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Avrebbe detto: "Piacere, mi chiamo Phil". Poi con un balzo l'avrebbe catturato e se lo sarebbe mangiato. Il Philaeus chrysops attacca gli altri ragni e il piccolo Pseudeuophrys non credo avrebbe potuto difendersi. Tra l'altro questo era piuttosto tranquillo. Forse il carattere varia non solo da specie a specie ma anche da un esemplare all'altro. E' vero che a casa mi ha consentito solo singoli scatti però senza dover attendere che facesse delle pause. Al contrario, si fermava spesso. Fuori, ancora meglio: quando l'ho liberato, è rimasto a lungo guardingo su un sasso e mi ha dato il tempo di completare tre brevi ma buoni stacking (uno anche con il Laowa 2.5-5x) prima di correre via.
In quanto a Phil, ormai ha preso possesso della sua casa. Si è costruito un nido di tela in un angolo alto dove va a dormire tutte le notti. Il giorno fa quello che farebbe in natura: si apposta di qua o di là, su un sasso o su un rametto, in attesa di una preda. La gabbia è da 20 cm, più che sufficiente per un ragnetto così piccolo, né bisogna pensare in termini umani a concetti come "privazione della libertà". A un ragno non importa nulla della libertà, mica è un gatto. Gli basta un posto adeguato (in quanto a temperatura, umidità, ecc.) dove poter mangiare, dormire e...riprodursi. A maggio, quando sarà adulto e (spero) colorato, dopo averlo fotografato lo libererò così potrà andare a donne. ^_^ Sempre che sia un maschio, se alla fine dovesse rivelarsi una femmina, avrà mangiato a sbafo per un paio di mesi.