Nuovo Dji Mavic: più luci che ombre in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 27 Agosto 2018, 11:15 Was Mavic first edition worth to be a second body for a professional photographer/filmaker?
The answer is: no, it wasn't.
Is the Mavic new version worth of it?
The answer is: yes, it is, but there are some things to understand.
Speaking of Pro model, I agree with americans when they say that size matters: sensor size is condition not to be set aside to get image quality, and Dji for the first time with Phantom 4 Pro showed how it is possible to reach a good performance with a sensor size of an inch. I whised and wrote for long time that Dji would mount such a sensor on Mavic, and eventually Dji did it.
About lens, Dji kept the same FOV of previous version: 77°. Good choice, considering that Phantom, with its 84°, suffers more perspective distorsion.
There is a new dlog, a flat profile at ten bit instead of eight. Moreover right now is avaible both in Pro and Zoom models H265 codec, slighty more efficient than H264. But is important to understand that they are just palliatives: the real question is that all stuff is heavily compressed, only purchasing an expensive Inspire it is possible handle raw video.
Thinking of H265 I remember that using that codec on Phantom 4 Pro compelled - at the max resolution - to renounce at 60 fps: on Mavic simply this issue ...isn't, because - always at max resolution - 60 fps isn't avaible at all, with any configurations. Not a marginal lack, in same applications.
On Zoom model (I would not buy it because of its small sensor, nevertheless) very interesting the optical zoom 2X (let's to beginners digital extension...) as well as 48 MP function related to it.
User manual: Dji declared for Phantom 4 Pro a max wind speed resistance expressed in m/s, while right now with Mavic data is expressed in kph; this generates confusion.
Lateral obstacle avoidance sensors: still too many limitation to their effectiveness.
Synthesizing: an huge improvement in comparison with previous version, but there are still some issue to work with.
Claudio Trezzani all rights reserved
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Patagonia? No, Italia. in Blog il 17 Dicembre 2015, 14:30 Si, sovente non occorre andar lontano: questa mia foto è stata realizzata in Val Masino, deliziosa anticamera della Val Mello http://www.artlimited.net/image/en/556434
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resa alti ISO Pentax 645 Z in Blog il 29 Maggio 2015, 5:14 E' una foto che non ho inserito nelle mie gallerie , a causa delle luci sbagliate (stavo provando la medio formato digitale da Fowa, e l'illuminazione non dipendeva da me), ma che condivido qui per mostrare l'apprezzabile resa a 3200 IS0.
www.flickr.com/photos/claudiotrezzani/18190395626/in/datetaken/?cr 1 commenti, 351 visite - Leggi/Rispondi
Alogenurico Spunto in Blog il 02 Gennaio 2015, 13:19 Per fare la cosa che m'appresto esplicitare, bisogna chiedere a Juza. E' lui che può approntare le pagine, con foto delle macchine e scheda delle caratteristiche. Mi riferisco a questo: uno spazio per recensioni delle fotocamere a pallicola, con particolare riferimento alle medio formato. A noi italiani, in questo momento, va bene, e non ce ne rendiamo conto a sufficienza: mentre Oltreoceano le Hasselblad - solo per fare un esempio - spuntano ancora quotazioni un po' onerose, da noi si portano a casa con denari contenuti, rispetto alla resa. Glielo dite Voi, a Juza?
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il lato oscuro dell'HD in Tecnica, Composizione e altri temi il 05 Dicembre 2014, 22:46 Ecco il lato oscuro dell'Hig Definition. Certo, vedere filmati con un numero di pixels quattro volte superiore rispetto alla Standard Definition (si è passati da mezzo milione di pixels ai due dell'HD full) è cosa buona e giusta. Ma quando l'HD ha incontrato un altro SD (inteso come supporto di memorizzazione) il matrimonio non si è rivelato per nulla riuscito. I costruttori si sono trovati di fronte al problema di infilare nei minuscoli supporti allo stato solido il pesante girato della cosiddetta Alta Definizione. La soluzione è stata: comprimere, comprimere, comprimere. Il codec H264 è all'origine di tutti i mali. Il decadimento qualitativo rispetto al segnale originario reca un divario ben superiore a quello intercorrente - in ambito fotografico - tra un raw ed un jpg. Questo decadimento si concretizza in una devastante azione da parte di artefatti di compressione, che deturpano pesantemente la visione. Quando il processore della fotocamera (mi sto riferendo alle implementazioni video delle reflex digitali) elabora il segnale per renderlo sostenibile con le capacità di memorizzazione delle schede di memoria, scarta immediatamente una notevole mole di dati, così pregiudicando la possibilità di godere del potenziale originario. L'unica soluzione per preservare la qualità nativa, è di registrare direttamente su hard disk esterno, tramite un cavo HDMI. Sfortunatamente, tale opportunità è preclusa alla maggior a parte delle reflex digitali. Così, si arriva subito al paradosso: sotto il profilo della pulizia del segnale, le videocamere a nastro di pochi anni fa risultano decisamente superiori. Dunque, il progresso non sempre è veramente tale (basti pensare alla fruizione di musica: dopo anni di ascolto con ottimi impianti hig fidelity, molti sono passati alla deprimente resa di files MP3). Cosa ne pensate?
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