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Nascite di fine estate...

Papilio machaon

Vedi galleria (13 foto)

Nascite di fine estate inviata il 29 Novembre 2023 ore 15:21 da MarcoCoppola. 45 commenti, 654 visite. [retina]

, 1/250 f/22.0, ISO 100, treppiede. Specie: Papilio machaon

Il Papilio machaon, conosciuto anche come macaone, è un lepidottero appartenente alla famiglia Papilionidae, compie due generazioni all'anno che si susseguono dalla primavera all'autunno. Il suo ciclo vitale inizia in primavera quando le farfalle, dopo aver trascorso tutto l'inverno nella crisalide, nascono e iniziano una nuova vita alla ricerca dei loro simili per accoppiarsi, devono farlo in fretta perché possono vivere solo 15 giorni. Il giorno dopo l'accoppiamento le femmine depongono le uova una ad una sui sottili rametti della pianta nutrice, il finocchietto selvatico. Hanno una forma rotonda e misurano 1 mm, inizialmente sono verdi ma con il passare dei giorni diventano prima arancioni e poi, poche ore prima della schiusa, completamente trasparenti lasciando intravedere il colore scuro del bruco. Dopo circa 10 giorni avviene la schiusa, i piccoli bruchi sono ricoperti da piccolissimi ciuffi di peli, misurano 2 mm e hanno una colorazione nera con una macchia bianca sul dorso; appena nati mangiano i resti del loro uovo che contengono vitamine e sostanze nutritive. Ai lati della testa hanno 5 piccoli occhi che permettono di percepire i colori della vegetazione, il cambiamento del tempo e l'alternarsi del giorno e della notte. Possiedono 3 paia di piccole zampe vicino al torace e 5 paia di false zampe lungo l'addome, esse sono formate da tante piccole unghie che permettono ai bruchi di arrampicarsi meglio sulle piante. Trascorrono tutta la loro vita sulle piante di finocchietto nutrendosene abbondantemente, crescono in circa un mese ed effettuano 4 mute, durante le quali si liberano dello strato superficiale della pelle, chiamato cuticola. Il giorno prima di ogni muta, i bruchi smettono di mangiare e rimangono fermi su un rametto, è una fase molto faticosa per loro, che subito dopo mangiano la cuticola per recuperare i nutrienti. Pochi giorni dopo la nascita avviene la prima muta, le dimensioni iniziano lentamente ad aumentare e compaiono sul dorso tante piccole macchie arancioni. Con la seconda muta i peli scompaiono e la colorazione diventa verde chiaro con strisce nere e macchie arancioni. Dopo la terza muta le tonalità di verde diventano più scure, i bruchi mangiano molto e crescono fino a raggiungere i 5 cm di lunghezza. Durante le mute sviluppano anche una ghiandola biforcuta arancione, chiamata Osmeterium, nascosta sotto la pelle dietro la testa. Quando vengono attaccati lo estroflettono emanando un odore molto forte e fastidioso per cercare di allontanare i predatori. Non sempre però l'osmeterio riesce a spaventarli e come molte altre specie di lepidotteri, la loro vita in natura è molto difficile e piena di pericoli. Gli uccelli insettivori riescono a catturare facilmente i bruchi per mangiarli o per nutrire i piccoli nel nido, ma i predatori più pericolosi sono alcune specie di imenotteri, in particolare la famiglia Ichneumonidae. Le femmine, grazie al loro ovopositore, depongono alcune uova nei bruchi quando sono ancora giovani, da queste uova nascono delle piccolissime larve che iniziano a divorarli lentamente, lasciando gli organi vitali per ultimi in modo da non farli morire subito. A volte fanno in modo che abbiano energia a sufficienza per riuscire a compiere l'ultima muta e a preparare la crisalide. Quando le larve dell'imenottero sono cresciute divorano i bruchi ed escono all'esterno bucando la pelle, in questi casi possono anche attaccare altri bruchi vicini. Le mantidi e alcune specie appartenenti alla famiglia Tettigoniidae, la Tettigonia viridissima e il Decticus albifrons, si nascondono tra la vegetazione e attaccano all'improvviso i macaoni, che spesso non hanno nemmeno il tempo di estroflettere l'Osmeterium. La natura però è capace di regolare alla perfezione l'equilibrio dell'ecosistema, quindi anche questa volta sono i tanti danni dell'uomo che hanno causato la scomparsa di questa specie in alcune zone. I bruchi che riescono a sopravvivere, nei giorni precedenti alla metamorfosi smettono di mangiare ed espellono un liquido semitrasparente di colore verde. Si muovono molto e abbandonano la pianta nutrice alla ricerca di un posatoio adatto dove compiere la metamorfosi, di solito un rametto o uno stelo d'erba. Dopo averlo trovato, per mantenersi aggrappati tessono lentamente sotto il loro corpo uno strato appiccicoso composto da filamenti di seta, poi, girando la testa a destra e a sinistra, tessono anche una resistente cintura protettiva che li avvolge completamente al posatoio. I filamenti sono importantissimi perché consentono alle crisalidi di resistere anche alla pioggia e al vento forte dei mesi invernali. Per la preparazione dei filamenti sono necessarie alcune ore, dopo le quali i bruchi smettono di muoversi e iniziano la metamorfosi. Dopo circa 2 giorni arriva il momento della loro ultima muta, durante la quale con delle forti contrazioni si liberano della pelle, chiamata cuticola, facendo uscire al suo posto la crisalide. Per completare la muta sono necessari circa 10 minuti e anche in questa fase i filamenti di seta svolgono il loro importantissimo compito, se non sono abbastanza resistenti