Death Valley - Viaggio nella storia della Terra in Articoli il 25 Agosto 2014, 14:00 "In un viaggio, qualsiasi esso sia, l'importante non è solo il raggiungimento della meta, quanto il percorso per raggiungerla". E' questa una massima che ho sempre condiviso poichè il viaggiare credo sia non solo una scoperta di luoghi e nuove civiltà, ma anche forma emotiva ed interiore di continua conoscenza e scoperta di se stessi. E poi il viaggio, inteso nel senso escatologico del termine, non rappresenta forse una metafora dell'umana esistenza? Basti pensare ad Ulisse, simbolo di sete e di conoscenza, a Dante col suo viaggio allegorico...
Proprio recentemente sul Camino di Santiago un mattino ho incontrato Bruce: era partito da S. Francisco per fare il Camino a piedi da Roncisvalle a Santiago (oltre 800 km), durante il tragitto si era fermato a Pamplona per la Feria di S. Firmino, e lì, vestito di rosso, aveva sfidato i tori nella pazza corsa per le vie della città, travolto da un toro era stato anche lievemente ferito(le foto sullo smartphone erano eloquenti); eppure Bruce, con gli occhi azzurri e lo sguardo mite, mi aveva narrato questo evento come parte integrante del suo percorso, era stato preso da forti sensazioni, era un pò , la sua, la prova della riscossa di cittadino californiano abituato a vivere dentro un ufficio, alla ricerca di se stesso in una dimensione radicalmente differente da quella abituale. Keruac del resto insegna:"...dove andiamo?non lo so, l'importante è andare..."
Dopo questa digressione sul senso del 'Viaggio' entriamo in tema. Ero già stato nella Death Valley molti anni fa, negli anni '90, con mia moglie e nostro figlio ragazzo; a quel tempo avevamo fatto un lungo tragitto attraverso il continente nordamericano dalla costa pacifica a quella atlantica passando anche per il Canada. Fu un viaggio molto spartano e fatto di continui spostamenti, effettuato in auto e dormendo per lo più in tenda nei campground; 15 mila km attraverso i grandi parchi dell'Ovest fino alle metropoli del nord-est. Allora era il mese di luglio non certo indicato per la Valle della Morte date le alte temperature che si raggiungono in estate(ricordo una temperatura di 48° a Bad Water, niente male!).
Ora ho scelto il mese di Aprile, ideale per fare percorsi a piedi senza caldo eccessivo neanche nelle ore centrali della giornata. Certo non avrei mai pensato di ritornare in questo luogo un giorno, è solo per il fatto che quel ragazzo di allora vive e lavora oggi...
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