Esperienza micro 4/3 per riprese sportive e possibile upgrade in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 27 Agosto 2024, 10:08 Buongiorno, cercherò di fare una doverosa introduzione per meglio inquadrare il quesito finale .
Nel 2021, dopo un decennio di “pausa fotografica”, ho acquistato una Panasonic G9 micro 4/3 per riprese fotografiche e video legate all'attività sportiva di mia figlia (concorsi di equitazione, specialità gare di salto ostacoli, svolte sia all'aperto in estate che indoor nel periodo invernale).
Inizialmente (capisco di essere stato troppo ottimista!) pensavo di cavarmela con semplice corpo economico (la G9 veniva venduta a 800€ in offerta) + ottica unica (ho acquistato un 14-140 II F 3.5-5.6 usato), ma dopo i primi deludenti riscontri nella gare indoor (poca luce e quindi tempi di scatto lunghi, incompatibili con le azioni veloci di gara) ho posto rimedio acquistando un Olympus 40-150 F. 2.8 Pro usato che non ho più staccato dalla macchina (per le gare estive in esterno, con campi gara particolarmente ampi, ho acquistato anche il moltiplicatore 1,4x). Con questa combinazione G9+Oly 40-150 F2.8 (corrispondente a 80-300 ff che uso nel periodo indoor, che diventa 112-420 con l'1,4x per la stagione estiva) copro perfettamente le mie necessità di inquadratura.
Considerazioni sull'uso ed i risultati ottenuti.
Utilizzo al 50% la G9 per scatti fotografici (risoluzione 5184*3888 punti) ed al 50% per riprese video in 4k a 60 fotogrammi /sec (una singola prova di gara dura circa 90 secondi). Seppur per semplice uso “social” e con qualità decisamente inferiore, quando faccio i video ne ricavo anche alcune immagini significative (risoluzione 3840*2160). Effettuo tutte le riprese senza cavalletto.
Quando scatto fotografie utilizzo file Raw che elaboro poi con DXO Photolab 6, mentre per le immagini ricavate da video faccio semplice aggiustamento con Photoshop.
Certo al chiuso avere miglior tenuta agli alti ISO sarebbe gradito, ma so di agire al limite delle limitazioni economiche che mi sono posto per l'investimento nell'attrezzatura. In ogni caso, l'utilizzo è prettamente amatoriale e personale.
Criticità e necessità di miglioramento.
I video, che se visionati in continuità sono buoni, se visti per singoli fotogrammi hanno un pronunciato e fastidioso effetto di “fuori fuoco pulsante” che rende difficile ricavarne singoli fotogrammi.
Gli scatti fotografici hanno una soddisfacente media di messa a fuoco (considerati i movimenti repentini del cavallo, la variazione continua delle traiettorie, la presenza di ostacoli che si frappongono tra la macchina ed il soggetto ripreso). Dopo svariate prove, ho optato per la messa a fuoco a punto singolo centrale. Naturalmente, mi piacerebbe migliorare ulteriormente la percentuale di scatti a fuoco perfetto.
Ipotesi di miglioramento attrezzatura e richiesta consigli
Pensavo di vendere la G9 mark I (ottimo stato, valore di circa 550-600 euro con accessori vari) e acquistare la successiva G9 mark II che ha introdotto la messa a fuoco a rilevazione di fase in aggiunta all'originale DFD. Da qui a fine anno, punterei a trovare un'offerta sui 1600 euro, aggiungendo pertanto circa 1.000 euro a quanto ricavato dalla vendita del vecchio corpo macchina.
Qualcuno ha esperienza del miglioramento nell'uso pratico tra G9 mark I e II rispetto alla qualità fotografica (la risoluzione sale a 5776 x 4336) e messa a fuoco per attività sportive molto dinamiche simili a quelle che vorrei realizzare?
Ritenete che l'effetto “pulsazione-fuori fuoco” che tanto mi infastidisce nelle riprese video sarà superato totalmente? Le immagini ricavate dal video a 60 fotogrammi/sec. della G9 mark II (risoluzione 5728 x 3024) costituiranno un significativo miglioramento rispetto a quelle che ottengo ora?
Ho letto qualche prova e confronto anche della Om-1 mark I e II, più votate alla ripresa per lo sport, ma che ritengo più limitate dal punto di vista delle riprese video, pertanto pensavo di restare in Panasonic.
Grazie a tutti per eventuali consigli e considerazioni.
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