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Trystero
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avatarCome modificare i dati exif con Lightroom?
in Computer, Schermi, Tecnologia il 26 Giugno 2016, 23:57


Ho prestato la vecchia 400D a mia cugina che ha fatto le foto ad uno spettacolo e ora le vuole pubblicare per illustrare un suo articolo. Solo mentre sviluppavo le foto mi sono accorto che nei dati EXIF c'è il mio nome come Autore, e pure il mio numero di telefono. Vorrei sostituirli con i suoi dati.

Ho letto in diversi manuali e tutorial che è possibile farlo con Lightroom, e in effetti, seguendo le istruzioni, seleziono un gruppo di foto, modifico i dati nella colonna di sinistra in Metadati, poi clicco su Sincronizza.
Ma non succede niente. Se con Photoshop riapro le foto ci sono ancora i miei dati. Riapro il catalogo in Lightroom e invece per ogni foto leggo i dati di scatto e il nome nuovo dell'autore che ho inserito.
Dove sbaglio? qualcuno mi sa aiutare?


18 commenti, 3805 visite - Leggi/Rispondi


avatarCalibrazione foto: cerco un centro di gravita' permanente
in Computer, Schermi, Tecnologia il 31 Marzo 2016, 13:14


I fatti: realizzo fotoinserimenti di pavimenti e rivestimenti in ceramica su sfondi fotografici preesistenti ( goo.gl/oRZRlX ). I clienti spesso mi forniscono le foto delle piastrelle scattate in studi professionali, ben calibrate basandosi sui campioni, ma a volte no. In questi casi devo fotografare io i pannelli o le singole piastrelle con la Canon 6D, e per avere un riferimento, soprattutto per il bilanciamento del bianco, uso la card Whibal e la scala dei grigi Kodak. Per l’esposizione invece uso un cartoncino Kodak Grey 18%.
Ma non ho uno studio, quindi o vado dai clienti oppure fotografo i pannelli nel mio cortile, con la luce diurna.
Poi elaboro le immagini prima in Camera Raw, poi con Photoshop su un MacPro con monitor LaCie 324 profilato con la sonda XRite. Ma il mio riferimento principale, per essere sicuro che non ci siano dominanti di colore, è il “contagocce” di Photoshop, col quale misuro la card Whibal o i grigi Kodak, per verificare di aver ottenuto grigi neutri.

Nonostante questo a volte (per fortuna non spesso) mi sento dire “è troppo caldo”, “è troppo freddo” oppure "verdastro", "rossiccio", ecc. Tutto questo guardando le foto su monitor lucidi che, se va bene, sono calibrati con lo strumento “occhiometrico” di sistema di Mac OSX. Se no neppure con quello, se si tratta di PC.

Quello che vorrei è ottenere una immagine da poter fornire al tipografo per stampare il catalogo senza curarsi di come il cliente la visualizza, se su un portatile o su un PC e con monitor calibrati o meno. Ciò che conta dovrebbero essere i numeri dei colori . E poi comunque anche il tipografo farà le sue eventuali ulteriori calibrazioni basandosi sui campioni dei prodotti e soprattutto sul suo sistema di stampa. Però almeno avrò una buona base di partenza, a prova di discussioni davanti ai monitor sui quali non ho controllo.

Così vorrei chiedere agli esperti di colore digitale (ehm… Raamiel ci sei?) è se consigliano l’acquisto del set ColorChecker Passport xritephoto.com/colorchecker-passport-photo e se, una volta fotografate le piastrelle con a fianco quei campioni di colore, il software fornito effettuerà le dovute misurazioni per darmi una calibrazione ottimale dell’immagine.

Insomma, per calibrare le foto, non il monitor, esiste un “centro di gravità permanente”?




