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La battaglia di arresto...

Racconti dal fronte della prima g

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La battaglia di arresto inviata il 19 Novembre 2021 ore 18:10 da Lorisb. 28 commenti, 497 visite. [retina]

a 17mm, 1/25 f/2.8, ISO 400, mano libera. Monte Grappa, Italia.

La prima battaglia difensiva - quella di arresto dell'avanzata nemica - si svolse in due fasi: dal 14 al 26 novembre e dall'11 al 21 dicembre 1917. Preceduti da un attacco ch'era stato però contenuto sull'Altopiano di Asiago, gli austro - ungarici, dopo una massiccia e violenta preparazione di artiglieria, il 14 novembre attaccano in forze le nostre nuove linee avanzate, tra Cismon e Piave; la lotta diventa sempre più aspra e accanita ed il nemico fa ricorso a tutti i mezzi di distruzione in suo possesso: dalle granate di grosso calibro, ai lancia fiamme, ai gas asfissianti. Aggredisce da est e da ovest il massiccio del Grappa e ne sgretola le difese avanzate a costo di gravissime perdite. Dal 16 novembre vengono via via coinvolti il M. Tomatico, il M. Roncone e il Prasolan; poi, dal 20 novembre, le quote ed i costoni che convergono a raggiera su Cima Grappa: Col Caprile, M. Pertica, M. Fontanasecca, Col della Beretta, M. Salarolo, M. Spinoncia e M. Tomba. Località tutte di cui si leggerà poi il nome inciso sulle steli che fiancheggiano la Via Eroica del Sacrario. Per più volte il nemico viene respinto, ma ripete gli attacchi accanitamente, con forze sempre maggiori. Il 26 novembre, con un violento combattimento, la brigata "Aosta", reparti del 94° fanteria e del battaglione alpino "Val Brenta" ricacciano da Col Beretta la divisione austro - ungarica "Edelweiss" ed ha termine la prima fase della battaglia di arresto. Essa è stata la più dura e la più importante perché venne sostenuta dai nostri soldati quando non era stata ancora superata la terribile crisi della ritirata. Nonostante l'accanimento degli attacchi, condotti con netta superiorità di forze, il nemico venne fermato dal disperato eroismo dei nostri soldati. Sul Grappa, come sul Piave, il sodato italiano compì prodigi di valore, superiori ad ogni aspettativa e riuscì a bloccare tutti i tenacissimi sforzi austriaci per mettere fuori combattimento l'Italia. Fu solo dopo questa dura prova che, riacquistata la fiducia nelle nostre reali capacità, le truppe Alleate affluite in Italia, il 5 dicembre entrarono in linea da Monfenera a Nervesa con il XXXI C.A. francese ed il XIV C.A. britannico. Riordinate le sue forze, l'11 dicembre il nemico riprende con rinnovato vigore l'offensiva. Riappaiono ancora nel vivo della lotta Col della Beretta, Col dell'Orso, M. Spinoncia, Col Caprile, M. Asolone. Nonostante la nostra strenua resistenza, il nemico riesce a strapparci il Valderoa e l'Asolone, giungendo ad affacciarsi sulla piana di Bassano. Ma gli ulteriori attacchi sono ovunque respinti ed il 21 dicembre il nemico desiste da ogni ulteriore tentativo. La battaglia d'arresto è così vinta.



Vedi in alta risoluzione 6.8 MP  





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avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2021 ore 18:06

Dal Diario di Erwin Rommel, nella prima guerra mondiale.

Il mio distaccamento prende posizione nel settore del monte Pallone con l'ala sinistra appoggiata al monte Tomba e dà il cambio ai cacciatori prussiani che presidiano quel tratto. Le postazioni delle mitragliatrici e dei fucilieri sono sistemate in piccoli avallamenti sui ripidi e brulli pendii che offrono ben poca protezione. Il terreno è coperto dalla neve. Il freddo è per il momento sopportabile. Di giorno, i fucilieri devono starsene ben mimetizzati sotto i loro teli da tenda perchè tutto il terreno sul quale sorge la posizione è esposto alla vista del nemico. Guai se l'artiglieria italiana o, peggio ancora, una bombarda prende di mira una postazione!

Artiglieria leggera degli alpini.




Non si possono accendere fuochi, e il rancio arriva solo di notte. Ogni traccia lasciata sulla neve dev'essere cancellata con somma cura. Qualche compagnia è ridotta a venticinque-trentacinque uomini. Eppure continuano a svolgere il loro duro e pericoloso servizio come se nulla fosse. Il 28 dicembre 1917, le truppe schierate sul fronte del battaglione da montagna del Wurttemberg respingono un attacco italiano. Il giorno dopo si scatena un pesante bombardamento di artiglieria sul settore del battaglione. Particolarmente moleste si rivelano le bombarde italiane di grosso calibro che arrivano da tre chilometri di distanza.

