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Raduno JuzaPhoto


Escursioni, Attività, Eventi » Raduno JuzaPhoto

Tipo di evento: Escursione, uscita fotografica

Proposto da: Vittorio Scatolini

Roma (Lazio), dal 09 Aprile 2016 al 10 Aprile 2016

Ore 10:00

MOSTRA DETTAGLI


Partecipanti:
Acromion69
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Adrianogattoni
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Andrea Festa
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Andrea Piccirilli
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Annamaria Pertosa
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Anonima.genovese
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Blade_71
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Bruno Mariti
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Danyla
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Duri
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Egix90
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Ellerov64
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Enrico A
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Errekappa
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Fabrizio Ferri
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Francesco Iafelice
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Jessy68
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Jypka
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Kuox
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Lastpeanut
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Luci
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Marco50
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Marisa194
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Matley Siena
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Mauriziol
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Maurog74
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Melugo
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Nahual
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Nedellis
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Peppe Cancellieri
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Pianetaterra
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Robin22
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Salvo M
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Scarlet
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Sommy16
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Viceconte Giancarlo
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Vittorio Scatolini
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Walter Bertolotti
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Questa pagina riguarda un evento già trascorso. Per vedere i nuovi eventi, vai nella pagina iniziale della Sezione Incontri!


Domande, commenti, discussione


avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2016 ore 17:24

Ciao a tutti,
volevamo ricordare a chi parteciperà solo alla cena del 9 aprile che l'appuntamento è per le ore 21 davanti al ristorante.

Per tutti gli altri, l'appuntamento è alle ore 9:45 davanti all'hotel con partenza alle 10:00.

-6!!!


Vittorio
Jessy
Walter
Danyla
Rossella




avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2016 ore 13:35

Quindi il ritrov a <Tor marancia sara' verso le 10,30.??
Ci si vede li, buon viaggio a tutti.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2016 ore 14:37

Ciao Andrea,
sì, il ritrovo è a Tor Marancia intorno alle ore 10:30-10:45.

Buona giornata
Rossella

avatarsupporter
inviato il 04 Aprile 2016 ore 17:06

ciao Scarlet mi puoi ripetere il nome del ristorante e a che ora ci si vede per la cena?
Grazie
ciao
Peppe

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2016 ore 17:16

Ciao a tutti,
volevamo ricordare a chi parteciperà solo alla cena del 9 aprile che l'appuntamento è per le ore 21 davanti al ristorante.

Per tutti gli altri, l'appuntamento è alle ore 9:45 davanti all'hotel con partenza alle 10:00.

-5!!!!!!

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2016 ore 17:16

Io vicino a Peppe altrimenti non vengo ahahahahah ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 9:22

Un saluto a tutti
Come avevo accennato nel blog: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1658492 ho voluto provare a documentare alcuni murales di Roma. Naturalmente non potevano mancare quelli di Tor Marancia che avrete la possibilità di ammirare nel prossimo incontro a Roma.

Penso quindi di farvi cosa gradita dandovi qualche informazione, presa da internet, sulle opere e sul quartiere.

La street art nasce come forma d’arte spontanea, contestuale e il più delle volte gratuita. Ma questo aspetto con il tempo sta evolvendo. “All’inizio la street art era un fenomeno spontaneo, si usciva e si trovava un posto, spesso in maniera illegale, si realizzava la propria opera rifiutando di guadagnarci. Ma negli ultimi anni si sta affermando il muralismo, la realizzazione di grandi murales su commissione, in posti che non sono scelti dall’artista, ma che gli sono assegnati. Questo introduce la necessità di un grande senso di responsabilità da parte dell’artista, la sensibilità di interagire con il posto dove si lavora e di avercelo sempre presente mentre si lavora”, afferma Stewart.

Tor Marancia la chiamavano Shanghai, era un agglomerato di casupole basse, di una stanza, in cui vivevano famiglie numerose. A Shanghai le abitazioni avevano i servizi in comune, i pavimenti in terra battuta e si allagavano d’inverno, quando il fosso di Tor Carbone era in piena. Le prime case furono costruite nel 1933 dal governatorato di Roma su una zona paludosa in piena campagna, vicino alla Garbatella. Per i continui allagamenti e la densità abitativa, la borgata si guadagnò il nome della più grande città cinese, Shanghai, la metropoli del mondo più vulnerabile alle alluvioni.