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avatarEOS 6D e esposizioni notturne sbagliate
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 06 Marzo 2016, 11:54


In un altro forum ho letto che la 6D non permetterebbe lunghe esposizioni notturne in AV, perché l'esposimetro (anche in manuale) non calcola tempi di posa sufficienti ma si blocca su un certo valore e non va oltre.
Mi sembrava impossibile, così ho voluto provare con la mia 6D a fotografare in condizioni di scarsa illuminazione, cosa che non mi era mai capitata in precedenza, non avendo quasi mai scattato foto notturne.
Purtroppo è vero, l'esposimetro della 6D, a differenza di altre fotocamere, non calcola le esposizioni lunghe, si ferma ad un certo tempo e non procede oltre.

Un test appena fatto, la stanza era davvero buia, c'era solo uno spiraglio nella finestra d'angolo.




Originale: dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/6D_IMG_5991_p.JPG




Originale: dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/50D_IMG_2895_p.JPG

Non posso pensare che sia un comportamento normale, soprattutto confrontando la 6D con la 50D.
Perfino la scrausa LOMO permetteva tempi automatici di esposizione lunghissimi.
Invece con luce molto scarsa la 6D si ferma. E dire che è stata tanto lodata perché " mette a fuoco anche al buio "! A cosa serve se poi l'esposimetro non permette una esposizione in AV?.

Se in AV, con l'obiettivo EF 24-70 a f/4, imposto 3200 ISO ottengo sempre 1/2 secondo e non di più.
Se imposto 6400 ottengo sempre 1/4 di secondo.
Se imposto 12800 ottengo sempre 1/8 di secondo.
E così via.
E foto ovviamente nere. Con l'istogramma tutto concentrato all'estrema sinistra.
Ovviamente questo succede se la luce è davvero poca. Ma non solo a F/4, succede anche con altri valori di diaframma.
E ho provato anche con il 50mm 1.8, succede lo stesso, ma i tempi si allungano un po'.
A 3200 ISO f/4 ottengo 2 secondi e mezzo, comunque non sufficienti.
A 20000 ISO ottengo 1/4 di secondo, e l'immagine rimane uguale a quella precedente, quindi buia.
Anche il contrario non funziona, ovvero se metto in TV e scelgo un tempo molto lungo, ad esempio 20 secondi, ottengo un diaframma 22 lampeggiante. E la stessa foto scurissima.

Con la 50D invece, anche con pochissima luce, quasi buio, l'otturatore rimane aperto finché non è entrata abbastanza luce da produrre una esposizione sufficiente.

>> Ho forse impostato qualche settaggio sbagliato sulla 6D? <<

Dai dati Exif dei file originali si dovrebbe capire. Se serve posso fornire i file .CR2.
Riduci disturbo lunghe esposizioni è su OFF, e così anche Riduzione disturbo alte sensibilità e Priorità tonalità chiare .
Altre cose che potrebbero influire non riesco a immaginarle.

Qualcuno che ha la 6D potrebbe fare un test simile?


53 commenti, 3550 visite - Leggi/Rispondi


avatarFare ordine e catalogare foto (tante) con Lightroom
in Computer, Schermi, Tecnologia il 26 Ottobre 2015, 13:16


Il problema è questo: negli ultimi 4/5 anni ho fatto le foto ai mobili, alle lampade e agli oggetti d'arredo di una amica che ha un negozio di "design storico scandinavo".
Ad ogni nuovo arrivo facevo le foto in RAW, le elaboravo, a volte le ritoccavo per eliminare interruttori o fili elettrici troppo evidenti (nessuno studio, le foto le ho fatte sempre e solo nel negozio, a luce ambiente). Consegnavo una serie di scatti e mi venivano poi segnalati quelli scelti, da mettere nel sito in piccoli slideshow. Quindi di ogni scatto ho il RAW, il tif 16 bit, il JPG ad alta e quelli a bassa per il sito web (a volte in più dimensioni). Centinaia di oggetti, migliaia di foto.
Ora l'amica, che sta organizzando il nuovo sito, mi chiede di avere tutti gli scatti (anche quelli non scelti per il sito) ordinati in cartelle per ogni oggetto.
Panico .
Ho provato a riaprire tutte le cartelle partendo dalle più vecchie (riordinate con un software per ricreare le date corrette), ma è uno sfinimento.