durante le contrazioni potrebbero rompersi, ferendo o uccidendo la crisalide. Quando la cuticola si è staccata le crisalidi, di colore verde chiaro, smettono di muoversi e in circa 20 minuti si avvicinano al posatoio in quella che sarà la loro posizione fino alla nascita delle farfalle, sono ancora molto delicate ed è necessario circa un giorno affinché si induriscano. In queste ore possono anche cambiare lentamente il colore per mimetizzarsi meglio con il loro habitat, possono restare verdi in ambienti con molta vegetazione o diventare marroni quando si trovano in ambienti secchi. Come per tutti i lepidotteri, il tempo della metamorfosi varia a seconda delle temperature, nei mesi estivi le farfalle nascono dopo circa 2 settimane mentre in autunno trascorreranno tutto l'inverno nella crisalide e nasceranno la primavera successiva. Nelle ore precedenti alla schiusa, la crisalide diventa trasparente facendo intravedere la forma e i colori della farfalla. Con la loro apertura alare che può raggiungere gli 8 cm, sono una delle farfalle diurne più grandi in Italia, le femmine sono più grandi dei maschi e hanno l'addome più gonfio e arrotondato. Il loro corpo è ricoperto da corti peli gialli con delle striature nere, sulla testa ci sono due antenne che le consentono di orientarsi, e due occhi composti formati da tante piccole celle chiamate ommatidi, che creano un'immagine unica. L'apparato boccale è formato dalla spirotromba che le consente di succhiare il nettare dei fiori, essendo molto lunga, è arrotolata sotto la testa e viene srotolata solo quando è il momento di nutrirsi. Possiedono 3 paia di zampe, ognuna delle quali ha all'estremità due piccoli uncini per aggrapparsi meglio alle piante. Sulle ali ci sono macchie e venature nere con macchie celesti e arancioni più piccole, l'intensità dei colori può variare per ogni esemplare. Le ali dei lepidotteri sono formate da piccolissime scaglie appiattite, che sono attaccate una vicino all'altra in appositi incavi nel tegumento. Ogni scaglia contiene i pigmenti che formano tante tonalità di colori. Altra interessante particolarità sono le vene, che dividono l'ala in tante zone, chiamate cellule. Queste venature hanno l'importantissimo compito di far scorrere l'emolinfa e grazie ad essa, la farfalla appena nata può distendere le ali. Per questi motivi le ali sono molto delicate e non vanno mai toccate per non danneggiarle e causare la morte dell'esemplare, purtroppo possono rovinarsi anche durante il volo, oppure a causa del vento e della pioggia. Il macaone è stata la prima specie di lepidottero che ho iniziato ad allevare ormai molti anni fa. Sono cresciuto a contatto con la natura e ho deciso di impegnarmi ancora di più per preservarla, essendo solo non ho potuto fare molto ma ho creato nel mio giardino un'oasi che ospita quasi tutti gli animali presenti dalle mie parti. Ci sono tante specie di piante e gli animali possono vivere al sicuro, hanno cibo, acqua e tanti posti in cui nascondersi e preparare la tana. Allevare i lepidotteri richiede molta esperienza, per prima cosa è necessario conoscere l'ecosistema del posto e le tutte le specie che lo abitano, le loro abitudini e le piante di cui si nutrono, chiamate piante nutrici. Ogni giorno esploro tutte le piante nutrici in cerca di bruchi e uova. Dalla primavera fino all'autunno questa operazione richiede molte ore perché tutte le specie continuano il loro ciclo vitale e ci sono tantissime piante diverse da osservare, in inverno invece pochissime specie riescono a sopravvivere quindi la ricerca è dedicata solo a poche piante. Serve molto spazio in cui allevare i bruchi, io utilizzo i fauna box e ho modificato anche altri contenitori della giusta dimensione. Se trovare i bruchi può sembrare difficile, osservare le uova lo è ancora di più. Misurano 1 o 2 mm e devo stare molto attento, ogni specie preferisce deporle in modo diverso e in punti diversi delle piante, ad esempio sotto le foglie o sugli steli. Alcune specie le depongono a gruppi, anche centinaia su una sola foglia, altre invece una alla volta e altre ancora le lasciano cadere direttamente nel terreno, dove si mimetizzano grazie alla loro colorazione marrone. Dopo averle trovate, le posiziono in piccoli contenitori che ho appositamente costruito, questo perché i fauna box hanno i fori per l'aria troppo grandi e i bruchi appena nati possono scappare. I bruchi più grandi invece sono al sicuro nei fauna box, con cibo fresco ogni giorno e qualche rametto come posatoio per la metamorfosi. Anche nel mio allevamento purtroppo qualcuno muore per cause naturali, ma con le giuste cure questo succede molto raramente. Quella notte di fine agosto durante la mia solita esplorazione notturna avevo portato con me in un contenitore due crisalidi, erano quasi trasparenti e mancava poco alla schiusa. Erano le 2 di notte quando sono nati questi due esemplari, un maschio e una femmina. Per fotografarli ho scelto come posatoio una pianta di Lantana camara, l'autunno stava arrivando e molti fiori erano già caduti lasciando il posto ai semi, ho posizionato delicatamente le farfalle sulla coppia di fiori più bella che ho visto. C'era un leggero vento che muoveva la vegetazione e la femmina, a destra, infastidita ha aperto le ali per rimanere in equilibrio sul fiore. Il maschio è a destra con la spirotromba srotolata, in questa foto potete anche osservare le dimensioni diverse dell'addome.



