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Quando sarò vecchio sarò vecchio/ Nessuno dovrà più venirmi a rompere i cogli@ni/ Quello che avrò fatto lo avrò fatto/ Vorrò soltanto stare a ricordare i giorni buoni/ Molti che conosco saran morti/ Sepolti sotto metri di irriconoscenza/ Me ne starò vecchio a ricordare/ Che non ho ringraziato mai a sufficienza/ Chi mi regalò qualche rima baciata/ Chi mi ha fatto stare bene una serata/ Chi mi ha raccontato qualche bella storia/ Anche se non era vera/ Quando sarò vecchio sarò vecchio/ Di quelli che nessuno vuole avere intorno/ Perché ha visto tutto e ha fatto tutto/ E non sopporta quelli che ora è il loro turno/ Mi rispetteranno come si rispetta il tempo/ Che separa lo studio dall'esame/ Spero di esser sazio dei miei giorni/ Eviterà il mio sguardo chi c'ha ancora fame/ Nella notte ascolterò disteso/ La goccia inesorabile di un lavandino/ Che scandisce il tempo come un assassino/ Come un assassino/ E poi magari un sabato di maggio/ Ad una stella chiederò un passaggio/ E a tutti i prepotenti dirò ancora/ "CON ME VOI NON L'AVRETE VINTA MAI!"/ E poi una domenica mattina/ Ancora sulla pelle il tuo profumo/ A tutti i prepotenti dirò forte/ "CON ME VOI NON L'AVRETE VINTA MAI!"/ Quando sarò vecchio sarò vecchio/ Di sbagli inevitabili ne avrò fatti duecento/ E per quelli che io ho fatto apposta/ Non starò certo lì a offrir risarcimento/ Se non sarò in grado quando è ora/ Mi va di farlo adesso che sono cosciente/ Prima che durezza ci separi/ Ringrazio tutti quanti infinitamente/ Quando sarò vecchio, punto e basta/ La vita che finisce mostrerà il suo culo/ Con la mia pensione di soldato/ Si sarà consumato tutto il mio futuro/ Darò del cretino a chi mi pare/ Dirò che tutti i libri non servono a niente/ E che mille secoli di storia/ Non valgono un secondo vissuto veramente/ Con chi ha combattuto per restare vivo/ Con chi mi ha aiutato mentre mi arrangiavo/ Con chi mi ha insegnato qualche cosa che risplende dentro di me/ E poi magari un sabato di maggio/ Ad una stella chiederò un passaggio/ E a tutti i prepotenti dirò ancora/ "CON ME VOI NON L'AVRETE VINTA MAI!"/ E poi una domenica mattina/ Ancora sulla pelle il tuo profumo/ A tutti i prepotenti dirò forte/ "CON ME VOI NON L'AVRETE VINTA MAI!" Dedicata a tutti gli amici pensionati e in particolare a Claudio Cozzani e Mario Crippa
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Bellissima interpretazione come sempre, credo tu sia il re dell'autoritratto, mi piace sempre la tua espressione cosi allegra, bella anche la didascalia e la dedica, solo complimenti ciao gino
Interpreti te stesso con rappresentazioni sempre diverse e piene di significato, come un attore consumato da mille esibizioni, bravo davvero, mi piace questo tuo modo di autoritrarti e di porti, complimenti e cari saluti.
una didascalia che sa di rabbia per tutto quello che oggi accade. Una didascalia che esce dal profondo dell'animo che urla a squarciagola "rispetto", quello che oggi manca in tutti. Già, "rispetto", molti non sanno nemmeno il significato e la colpa, in parte, è di tutti noi. Abbiamo dato con la speranza che quel "donato" venisse in parte capito, non ricambiato, ma capito e capito l'importanza e forse mai lo capiranno. Ricordo i miei genitori che davano del "voi" ai loro genitori, da piccolo non capivo il motivo. Il motivo era solo uno: RISPETTO! Caro amico Giuseppe, il ritratto è un bel ritratto ma anche se il tuo io sta urlando, non ti appartiene, nel senso che non sei vecchio come non lo sono gli amici che hai dedicato questo bellissimo scatto. Si è maturi, perchè la maturità non è l'età ma la consapevolezza e la conoscenza del tempo. No Giuseppe, il tempo lo si potrà leggere nel viso, nelle rughe che sono le strade della conoscenza. Chi non ha ancora una ruga ha molto da imparare e spero che un giorno, chi non rispetta gli "anziani" si renderà conto del tempo che ha perso perchè qual giorno gli si presenterà il conto finale. Un grande abbraccio caro amico. Franco
Bellissimo autoritratto sotto tutti gli aspetti tecnici ed artistici Con l'augurio che tu possa diventare vecchio ma senza voler invecchiare prima del tempo Ciao, Carlo (pensionato e... diversamente giovane )
Ogni immagine che pubblichi è una storia, un'interpretazione di qualcosa di profondo che appartiene, o, forse, dovrebbe appartenere a ciascuno di noi. Non posso “guardare” le tue foto, le devo “leggere” è quello che vedo è sensibilità, profondità, pensiero. Grazie
Viaggio nel futuro, sei fantastico nelle tue varie interpretazioni, come ti ho sempre detto, sei un personaggio del cinema mancato. Bella anche la canzone e la dedica. Un caro saluto e buon fine settimana Paola
Una straordinaria interpretazione con una didascalia che ha un profondo significato, grande come sempre Giuseppe!! Complimenti davvero! Buon fine settimana e un carissimo saluto, Lucia
Cosa importa se sbattendo la porta nessuno si volta ? Anch'io non cerco più strade : non ne ho più la pazienza e nemmeno la voglia : forse ormai son io una strada, un luogo, una piazza dove gli altri, se vorranno, potranno incontrarsi e trovarmi : venendomi incontro tenendo per mano soltanto la propria coscienza.... La mia dedica a te caro amico !