Mi chiedo: con Lightroom, che uso solo da due mesi, è possibile fare un riordino del genere?
Buttare tutto in un catalogo e poi eliminare i doppioni, selezionare gli scatti in base al titolo/numero (IMG_XXXX) e alla data, poi classificare tutto dividendo le immagini oggetto per oggetto? Ma soprattutto identificare le immagini con lo stesso titolo/numero potendole con facilità ordinare per data in modo da trovare le più recenti e corrette?

Lightroom al momento l'ho usato solo per sviluppare i RAW al posto di Camera Raw, ma ancora non per catalogare e sono un po' spiazzato.


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avatarTutte le foto delle missioni Apollo (scansioni non calibrate)
in Tema Libero il 06 Ottobre 2015, 10:13


In questa pagina di Flickr, il tecnico della NASA Kipp Teague ha pubblicato tutte le foto scattate durante le missioni Apollo con le Hasselblad:
www.flickr.com/photos/projectapolloarchive/albums
Sono le scansioni non ancora calibrate, ad alta definizione (circa 4400x4600 pixel) realizzate a partire dai rullini originali una decina d'anni fa.

Qui, nella sezione " Full Hasselblad Magazines " si trovano invece le versioni calibrate, divise per singoli rullini:
www.apolloarchive.com/apollo_gallery.html
In diversi casi secondo me hanno esagerato con il contrasto.

Oggi è in corso una nuova scansione di tutto il materiale fotografico Apollo, ad una definizione maggiore (nel caso dei rullini delle Hasselblad, 6400x6400 per il colore e 12800x12800 per il B&N). Le immagini vengono pubblicate in questo sito:
apollo.sese.asu.edu
apollo.sese.asu.edu/ABOUT_SCANS/index.html
Al momento sono state pubblicate solo le foto scattate alla superficie lunare durante le orbite, con le fotocamere "Metric" e "Panoramic", e i rullini 35mm scattati con le Nikon.


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avatarQuiz EOS 6D e obiettivi 50mm
in Tema Libero il 05 Settembre 2015, 17:02


Dopo aver acquistato, nel giugno scorso, la EOS 6D e l'obiettivo 24-70 f/4 ho pensato che certi vecchi obiettivi che usavo con le EOS a pellicola non mi sarebbero più stati utili. Anche se datati avrei potuto venderli per prendere un 50mm STM da usare al posto del 50 II che non mi è mai piaciuto, non per la qualità delle immagini ma per l'autofocus rumoroso e, sulla 50D, poco preciso (sulla 6D va meglio).

Così ho pensato di fare un test.
Ho posato su un davanzale in cortile alcuni oggetti, ho messo la 6D sul treppiede, e ho provato

EF 28-70 f/3.5-4.5 II
EF 28-105 f/3.5-4.5 II USM
EF 50mm f/1.8 II
EF 24-70 f/4 IS USM
Li ho elencati dal più vecchio (1988) al più recente, ma le foto non le ho fatte in questo ordine.

Ho pensato ad un utilizzo normale, in una giornata luminosa come oggi, e ho scattato a 50mm, 200 ISO e f/5.6 con ognuno, un diaframma appena più chiuso di 4.5 che è la massima apertura nel 28/70 a 50mm.

Con Camera Raw ho sviluppato aggiungendo in tutti un po' di nitidezza (30), chiarezza (8), e ho bilanciato il bianco usando la Whibal che si vede al centro. Nient'altro.
Ho salvato come JPG qualità alta, e queste sono le immagini:

dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/TEST_1.jpg
dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/TEST_2.jpg
dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/TEST_3.jpg
dl.dropboxusercontent.com/u/1631025/TEST_4.jpg

Chiaramente il test è limitatissimo, solo 50mm e f/5.6, però ho avuto conferme e sorprese.

