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Marco e Melania...

Prendersi Cura

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Marco e Melania inviata il 05 Dicembre 2021 ore 12:09 da Matteop7. 1 commenti, 74 visite. [retina]

1/250 f/3.5, ISO 100,

Marco, 31 anni. Melania, 30 anni. Anestesisti-Rianimatori, coppia. Con il termine coppia spesso si descrive la relazione che intercorre tra due persone. E' un termine che generalmente si riferisce a rapporti in cui vi è confidenza; confidenza che può essere con coinvolgimento e intimità emotiva, sentimentale e/o erotico-sessuale. Spulciando nella Treccani si nota anche che può indicare un rapporto di tipo professionale o socialmente noto. La coppia può sfociare nel matrimonio. C'è chi definisce matrimonio come “un innesto: o attecchisce o no” (V. Hugo), chi lo definisce una “scienza” (H. De Balzac). C'è chi afferma che “fragilità, il tuo nome è matrimonio” (J. Joyce), chi ribadisce che è “il compimento di un bel sogno” (A. Cechov). Ognuno, quindi, ha la sua personale definizione di matrimonio. Tra i miei tanti pensieri, una delle mie definizioni è composta da due nomi: Marco e Melania. Coppia, amici, amanti, sposi, colleghi, intimi. Si sono conosciuti cominciando la stessa carriera, in ambito volontario. E non hanno più smesso di conoscersi. Per condurre l'intervista, doppia in tempo di SARS-CoV-2 per recuperare terreno, ho fatto leva su Melania, in modo tale che convincesse Marco. Ed eccoci qui, me lo ha portato e siamo pronti a farli imbarazzare. - Quando avete scelto di fare medicina? - “ Io verso il quarto anno di liceo - attacca Melania, che è la più disinvolta - un motivo particolare non me lo ricordo, non mi veniva nient'altro che potesse centrare con me, mi ci vedevo a fare il medico anestesista”. Curiosamente, anche Marco ha scelto questa strada verso il quarto anno - “Anche io alle superiori, sempre verso il quarto anno. Credo più che altro perché un mio compagno di scuola del tempo mi aveva sconsigliato di fare Ingegneria. Probabilmente voleva levarmi dalle balle per non avermi all'università” - Ma anche tu hai scelto subito di fare Anestesia? - “Si, anche io da subito”. - Ma come mai? Alla fine, se ci pensate, è una branca molto di nicchia. Non è il sogno di tutti. Come prima, è sempre Melania a rispondere per prima - “Io perché sapevo che gli anestesisti sono quelli che vanno sulle ambulanze, e poi quando ho iniziato medicina sono andata in Assistenza Pubblica. Dove ho conosciuto questo qui, tra le altre cose” - Quando è successo? - Risponde Marco “Circa nel 2007…..(parte un'occhiataccia di Melania, come a voler dire “cosa dici”. E infatti si corregge)…..Scusa, nel 2009 perché era la fine del mio primo anno di medicina e l'inizio del suo”. E da lì non vi siete più lasciati, giusto? Com'è stato studiare insieme? - Questa volta risponde Marco: “Io sarei ancora lì, per esempio. Non avrei ancora finito”, con Melania che controbatte “No, ci siamo aiutati tanto. Anche perchè, correggimi se sbaglio, ognuno di noi è bravo in cose diverse. insomma, anche a studiare io sono quella che dettava i tempi, il ritmo, organizzavo la cosa. Lui è quello che sa le cose”. E scoppia a ridere di gusto, facendo rimbombare le scale anti-incendio. Infatti Marco ricorda come “gli ultimi esami senza di lei ci avrei messo un sacco di tempo, se non ci fosse stata lei addio. Io sono quello che tagliamo qui, questo non lo facciamo, eccetera. Io potevo fare lo schemino di quel giorno, ma non ci stavo dietro perché mi perdevo a leggere i dettagli, cercare robe su internet”. - Se doveste associare il vostro lavorare a un'immagine, un'idea, un quadro, come lo descrivereste? - “Per me - risponde Melania - è una similitudine con un altro mestiere. Con il pilota degli aerei. C'è la fase del decollo, che è quella dell'induzione, la fase di viaggio quando metti il pilota automatico, in cui se tutto va bene non fai niente (e metti lo specializzando a guardare il monitor) e la fase di atterraggio che forse è la fase più critica, più del decollo”. “Invece a me è venuto in mente un paesaggio di montagna”, dice Marco - Ma perchè proprio un paesaggio di montagna? - “Non lo so, però un paesaggio ampio. Uno di quelli incontaminati, con ampi spazi, con la neve, con tutto il verde intorno. Insomma un senso di ampiezza.” - Dai su, non possiamo fare assembramenti! Ditemi cos'è per voi il Prendersi Cura - “Sai, ci ho pensato due giorni fa, quando mi ha scritto” risponde Melania “ma perché, contemporaneamente ho fatto un turno in un padigione Covid, che non si descrive con una parola ma raccontandolo. Abbiamo valutato questo paziente, che tra l'latro è inspiegabilmente vivo, con una TC molto brutta, che morirà. E tu non sai cosa dirgli. Quando siamo andati a visitarlo, non riusciva nemmeno a parlare tanta la fatica. Ci ha detto solo 'vi prego, statemi vicino'. E noi siamo rimasti lì, a tenergli la mano e a dirgli che non era solo.” Qui Melania è un po' scossa, per tirarle su il morale le faccio notare che dobbiamo fare un'altra foto, e meno male che non ha il trucco. Per fortuna si è distratta un po'. Marco invece mi racconta che Prendersi cura è “Mantenere sempre la curiosità, non lasciare farsi prendere dalla routine, prendersi cura per me è andare oltre il gesto tecnico che fai tutti i giorni. È esserci sempre, da curioso, sempre pronto a far qualcosa di più e non fare il tuo compitino. Rimanere curiosi fino all'ultimo giorno prima della pensione.” Meno male che l'innesto ha attecchito bene.



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avatarsupporter
inviato il 05 Dicembre 2021 ore 23:00

Bravo!


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