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, 1/200 f/8.0, ISO 200, treppiede. Napoli, Italia.
Fotoriproduzione di una stampa 7x10 con 4 pannelli diffusori & 2 lampade a 5500°k. Scelta la risoluzione minima, per esaltarne la pastosità e non i difetti della carta, che porta con se, sulle spalle quasi 50 anni di peso. Imperdonabile, alla luce di oggi, lo stato di conservazione, giustificato solo dal fatto che questi sono stati i miei primi scatti con la Nikon F, ignaro della strada che avrei percorso. Input & suggerimenti, sono sempre molto graditi. Salutoni a tutti.
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Una cartolina anni '70. L'epoca è definita solo dalle linee dei motoscafi, altrimenti sarebbe senza tempo. Quella era l'epoca dei contrabbandieri di sigarette, dei motoscafi blu. Dei film di Mario Merola (che oggi sono documenti storici, all'epoca erano... orribili). Della violenza per le strade, tanta violenza politica. Dei metalmeccanici che sfilavano per il rettifilo, forti di delle loro tute blu e di un mondo che all'epoca gli dava ragione. Dell'eroina che uccideva e della scuola che insegnava veramente o provava a farlo... Questa foto, fatta in questo modo, è evocativa di tutto questo... e quando un'immagine ha questo potere è top. Diceva Bresson che la definizione in una foto è un concetto tipicamente borghese, la fotografia è altro...
Jo, la Tua visita e la Tua lettura a questo scatto, mi riempie di orgoglio!
Leggere, che sei stato catapultato con pathos, in un vortice di emozioni e ricordi, così vividi da farli sembrare accaduti ieri, è il riconoscimento più grande, che potessi mai immaginare di ricevere.
Condivido "virtualmente" questo riconoscimento, con CHI, mi spinse ad afferrare quella scatola nera, attraverso la quale il mondo appariva più buono, e a rimanerne letteralmente affascinato da quel "click" che restituiva su carta, ciò che di più bello potevi ammirare, nonostante tutto!
il quadro di Kenzo_jo di quel periodo è inequivocabile, eppure nonostante tutto osservando queste bellissime stampe che portano il peso degli anni non si può guardare indietro con un filo di nostalgia e non solo per questioni anagrafiche. complimenti Lino buona giornata
è proprio con queste stampe, che ho iniziato il mio lungo viaggio nel mondo della fotografia! Confesso a me stesso, che da allora, mai avrei creduto di giungere fino a qui.
Però, rivedendo questi scatti, ne sono quasi orgoglioso...
-prima, perché come dice Jo, sono davvero "l'istantanea" storica, di tutto ciò di cui Lui così lucidamente ricorda, soprattutto delle violenze & degli scontri sul lungo "rettifilo" (teatro suo malgrado, di indiscusse tragedie)... e dei motoscafi blu dei contrabbandieri... -secondo, pur essendo le prime foto che mi portavo a casa, noto che un "occhio" attento, cercava già la sua strada, aveva veramente voglia di continuare a crescere... quell'occhio di un timido adolescente, a cui piaceva sognare impugnando quella mitica Nikon F, così osannata sulle riviste dell'epoca, e utilizzata dai più grandi fotoreporter delle maggiori testate giornalistiche napoletane, come Mario Siano de il "Mattino".
"La nostalgia" ti prende Fabio...non "raccontiamocela" inutilmente... personalmente, magari meno per questioni anagrafiche ma, per la presenza di chi oggi non è più.
Un grazie come sempre, per la Tua enorme generosità alle mie istantanee.
Il valore duplice di questa e delle altre immagini che stai pubblicando storico, personale e sociale è percepibile. Vedo nella mia generazione un sottoinsieme non vuoto di individui che guardano quel passato come uno dei periodi più vivaci che si ricordi. Pur non privo di lati violenti ed oscuri i mutamenti intercorsi poi hanno inciso anche sul nostro modo di vivere. Ricordo che le passioni come la fotografia, l'informatica, il modellismo...erano anche motivo di socialità, in forma genuina, non mediata da strumenti terzi. Acquistare qualcosa aveva un senso, gli oggetti duravano e ci accompagnavano per anni. Scambiavamo con gli amici dischi e cassette. Noi bambini uscivamo da scuola ad ora di pranzo e non alle 17 come in fabbrica. Il pomeriggio aveva una funzione sociale e non economica. Oggi tutto ciò è un vago ricordo. Si va sul web si clicca e si riceve col drone il nostro pacco. In molti pensano meglio così. Io rimpiango il momento in cui entrai in un negozio ad acquistare la mia prima fotocamera. Ecco tutto ciò intendevo parlando di nostalgia. Credo che questo poco dipenda dallo scorrere del tempo ma di quale direzione noi come società abbiamo preso. Chi ha vissuto il prima mal si adegua al nuovo, chi non lo ha visto fatica a comprenderlo. La generazione di mezzo lotterà perché sopravviva il panettiere sotto casa, la pizza a taglio, le paste la domenica, le auto com mci, la pellicola; le nuove vorranno tutto questo consegnato a casa dal rider di colore con glovo.
..."La nostalgia" ti prende Fabio...non "raccontiamocela" inutilmente...
..Ricordo che le passioni come la fotografia, l'informatica, il modellismo...erano anche motivo di socialità, in forma genuina, non mediata da strumenti terzi. Acquistare qualcosa aveva un senso, gli oggetti duravano e ci accompagnavano per anni. Scambiavamo con gli amici dischi e cassette. Noi bambini uscivamo da scuola ad ora di pranzo e non alle 17 come in fabbrica. Il pomeriggio aveva una funzione sociale e non economica...
Ecco, io intendevo proprio questo Fabio, nella sordina frase "non raccontiamocela"...
Tu hai citato il modellismo, la musica e ovviamente la fotografia; Tu pensa che io avevo l'onore e la fortuna di avere a 200mt da casa "Sbrescia Photo Specialist" del carissimo Umberto, che la crisi degli ultimi due anni, si è portato via nel peggiore dei modi, purtroppo... con Lui, avevo il piacere di trascorrere intere giornate nei suoi tre negozi, provando obiettivi, le ultime reflex nate valutandone insieme i miglioramenti effettivi, e confrontandoci sulle più azzardate tecniche di sviluppo per creare sempre qualcosa di unico...con Lui, ho sviluppato scatti con "tiraggio estremo", che sembrano dipinti e non fotografie.
Per la musica, avevo il meglio a portata di mano, in Galleria Umberto I, la "Ricordi" dove dischi, cassette e casse JBL - RCF - KLIPSCH ti aspettavano sempre con le ultime news...ed anche lì, il caro Salvatore, metteva a tua disposizione veramente tutto ciò che volevi, prima di acquistare!!! Il contatto, il confronto diretto, era alla base delle relazioni, e solo così, acquistare come dici Tu "aveva un senso"!!! Oggi si clicca e ti arriva a casa...non ti piace? Rispedisci al mittente...e così di continuo... Si finisce col comprare, a ruota libera, e non di desiderare, ambire con coscienza...
Come potrei non comprendere il Tuo rammarico & la Tua nostalgia?
Le nuove generazioni? Beh, siano contente così...il meglio se lo sono già perso... Sarà ricordata come "generazione usa & getta"...assolutamente asettica sul versante delle emozioni!!! E i risultati, li tocchi con mano giorno per giorno...purtroppo!!!
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