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Visti gli apprezzamenti riscossi dalla fotografia postata lo scorso 13 gennaio inerente la congiunzione Luna, Aldebaran, Pleiadi e qualche curiosità manifestata da alcuni Amici e Amiche di questo spazio, pubblico un vecchio scatto analogico dei primi anni 2000 (se non ricordo male) effettuato con la fotocamera al fuoco di un telescopio. Purtroppo non dispongo dei parametri di scatto visto che all'epoca gli exif ancora non c'erano ... I dati riportati in calce alla immagine si riferiscono alla attrezzatura utilizzata per la digitalizzazione della stessa. Colgo l'occasione anche per dare alcune informazioni sui due ammassi stellari, Iadi e Pleiadi, protagonisti della fotografia. Le Iadi sono un grande addensamento di stelle nella costellazione del Toro disposte a formare una sorta di grande "V" rappresentando, di fatto, la testa dell'animale indicato dalla costellazione stessa. La sua stella apparentemente più luminosa è la gigante rosso-arancio Aldebaran che, in realtà, è l'unica fra le stelle visibili in questa direzione a non appartenere fisicamente all'ammasso, in quanto più vicina a noi. Nella mitologia greca, le Iadi erano le ninfe figlie di Atlante, il titano condannato a trasportare il globo terrestre sulle sue spalle per l'eternità, ed Etra. Per i Romani, le Iadi erano, invece, note come Sidus Hyantis, le apportatrici di pioggia. In epoca contemporanea, il loro sorgere nelle ore serali e il loro progressivo avanzamento in cielo indica, nell'emisfero boreale, l'arrivo della stagione invernale. Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce), conta diverse stelle visibili a occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo quattro o cinque delle stelle più brillanti sono visibili mentre da un luogo più buio se ne possono contare già dodici. Le stelle delle Pleiadi sono realmente vicine tra loro, hanno un'origine comune e sono legate da forza di gravità. Data la loro distanza, le stelle visibili tra le Pleiadi sono molto più calde del normale, e ciò si riflette nel loro colore: sono delle giganti blu o bianche. Per i Greci erano figlie di Atlante e Pleione e, pertanto, i due gruppi di ninfe - Iadi e Pleiadi - erano sorellastre, avendo il padre Atlante in comune. Non a caso dunque, i Greci chiamarono con questi due nomi due ammassi di stelle posti a breve distanza l'uno dall'altro. Una ultima notazione: la fotografia permette di apprezzare i diversi colori delle stelle; infatti, quelle rosse sono le più fredde, con temperature in superficie di appena 2.500 gradi Celsius mentre le stelle blu-bianche sono le più calde e raggiungono l'incredibile temperatura di 40.000 gradi.
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Uno scatto di ieri che ci mostra queste stelle, tu ce le racconti come fossero dei vicini in modo dettagliato e semplice Bel lavoro Enrico. Ciao e buona domenica
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23.9 MEGAPIXEL
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bravissimo 
