RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie


  1. Gallerie
  2. »
  3. Fotogiornalismo / Street
  4. » Triennale - Mostra: Raymond Depardon. La Vita Moderna

 
Triennale - Mostra: Raymond Depardon. La Vita Moderna...

Milano - 12

Vedi galleria (39 foto)

Triennale - Mostra: Raymond Depardon. La Vita Moderna inviata il 12 Aprile 2023 ore 21:46 da Roberto P. 3 commenti, 471 visite. [retina]

a 18mm, 1/30 f/8.0, ISO 400, mano libera. Milano, Italia.

Palazzo dell'Arte (sede della Triennale); Arch. Giovanni Muzio (1933). Domenica 12 giugno 2022. 17:33. Nel primo post del commento sottostante ci sono alcuni link relativi a questa mostra e una serie di fotografie prese durante la visita. #Mostre



Vedi in alta risoluzione 42.2 MP  



Che cosa ne pensi di questa foto?


Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?


Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




avatarsupporter
inviato il 12 Aprile 2023 ore 21:47

triennale.org/magazine/video-raymond-depardon

www.fondationcartier.com/en/exhibitions/international/raymond-depardon

artshapes.it/mostra-raymond-depardon-triennale-milano/

www.internimagazine.it/approfondimenti/raymond-depardon-in-triennale/

www.elledecor.com/it/viaggi/a38089589/triennale-di-milano-mostra-raymo

www.esquire.com/it/cultura/arte-design/a38076212/raymond-depardon-most

artemagazine.it/2021/10/23/a-triennale-milano-la-mostra-raymond-depard

www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2021/10/mostra-raymond-depard




Queste foto le ho prese nel corso della mia visita alla mostra il pomeriggio di domenica 12 giugno 2022:



















Nel salone principale (in cui si può ammirare lo spazio progettato dall'architetto Giovanni Muzio nella prima metà degli anni '30) è collocata una serie di fotografie in grande formato, insieme ad altre di dimensioni moto più piccole, realizzate per il progetto “Errance (1999-2000)”; tutte impaginate in verticale con la linea dell'orizzonte centrata:











































In queste foto, alcune delle quali prese nella “Deep America”, mi par di ravvisare un'influenza della corrente “New Topographics” e della relativa poetica dei “non-luoghi”:



















Per contro, nelle immagini della serie “Communes (2020)”, realizzate nelle regioni francesi meridionali dell'Aveyron, della Lozère, del Gard e dell'Hérault (siti con una forte caratterizzazione e una profonda stratificazione storica); ha adottato un registro differente:





















Dal formato di queste fotografie e dalla composizione, che svela come siano state rigorosamente meditate (e con le verticali sempre a piombo), dedurrei che ha usato un banco ottico 20x25, come del resto nella serie “La France (2004-2010)”, visibile più avanti in questo post.



“Piemonte (2001)”:

























Dalla composizione e dal formato di queste foto deduco che probabilmente, anche qui, ha fatto uso di un banco ottico 20 x 25.

Mi ricordano Gabriele Basilico: Taglio rigoroso, bianco e nero contrastato (ma non troppo), figure umane assenti o perlomeno marginali.
L'esecuzione è senz'altro impeccabile; tuttavia non mi sembrano le fotografie più interessanti di Depardon.

En passant ricordiamo che Depardon e Basilico vennero coinvolti, insime a René Burri, Josef Koudelka, Fouad Elkoury e Robert Frank, in un progetto della fondazione Hariri (su iniziativa dalla scrittrice libanese Dominique Eddé) per documentare Beirut dopo il lungo conflitto.



Approdiamo al suo celebre reportage “Glasgow (1980)”:













































Queste foto, insieme a molte altre, furono raccolte nel libro di cui parla qui Lastprince:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4461290&show=4#26770294
(consiglio di visionare il video del libro sfogliato in fondo al post)


E' evidente la versatilità di Depardon nel variare il linguaggio a seconda del tema trattato.


Nella serie “Manhattan Out (1980)”, realizzata nello lo stesso anno di “Glasgow”, adotta una fotografia monocromatica e uno stile decisamente “street”, di foto prese al volo, senza problemi a tenere la macchina vistosamente inclinata.
Nel pannello didascalico è descritta la tecnica che ha utilizzato:

































Sarà per l'ambientazione, ma alcune di queste foto mi attivano un'associazione di idee con Lee Friedlander e Joel Meyerowitz.
Da quel che si legge nel pannello didascalico anche qui, come a Glasgow, ha usato una Leica.



“La France (2004-2010)”:









Qui, a differenza che in “Glasgow (1980)” e in “Manhattan Out (1980)”, abbiamo foto evidentemente “meditate”, con la linea dell'orizzonte livellata e le verticali rigorosamente a piombo.
Come si legge nel pannello didascalico, ha fatto uso di un banco ottico 20 x 25.















“Rural (1990-2018)”:




























“San Clemente (1977-1981)”:

























Qui l'associazione, praticamente obbligata, è con “Morire di classe” di Gianni Berengo Gardin (1969).



Queste costituiscono solo una parte delle foto esposte nella mostra.

E' superfluo che dica che queste riproduzioni formato francobollo (oltretutto spesso disturbate dal vetro posto davanti) non rendono giustizia alla qualità delle fotografie di Raymond Depardon.
Il mio intento era semplicemente quello di suggerire un'idea della mostra e del suo allestimento.

Si possono avere visualizzazioni migliori digitando su Google, ad esempio, “Depardon Glasgow” o “Depardon Rural” con l'opzione “immagini”.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2023 ore 18:38

... mi piace molto questo scatto - mi piace come la luce proiettata sul pavimento, rompe l'equilibrio formale della sala, senza essere x nulla invadente - anche il pdr lo trovo assolutamente coerente e cosa apprezzabile .... nessun tentativo di dare enfasi all' ambiente con acrobazie cromatiche o prospettiche --- ottima anche la lunga ma esaustiva relazione sulla mostra ...

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2023 ore 19:26

Grazie del passagio, dell'apprezzamento e dell'interessante commento.

Buona serata.


RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)

Alcuni commenti possono essere stati tradotti automaticamente con Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me