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![]() in Blog il 27 Agosto 2025, 8:55 Per chi ha voglia di fare 2 chiacchere dal vivo parteciperò a queste 2 mostre: photomilano.org/2025/08/22/mostra-e-libro-di-fotografia-a-milano-a-set Nel libro correlato ci saranno una decina di mie foto, in mostra 2. Se siete in zona e avete voglia di passare sarò presente a entrambe le inaugurazioni, magari è l'occasione di vedere qualcuno dal vivo e non solo su questo forum con un nickname L'altra mostra a cui parteciperò è questa: www.lartechemipiace.com/2025/08/15-la-fotografia-oltre-lumano.html?fbc Mostra Fotografica a cura di Ilaria Pisciottani e New Format Art Vernissage con la presenza del critico Roberto Mutti: sabato 27 settembre 2025, ore 17:30 CathArt Gallery di Carla Pugliano, Piazza Giovanni XXIII – ingresso via Salvo d'Acquisto, Varese 8 commenti, 207 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 18 Agosto 2025, 19:44 Condivido questa interessante intervista www.lartechemipiace.com/2025/08/accompagnare-lo-sguardo-roberto-mutti- Alcuni passi sono interessanti e li metto qui: Non mi sento di parlare in generale di una categoria così indefinita come quella dei “giovani fotografi” però se accetta un giudizio necessariamente generico che quindi esclude alcune pregevoli eccezioni, mi sembra che esista un certo diffuso conformismo Tutti hanno diritto di sentirsi autori, recensori, critici e non importa che lo facciano scrivendo su un giornale o sul proprio profilo instagram. Ma per farlo non ci si può improvvisare, bisogna avere l'umiltà di studiare, approfondire e soprattutto ascoltare non è la fotografia che sta morendo ma semmai è la generale incapacità di leggerla, interpretarla, approfondirla a preoccupare. Banalizzandola, infatti, le si fa perdere il suo intrinseco valore evocativo 22 commenti, 713 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 07 Agosto 2025, 17:29 È un tema in cui mi imbatto spesso, ultimamente. Se ne parla molto, ci sono approcci differenti, scuole di pensiero che si confrontano, ma mi piacerebbe aprire uno spazio dove discuterne in modo più approfondito, con calma e senza preconcetti. Qualche tempo fa ho letto una riflessione del fotografo Francesco Ferla: lui racconta la Sicilia attraverso la sua bellezza, scegliendo di non mostrare il degrado, il malcostume, le sue "storture". Ferla fotografa con passione ciò che ama, e questo traspare chiaramente nel suo lavoro. Una posizione simile l'ho ritrovata anche qui, in più di un post: l'idea che il mondo, così spesso segnato da bruttezza e sofferenza, abbia un bisogno profondo di bellezza, e che questa vada condivisa, quasi come un atto di resistenza o di cura. Al tempo stesso, ricordo un post di Sara Munari su Facebook in cui sottolineava come siamo inondati di immagini: foto magari belle, ben fatte, ma senza contenuto, senza progetto, senza una direzione. È qui che riaffiora, secondo me, il vecchio concetto di arte “utile” — non solo in senso pratico, ma anche morale, politico, educativo. Un'idea di matrice rinascimentale, forse superata da buona parte dell'arte contemporanea, ma che oggi sembra riaffacciarsi in reazione all'abbondanza di immagini "vuote". Forse proprio per questo oggi si torna a dare valore all'idea, al progetto, al significato dietro l'opera. Io, personalmente, mi trovo spesso a metà. Amo le fotografie semplicemente perché sono belle, perché mi colpiscono esteticamente e potrei restare a osservarle per ore. Ma amo anche quei lavori che mi obbligano a pensare, che mi aprono una nuova prospettiva, che mi fanno deviare dal mio solito sguardo. E' impossibile dare una definizione univoca di "bello", non mi ci avventuro nemmeno, quello che posso dire è che c'è chi è più portato a notare certe finezze e chi meno, ma che l'occhio è sicuramente allenabile e si "impara" a notare e poi apprezzare anche cose che prima non ci suscitavano molto grazie allo studio e all'apprendimento. D'altra parte lo stesso Guido Guidi, tanto vituperato qui su juza, più volte ha affermato che spesso le foto non vanno guardate con un occhio troppo "armato". Insomma non ho una posizione assoluta e trovo comunque interessante questa altalena tra estetica e contenuto. A me capita di avere idee e provare a rappresentarle e periodi in cui non so dove voglio andare e penso solo a un immagine che mi si forma nella testa e voglio creare e quando mi chiedono: perchè hai fatto questa scelta? posso solo rispondere perchè