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Agrius convolvuli, maschio...

Agrius convolvuli

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Agrius convolvuli, maschio inviata il 22 Gennaio 2024 ore 21:10 da MarcoCoppola. 31 commenti, 391 visite. [retina]

, 1/250 f/16.0, ISO 125, treppiede. Specie: Agrius convolvuli

L'Agrius convolvuli è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, compie due generazioni all'anno che si susseguono dalla primavera all'autunno. Le farfalle hanno abitudini crepuscolari e notturne quindi possono essere chiamate falene, il loro ciclo vitale inizia in primavera quando, dopo aver trascorso tutto l'inverno nella crisalide, nascono e iniziano una nuova vita alla ricerca dei loro simili per accoppiarsi. Gli accoppiamenti avvengono di notte e dopo 24 ore le femmine depongono fino a 200 uova una ad una sulle foglie o sugli steli delle piante di cui i bruchi si nutrono, varie specie appartenenti alla famiglia Convolvulaceae. Questa è una fase molto faticosa per le femmine, che muoiono poche ore dopo. Le uova misurano poco più di 1 mm, sono ricoperte da una sostanza appiccicosa e rimangono attaccate alle foglie, inizialmente sono verdi ma durante lo sviluppo diventano gialle. I piccoli bruchi nascono dopo circa 10 giorni, misurano circa 4 mm e hanno una colorazione verde chiaro. Ai lati della testa hanno 5 piccoli occhi che permettono di percepire i colori della vegetazione, il cambiamento del tempo e l'alternarsi del giorno e della notte. Possiedono 3 paia di piccole zampe vicino al torace e 5 paia di false zampe lungo l'addome, esse sono formate da tante piccole unghie che permettono ai bruchi di arrampicarsi meglio sulle piante. Ai lati del corpo ci sono dei minuscoli spiracoli tracheali dalla forma ovale, indispensabili per la respirazione. Trascorrono tutta la loro vita sulle piante nutrici mangiandoabbondantemente, crescono in circa un mese ed effettuano 4 mute, durante le quali si liberano dello strato superficiale della pelle, chiamato cuticola. Dopo la seconda muta la colorazione può diventare marrone o nera per mimetizzarsi meglio tra la vegetazione. Gli esemplari con colorazioni scure mangiano solo di notte nascondendosi nel buio mentre quelli verdi si mimetizzano tra la vegetazione e si nutrono anche di giorno. Come altre specie della famiglia Sphingidae, fin da piccoli hanno nella parte posteriore del corpo una piccola coda simile ad una seconda testa che ha lo scopo di spaventare o disorientare i predatori. Questa coda, che alla nascita è nera, dopo la seconda muta diventa dello stesso colore del bruco. Dopo la terza muta i bruchi crescono fino a raggiungere i 10 cm di lunghezza, poi smettono di mangiare, abbandonano le piante nutrici e camminano nel terreno alla ricerca di un posto sicuro dove compiere la metamorfosi, percorrendo anche diverse centinaia di metri. Scavano un cunicolo nel terreno fino a 15cm di profondità e costruiscono una celletta rivestita di seta in cui, dopo 2 giorni, compiono l'ultima muta e si trasformano in crisalide. La crisalide può essere verde o marrone, misura circa 6 cm ed è riconoscibile da una particolare caratteristica: la spirotromba, leggermente arrotolata, esce fuori dalla crisalide ed è rivestita da un particolare involucro. I bruchi che diventano adulti in estate compiono la metamorfosi in circa due settimane, gli esemplari che diventano adulti in autunno restano tutto l'inverno nella crisalide, pronti ad iniziare un nuovo ciclo l'anno successivo. Purtroppo sopportano con difficoltà il freddo, quindi nei mesi invernali se le temperature sono molto basse non riescono a sopravvivere. Le farfalle hanno abitudini notturne e possono essere chiamate falene, hanno il corpo molto robusto ricoperto da folti peli grigi e marroni, sulla testa ci sono due antenne che le consentono di orientarsi, e due grandi occhi composti formati da centinaia di piccole celle chiamate ommatidi, che catturano porzioni di immagini creando poi una visione unica. Possiedono 3 paia di zampe, ognuna delle quali ha all'estremità due piccoli uncini per aggrapparsi meglio alle piante. L'addome è bianco e ai lati del dorso