Vedi in alta risoluzione 24.0 MP  





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avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:24

TOP

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:43

super-
ciao, G

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:54

Uno spettacolo maestoso, frutto della tua amorevole cura. Credo che sia raro trovare persone che abbiano la tua capacità e sensibilità.
Per cui ti faccio i miei migliori complimenti!
In gamba Marco!!

Buona serata

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 16:02

Spiegazione lunga ma comprensibile, la conoscenza si fà anche così! Lo scatto è bellissimo, gran macro!
ciao

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 16:22

Grazie Werner, Giordano, Renni e Bepi, sono molto contento che vi sia piaciuta.
Grazie anche per aver apprezzato la didascalia, che ammetto essere lunga, ma se scrivo poco devo tralasciare troppe cose.
Ciao

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 16:53

Già un solo macaone avrebbe fatto faville in questa bellissima ambientazione sulla lantana !
Stupendo e molto interessante il racconto
che ho vissuto con trepidazione e coinvolgimento
poiché ho potuto imparare molto
dalla mia amica Sabrina,
che io chiamo "la mamma delle farfalle".
Doppi complimenti ,
con lode,
a te, Marco,
per stupenda la foto
e per la tua meritevole passione!!!

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 17:01

Complimenti Marco,
bellissima macro con colori stupendi.
Ciao e buona serata,
Paolo

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 18:06

Vi ringrazio molto Giulietta e Paolo per i bellissimi commenti.
Buona serata

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 18:41

Wow che bello scatto !! la composizione è fantastica, ottimo l'f/22, complimenti Sorriso
Ciao, Manlio

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 19:44

Molto bella.
Buona serata

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 19:48

Grazie mille Manlio e Daniele per aver apprezzato.
L'f22 è stato necessario per avere bene a fuoco tutti e due i macaoni dato che ero molto vicino.
Ciao

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 22:05

Ciao Marco, sei stato molto bravo ad affrontare un click così elegante in notturna, sei un'artista. Ciao.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2023 ore 22:07

Davvero stupenda, complimenti.

avatarsupporter
inviato il 29 Novembre 2023 ore 22:40

Bellissima macro, e ottima didascalia, tanti complimenti.
Un saluto Giovanni

avatarsupporter
inviato il 30 Novembre 2023 ore 7:09

Bellissima!

avatarsupporter
inviato il 30 Novembre 2023 ore 9:28

Una macro bellissima per composizione, luce e nitidezza. Complimenti.
Ciao, Rosario

avatarsupporter
inviato il 30 Novembre 2023 ore 10:34

Rimango ogni volta colpita dallo straordinario valore delle tue conoscenze, caro Marco, sei proprio un entomologo esperto. Studi sul campo, osservando momento per momento i comportamenti di bruchi e insetti, e ci trasmetti tutta la tua passione!
Bellisssimo scatto a questa coppia di Macaoni!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 30 Novembre 2023 ore 15:17

Vi ringrazio molto Giovanni, Cesare, Giovanni, Bo, Rosario e Nadia per il tempo che avete dedicato a questa mia foto.
Ciao

avatarsenior
inviato il 01 Dicembre 2023 ore 11:51

Ciao Marco, Sempre Scatti Bellissimi e Tanta Passione nel viverli e Raccontarli;-)Bravissimo Complimenti

avatarsenior
inviato il 01 Dicembre 2023 ore 15:41

Ciao Max, grazie per aver apprezzato anche questa foto, sempre gentilissimo.


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