mi piaceva così 225 commenti, 8462 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 17 Giugno 2025, 8:19 Lalla Essaydi è una fotografa e artista contemporanea marocchina che lavora con uno stile raffinato, simbolico e carico di tensioni culturali. Utilizza spesso come colori l'oro, il rosso, il marrone e il bianco che sfrutta per per costruire la sua narrazione visiva. Essaydi esplora il ruolo della donna nella società islamica tradizionale, in particolare quella del mondo arabo, e la rappresentazione del corpo femminile. I suoi lavori mettono in discussione gli stereotipi occidentali sull'“Oriente” e la rappresentazione orientalista delle donne arabe Usa l'henné per scrivere direttamente sul corpo delle donne, spesso su pelle, tessuti, pareti. I suoi principali lavori sono: Converging Territories dove critica lo spazio domestico paragonandolo a una prigione, sono scatti di donne coperte di calligrafia, scattate nella casa in cui Lalla era stata "rinchiusa" da giovane Les Femmes du Maroc dove vengono fatte reinterpretazioni fotografiche di dipinti orientalisti (es. “La Grande Odalisque”), ma con donne reali, lo scopo è far riflettere sull'erotizzazione coloniale del corpo delle persone del mondo arabo Harem serie ambientata nell'antico harem del Palazzo Dar al Basha a Marrakesh. Il sito ufficiale: lallaessaydi.com Quando ho visto Converging Territories mi ha richiamato subito un'altra artista del mondo arabo che è Shirin Neshat (iraniana). per entrambe il corpo femminile diventa testo, ma mentre Essaydi lavora sul linguaggio dell'ornamento e del rituale, Neshat è più direttamente politica e poetica. ![]() ![]() ![]() 6 commenti, 614 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 04 Giugno 2025, 7:25 www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/il-fotografo-dellanno-la-fiaf-0 Trovo che sia in effetti tra i fotografi italiani uno dei più interessanti attualmente. Seguo il suo lavoro da tempo, dal progetto legato alla korea e per me il premio é più che meritato 7 commenti, 734 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 23 Maggio 2025, 17:35 Purtroppo un altro grande autore ci lascia 2 commenti, 385 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 19 Aprile 2025, 16:12 www.nocsensei.com/professione/enzodalverme/hm-clona-30-modelle-con-ai- Le modelle senza fare nulla percepiranno i soldi per lo sfruttamento d lla loro immagine anche senza posare p muoversi. Ma truccatori stylist e fotografi? 111 commenti, 5340 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 11 Aprile 2025, 21:28 La sede milanese di Fondazione Prada, fino al 14 luglio 2025, dedica attraverso oltre 600 scatti una grande mostra alla fotografia tedesca del Novecento www.exibart.com/mostre/di-cosa-tratta-la-fotografia-tipologica-in-fond 1 commenti, 133 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 22 Gennaio 2025, 14:23 Mi è venuta l'idea di questo topic per una discussione iniziata in un altro e credo possa essere un confronto interessante. Entrambe erano donne riservate, che conducevano vite lontane dai riflettori, nessuna delle due cercava attivamente la fama o il riconoscimento pubblico durante il periodo di maggiore attività fotografica. Entrambe si dedicavano a catturare scene di vita quotidiana, con un forte interesse per la street photography e per i momenti spontanei ed entrambe lavoravano in modo autonomo, possiamo dire non vincolate dalle tendenze del momento o dalle aspettative di un mercato legato a lavori commissionati. La differenze sono legate al fatto che la Levitt era ben integrata nella comunità artistica di New York, collaborando con figure come Walker Evans e James Agee,era riconosciuta come fotografa durante la sua vita, con mostre e pubblicazioni. La Maier visse una vita molto più isolata, lavorando come tata per la maggior parte della sua esistenza. La sua fotografia è stata scoperta solo dopo la sua morte, quando i suoi negativi furono acquistati. A livello di stile il tono della Levitt è spesso giocoso e ottimista, con una particolare attenzione ai momenti di gioia e creatività, soprattutto tra i bambini,spesso i suoi soggetti sono consci delle sua presenza e scatta ben integrata con le persone rappresentate. Le fotografie di Maier tendono ad avere un tono più riflessivo o malinconico. Molti dei suoi scatti esplorano temi come l'isolamento e l'alienazione, anche in mezzo a situazioni affollate. Maier non stampò la maggior parte delle sue fotografie