Sirui AM-254 - AM-258 review in Articoli il 03 Gennaio 2021, 17:26 Alla ricerca del cavalletto da viaggio perfetto
Il cavalletto da viaggio dovrebbe essere compatto, leggero, rigido, utilizzabile senza doversi abbassare … e magari non troppo costoso, visto che lo si deve portare in viaggio con il rischio di furti o più semplicemente di abusi.
Caratteristiche contrastanti: il cavalletto da viaggio perfetto non esiste, a prescindere dal costo. Ma ci sono soluzioni possibili e accessibili?
Ho cercato a lungo, ho fatto diverse scelte sbagliate, e … non ho trovato una soluzione, ma forse un buon compromesso sì.
Ho percorso tutte le fasi della ricerca nerd: lettura di di quanto disponibile sul web (recensioni, specifiche, esperienze altrui … ), acquisizione enciclopedica delle variabili e dei prodotti, lunga meditazione delle conoscenze acquisite e, infine, acquisto del primo cavalletto: un Nest NT-6264CT. Un buon treppiede in carbonio di un costruttore cinese. Non mi sono trovato male, ma l'uso mi ha fatto scoprire molte cose: difficilmente si opera in condizioni ideali (cioè calma piatta, superficie di appoggio piana e assolutamente rigida) ed è sufficente un medio tele e un po' di vento per rendere assai arduo scattare con tempi lunghi; la colonna centrale è comoda, ma amplifica i problemi di stabilità quanto più la si alza; la rapidità di sblocco, la qualità di serraggio delle gambe, la qualità dei materiali e la loro risposta alle variazioni di umidità e temperatura cambiano la fruibilità di un cavalletto e il tempo impiegato per raggiungere il risultato desiderato.
Così sono arrivato a formulare le mie specifiche: il mio cavalletto da viaggio/escursione deve arrivare almeno a 115-120 cm di altezza senza la colonna centrale (sono basso), deve essere rigido e smorzato 'sì da poter scattare con l'autoscatto a 2 secondi con su un obiettivo da 200 mm in condizioni non ottimali, deve occupare poco spazio sia in valigia sia attaccato allo zaino, deve essere facile da livellare per fare panoramiche, deve essere leggero, deve mantenere una fruibilità accettabile in condizioni avverse.
Alla fine è l'identikit della versione mini di quei cavalletti dalle grandi gambe e senza colona centrale che i cacciatori fotografici portano attaccati sotto il loro fantasmagorici 600mm F4.
Un cavalletto così esiste? Si. Ad esempio la RRS da tempo ha in catalogo il TFC-14 giunto alla seconda versione. Se si consultano le prove di David Berryrieser di TheCenterColumn.com, lo si scopre in cima alla graduatoria dei cavalletti da viaggio per rigidità misurata e ingombro, superando anche il Gitzo GT1545T Traveler,...
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VILTROX EF-EOS M2 in Articoli il 01 Gennaio 2019, 9:56
Che cos'è Il Viltrox EF-EOS M2 è un adattatore che permette di utilizzare gli obiettivi Canon EF su fotocamere Canon EOS M; essendo dotato di gruppo ottico, riduce la focale dell'obiettivo montato di un fattore 0,71. In questo modo si compensa la riduzione dell'angolo di campo dovuta all'uso di una lente progettata per il full frame su un più piccolo sensore APS-C, .
In pratica il gruppo ottico concentra la luce su una superficie inferiore di quella prevista nel progetto con i seguenti vantaggi:
- riduzione della focale
- concentrazione della luce sul sensore APS-C con una aumento della luminosità "vista" dal chip.
- teoricamente un riduttore di focale dovrebbe permettere un aumento della definizione dell'obiettivo utilizzato sul più piccolo sensore.
L'uso di gruppi ottici convergenti per realizzare obiettivi molto luminosi è un idea che ha ben più di un secolo. A questo proposito, per chi fosse interessato, consiglierei l'ottimo articolo "OMAGGIO ALL'IMMORTALE KUBRICK ED AL MITICO PLANAR 50mm f/0,7" di Marco Cavina (http://www.marcocavina.com/omaggio_a_kubrick.htm), dal quale ho ripreso lo schema esplicativo del funzionamento dei moltiplicatori (teleconverter) e riduttori di focale riportato di seguito.
Questo tipo di adattatori sono chiamato comunemente speed booster. Il Viltrox EF-EOS M2 è il primo a permettere l'uso di obiettivi Canon EF sull'attacco EF-M con una riduzione di focale dello 0,71.
In pratica un 100mm sarà ridotto ad un 71mm; se l'apertura è f/2 questa "passerà" a f/1,4 circa. Considerando il fattore di crop legato alle dimensioni dei sensori Canon APS-C, pari a 1,6, alla fine si avrà:
Focale: 71mmx1,6=113,6mm;
Apertura: 1,4x1,6=f/2,24.
Dunque il 100mm f/2 montato su un corpo EOS M con questo adattatore sarà un 114mm f/2,2. Lo stesso obiettivo utilizzato con l'adattatore Canon (senza ottica) sarebbe un 160mm f/3,2.
Dunque è possibile utilizzare gli obiettivi EF su APS-C ottenendo un angolo di campo più vicino a quello che si avrebbe sul full frame. Il vantaggio è più evidente sugli obiettivi grandangolari: ad esempio un EF 20mm f/2,8 montato su una fotocamera EOS M senza riduttore di focale avrebbe un angolo di campo pari a quello di un 32mm con apertura massima f4,5, non si avrebbe più un grandangolo spinto, ma un un grandangolo medio: un factotum come un EF 24-105 f/4 diverrebbe un 38-168mm f/6,4, range di focali assai meno versatili e interessanti. Con un riduttore di focale da 0,71x l'EF 20mm diverrebbe un 23mm f/3, il 24-105mm un 27-118mm f/4,5.
E' importante considerare il fattore di crop non solo per la lunghezza...
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