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aquila del Bonelli...

aquila del Bonelli 2013

Vedi galleria (8 foto)

aquila del Bonelli inviata il 17 Luglio 2013 ore 2:42 da Roberto Savioli. 27 commenti, 2508 visite.

, 1/320 f/6.3, ISO 500, treppiede. Specie: Hieraaetus fasciatus

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avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2013 ore 2:52

Roberto non me ne volere ma una foto del genere mi mette solo tristezza. Sacrificare un animale vivo per fare le foto è una cosa che non concepisco. Adoro l'Aquila di Bonelli e da quando sono stati organizzati i campi di protezione in Sicilia di questi bellissimi animali ne faccio parte. Io spero che non si arrivi mai a giustificare il legare un animale vivo per farlo mangiare facilmente al predatore...se ciò accadesse pure in Sicilia (spero proprio di NO) non farò più parte dei campi di protezione.
Perdonami non voglio offenderti ma personalmente queste foto valgono molto poco.
Spero solo che tu capisca lo spirito del mio intervento e che non la prenda sul personale (non ho nulla contro te).
Ti diranno che questi soldi servono a finanziare il progetto ecc.. ecc.. beh ci sono tanti altri modi per prendere fondi ma questo è brutale e ai miei occhi crudele e schifoso.
Ciao

user8022
avatar
inviato il 17 Luglio 2013 ore 6:21

bella tutta la serie

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2013 ore 7:50

Concordo con Antonio!!!! Bellissima Aquila!!!!!!!

avatarsupporter
inviato il 17 Luglio 2013 ore 9:36

In effetti la questione dell' esca viva è delicata,
non entro nel merito perché ne so poco
però credo che Antonio abbia, in modo molto corretto,
espresso la sua opinione.

Ciao, a presto!

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2013 ore 12:29

"Roberto non me ne volere ma una foto del genere mi mette solo tristezza. Sacrificare un animale vivo per fare le foto è una cosa che non concepisco. Adoro l'Aquila di Bonelli e da quando sono stati organizzati i campi di protezione in Sicilia di questi bellissimi animali ne faccio parte. Io spero che non si arrivi mai a giustificare il legare un animale vivo per farlo mangiare facilmente al predatore...se ciò accadesse pure in Sicilia (spero proprio di NO) non farò più parte dei campi di protezione.
Perdonami non voglio offenderti ma personalmente queste foto valgono molto poco.
Spero solo che tu capisca lo spirito del mio intervento e che non la prenda sul personale (non ho nulla contro te).
Ti diranno che questi soldi servono a finanziare il progetto ecc.. ecc.. beh ci sono tanti altri modi per prendere fondi ma questo è brutale e ai miei occhi crudele e schifoso.
Ciao "

Hai perfettamente ragione. Doppiamente nel caso tu fossi vegetariano...

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2013 ore 12:32

Ho gia' visto su questo forum scatti simili postati ,non ricordo da chi,eseguiti in Spagna dove si danno in pasto alle aquile dei piccioni vivi...ci fu un lungo dibattito su quella foto.
Io quoto in tutto Antonio ed aggiungo che a mio modesto parere in questi scatti ci sia poco di ''naturalistico''.
Gianluca

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2013 ore 14:56

Roberto mi sa che invece l'hai presa sul personale. Eventualmente la cosa mi dispiace. Non capisco infatti il riferimento a vegetariano...non lo sono. Fammi capire per te e' la stessa cosa "Antonio Guarrera" che mangia carne (che e' la normale alimentazione di un essere umano) rispetto al piccione vivo legato e dato in pasto per farti fare le foto?
Mi sembra che il collegamento sia una decisa ed esasperata forzatura.
Magari ho capito male io.
Confermo che da un punto di vista naturalistico queste foto, per i motivi di cui sopra, valgono zero. E' pura cattiveria "sempre secondo me ovviamente".

