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Metamorfosi e follia, Japan project...

Metamorfosi e follia, progetto Gi

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Metamorfosi e follia, Japan project inviata il 31 Marzo 2021 ore 9:27 da Silvia Alessi. 1 commenti, 1170 visite. [retina]

1/320 f/2.8, ISO 2500,

Il Giappone è un paese fondamentalmente privo di una morale sessuale oppressiva, eppure è sempre più frequente che le coppie vivano una relazione senza sesso, e che i giovani non inizino addirittura alcuna relazione. Al punto che sta diventando un vero e proprio problema sociale, mentre le statistiche parlano di un continuo crollo delle nascite. Le cause sono diverse: il modello tradizionale della famiglia in cui l'uomo è il salaryman e la donna è la casalinga è il principale motivo per cui le coppie sposate non fanno sesso. La famiglia così intesa è un coacervo di stanchezza e infelicità, dove la moglie non è percepita come un partner sessuale e affettivo, ma solo come colei che si occupa della casa, e dove l'uomo è sempre costantemente assente per lavoro. Questo modello è andato in crisi tra le giovani generazioni. La donna cerca ora maggior spazio nel mondo del lavoro, ma si tratta di un mondo che non permette facilmente la conciliazione tra carriera e vita privata. Dovendo scegliere, le giovani scelgono la carriera, in modo da potersi esprimere pienamente e non essere sepolte vive nella vita matrimoniale. Le storie d'amore non sono percepite come interessanti, anzi sono vissute come un disturbo. Lo stesso vale per i maschi: con la crisi economica sono venute a mancare molte certezze, e mettere su famiglia può diventare un'impresa titanica, considerando i costi delle case, l'impossibilità di crescere figli se non lavorano entrambi i genitori, ma parimenti l'impossibilità di crescere figli proprio perché lavorano entrambi i genitori. I surrogati alla relazione sessuale sono sempre più fruibili: il porno online, diffusissimo ancorché gli organi genitali siano soggetti a censura, la realtà virtuale, il mondo stordente del gioco, il mondo degli anime e dei manga. Tutto di gran lunga più facile e meno faticoso rispetto alla relazione di coppia, ma che alla fine isola sempre di più. Poi c'è la nota timidezza di un popolo che fatica davvero a lasciarsi andare nei rapporti interpersonali, che convive con ancestrali doppi registri psichici (sincerità profonda nascosta e insincerità di facciata predominante) e che in caso di crollo emotivo arriva a scegliere l'auto reclusione. Ma anche indipendentemente da questa crisi, che ha preso il nome di sindrome dell'astinenza sessuale, trovare spazio e tempo per l'intimità è una questione complessa in Giappone. Le case sono troppo piccole e le pareti troppo sottili, per cui le coppie (sposate o meno) per avere rapporti sessuali sono costrette a utilizzare i love hotel, strutture ad hoc dove la privacy regna sovrana, a partire dalla reception, a volte raggiungibile solo tramite una discreta feritoia. In un contesto dove il sesso non c'è, oppure costituisce un problema, oppure viene pixelato, ho voluto utilizzare come oggetto di scena una grande statua fallica plasmata apposta per questo progetto da un giovane artista italo francese, Stéphane Devin. Costruita in stucco e polistirolo, completamente bianca, può ricordare vagamente la scultura vista in Arancia Meccanica di Kubrick.



Vedi in alta risoluzione 12.1 MP  



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avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2022 ore 22:28

anche se le prove sembrerebbero schiaccianti, è sempre il maggiordomo l'assassino. bella tutta la serie, complimenti


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