di sterrato e piste, collega le città, i parchi, le riserve naturali e gli altri luoghi di rilievo.
Così se volete organizzare un tour individuale, cosa che vi consiglio caldamente, dovete mettere in conto di passare un bel po' di tempo in auto, gran parte del quale su strade sterrate. Ma non è un problema: anche le strade a sterro sono generalmente ben tenute e con una buona superficie; dovrete certo fare attenzione, ma vi assicuro che percorrere la Namibia in auto è una esperienza veramente piacevole...


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