Viaggio documentaristico: la Migrazione delle Gazzelle della Mongolia (Procapra gutturosa) in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 27 Novembre 2013, 17:02 La segnalazione di questo evento è stata autorizzata da JuzaPhoto (informazioni).
L'organizzazione non governativa mongola Green Initiative, apre esclusivamente a pochissimi fotografi naturalisti, la possibilità di partecipare ad una vera e propria spedizione naturalistica esplorativa.
La Mongolia è l'ultima frontiera non contaminata in nessuna forma dalla globalizzazione. Ha la più bassa densità di popolazione al mondo (ben 3,5 volte meno rispetto al Kazakistan). In un territorio grande 5 volte l'Italia vivono circa 1,5 milioni di abitanti, mentre altri 1,3 mln vivono nella capitale. Senza esitazioni, si può sostenere che oggi la Mongolia sia nettamente il luogo a più alta "naturalità" del pianeta (in senso scientifico la naturalità si misura in relazione all'impatto dell'uomo sul territorio e sulle altre specie). In tutto il territorio senza il supporto di piani di conservazione ne di aree protette vivono animali rari altrove. Si può immaginare il tutto come un gigantesco parco naturale senza recinzioni ne strade asfaltate.
In questo contesto per i pochi ecologi e biologi che lavorano nella capitale, gli studi in determinate aree poco accessibili diventano proibitivi. Così la maggior parte del territorio rimane inesplorato e per le uniche informazioni ci si affida ai pochi pastori nomadi che vivono nella steppa.
Lo scopo principale della nostra spedizione è quello di avvistare, comprendere e documentare con foto e video, la migrazione delle gazzelle della Mongolia, la quale rappresenta una delle ultime grandi migrazioni del nostro pianeta. La spedizione come si evince dal titolo è di tipo documentaristico. I partecipanti avranno la possibilità di agire come pionieri, come i padri del documentarismo, i quali dovevano captare e immortalare specie del tutto selvatiche che evitavano l'uomo, facendo ciò esclusivamente grazie alle proprie capacità e senza poter contare sul capanno, sull'aiuto o sulla segnalazione pregressa di taluno, riguardo le relative specie. In questo caso la foto diventa un documento inedito ed esclusivo perché scattata in zone e su soggetti mai o raramente ritratti.
Tuttavia saremo completamente aperti al contesto che ci accoglie. Infatti saremo inseriti in un paradiso naturalistico fatto di praterie sconfinate, pozze e ruscelli quasi stagnanti, laghi salini con le specie dell'avifauna diffuse in queste zone, complessi rocciosi costituiti da affioramenti granitici che assumono qualsiasi forma e dimensione, nelle quali cavità e grotte si rifugiano varie specie animali, oltre che vedere apparire le bianche Ger (le tipiche capanne mongole) che si mimetizzano con la prima neve che avrà cominciato a imbiancare la steppa, per arrivare alle dune di sabbia fine che interrompono il paesaggio circostante. In questo paesaggio si percepisce la presenza della fauna selvatica che con un po di attenzione è possibile vedere. Lupi, linci, Gatti di Pallas, Volpi rosse, Volpi grigie, Corsac e mustelidi sono i carnivori, abbastanza diffusi nella zona. Argali (che sono i più grandi al mondo del genere Ovis), stambecchi siberiani e molte altre specie di mammiferi. Infine in questa terra di grossi rapaci vivono gli avvoltoi come il grifone eurasiatico, il grifone himalayano, il gipeto e il gigantesco avvoltoio monaco, i quali è possibile avvistarli insieme persino sulla stessa cresta. Le emozioni trasmesse dai pastori nomadi e dai paesaggi con le loro svariate sfumature fanno il resto nel luogo definito dal National Geographic come il migliore al mondo per la fotografia paesaggistica!
Gli interessati possono contattarci via e-mail a info@greeninitiativengo.org per ricevere il PDF del programma completo di tutti i dettagli.
Grazie da Green Initiative
Claudio Augugliaro
Green Initiative Scientific Coordinator
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