Nel quartiere, tirato su in cinquanta giorni, furono trasferiti gli abitanti del centro storico di Roma, quando le loro case furono abbattute dal regime fascista per costruire via dei Fori Imperiali. Andarono a vivere a Shanghai anche famiglie di emigranti che arrivavano dal centro e dal sud dell’Italia. Nel 1948 Shanghai era così malsana che fu deciso di raderla al suolo e di costruire al suo posto i caseggiati popolari, oggi gestiti dall’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater).

Quando lo street artist Mr. Klevra è arrivato per la prima volta a Tor Marancia racconta di aver visto una scritta sul muro di una delle palazzine del primo lotto, “Welcome to Shanghai”, e di esserne rimasto colpito. “I ragazzi con cui parlavo rivendicano questo senso di appartenenza alla borgata, si fanno chiamare ‘sciangaini’, anche se la storia di Shanghai devono avergliela raccontata i nonni”, dice.

A Tor Marancia vivono attualmente circa ventimila persone e i due terzi delle case della zona sono di proprietà dell’Ater. Hanno diritto ad avere in affitto questo tipo di abitazioni famiglie con un reddito stabilito (un nucleo familiare non deve superare i 20.344,92 euro all’anno). La maggior parte degli inquilini abita nelle case dagli anni cinquanta, in pochi casi gli affittuari sono stati sostituiti da nuovi inquilini, spesso i figli sono subentrati ai genitori nel contratto con l’ente. Il quartiere è considerato difficile: con un alto tasso di abbandono scolastico e disoccupazione

Alla Shanghai romana e alle sue storie si sono ispirati gli artisti che hanno partecipato al progetto promosso dall’associazione culturale 999 contemporary e finanziato dal comune di Roma e dalla fondazione Roma: 21 murales alti 14 metri dipinti sulle facciate delle case popolari del lotto uno di Tor Marancia.

Il progetto di riqualificazione è costato complessivamente 166mila euro: 45mila sono arrivati dalla fondazione Roma, mentre l’amministrazione comunale ne ha spesi altri trentamila. Il resto è stato messo a disposizione dall’associazione 999 contemporary,

70 giorni di lavoro per 12 ore al giorno, 765 litri di vernice, 974 bombolette spray, con una superficie di 145 metri quadrati per ciascuno murales per un totale di circa 3.000 metri quadrati

Diamond, Mr. Kleva e Moneyless tra gli italiani, i francesi Seth e Philip Baudelocque e l’argentino Jaz sono alcuni degli street artist che hanno partecipato gratuitamente in partnership con l’azienda Sikkens che ha fornito una vernice speciale resistente agli agenti atmosferici.

Stefano Antonelli dell’associazione 999 ricorda che quando, a maggio del 2014, è arrivato nel quartiere per realizzare il primo murale, insieme all’artista argentino Jaz, un gruppo di ragazzi li ha circondati con fare aggressivo. “Erano della zona, quasi tutti camerieri, dediti anche ad altri piccoli traffici. Non erano contenti della nostra intrusione”, racconta Antonelli. “Abbiamo parlato a lungo con loro, abbiamo cercato di coinvolgerli. Adesso, dopo tanti mesi di questo lavoro, si costituiranno in associazione per gestire il patrimonio di arte pubblica che gli abbiamo lasciato”.

All’inizio i residenti del quartiere sono stati sospettosi e anche severi nei confronti degli artisti arrampicati sugli elevatori idraulici. Una signora del quartiere, mentre Mr. Klevra disegnava la sagoma della sua madonna, lo ha chiamato e gli ha detto: “A regazzì, ma nun lo vedi che sta madonna l’hai fatta troppo cicciona?”. Anche Antonelli ricorda l’ostilità degli abitanti: “Quando siamo arrivati con gli elevatori nel caseggiato c’è stata una rivoluzione, sono scese donne e uomini in strada, volevano impedirci di lavorare. Poi, quando hanno visto che eravamo autorizzati e che rappresentavamo le istituzioni, hanno cominciato a venire da noi e a raccontarci i loro problemi, a chiederci di intercedere, perché nessuno si occupa di loro, sono abituati a vedere le istituzioni solo in campagna elettorale”.

Lentamente gli abitanti del quartiere si sono abituati alla presenza degli artisti e li hanno adottati: chi portava il pranzo, chi la cena. “Mentre mangiavo un panino dignitoso del discount è venuto un signore che mi ha detto di scendere dalla gru, aveva portato un pranzo serio: pappardelle al ragù fatte in casa. E così ogni giorno”, dice Mr. Klevra. Sono soprattutto i ragazzi del quartiere a dimostrare interesse per i murales e per gli artisti: raccontano le loro storie difficili, si confidano, c’è chi vuole fare boxe, chi vuole emigrare, chi parla dei suoi problemi quotidiani con la giustizia.