QUIZ: Riuscite ad attribuire ogni immagine al suo obiettivo?


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avatarIl monologo del fotografo
in Tema Libero il 30 Agosto 2015, 22:35


Di solito quando si pensa a un film legato al ruolo di fotografo i primi che vengono in mente sono due di Antonioni: Blow Up e Professione Reporter , oppure " Peeping Tom - L'occhio che uccide " di Michael Powell.
Guardando una fotografia in una galleria nella quale sono capitato solo oggi, mi è venuto in mente invece un altro film che ha come protagonista un fotografo.

Stavo per proporre questo testo, che ho ricopiato con qualche correzione dai sottotitoli in italiano del film " Piccoli Omicidi " di Alan Arkin (1971, tratto da una commedia di Jules Feiffer) in una delle chilometriche discussioni sull'essenza della fotografia, che hanno allietato questo agosto ormai concluso.
Poi ho pensato di proporlo invece in questa sezione "Tempo Libero", un'area meno impegnativa, anche se quello che dice il fotografo mi sembra che possa essere molto interessante.

Scena: Il fotografo Alfred, che viene regolarmente picchiato da teppisti mentre è in giro per le strade di New York con la sua macchina fotografica, è invitato a cena per la prima volta a casa dei genitori della intraprendente fidanzata Patsy. Dopo cena, in un momento di imbarazzante silenzio, gli chiedono quale sia il suo lavoro.

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Alfred - Ho iniziato come fotografo pubblicitario.
Patsy - Ossia facendo ritratti
A - Oh, io ero un pessimo ritrattista
P - Lo dici tu
A - Ho iniziato come fotografo pubblicitario, e per un po' me la sono cavata così...
P - Me la sono cavata? Dovreste vedere il suo portfolio, ha lavorato per Holiday, Esquire, The New Yorker, Vogue.
A - E' un business sopravvalutato. Ma dopo un paio d'anni barcamenandomi così, le cose hanno iniziato ad andare male. Ho cominciato a perdere i miei soggetti. In qualche modo le teste rimanevano tagliate fuori, oppure erano sfocate, o c'erano terribili espressioni sui miei modelli. Li ritraevo mentre mostravano i prodotti reclamizzati, con facce così... una faccia così...
[fa una smorfia di disgusto] . Le agenzie cominciarono a chiedersi se io non avessi qualche oscuro motivo in mente. Il che non era vero.
Ma una volta fissati con questa idea... beh, la mia carriera ne risentì ma non potevo farci niente.
Vedete, più mi sforzavo di sistemare le cose, più sfocati apparivano i soggetti, e più chiari gli oggetti. In poco tempo la gente sparì del tutto. In qualche modo le persone non rimanevano neppure impresse, ma gli oggetti che fotografavo erano chiari e nitidi.
Così cominciai a fare grossi lavori di cataloghi, foto di strumenti medici, cose così. Era noioso, ma mi dava da vivere.
Penso che la vera rottura sia arrivata con l'SCM Show. Mi fecero fotografare 30 dei loro nuovi modelli. Affittarono una galleria e allestirono una mostra di computer. 120 foto a colori di computer.
Quella mostra ottenne strane recensioni, il risultato delle quali fu che il business sembrò impazzire, e io diventai di nuovo fotografo pubblicitario.
Ma stavo male. Dove erano finiti gli standard? Questo è ciò che continuavo a chiedermi.
Voglio dire, quella gente avrebbe accettato qualsiasi cosa. Se gli avessi consegnato la foto di una merda probabilmente mi avrebbero dato un premio.
Così è proprio quello che faccio adesso.
Faccio foto alle m erde.
Ho fotografato m erde per più di un anno e ho già vinto una mezza dozzina di premi.
E Harper's Bazaar mi vuole per l'edizione di primavera.