e molte delle stampe esistenti sono state realizzate postume, da archivi di negativi ritrovati. Non abbiamo quindi un'idea precisa di come Maier avrebbe voluto presentare le sue opere. Non solo, la scelta e gli accostamenti sono postumi fatti dichiaratamente per piacere oggi con un gusto contemporaneo e non quello del periodo in cui la fotografa scattava. Anche le stampe postume interpretano il suo lavoro, spesso con un'estetica moderna che enfatizza contrasti marcati e neri profondi, creando un aspetto più "drammatico" rispetto a ciò che sarebbe stato comune negli anni '50-'60. Credo sia interessante provare a fare un paragone tra autrici che hanno molte similitudini ma una è riconosciuta e perfettamente nel suo tempo mentre la Maier è un fenomeno che è creato postumo (sulla base comunque di un ottimo materiale) 34 commenti, 1637 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 18 Dicembre 2024, 19:05 Si é purtroppo spento Giampaolo Barbieri che per me é forse il più bravo fotografo italiano. Ho sempre ammirato i suoi scatti e i suoi lavori 18 commenti, 1652 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 16 Ottobre 2024, 9:16 Mi sono imbattuto in questa fotografa sud coreana famosa soprattutto per la sua serie Tree "Tree", rappresenta alberi di diverse forme, dimensioni e varietà che sono "ritratti" come soggetti artistici autonomi. Ogni immagine di questa serie mostra un singolo albero davanti a un grande telo bianco, che è stato eretto nel paesaggio naturale come una sorta di fondale fotografico. La struttura del telo viene spesso rimossa digitalmente in post-produzione, lasciando solo il telo bianco e il paesaggio. Questo intensifica l'illusione che l'albero sia scollegato dallo sfondo naturale. Gli alberi diventano protagonisti assoluti, quasi elevati al livello di "esseri" individuali con una loro personalità. Il contrasto tra l'albero nitido e il paesaggio sfocato o tenue sullo sfondo ha lo scopo di creare una tensione visiva che invita a una riflessione sulla natura e il nostro rapporto con essa. ![]() Altro suo lavoro è Mirage,in questo progetto, Myoung Ho Lee continua a lavorare con l'idea di isolare elementi naturali attraverso l'uso di fondali artificiali. In queste immagini, l'artista colloca uno sfondo bianco su larga scala in ambienti naturali, ricreando il contrasto tra artificiale e naturale. A differenza di "Tree", in cui il soggetto principale era sempre un albero, in "Mirage" l'attenzione si sposta sul paesaggio stesso, che viene inquadrato in modo simile a un dipinto o a una finestra. Questa serie esplora il concetto di "miraggio" come illusione visiva e mentale, giocando sul fatto che il paesaggio isolato diventa quasi surreale e astratto quando decontestualizzato waterfall-artfulliving.com/cdn/shop/products/MyoungHo3-1_Mirage_5000x. in Landscape Myoung Ho Lee si spinge oltre l'idea del fondale bianco e utilizza fondali colorati e vari elementi artificiali che contrastano con il paesaggio naturale. Il progetto esplora l'idea della rappresentazione e manipolazione del paesaggio In sintesi, Myoung Ho Lee non si limita alla sola serie "Tree", ma ha creato un corpus di opere che esplorano l'intersezione tra natura e arte, realtà e artificio, utilizzando sempre la fotografia per ridefinire il modo in cui vediamo il mondo naturale. 4 commenti, 511 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tema Libero il 07 Ottobre 2024, 11:15 Prendo spunto da questo articolo dove si evidenzia la crescita nel numero di fotografi asiatici che hanno partecipato al concorso in essere: fotocult.it/epson-international-pano-awards-2024-vincitori-concorso-fo Nella fotografia "autoriale"/"artistica" corea, giappone e cina in particolare sfornano sempre più autori e progetti interessanti mostrando una grandissima vitalità. Sono capitato per caso sul link sopracitato e mi viene da pensare che effettivamente c'è sempre più un grosso fermento in asia e che molti autori davvero interessanti provengano da li e che il continente asiatico stia crescendo come polo anche per la fotografia, già con l'arte tra Seul, Singapore ecc.. stanno sempre più arrivando ad avere un ruolo di primaria importanza 34 commenti, 1655 visite - Leggi/Rispondi | Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico MatteoGroppi ha ricevuto 696133 visite, 9531 mi piace Contatti: Sito Web Registrato su JuzaPhoto il 19 Marzo 2012 AMICI (65/100) |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me