La storia di Andrea Vinci, un ragazzo disabile delle palazzine popolari, colpisce tutti. Andrea oggi ha 27 anni, quando era ragazzino, tuffandosi da uno scoglio, si è fatto male e ha perso la mobilità agli arti inferiori. Abita al secondo piano e nel palazzo non c’è l’ascensore. Ogni giorno suo fratello viene da Ostia, dove abita, e se lo prende in braccio per farlo scendere, poi ogni sera lo riporta a casa, caricandolo sulle spalle.

I writer Lek & Sowat si sono ispirati alla storia di Andrea Vinci e gli hanno dedicato Veni, vidi, vinci, un omaggio al motto latino e al ragazzo del secondo piano. Dopo il successo dei murales, la fondazione Roma ha promesso di finanziare la costruzione di un ascensore.

Nostra signora di Shanghai è la madonna bizantina, realizzata dallo street artist Mr. Klevra., che con i suoi rossi, azzurri e ocra troneggia sulle palazzine del lotto. Mr. Klevra, che è un amante dell’iconografia bizantina, spiega: “Volevo lasciare un’immagine rassicurante e accogliente, l’immagine tenera di un abbraccio tra una donna e un bambino. La madonna rappresenta Roma che abbraccia il figlio (la borgata), che le richiede attenzioni e tenerezza. È quello che questo quartiere chiede alla città: attenzioni e amore”.

Hic sunt adamantes : Anche Diamond nel suo murale in stile art nouveau ha voluto ricordare Shanghai: una donna addormentata con dei fiori di oleandro tra i capelli tiene in mano un diamante e dalla cornice spunta un drago, omaggio al bizzarro nomignolo cinese dell’ex borgata romana.
“Roma è una bella donna addormentata, immobile”, spiega Diamond, “una città che non riesce a svegliarsi dal torpore”.

Il bambino Redentore : L’artista francese Seth, invece, ha raccontato un’altra storia del quartiere disegnando un bambino che sale delle scale colorate e guarda oltre i palazzi di cemento del caseggiato. Il murale è dedicato a Luca, che abitava nel palazzo ed è morto dopo un incidente avvenuto mentre giocava a calcio.

L’opera-pilota è stata quella dell’artista argentino di origini italiane Jaz, intitolata “ Il Peso della Storia “: in questa opera si possono osservare un lottatore argentino che tiene sulle spalle un lottatore italiano, a rappresentare metaforicamente il legame storico che unisce l’Argentina con l’Italia, con probabile riferimento ai flussi migratori del dopoguerra.

Un'altra opera degna di nota è quella del ventenne Jerico, filippino d’origine ma romano d’adozione. “ Distanza Uomo Natura “ raffigura, su uno sfondo celeste, due dita che quasi si sfiorano, a ricordo della Creazione di Adamo nella Cappella Sistina, separate da un ramo in fiore che attraversa tutta la superficie pittorica:

Queste sono soltanto alcune delle opere che scopriremo insieme!

A presto
Giancarlo

Informazioni variamente tratte da:
www.internazionale.it/reportage/2015/04/10/roma-tor-marancia-murales-s
www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/28/street-art-tor-marancia-si-colora-
www.cosafarearoma.it/street-art-tor-marancia-roma/

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2016 ore 9:46

Giancarlo, Ti ringrazio per il prezioso contributo.
penso che sarà molto utile e ho infatti già provveduto a preparate una stampa da distribuire ai partecipanti durante il giro a Tor Marancia.

ancora un grazie da parte di tutto lo staff Sorriso

user70276
avatar
inviato il 05 Aprile 2016 ore 11:11

Grazie Giancarlo, le informazioni che ci hai regalato impreziosiscono la visita di sabato mattina.
A presto. Danila

avatarsupporter
inviato il 05 Aprile 2016 ore 12:42

ok Scarlet
ok Blade

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 13:10

Ottimo e prezioso intervento Robin:-P;-)

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 14:55

-4!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:-P

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 18:08

Grazie Francoia Sorriso

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 20:29

Scusa Robin se ti ringrazio solo ora per le tue preziose informazioni, ero entrata "di corsa" senza aver avuto il tempo necessario per apprezzare il tuo scritto! Sono tra i murales romani che più amo e non ne conoscevo la storia!
A presto!
Rita:-P

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2016 ore 21:41

Vittorio, nun è niente in confronto a quello che state facendo voi. Sorriso
ErreKappa e stato un piacere riportare quelle poche cose che ho letto, sono contento che sia piaciuto
A presto
Giancarlo

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