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La scena inizia circa al minuto 29 :
youtube.com/watch?v=D-naHV28Ws0

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Link aggiornato (grazie Motofoto) con audio in italiano, e testo diverso da quello del film originale che avevo ricopiato: youtube.com/watch?v=vhlBN18WZkA


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avatarFotografia "street" e ritratti
in Tecnica, Composizione e altri temi il 10 Agosto 2015, 15:29


Stavo leggendo un'altra discussione, a proposito di fotografia "street" e di persone riprese senza che se ne accorgano, primi piani e dettagli "rubati"...
E mi sono chiesto quale possa poi essere l'utilizzo di queste foto se non quello privato. Perché ho dei dubbi che oggi , con l'ossessione della privacy, si possano pubblicare, in un sito web o in una mostra, foto in cui le persone sono molto riconoscibili, in primo piano, protagoniste dello scatto, senza avere il loro permesso. A meno che si tratti di personaggi pubblici, quindi attori, cantanti, politici...
Qualcuno conosce le leggi su questo argomento?

Come esempio negativo ricordo una mostra/concorso fotografico in cui era esposta una foto di un anziano seduto su una panchina del parco, col cane di fianco. Il titolo era " Disperazione ". Conoscevo quel pensionato e se c'era una persona serena era proprio lui.


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avatarQuale software per HDR
in Tecnica, Composizione e altri temi il 16 Luglio 2013, 12:33


Ciao a tutti, questo è il mio primo messaggio nel forum. Mi sono iscritto proprio perché ho pensato che qui avrei potuto trovare l'aiuto di professionisti per risolvere il problema dell'HDR. Oltre a PhotoShop (ho la versione CS6) ho provato infatti diversi altri programmi ma non ho trovato il modo di ottenere un effetto HDR davvero naturale, senza eccessiva saturazione, contrasti surreali o effetti "cartoon".
Anche scegliendo i settaggi definiti "naturale" o "realistico" ottengo sempre immagini artificiose.

Le foto che devo elaborare riguardano gli uffici di una azienda, progettati da una amica architetto che mi ha chiesto di scattare le foto che andranno inserite nel suo sito web. L'ingresso e gli uffici sono molto chiari (pareti bianche, pavimenti grigio chiaro), con grandi vetrate, situazione che ha prodotto forti contrasti nei primi scatti di prova, così ho pensato di usare la tecnica dell'HDR. Ho usato una Canon 50D sul treppiede, scattando tre immagini con esposizioni diverse, con gli obiettivi Canon EFs 10-22 e Tamron 17-50 f2.8.

Poi ho provato a usare la funzione HDR di Photoshop, con risultati nulli. Lavoro con Photoshop dalla versione 1.5, ma in questo caso mi sono trovato malissimo, non riuscendo a capire, neppure con le scarne istruzioni del manuale, come elaborare i tre scatti per ottenere un risultato che non fosse troppo piatto o troppo assurdo.

Ho provato poi le versioni demo di programmi commerciali come Photomatix o HydraExpress , e ho scaricato programmi "open" come Luminance , ho acquistato programmini economici come HDRtist , ma non ho trovato il modo di ottenere immagini nello stesso tempo naturali (senza sgradevole saturazione o accentuazione dei dettagli o dei contorni) ed elaborate (vorrei restituire dettagli alle parti più illuminate e a quelle più in ombra, e nello stesso tempo accentuare un po' il dettaglio ma senza eccessi).

Inoltre non ho capito ancora se sia meglio partire dalle immagini RAW originali oppure da TIF 16bit salvati da Camera RAW.
Preferirei la seconda soluzione perché così potrei prima effettuare correzioni come il raddrizzamento delle linee, l'eliminazione dell'aberrazione cromatica, ecc...

Sapete consigliarmi un tutorial che spieghi come fare? o un programma che abbia queste caratteristiche?


45 commenti, 9282 visite - Leggi/Rispondi





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