Bombarda italiana.
Immagine ricavata dal web.




L'artiglieria nemica batte con notevole violenza durante la giornata anche il terreno retrostante presso Alano, dove si trova il comando del maggiore Sproesser. Ai proiettili normali dell'artiglieria si alternano ripetutamente proiettili a gas. Nella giornata del 30 dicembre 1917, la violenza del fuoco nemico contro il monte Tomba raggiunge il suo apice. Formazioni aeree nemiche si abbassano fino a pochi metri dal suolo e mitragliano le nostre posizioni e quelle dei reparti contigui.









Effetto di una granata di grosso calibro dopo un secolo.




Dopo un combattimento di varie ore, i cacciatori delle Alpi francesi riescono a conquistare le posizioni della imperial regia 3ª brigata da montagna sulla sua sinistra. Noi riusciamo a resistere sul posto, ma con il fianco sinistro completamente scoperto.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2021 ore 18:18

Bella foto Loris e dettagliata didascalia, ciao.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2021 ore 18:42

Un bellissimo saggio di storia, come sempre ben raccontato e illustrato.

Bravissimo Loris e complimenti
Buona serata
Livio

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2021 ore 18:47

Dentro la storia! Bravissimo Loris...come sempre.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2021 ore 22:11

Ottima realizzazione Loris
Buon fine settimana

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2021 ore 22:32

Bellissimo documento come sempre;-)ciao ginoCool

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2021 ore 5:36

Un bellissimo libro di storia.
Un saluto
Mario

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2021 ore 6:52

Fantastico documento storico, ciao Loris e complimenti per il gran lavoro di ricerca.
GianniSorriso

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2021 ore 16:29

Un documento storico molto ben descritto ,e videnziando i vari attacchi ,respinti dagli eroici italiani , che hanno saputo difendere la loro terra . Momenti duri fatti di atrocità e di sacrifici , che ci insegnano molto .
Complimenti per la dettagliata didascalia accompagnata da un ottimo lavoro .
Salutone Fabrizio

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2021 ore 19:39

Splendida immagine, lavoro e didascalia coinvolgente
Un caro saluto e buona domenica
Mauro

avatarsupporter
inviato il 20 Novembre 2021 ore 21:27

Bellissima tutta la serie. Ciao Corrado

avatarsenior
inviato il 20 Novembre 2021 ore 21:38

rapìto dai tuoi scatti narranti ti ringrazio

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2021 ore 16:46

La storia dell'Italia e i sacrifici dei nostri soldati non deve essere dimenticata , grazie !

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2021 ore 16:46

La storia dell'Italia e i sacrifici dei nostri soldati non deve essere dimenticata , grazie !

avatarsupporter
inviato il 21 Novembre 2021 ore 19:29

Complimenti Loris,
bellissima immagine e dettagliatissima didascalia.
Saluti e buona serata,
Paolo

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2021 ore 22:46

La storia delle trincee raccontata in una foto. Complimenti per la dettagliata didascalia che accompagna questa bella ripresa. Un saluto

avatarsenior
inviato il 21 Novembre 2021 ore 22:46

Splendide immagini Accompagnate da una bella descrizione storica Loris, complimenti anche per la tua grande capacita descrittiva, un caro saluto
Paola

avatarsupporter
inviato il 22 Novembre 2021 ore 13:04

ottimo scatto

avatarsupporter
inviato il 22 Novembre 2021 ore 14:58

....................la tua documentazione e" stupenda ......... mai dimenticare .......
7 ciao Ray Palm-

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2021 ore 0:16

Ciriaco:-PSorriso
Livio:-PSorriso
Gaet:-PSorriso
Daniele:-PSorriso
Gino:-PSorriso
Mario:-PSorriso
Gianni:-PSorriso
Fabrizio:-PSorriso
Mauro:-PSorriso
Corrado:-PSorriso
Simone:-PSorriso
Fiore:-PSorriso
Paolo:-PSorriso
Alfonso:-PSorriso
Paola:-PSorriso
Werner:-PSorriso
Ray:-PSorriso

Sono onorato di leggere i vostri commenti e complimenti, espressi per questo lavoro storico, raccontato con immagini e parole, che ci catapultano in quel periodo storico pieno di drammatici eventi.
Grazie infinite per la vostra partecipazione e attenzione.

Un caro saluto a tutti voi amiche ed amici carissimiSorriso
Loris


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