ci sono delle macchie rosse, rosa, bianche e nere. La bellissima colorazione dorsale è visibile solo di notte quando la falena è in volo ad ali aperte, nelle ore diurne resta nascosta sui rami alti degli alberi, chiudendo le ali lungo il corpo per mimetizzarsi con il tronco. Con la sua apertura alare che può raggiungere i 12 cm, è una delle specie più grandi in Italia e può volare con molta agilità emettendo un particolare rumore causato dal loro sfregamento. Le ali anteriori hanno una colorazione grigio e marrone, quelle posteriori sono grigio chiaro con striature più scure. Le ali dei lepidotteri sono formate da piccolissime scaglie appiattite, che sono attaccate una vicino all'altra in appositi incavi nel tegumento. Ogni scaglia contiene i pigmenti che formano tante tonalità di colori, nelle falene non sempre sono visibili perché hanno il corpo completamente ricoperto di peli. Altra interessante particolarità sono le vene, che dividono l'ala in tante zone, chiamate cellule. Queste venature hanno l'importantissimo compito di far scorrere l'emolinfa e grazie ad essa, la farfalla appena nata può distendere le ali. Per questi motivi le ali sono molto delicate e non vanno mai toccate per non danneggiarle e causare la morte dell'esemplare, purtroppo possono rovinarsi anche durante il volo, oppure a causa del vento e della pioggia. Come per altre specie di lepidotteri, il dimorfismo sessuale è molto evidente. Le femmine sono più grandi dei maschi con un'apertura alare che può raggiungere i 12 cm, le ali anteriori sono grigie con striature nere; hanno le antenne filiformi e l'addome più arrotondato. I maschi sono più piccoli con un'apertura alare che non supera i 10 cm, hanno le antenne pettinate, visibilmente più spesse delle femmine. Un'altra particolarità è la presenza sulla testa e sulle ali anteriori di macchie e stirature marroni. Come tutti i lepidotteri, anche questa specie deve cercare di sopravvivere a tanti pericoli e la sua unica strategia è il mimetismo. I bruchi possono essere facile preda degli uccelli insettivori, le mantidi, i ragni e le cavallette carnivore appartenenti alla famiglia Tettigoniidae. Le falene vivono circa un mese e devono scappare da altri temibili predatori, i pipistrelli e i rapaci notturni. Tuttavia il nemico peggiore è sempre l'uomo, che sta avvelenando sempre di più l'ambiente con l'inquinamento e i pesticidi, causando la scomparsa di numerosi insetti in vaste zone. Sono cresciuto a contatto con la natura e ho deciso di impegnarmi ancora di più per preservarla, essendo solo non ho potuto fare molto ma ho creato nel mio giardino un'oasi che ospita quasi tutti gli animali presenti nella mia zona. Ci sono tante specie di piante e gli animali possono vivere al sicuro, hanno cibo, acqua e tanti posti in cui nascondersi e preparare la tana. Ogni anno allevo e curo da 1000 a 2000 animali, soprattutto numerose specie di insetti. Allevare i lepidotteri richiede molta esperienza, per prima cosa è necessario conoscere l'ecosistema del posto e le tutte le specie che lo abitano, le loro abitudini e le piante di cui si nutrono, chiamate piante nutrici. Ogni giorno esploro tutte le piante nutrici in cerca di bruchi e uova. Dalla primavera fino all'autunno questa operazione richiede molte ore perché tutte le specie continuano il loro ciclo vitale e ci sono tantissime piante diverse da osservare, in inverno invece pochissime specie riescono a sopravvivere quindi la ricerca è dedicata solo a poche piante. Serve molto spazio in cui allevare i bruchi, io utilizzo i fauna box e ho modificato anche altri contenitori della giusta dimensione. Se trovare i bruchi può sembrare difficile, osservare le uova lo è ancora di più. Misurano 1 o 2 mm e devo stare molto attento, ogni specie preferisce deporle in modo diverso e in punti diversi delle piante, ad esempio sotto le foglie o sugli steli. Alcune specie le depongono a gruppi, anche centinaia su una sola foglia, altre invece una alla volta e altre ancora le lasciano cadere direttamente nel terreno, dove si mimetizzano grazie alla loro colorazione marrone. Dopo averle trovate, le posiziono in piccoli contenitori che ho appositamente