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 5:04

Ciao Antonio. Tranquillo, nulla di personale nemmeno per me, figurati!!! però hai capito benissimo. Per me, che il piccione se lo mangi Antonio Guarrera o l'aquila del Bonelli è la stessa identica cosa, e temo sia lo stesso anche per il piccione. Per il resto, credo tu abbia ragione: dal punto di vista naturalistico queste foto valgono davvero poco, al pari, naturalmente, delle foto di avvoltoi fatte nei carnai spagnoli, dove i grifoni ed i gipeti seguono (come galline in un pollaio) l'uomo che distribuisce loro frattaglie di macelleria (a pagamento) o dell'aquila di mare in Polonia (a pagamento), o del falco cuculo in Ungheria (a pagamento) o di tutte le foto fatte in capanni preparati precedentemente (da altri e sempre a pagamento) con esche vive o morte. A meno che non si usino (di solito è così) due pesi e due misure.
saluti, R,

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 6:29

Tenendo conto che anche Roberto ha le sue ragioni, ricordo a tutti un episodio di qualche anno fa, poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede:

Lupo Addomesticato, Premio Ritirato

C'è voluto un mesetto prima che la giuria del prestigioso concorso fotografico Wildlife Photographer of the Year prendesse una decisione. Ora la sentenza è pubblica: il lupo ritratto dal fotografo spagnolo José Luis Rodriguez nell'atto di saltare una staccionata non è un animale selvatico, bensì un lupacchiotto addestrato in cattività. Insomma, la foto è una "bufala e pertanto occorre punire il fotografo che si è preso gioco della giuria.

Avevamo parlato della cosa - Wildlife Photographer of the Year: premiata una Bufala? - quando la rivista finlandese Suomen Luonto aveva sollevato sospetti sulla foto, bella ma tutt'altro che... naturale e sul quel "lupo iberico" che preferiva mettersi in mostra con un salto degno della pubblicità dell'olio Cuore piuttosto che passare inosservato.
Rodriguez ci ha rimesso la faccia e, naturalmente, anche il premio. La giuria, inoltre, lo ha escluso a vita dal concorso.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 9:51

Roberto mi trovi d'accordo anche se ritengo il carnaio meno crudele e spesso utile.
Il problema non e' mangiare il piccione ma legarlo vivo. La Bonelli deve cacciare da sola. Il legare l'animale vivo e' cattiveria.
Io ho fatto le foto agli avvoltoi ma per quanto bello possa essere stato vederli e fotografarli da vicino mi e' mancata la sorpresa e la ricerca

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 10:58

Vorrei esprimere il mio parere a tal riguardo:
Premettendo che la pratica di legare il piccione vivo può essere (al giorno d'oggi) considerato un'usanza crudele e barbara, ricordiamoci che in tante forme di cattura vengono usate delle esche vive, non ultima la pesca, dove vengono trafitti sottopelle, con dei grossi ami, dei pescetti di taglia minore o sottomisura, per essere considerati legalmente prelevabili, e rilanciati "sportivamente" e "lecitamente" in acqua, alla deriva, in attesa che arrivi il grosso predatore....anche infilzare il verme nell'amo potrebbe essere considerato un'usanza barbara!
E poi quante volte, fin da piccoli, nei film di Tarzan o di Sandokan, ci hanno propinato la scenetta della capretta legata al palo per catturare il leone o la tigre?
Se di etica si vorrebbe parlare, o considerare fino a che punto ci si possa spingere nel lecito, senza andare a sconfinare, si potrebbero imbandire lunghi e interminabili discorsi, che potrebbero andare persino a finire al perché mangiamo carne, ed ognuno potrebbe addurre le proprie giustificazioni e motivazioni, e stare pur sempre dalla parte della ragione.
Penso che tutto possa racchiudersi in quello che secondo noi ci rende orgogliosi nell'essere arrivati a quel determinato risultato, e nulla di più.
Ho passato, in prima persona, intere stagioni in nascondigli precari, in aperta campagna, o lungo i bordi dei torrenti, in attesa che qualche selvatico passasse "casualmente" nel mio raggio visuale. Poi ho scoperto le riserve naturalistiche, con tanto di capanni attrezzati di feritoie, e parecchio è cambiato in termini di risultati. Ho scoperto i grifoni, che in giornate prestabilite si avvicinano ai carnai, riempiti di scarti di macellazione,.... ma al contempo ho atteso invano per intere mattinate, l'avvistamento dell'aquila reale, oltre il crinale della montagna. Altri vanno nelle oasi a pagamento, considerati una sorta di parchi divertimento, per i fotografi che preferiscono avere il pranzo subito bell'è servito (perché giustamente hanno pagato per questo!). Tanti attirano i selvatici con sistematiche pasturazioni preventive a base di ogni sorta di leccornia, prima del fatidico giorno X....
Animali in cattività, in ambiente controllato, in semilibertà, in totale libertà anche se in riserva protetta, in totale libertà ma sul tetto di casa propria....boh!
Anche se il discorso di Antonio, riguardo all'ingiustificabile sacrificio di una specie magari di serie "B" pur di riprendere l'esemplare di serie "A" mi trova perfettamente d'accordo, non me la sento però di schierarmi a priori, a spada tratta, a favore di tutti i "nobili" principi.
In giro fino ad oggi ne ho visto troppe di situazioni che hanno del grottesco e dell'incredibile....
Posso soltanto affermare che anche per me l'escamotage del piccione non è molto gratificante, anche se ho pensato più volte a dei fantocci in peluche, o a dei serpenti di gomma, sistemati preventivamente, per aumentare le probabilità di successo

