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Anelliere della Confraterina dell'Addolorata...

Volti e tradizioni del Venerd&igr

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Anelliere della Confraterina dell'Addolorata inviata il 24 Aprile 2014 ore 11:17 da Sensation81. 2 commenti, 573 visite.

, 1/200 f/1.8, ISO 6400, mano libera.

La Confraternita di Maria SS. Addolorata fu fondata il 28 luglio 1875 dal canonico don Gaetano Cristadoro. Facevano parte di questa confraternita gli artisti, ovvero i mastri artigiani, i muratori ed, eccezionalmente, i bottegai del Mercato S. Antonio, che secondo una dichiarazione scritta del 1847 portavano il fercolo di Maria SS. Addolorata prima che fosse costituita la confraternita. La sede era presso la cappella della pietà, che anticamente era annessa alle prigioni dove venivano incarcerati i condannati a morte prima di essere giustiziati. In questa cappella c'era il quadro della Madonna Addolorata che, recentemente restaurato, fa mostra sulla facciata del campanile. Col passare del tempo le prigioni cambiarono destinazione e i vasti locali dal tetto a volta furono adibiti a magazzini di derrate alimentari che venivano qui concentrate, dopo la sosta daziale obbligata di Portosalvo. Uno dei bottegai del Mercato, cha aveva accumulato ricchezze, diede inizio ai lavori della nuova chiesa che risale alla fine del XVII secolo. Alla sua morte lasciò ogni suo avere a don Giuseppe Ribis che portò a termine la costruzione. Questi era chiamato Mezza Missa perché destinava metà delle offerte che riceveva per la celebrazione delle messe alla nuova chiesa in costruzione. Alla morte del Ribis, ogni bene fu affidato a dei fidecommessi, che verso il 1700 delegarono un sacerdote che, oltre alla cure spirituali, si occupava anche dell'amministrazione. Don Matteo Planis continuò l'opera dei suoi predecessori e nel 1744 fece costruire il campanile della cupola in stile arabo e in ceramica policroma. Sul finire del XVIII secolo, Luigi Felice esegui il simulacro della Vergine Addolorata. Il lavoro è in cartapesta e ciò nonostante ancora oggi è ottimamente conservato. Lo scopo di questa confraternita è quello di tenere desto e incrementare il culto dell'Addolorata, avvicinare gli iscritti all'Eucarestia e celebrare messe in suffragio dei confrati defunti. Il rettore con tutta l'amministrazione viene eletto ogni tre anni. Il privilegio di portare il fercolo viene conferito dalla amministrazione secondo l'ordine di anzianità di "professione" dei confrati e trasmesso di padre in figlio. A causa del notevole numero di confrati, un uomo ordina le file della processione: questi è il cosiddetto massaru meglio conosciuto con il nome di cacciacani perché anticamente aveva il compito di allontanare dalla processione gli animali randagi che circolavano numerosi per le strade. La chiesa ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica per antico possesso nel 1987, mentre la confraternita ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica nel 2004. INSEGNA - Asta in legno recante sulla sommità un cuore trafitto da una spada. SEDE - Chiesa di Maria SS. Addolorata sorta come Cappella della Pietà alla fine del XVII secolo. ABITO CONFRATERNALE - Camice bianco (caudato con la coda trascinata a terra solo durante la processione del Mercoledì Santo, la coda è un segno di lutto che apparteneva all'abbigliamento del cosiddetto "in gramaglie", che veniva indossato dal ceto nobiliare in occasione dei funerali dei propri familiari); visiera bianca, mantella viola recante a sinistra un cuore trafitto da una spada; abitino di colore nero con cuore trafitto da sette spade per i portatori del fercolo; cingolo intrecciato con filo bianco-nero, fascia violacea con pendenti a frange (per i portatori) coroncina a grani nera, guanti neri, corona in vimini; pantaloni, scarpe e calze di colore nero.



Vedi in alta risoluzione 19.0 MP  

Piace a 2 persone: Nordend4612, Vittorio Scatolini


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avatarsupporter
inviato il 26 Aprile 2014 ore 21:17

Bellissima e ottima la grana. Ciao.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 19:52

Thk


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