costruito, questo perché i fauna box hanno i fori per l'aria troppo grandi e i bruchi appena nati possono scappare. I bruchi più grandi invece sono al sicuro nei fauna box, con cibo fresco ogni giorno e qualche rametto come posatoio per la metamorfosi. Anche nel mio allevamento purtroppo qualcuno muore per cause naturali, ma con le giuste cure questo succede molto raramente. Questa specie è piuttosto rara dalle mie parti, nonostante le continue esplorazioni non sono mai riuscito ad osservare i bruchi, le falene sono molto difficili da fotografare, da luglio a settembre le vedo sempre volare tra i fiori notturni. Come altre specie della famiglia Sphingidae, non si posano sui fiori, ma raccolgono il nettare in volo con la lunga spirotromba che può raggiungere i 10cm. Questa fase è molto stancante perché devono battere sempre le ali per rimanere ferme vicino al fiore il tempo necessario. In quei mesi durante le mie esplorazioni notturne, ho dedicato molte ore alla ricerca delle falene, grazie alla mia esperienza ho trovato una strategia per fotografarle senza spaventarle. Dopo aver scelto un posatoio adatto e preparato l'attrezzatura, è il momento di andarle a cercare. Quando le vedo volare punto vicino a loro una luce led, credendo che è giorno si posano tra la vegetazione nel punto illuminato, con molta delicatezza posso farle salire sulla mia mano e posizionarle sul posatoio per fotografarle. Dopo qualche minuto spengo di nuovo la luce led, illuminando la scena solo con le deboli luci dei flash. Ho a disposizione pochi secondi per scattare, prima di volare le falene agitano velocemente le ali per aumentare la temperatura corporea, solo in questi momenti si possono ottenere fotografie con le ali aperte dove è visibile la loro bellissima colorazione. Non è possibile prevedere i loro movimenti e quando si alzano in volo, quindi è indispensabile scattare in sequenza per non perdere nessun istante. Per questi scatti notturni sono indispensabili flash macro con regolazione manuale, in modo da evitare lampi troppo forti che possono spaventare gli animali e compromettere la vista. Ne uso sempre 4 montati davanti all'obiettivo, per avere una luce delicata da ogni lato. Ad agosto il clima è cambiato, di giorno le temperature erano fin troppo elevate ma di notte c'era molta umidità e un forte vento. Per tutti gli scatti ho scelto come posatoio questo grande tronco d'ulivo in una zona più riparata, sono riuscito a fotografare più di 100 esemplari diversi, da 5 a 10 per notte. Ecco un esemplare maschio, osservando la foto ad alta risoluzione potete vedere le antenne pettinate e le macchie marroni sulle ali; interessante notare anche il mimetismo con il tronco. Era un'umida notte di inizio agosto, riuscivo già a percepire nell'aria la fine dell'estate, nei giorni precedenti aveva piovuto, il terreno era ancora bagnato e c'era un leggero vento che muoveva continuamente la vegetazione. Finalmente il clima umido donava sollievo alla natura dopo 3 mesi di siccità continua, l'erba e le piante ricominciavano a crescere e in lontananza sentivo di nuovo il gracidare dei rospi. Alcune specie di lepidotteri stavano per concludere il loro ciclo vitale estivo mentre altre si preparavano ad affrontare l'autunno. Nelle settimane successive ho continuato incessantemente le esplorazioni, diurne ma soprattutto notturne, riducendo ulteriormente le ore di sonno. Ogni momento se ben sfruttato, con la dedizione e l'esperienza riserva incontri ravvicinati unici e indimenticabili. Avevo a disposizione meno di un mese per fotografare l'ultima generazione di alcune specie di lepidotteri, prima dell'inverno e delle temperature più basse. Questo tipo di fotografia è molto limitato dal clima e dall'alternarsi delle stagioni, dalla primavera all'autunno esploro ogni notte la natura pieno di attrezzatura, molto spesso non ho nemmeno il tempo per vedere le foto che ho scattato. L'arrivo dell'inverno mi costringe ad interrompere le esplorazioni notturne in attesa di tempi migliori, ma non c'è da annoiarsi, ho da selezionare e catalogare migliaia di foto, inoltre la vita in natura riserva sempre sorprese inaspettate...