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 11:52

Beh! Vorrei precisare che non passo le mie giornate a torturare gli animali legandoli qua e là in attesa che qualche preda più grande se la mangi. Se si guardano le mie gallerie, si vedrà anche qualche foto di uccelli "catturati" in maniera "ortodossa". In quel caso, ero in Extremadura, mi è stato proposto di fare questi scatti ed ho accettato senza pensarci più di tanto. Certo, se mi avessero proposto di metterci una colombella o qualunque altro animale selvatico raro, catturato appositamente per questo scopo (che avrebbe reso la foto decisamente più interessante), avrei detto di no. Ma un piccione, perdonatemi, rimane sempre un piccione, e le sue sofferenze non credo siano state maggiori di quelle dello stesso animale destinato alle nostre tavole. Mi sembra di avere letto qualche tempo fa che ogni anno, nel mondo, vengono abbattuti 60miliardi (spero di non scrivere una stupidaggine) di animali per scopo alimentare. Una parte considerevole non arriva nemmeno sulle tavole e finisce per essere inutilizzata e buttata. Va detto poi che questo sistema di alimentare la Bonelli con piccione vivo non è l'improvvisazione di un imprenditore senza scrupoli ma un preciso programma di governo per salvaguardare la specie (se sia, poi, una cosa sensata, non saprei). Per quanto riguarda il valore di questi scatti, pur fatti ad un animale del tutto selvatico e libero, sappiamo tutti che è decisamente relativo. Non per nulla sto sistemando ora (con tutta calma) scatti fatti in aprile. In ogni caso, il mio obiettivo (irraggiungibile?) è fotografare in maniera decente tutte le specie europee (quante sono? 400? 450?). Vista la mia età, in alcuni casi, qualche scorciatoia andrà presa, sempre che si rimanga entro sistemi legali e consentiti. Saluti, R.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 12:19

Tenendo conto che anche Roberto ha le sue ragioni, ricordo a tutti un episodio di qualche anno fa, poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede:

Lupo Addomesticato, Premio Ritirato

"C'è voluto un mesetto prima che la giuria del prestigioso concorso fotografico Wildlife Photographer of the Year prendesse una decisione. Ora la sentenza è pubblica: il lupo ritratto dal fotografo spagnolo José Luis Rodriguez nell'atto di saltare una staccionata non è un animale selvatico, bensì un lupacchiotto addestrato in cattività. Insomma, la foto è una "bufala e pertanto occorre punire il fotografo che si è preso gioco della giuria.

Avevamo parlato della cosa - Wildlife Photographer of the Year: premiata una Bufala? - quando la rivista finlandese Suomen Luonto aveva sollevato sospetti sulla foto, bella ma tutt'altro che... naturale e sul quel "lupo iberico" che preferiva mettersi in mostra con un salto degno della pubblicità dell'olio Cuore piuttosto che passare inosservato.
Rodriguez ci ha rimesso la faccia e, naturalmente, anche il premio. La giuria, inoltre, lo ha escluso a vita dal concorso"

Chi non ha peccati scagli la prima pietra...... tempo fa guardavo un documentario girato nell'Africa selvaggia. Una femmina di ghepardo si riposava sotto ad un grande albero. I suoi cuccioli giocavano tra loro. Una scena bucolica e incontaminata. Poi il cameraman ha allargato e, improvvisamente, sembrava di essere nel parcheggio del Mc donald. Decine di fuoristrada, parcheggiate in semicerchio, tentavano improbabili manovre alla ricerca della ripresa migliore, sempre più vicini. Alla fine, un piccolo è morto schiacciato da una ruota.

avatarsupporter
inviato il 18 Luglio 2013 ore 12:20

Ciao Roberto, secondo me si è scatenato un putiferio eccessivo,
e non è questione di animali di serie A o B, perché per me non esistono,
certo anche io ho le mie preferenze, è umano.
Comunque concordo pienamente con te con il discorso alimentare
considerando che ci mangiamo tutti i giorni animali che sin dalla nascita
sono destinati a finire sulle nostre tavole, spesso tenuti in condizioni pessime.
Come si dice, chi è senza peccato scagli la prima pietra.
La questione è spinosa, la ragione è un po' da tutte le parti,
credo sia solo questione di coerenza e di essere a posto con la coscienza!
Grazie sempre per i consigli,
ai prossimi scatti sperando che sollevino meno polvere e più consensi!

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 16:24

Credo che anche questa volta, ci lasciamo fuorviare da notizie incomplete ed erronee...
Bisogna innanzi tutto sapere che il piccione non viene immolato unicamente per soddisfare l'egoismo del fotografo che vuole portarsi a casa lo scatto della Bonelli. I piccioni vengono posizionati come facili prede per l'aquila, regolarmente, che ci sia o non ci sia il fotografo, alcune volte alla settimana.
Non voglio essere ×, pertanto dirò che sò benissimo che uno degli scopi, è sicuramente quello di creare un capanno remunerativo per chi lo gestisce. Ma non dimeno il secondo scopo, è più importante, ed è quello di dare un AUSILIO all'alimentazione della Bonelli, cercando di non snaturarne le abitudini.
Antonio che partecipa ai campi in Sicilia, dice che non approverebbe una simile pratica nella nostra regione.
Mi permetto di dire che non sono d'accordo, perchè il progetto spagnolo, ha ampiamente dimostrato dare ottimi risultati, portando un esemplare quasi estinto, a parecchie decine di coppie in tutto il paese.
In quanto ai poveri piccioni, ricordiamoci che quando diventano infestanti, li catturiamo e li gasiamo.... tra le zampe di una Bonelli, mi sembra decisamente una fine più nobile.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 18:09

Tra lo scorso anno e quest'anno si sono involati in Sicilia una cinquantina di pulli....il tutto senza la ca..ata del piccione e con pochissimi fondi. Beh per me significa qualcosa tutto questo.
Onestamente mi viene da ridere quando noi uomini parliamo di specie infestanti...il bue che dice cornuto all'asino

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 18:25

Eheh che spettacolo. Per fortuna ho altre foto della Bonelli. Ne metto una al
mese, cosi' animiamo un po' il forum. Claudiooooo ma quando facciamo la nostra cena?

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 18:58

non mi intrometto nella discussione senza fine sul piccione, ma approfitto delle tue parole per dirti che credo, forse sbagliando, che ho letto che le specie di volatili fotografabili in Europa sono poco più di 600... MrGreen
e aggiungo che la carne fa male.. anche io la mangio, perché buona, ma so di sbagliare, l'uomo non è carnivoro Triste

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2013 ore 19:31

Aaaaahhhhhh!!! 600? Ci abbiamo messo anche i pappagallini!!!??SorryEeeek!!!Eeeek!!! insomma non ce la posso fare!!

avatarsenior
inviato il 19 Luglio 2013 ore 2:28


Chi posta foto in questa sezione, credo che ami questi animali!e chi ama questi animali tanto da seguirli,studiarli,fotografarli,osservarli nascosto tra cespugli e fango non puo'stare fermo ad immortalare un scena in cui un uccello ne divora un altro che e' stato costretto con la forza a stare li!
Scusate lo sfogo ma a mio parere chi posta in questa sezione non puo' considerare un'aquila un'animale di serie A ed un piccione un animale di serie B.
Gianluca


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