Vedi in alta risoluzione 24.0 MP  





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avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 21:45

SUPER

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 21:53

Bellissimo scatto come sempre di gran dettaglio
Complimenti ;-)

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 22:02

Ottima realizzazione.
Ciao

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 22:06

Grazie Werner, Stefano e Daniele per aver apprezzato Sorriso

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 22:46

Eccellente! ... e la didascalia non è da meno.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2024 ore 23:04

Grazie Enrico, sono contento che ti sia piaciuta anche la didascalia!

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2024 ore 9:44

Bellissima macro ed una esauriente spiegazione!
ciao

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2024 ore 18:54

Sempre scatti invidiabili e spiegazioni accuratissime!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2024 ore 20:42

Grazie di cuore Bepi e Nadia, ho apprezzato molto i vostri commenti.
Come sempre vi ringrazio anche per aver apprezzato la didascalia.
Ciao

avatarsupporter
inviato il 24 Gennaio 2024 ore 12:02

Stupenda

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2024 ore 19:53

Molto bella e dettagliata, anche da me, penso sia poco comune,l'ho vista solo un paio di volte, molto più comune invece la sfinge delle stellate. Come sempre super dettagliata la didascalia
Complimenti Marco. Ciao

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2024 ore 19:56

Ottimo Scatto e Racconto ;-)Bravissimo Tanti Complimenti

avatarsenior
inviato il 25 Gennaio 2024 ore 23:34

Vi ringrazio molto Bo, Andrea e Max per i commenti che sempre dedicate alle mie foto.
Ciao

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2024 ore 0:24

Foto Stupenda e la tua passione lo è ancora di più.. ! Interessante veramente !!!

avatarsupporter
inviato il 26 Gennaio 2024 ore 15:46

Sempre coinvolgenti e istruttive le tue immagini. Bellissimo esemplare bravo.
Bye gios :-P

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2024 ore 20:57

Grazie ancora Gion e Gios per i bellissimi commenti Sorriso
Ciao

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2024 ore 22:18

Ciao Marco, l'immagine è ben equilibrata come sempre fai, poi si sa che i click notturni sono difficili da eseguire per te è come fosse giorno, sei un'artista. Grazie a te ho la possibilità di conoscere aspetti di questa farfalla che non conoscevo visto che è presente dalle mie parti. Bravissimo, buon weekend, ciao.

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 10:33

bravo Marco bella macro non facile e didascalia ben descrittiva ed istruttiva
ciao Gianfranco

avatarsupporter
inviato il 28 Gennaio 2024 ore 0:01

Splendido soggetto ben ripreso e dettagliato, gran bella foto e bellissima didascalia.
Bravissimo Marco, tanti complimenti!
Ciao, Mary

avatarsupporter
inviato il 28 Gennaio 2024 ore 13:23

................... gran bel dettaglio ................................................................


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